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Monitoraggio della rilevazione sul campo

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 53-59)

Organizzazione e compiti della rete 23 2.1 Organizzazione della rilevazione

Tavola 2.5 - Allestimento stampa e consegna materiale per regione e Italia (valori percentuali) Regione e Italia Stampa e consegna materiale per rilevazione

2.6 Monitoraggio della rilevazione sul campo

Il monitoraggio è un’attività che coinvolge tutte le fasi della rilevazione e che deve essere operato tenendo conto delle varie interconnessioni con l’aspetto qualitativo della rilevazione. L’osservazione costante dei risultati parziali dà modo di prevenire gli errori non campionari che possono essere generati, da vari fattori, durante la raccolta dei questionari.

Due peculiarità caratterizzano la rilevazione PES:

 è un’indagine campionaria areale;

 è indipendente dal Censimento della popolazione.

Essendo un’indagine campionaria areale, cioè avendo come campione di primo stadio i comuni e di secondo stadio le sezioni di censimento, non prevede un campione di famiglie eleggibili, perché l’universo delle famiglie rimane ignoto fino alla fine della rilevazione. L’indipendenza dell’indagine PES dal Censimento della popolazione ha come conseguenza il fatto di non potere considerare “universo” l’insieme delle famiglie rilevate durante il Censimento. Ne consegue che per monitorare le operazioni di rilevazione sul campo è stato utilizzato il numero di famiglie derivanti dalle Liste Anagrafiche Comunali (Lac) al 31 dicembre 2010. Da ciò deriva che a ogni Responsabile di UCC campione sono state rese note le sezioni di Censimento estratte e il corrispettivo numero di famiglie derivante dalla Lista Anagrafica Comunale (Lac); a sua volta il Responsabile, dopo avere selezionato un congruo numero di rilevatori, ha assegnato loro una sezione o parte di essa oppure più sezioni di censimento (tenendo conto del principio di indipendenza secondo il quale ad ogni Rilevatore dovevano essere assegnate sezioni diverse rispetto a quelle assegnate durante il Censimento). Il Rilevatore si è recato nella sezione a lui assegnata e, percorrendola, ha registrato le informazioni riscontrate. Per non perdere le informazioni relative ai componenti di alcuna famiglia presente sul territorio e interessata dalla rilevazione, l’Istat ha adottato diverse misure rivolte a minimizzare i rifiuti a rispondere. Per prevenire forme di diffidenza nei confronti dei rilevatori che si sarebbero presentati alla famiglia per la consegna del questionario, i comuni potevano affiggere manifesti sulle bacheche comunali o inserire annunci su quotidiani locali relativi alla rilevazione e i rilevatori si sono presentati alle famiglie con un tesserino di riconoscimento ben visibile. Nel caso di rifiuto al primo contatto con la famiglia, i rilevatori dovevano prendere un appuntamento successivo per dare modo alla famiglia di informarsi sulla veridicità della rilevazione e delle generalità del Rilevatore. Diversamente, nel caso di rifiuto da parte della famiglia per “momento poco opportuno”, “mancanza di tempo”, “non interessato”, ecc., i rilevatori dovevano usare abilità persuasive; fissare un appuntamento per ritornare in un momento più opportuno per la famiglia; ritornare dopo qualche giorno per incontrare un componente della famiglia più disponibile. Di fronte ad un’abitazione in cui non fosse presente alcuna persona, i rilevatori dovevano ritornare in giornate ed orari diversi con l’intento di incontrare qualcuno e/o informarsi presso il portiere o i vicini sull’orario di rientro della famiglia. Nel caso in cui il componente della famiglia non ricordasse tutte le informazioni relative agli altri componenti, i rilevatori dovevano fissare un appuntamento per il ritiro del questionario. Sempre per minimizzare gli errori non campionari, il Rilevatore ha operato la revisione, in presenza della famiglia, attraverso controlli di coerenza e completezza; dopodiché ha inserito alcune informazioni relative ai questionari in SGRPES43.

Al fine di poter rilevare tutte le famiglie, il periodo di rilevazione sul campo ha tenuto conto della chiusura delle operazioni censuarie e della chiusura della PES prima del mese di agosto, periodo durante il quale la reperibilità delle famiglie in casa è bassa. Per minimizzare gli errori dovuti all’effetto ricordo da parte dei rispondenti, il periodo di rilevazione della PES non si è allontanato troppo dal 9 ottobre 2011, data di riferimento del Censimento a cui si riferivano anche alcune domande del questionario PES. Non si è potuto evitare il ritardo nell’avvio della rilevazione da parte di alcuni UCC, in quanto occupati in incombenze amministrative (chiusura del Censimento della popolazione, elezioni amministrative, altre indagini Istat, ecc.).

      

Il monitoraggio della rilevazione sul campo, attraverso SGRPES, ha coinvolto contemporaneamente a vari livelli e rispetto al territorio di competenza i diversi soggetti coinvolti nella rilevazione: il Responsabile dell’UCC, l’UPC, l’URC, e l’Istat centrale. La prima fase di monitoraggio della rilevazione sul campo, ad opera dell’Istat centrale e degli URC, ha riguardato la verifica della registrazione su SGRPES da parte del Responsabile dell’UCC del suo nominativo e di quello dei rilevatori e delle sezioni a loro assegnate. I responsabili, che a rilevazione iniziata non avevano ancora adempiuto alla registrazione, sono stati sollecitati a farlo. Le procedure di monitoraggio da parte dell’Istat, per quanto concerne l’organizzazione, sono consistite nell’analisi periodica e costante di report riguardanti informazioni presenti in SGRPES e loro eventuali elaborazioni relative alle famiglie coinvolte nell’indagine PES e alle abitazioni non occupate, utili al controllo quantitativo dei questionari. I report riguardavano: distribuzioni di frequenza periodiche e cumulate (assolute e percentuali) delle famiglie da PES (Lista Famiglia + rifiuto + temporaneamente assenti); i report periodici contenevano i risultati registrati per ogni intervallo temporale tra un’analisi e l’altra, mentre i report cumulati si riferivano ai risultati raccolti dal primo all’ultimo giorno di rilevazione effettuato.

Le variabili di incrocio territoriali e temporali per la costruzione dei report sono state rispettivamente: regione, provincia autonoma, provincia e comune; periodo di riferimento dei dati settimanale e frazione di settimana. Le distribuzioni di frequenza cumulate percentuali per comune delle famiglie da PES (Lista Famiglia + rifiuto + temporaneamente assenti) rispetto al complesso comunale delle famiglie da Lac44, ha dato modo di monitorare, per ogni comune, la quantità di famiglie che durante la rilevazione sono state rilevate nel tempo (Tavola 2-6).

A livello nazionale, nei primi dieci giorni di rilevazione, cioè dall’11 aprile al 20 aprile 2012, oltre il 50 per cento di comuni non aveva contattato alcuna famiglia e un po’ meno della metà ne aveva rilevate non oltre il 25 per cento. Dopo ventinove giorni di rilevazione rimanevano ancora l’11,5 per cento di comuni che non aveva contattato alcuna famiglia, mentre i rimanenti comuni stavano incrementando la percentuale di famiglie rilevate con vario esito.

Dopo avere sollecitato gli UCC che non avevano ancora contattato alcuna famiglia del proprio comune, si è constatato che soltanto una parte residuale di comuni non aveva ancora avuto alcun contatto con le famiglie, gli altri facenti parte di quell’11,5 per cento, avevano contattato le famiglie e ritirato i questionari, senza però registrarli quotidianamente. Quindi il 10 maggio 2012 è stata inviata a tutti gli UCC una mail con la quale si sollecitava l’aggiornamento tempestivo dello stato dei questionari in SGRPES.

Nell’arco temporale dal 10 maggio al 1° giugno 2012 (il 31 maggio era prevista la conclusione della raccolta dei questionari) solo lo 0,4 per cento di comuni non aveva ancora contattato alcuna famiglia, mentre gli altri comuni si spostavano sempre più verso una percentuale consistente di famiglie rilevate. Infatti, il 40,5 per cento dei comuni aveva rilevato oltre il 75 per cento di famiglie e il 20,6 per cento aveva chiuso la raccolta (il numero di famiglie PES era inferiore a quello Lac) oppure la percentuale delle famiglie rilevate aveva raggiunto il 100 per cento delle famiglie da Lac e, quindi, continuava la rilevazione per le famiglie non presenti in Lac. Successivamente sono state concesse proroghe per la raccolta dei questionari fino al 30 giugno. Alcuni comuni hanno utilizzato parte del tempo riservato per il confezionamento dei plichi per ultimare la raccolta dei questionari (dal 30 giugno al 15 luglio). Il 13 luglio, solo cinque comuni (pari al 2 per cento) non avevano ancora terminato la raccolta che si è protratta, esclusivamente per loro, fino al 27 luglio 2012.  

      

Il Responsabile dell’UCC dei comuni che avevano chiuso le fasi di revisione, controllo e registrazione dei questionari, dal 12 giugno 2012, tramite la funzione “Chiusura indagine” di SGRPES, doveva dichiarare la fine della rilevazione. Il sistema, di conseguenza, non avrebbe consentito ulteriori modifiche ai dati immessi, ma solo la visualizzazione. Tale operazione doveva concludersi entro il 30 giugno, ma visto il protrarsi delle operazioni di raccolta si è protratta fino al 27 luglio. Questa fase è stata monitorata attraverso report periodici contenenti la distribuzione dei comuni per regione rispetto alla dichiarazione di conclusione della rilevazione. Tali report venivano inviati via mail agli URC che a loro volta monitoravano e sollecitavano i comuni del territorio di loro competenza a concludere le operazioni.

Ponendo come data di scadenza delle operazioni di raccolta dei questionari il 15 giugno 2012 (scadenza della prima proroga), si sono distribuiti i comuni rispetto ai giorni intercorsi tra tale data e la data in cui il comune ha dichiarato chiusa la rilevazione in SGRPES (Tavola 2-7). A livello nazionale, la maggior parte dei comuni campione (83,7 per cento) ha dichiarato conclusa la rilevazione entro il primo mese; il 50 per cento dei comuni entro ventuno giorni e il 20,2 per cento entro sette giorni dalla data di scadenza. Il Molise è la regione in cui tutti i comuni hanno concluso la rilevazione entro sette giorni. L’83,3 per cento dei comuni della provincia di Bolzano ha concluso entro due settimane e quasi la metà (49,9 per cento) entro la data prevista. Il 77,8 per cento dei comuni del Friuli-Venezia Giulia ha dichiarato conclusa la rilevazione entro ventuno giorni dalla scadenza. A 28 giorni dalla scadenza, il 50 per cento dei comuni liguri, il 73,7 per cento dei comuni veneti e campani e il 70,5 per cento dei comuni siciliani ha registrato la conclusione della rilevazione. La maggior parte dei comuni delle altre regioni ha concluso la rilevazione entro ventotto giorni dalla scadenza, tra questi, però il 30 per cento dei comuni calabresi aveva concluso entro la data prevista.

Tavola 2.6 - Comuni campione per intervalli temporali, classi di famiglie rilevate, ripartizioni territoriali e Italia (valori percentuali cumulati)

Classi di famiglie rilevate, ripartizioni territoriali

Comuni campione (a) da 1/4 a 20/4/2012 da21/4 a 9/5/2012 da 10/5 a 1/6/ 2012 21 /6 /2012 da 2 /6 a 13/7/2012 (c)da 22 /6 a 0% 55,9 13,6 1,7 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 44,1 44,0 11,9 3,4 0,0 da 25,1% a 50% 0,0 35,6 6,8 6,8 3,4 da 50,1% a 75% 0,0 5,1 25,4 11,9 1,7 da 75,1% a 100% 0,0 1,7 45,7 45,7 13,6

famiglie < Lac = fine raccolta; famiglie > Lac (b) 0,0 0,0 8,5 32,2 81,3 Nord-ovest 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0% 37,9 6,9 0,0 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 58,7 24,1 5,2 0,0 0,0 da 25,1% a 50% 3,4 38,0 5,2 1,7 0,0 da 50,1% a 75% 0,0 24,1 20,7 15,5 0,0 da 75,1% a 100% 0,0 6,9 41,3 36,2 15,5

famiglie < Lac = fine raccolta;

famiglie > Lac (b) 0,0 0,0 27,6 46,6 84,5

Nord-est 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tavola 2.6 - Comuni campione per intervalli temporali, classi di famiglie rilevate, ripartizioni territoriali e Italia (valori percentuali cumulati)

Classi di famiglie rilevate, ripartizioni territoriali

Comuni campione (a) da 1/4 a 20/4/2012 da21/4 a 9/5/2012 da 10/5 a 1/6/ 2012 21 /6 /2012 da 2 /6 a 13/7/2012 (c)da 22 /6 a 0% 47,8 8,7 0,0 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 47,8 45,7 2,2 2,2 0,0 da 25,1% a 50% 4,4 34,8 8,7 4,3 0,0 da 50,1% a 75% 0,0 6,5 23,9 8,7 0,0 da 75,1% a 100% 0,0 4,3 52,2 41,3 8,7

famiglie < Lac = fine raccolta;

famiglie > Lac (b) 0,0 0,0 13,0 43,5 91,3 Centro 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0% 68,3 19,0 0,0 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 31,7 46,1 3,2 1,6 0,0 da 25,1% a 50% 0,0 25,4 14,3 4,8 0,0 da 50,1% a 75% 0,0 7,9 30,2 19,0 3,2 da 75,1% a 100% 0,0 0,0 30,2 34,9 6,3

famiglie < Lac = fine raccolta;

famiglie > Lac (b) 0,0 1,6 22,1 39,7 90,5 Sud 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0% 50,0 3,8 0,0 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 42,3 42,4 7,7 0,0 0,0 da 25,1% a 50% 7,7 34,6 0,0 3,8 0,0 da 50,1% a 75% 0,0 3,8 19,2 7,7 0,0 da 75,1% a 100% 0,0 15,4 30,8 30,8 3,8

famiglie < Lac = fine raccolta; famiglie > Lac (b) 0,0 0,0 42,3 57,7 96,2 Isole 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0% 52,8 11,5 0,4 0,0 0,0 da 0,1% a 25% 44,8 40,1 6,0 1,6 0,0 da 25,1% a 50% 2,4 33,3 7,9 4,4 0,8 da 50,1% a 75% 0,0 10,3 24,6 13,5 1,2 da 75,1% a 100% 0,0 4,4 40,5 38,5 10,3

famiglie < Lac = fine raccolta;

famiglie > Lac (b) 0,0 0,4 20,6 42,0 87,7

Italia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Lac al 31 dicembre 2010.

(a) Comuni campione: rapporto percentuale tra il numero di famiglie rilevate + il numero di famiglie temporaneamente assenti + rifiuti e il totale famiglie da Lac.

(b) Classe di famiglie che comprende comuni con numero famiglie minore del numero famiglie da Lac che, quindi, hanno finito la raccolta dei questionari e comuni con numero famiglie maggiore del numero famiglie da Lac che, continuano la rilevazione.

(c) Nell’intervallo temporale dal 22 giugno al 13 luglio 2012 la maggior parte dei comuni ha concluso la raccolta dei questionari, solo alcuni comuni terminano la raccolta tra il 16 luglio e il 27 luglio 2012.

Tavola 2.7 - Comuni campione per intervalli temporali di chiusura della rilevazione, regione, Province di Bolzano e Trento e Italia (valori percentuali)

Regione, Province di Bolzano

e Trento e Italia Classe temporale di chiusura della rilevazione Entro il

15/6 Tra 1 e 7 gg Tra 8 e 14 gg Tra 15 e 21 gg Tra 22 e 28 gg 28 gg Oltre Totale

Piemonte 0,0 12,5 25,0 6,3 43,7 12,5 100,0

Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste 0,0 0,0 33,3 0,0 66,7 0,0 100,0

Liguria 12,5 12,5 12,5 0,0 12,5 50,0 100,0 Lombardia 9,4 6,3 12,5 21,9 28,0 21,9 100,0 Provincia di Bolzano/Bozen 49,9 16,7 16,7 16,7 0,0 0,0 100,0 Provincia di Trento 0,0 16,7 33,4 0,0 50,0 0,0 100,0 Veneto 5,3 5,3 10,5 15,8 36,8 26,3 100,0 Friuli-Venezia Giulia 0,0 11,1 33,3 33,3 22,2 0,0 100,0 Emilia-Romagna 0,0 22,2 16,7 5,6 33,3 22,2 100,0 Toscana 17,6 5,9 11,8 11,8 52,9 0,0 100,0 Umbria 0,0 0,0 14,3 28,6 42,8 14,3 100,0 Marche 10,0 20,0 10,0 10,0 40,0 10,0 100,0 Lazio 0,0 16,7 0,0 16,7 58,3 8,3 100,0 Abruzzo 0,0 0,0 25,0 37,5 12,5 25,0 100,0 Molise 0,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Campania 0,0 5,3 5,3 26,3 36,8 26,3 100,0 Puglia 6,7 6,7 6,7 26,6 46,6 6,7 100,0 Basilicata 16,7 0,0 0,0 33,3 33,3 16,7 100,0 Calabria 30,0 20,0 0,0 20,0 20,0 10,0 100,0 Sicilia 23,5 5,9 5,9 17,6 17,6 29,5 100,0 Sardegna 11,1 11,1 22,2 11,1 33,4 11,1 100,0 ITALIA 8,7 11,5 12,7 17,1 33,7 16,3 100,0      

CAPITOLO 3

Nel documento 6 La valutazione della qualità (pagine 53-59)