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Il concetto di accountability è un concetto di origine anglosassone il quale non è facilmente replicabile nella realtà italiana, in quanto nasce da una mentalità, come si è detto, prettamente di stampo anglosassone. Se si volesse trasporre nel nostro linguaggio e modo di operare si può affermare che per accountability si intende “il dovere di rendere conto in maniera responsabile, e trasparente, del proprio operato”236. Inoltre,

il termine accountability può essere utilizzato con diversi significati e accezioni, ma la definizione minima comune rimane: “l’accountability è costituita da quell’insieme di azioni che svolgono la funzione sociale di “rendere conto” da parte di un soggetto a un altro soggetto”237. Nel

tempo il concetto di accountability ha cambiato significato passando da un’accezione strettamente legata alla contabilità (accounting) ad una tipologia di rendicontazione unidirezionale, per giungere infine all’accezione utilizzata oggi che è una rendicontazione “evoluta, interrelazionale e partecipativa”238 che coinvolge tutti i soggetti

interessati239. L’accountability, quindi, dovrebbe essere utilizzato come

strumento per una governance ottimale e che abbia come obiettivo quello di arricchire tutti i soggetti (dalle istituzioni ai cittadini) dalla quale “emergano politiche sociali che diventino “funzioni della società”, politiche gestite da quella pluralità di attori relazionati fra loro e basate, oltre che sulla libertà e sull’uguaglianza, anche sulla sussidiarietà e solidarietà allargate”240.

235 Lezione del Water Utility Management del 10/03/2017 recuperabile presso:

http://jmwater.ec.unipi.it/lezioni-e-seminari-2017/

236 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.189

237 Fonte: Contabilità e rendicontazione di sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione e degli enti

locali. Documento redatto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

238 Fonte: Contabilità e rendicontazione di sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione e degli enti

locali. Documento redatto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

239 Fonte: Contabilità e rendicontazione di sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione e degli enti

locali. Documento redatto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

240 Fonte: Contabilità e rendicontazione di sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione e degli enti

69 Riportando questo concetto nell’ambito delle utilities si può dire che

l’azienda deve avere un profilo responsabile nei confronti di tutti i soggetti appartenenti all’ambiente in cui l’impresa opera e che influenzano la stessa o ne sono influenzati241. Analizzando l’ambiente

in cui opera l’azienda si possono evidenziare quattro macro aree: • L’ambiente fisico-naturale: l’impresa si impegna a gestire in maniera

corretta le risorse naturali e ad avere uno sviluppo sostenibile;

• Ambiente socio-culturale: dipende dal contesto territoriale nel quale opera l’azienda;

• Ambiente politico-istituzionale ed economico globale: riguardano gli aspetti più generali dell’ambiente in cui opera l’azienda;

• Ambiente specifico in cui opera l’azienda: riguarda gli interlocutori diretti dell’impresa come possono essere ad esempio i fornitori e i finanziatori242.

L’area di maggiore interesse per un’azienda di servizi è quella della collettività, in quanto la soddisfazione dei bisogni della stessa è il motivo per il quale l’impresa opera243.

La necessità di aumentare la comunicazione con l’ambiente, integrando gli strumenti tradizionali, nasce da una richiesta maggiore di trasparenza da parte della società che vuole conoscere e rendersi partecipe delle politiche e delle scelte amministrative dell’azienda; dalla richiesta di avere servizi sempre più efficienti e di conseguenza doverlo rendicontare; ed infine, dalla consapevolezza della riduzione delle risorse pubbliche e quindi la richiesta di non disperderle ma utilizzarle per raggiungere gli obiettivi principali244. Inoltre, risultano

eccessivamente complessi e laboriosi i conti tradizionali e quindi di non facile accesso a tutti, pertanto è necessario in ogni azienda (maggiormente in quelle pubbliche) superare gli schemi tradizionali ormai non più sufficienti per rappresentare la complessa realtà aziendale245.

241 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.189

242 La classificazione è stata ripresa da: Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities.

FrancAngeli, 2009. P. 190

243 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.190 244 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.190

245 Fonte: Contabilità e rendicontazione di sostenibilità del sistema della pubblica amministrazione e degli enti

70 L’introduzione di informativa di tipo qualitativo e sociale nasce anche

dall’esigenza di misurazione delle performance nel momento in cui si ritiene che non siano sufficienti le informazioni divulgate tramite la contabilità tradizionale. Questa tipologia di informativa viene anche chiamata performance measurement ed è definibile come: “un processo manageriale, integrativo del controllo tradizionale, volto a fornire un supporto alle decisioni dei soggetti operanti in azienda”246. Lo scopo di

questa misurazione è quella di valutare l’efficienza e l’efficacia a livello quantitativo, qualitativo (prodotti/servizi) e sociale. Quest’ultima area assume particolare importanza per le aziende pubbliche o che forniscono un servizio pubblico, in quanto permette di valutare la capacità di soddisfare i bisogni della collettività247. Risulta, quindi,

necessario basare gli strumenti di corporate governance su un “efficace connubio fra elementi di controllo strategico e gestionale e di misurazione delle performance multidimensionali, che considerino con attenzione anche una prospettiva “sociale” delle stesse performance, sapendo in tal modo rispondere in maniera proattiva ai rapidi mutamenti ambientali”248.

Si cerca di coniugare gli strumenti di natura economico finanziaria che misurano l’andamento della gestione, con indicatori che permettano di cogliere anche i punti di vista sociali e ambientali249. Si tratta di “un

bilancio a tutto tondo dei risultati conseguiti in risposta ai bisogni dei diversi interlocutori, pensato per comunicare la strategia di intervento e la gerarchia delle priorità che informano l’azione, la sede nella quale rendere chiari e intelligibili gli impegni assunti”250.

Un’azienda che adotti un atteggiamento socialmente responsabile ottiene un consenso sociale che, non solo può giovare al profitto nel lungo periodo, ma contribuisce a migliorare anche il clima aziendale interno e diminuisce i costi di reputazione ed economici legati ad atteggiamenti collusivi e non corretti251.

246Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.178 247 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.178. 248 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.185 249 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

ref.ricerche

250 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

ref.ricerche. p. 3

71 L’utilizzo di tale approccio socialmente responsabile, però, deve essere

coerente con le strategie di fondo dell’azienda e deve tener conto dell’impatto che può avere sul benessere del territorio e deve curare i rapporti con la cittadinanza e gli altri enti locali252.

Uno degli strumenti di corporate governance da utilizzare per rendicontare l’approccio socialmente responsabile dell’aziende è il

bilancio sociale253.

L’importanza di tale strumento all’interno delle local utilies o comunque di aziende che erogano servizi di utilità pubblica è da ricercarsi per qualcuno in una sorta di giustificazione che esse si trovano a dover fornire alla collettività per la loro presenza sul territorio254.

Accanto al bilancio sociale è sempre più diffuso il bilancio di sostenibilità che coniuga l’area economica sociale ed ambientale, il quale assume particolare rilevanza nei settori a stretto contatto con l’ambiente255 come lo è una water utility.

L’accountability di tipo sociale deve tener conto sia dell’ambiente esterno alla stessa quindi tutti gli stakeholder esterni, ma, al contempo, bisogna considerare anche l’ambiente interno quindi le risorse umane256. Anche se bisogna ricordare come la distinzione tra ambiente

esterno ed interno non è più così netta e, soprattutto per le utilities dove gli utenti/cittadini possono essere anche le risorse che operano all’interno dell’azienda.

Il dibattito sempre aperto sull’effettiva influenza della proprietà pubblica o privata dei gestori idrici in Italia sulle performance aziendali è oggi oggetto di studi a livello accademico e istituzionale. Senza entrare nel dettaglio, si può sostenere che non si sia giunti ad una soluzione univoca su quale tipologia di gestione sia migliore, ma sono stati suggerite delle soluzioni per poter ovviare al problema. Una di queste è favorire l’accountability, una gestione che favorisca la trasparenza delle scelte e il reporting di tipo ambientale e sociale. Ciò può offrire gli incentivi ai manager, anche con una gestione privata, di

252 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.193 253 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. 186. 254 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.188 255 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.189 256 Badia F., Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities. FrancAngeli, 2009. P.194

72 ricercare performance che non vadano in contrasto con il servizio

pubblico che sono tenuti ad offrire257.

L’adozione di standard societari che favoriscano la trasparenza tramite la quale poter valutare le scelte dei manager può essere sia su base volontaria che regolata da leggi o regolamenti258.

La rendicontazione delle scelte effettuate dai manager può essere rafforzata da un’attività di audit effettuata dai soggetti interessati. Ciò può avvenire attraverso la pubblicazione di report trasparenti, bilanci di sostenibilità, indagini sulla soddisfazione degli utenti, il tutto per poter agevolare l’attività di verifica da parte di soggetti esterni e, nello specifico, dei cittadini/utenti259.

Fino al 2017 la decisione di pubblicazione di bilanci di sostenibilità è stata puramente effettuata su base volontaria da parte delle aziende del settore idrico, ma con il recepimento della Direttiva 2014/95/UE per le aziende quotate o che emettono strumenti finanziari in mercati regolamentati diventa obbligatorio pubblicare documenti di tipo non finanziario260.

La buona pratica di pubblicare il bilancio di sostenibilità, comunque è stata messa in atto da diversi gestori di servizi pubblici negli ultimi 15 anni grazie alla presa di coscienza, da parte degli stessi gestori, dell’inadeguatezza dei tradizionali strumenti di rappresentazione dell’andamento economico finanziario dell’azienda di esplicitare il complesso contesto in cui le aziende di servizi pubblici operano e la necessità di comunicare e coinvolgere tutti i portatori di interesse261.

“Il bilancio di sostenibilità incarna il senso di responsabilità sociale dall’azienda e ne accerta il contributo al miglioramento della qualità della vita nei territori e nelle comunità in cui opera. Una testimonianza del ruolo che il gestore del servizio esprime, in qualità di soggetto qualificato chiamato ad interiorizzare i desideri delle collettività locali,

257 Fonte: Regole, controllo e autonomia: la gestione del servizio idrico 2.0. Articolo reperibile sul sito:

http://www.refricerche.it/it/

258 Fonte: Regole, controllo e autonomia: la gestione del servizio idrico 2.0. Articolo reperibile sul sito:

http://www.refricerche.it/it/

259 Fonte: Regole, controllo e autonomia: la gestione del servizio idrico 2.0. Articolo reperibile sul sito:

http://www.refricerche.it/it/

260 Fonte: Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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261 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

73 a farsi collettore e sintesi delle diverse esigenze, a sostanziare le azioni

necessarie a prevenire potenziali conflitti, a farsi interprete di uno sviluppo sostenibile”262.

Oltre ad essere uno strumento di comunicazione e trasparenza nei confronti degli stakeholder, il bilancio di sostenibilità è diventato nel tempo anche uno strumento di rilevanza “strategica, di controllo e programmazione"263. Infatti, il coinvolgimento dei soggetti interessati e

l’aggregazione di dati in indicatori permettono di avviare un processo di controllo, pianificazione e miglioramento di tipo permanente264.

Il bilancio di sostenibilità assume particolare importanza per gli enti che erogano servizi pubblici vista l’essenzialità della loro attività e gli impatti di tipo economico, sociale e ambientale. Proprio per questo motivo le performance non finanziarie assumono maggiore rilevanza rispetto alle aziende che operano in contesti di mercato265.

In generale, per le aziende che erogano servizi pubblici la responsabilità sociale ed ambientale è importante, sia che i gestori siano privati sia che siano pubblici. Per il servizio idrico viene sottolineata l’importanza di tale approccio sostenibile anche dalla Direttiva Quadro sulle acque della Commissione Europea che evidenzia la necessità di una gestione delle acque più sostenibile e nel rispetto dell’ambiente266. Inoltre, “Il

bilancio di sostenibilità con l’attenzione posta sulla responsabilità ambientale permette di promuovere e sostanziare l’economia circolare267”.

Lo studio effettuato dal laboratorio di ricerche “ref.ricerche” analizzando 102 gestori che servono circa il 66% della popolazione ha individuato 27 aziende che negli ultimi 15 anni hanno pubblicato almeno un bilancio di sostenibilità su base volontaria e in maniera

262 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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263 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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264 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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265 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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266 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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267 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

ref.ricerche. p. 6. Per un approfondimento sull’economia circolare nelle water utilities vedere:

74 continuativa una volta all’anno. Il primo ad intraprendere questa pratica

è stata la società SMAT di Torino nel 2002, seguita poi da Romagna Acque nel 2004 e tra il 2005 e il 2007 sono stati pubblicati anche da MM (Milano), HERA, AIMAG di Modena e ASTEA (Ancona e Macerata)268. Si è passati dalle 6 del 2007 alle 24 di oggi (che servono

il 38% della popolazione italiana) che rapportate al numero di gestori presenti in Italia (1.500 operatori e 260 gestioni affidataria) sono un numero ancora troppo basso e rappresentato in maggioranza da grandi realtà (fatturato maggiore di 50 milioni di euro), ma stanno iniziando a seguire questa buona pratica anche realtà minori269. È da evidenziare

che comunque è in netto aumento l’adesione volontaria ai sistemi di certificazione di qualità (87%) e di responsabilità ambientale (79%)270.

Tra le aziende che pubblicano il bilancio di sostenibilità si ritrovano sia società quotate, che società pubbliche e a capitale misto.

Un carattere rilevato dall’analisi è la maggiore presenza, come detto, di aziende di grandi di dimensioni e di multiutilities giustificato dalla complessità della gestione aziendale che richiede tipologie di rendicontazioni più articolate271.

A livello territoriale, le aziende che pubblicano il bilancio di sostenibilità sono concentrate quasi tutte nel Centro-Nord, con la sola eccezione dell’Acquedotto Pugliese272.

Infine, per evitare che il bilancio di sostenibilità rimanga uno strumento di comunicazione unilaterale e autoreferenziale, è necessario che le aziende coinvolgano gli stakeholder stessi vista l’importanza dell’analisi dei bisogni di questi ultimi nella decisione delle scelte da intraprendere. Analizzando questo aspetto si sono notati tre diversi approcci: il primo è un approccio di mera informativa unidirezionale da parte dell’azienda; il secondo approccio è di tipo “passivo

268 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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269 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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270 http://www.althesys.com/box02/il-settore-idrico-a-una-svolta/

271 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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272 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

75 consultivo”273; ed infine la terza tipologia di approccio è più attiva

tramite il dialogo ed il confronto con gli stakeholder.274

Ad oggi la redazione dei bilanci di sostenibilità è limitata, come si è potuto evidenziare in precedenza, soprattutto perché, fino al recepimento della Direttiva europea, era esclusivamente su base volontaria e quindi partiva da un’iniziativa dell’azienda stessa di intraprendere un percorso di trasparenza e di legittimazione275. È

auspicabile che con il tempo questa pratica venga interiorizzata anche dagli altri gestori, anche se non dovessero avere i parametri che li fanno rientrare nell’obbligatorietà della Direttiva Europea.

273 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

ref.ricerche. p. 14

274 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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275 Contributo n.89: Acqua - La sostenibilità nel “DNA” delle aziende idriche, ottobre 2017. Laboratorio

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CAPITOLO 4

LA REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE: IL

CASO A.S.A Spa