Per capire meglio quanto la discriminazione di genere all’interno della Federazione Russa influenzi la vita delle donne, si evidenziano ora alcuni dati, situazioni e sondaggi. Come già affermato nel paragrafo precedente, la discriminazione contro le donne si rileva in diversi ambiti e come si evince dalla figura sottostante, la differenza di trattamento tra uomini e donne è particolarmente ampia all’interno della Federazione, soprattutto in campo politico e lavorativo, sotto il punto di vista salariale, delle posizioni occupate, e nella partecipazione alle alte cariche statali. Questi dati sono una conseguenza di diversi
526 CEDAW COMMITTEE UNITED NATIONS, Consideration of report submitted by States parties under article 18 of the Convention, 22 Agosto 2014, p. 7
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fattori, tra cui la mentalità e la tradizione di ruoli predefiniti, che giocano un ruolo fondamentale nella parte di popolazione femminile russa.
Fig.4: Partecipazione femminile nei diversi ambiti all’interno della Federazione Russa528
Come già accennato in precedenza, infatti, la cultura russa tipica di questo secolo considera le donne come le principali responsabili della famiglia, nel ruolo di madre e moglie, che hanno l’incombenza di conciliare i propri doveri domestici, con quelli di donne lavoratrici, motivo per cui si parla di double burden. Quindi, la necessità e l’obbligo di dare priorità alla famiglia e lo status sociale inferiore delle donne, le rende meno competitive rispetto agli uomini nel mercato del lavoro, creando condizioni quasi impossibili per proseguire una carriera professionale529. Si evidenzia, infatti, come negli ultimi anni, stia accedendo il contrario dell’epoca sovietica, quando per raggiungere l’obiettivo di aumentare la produttività tutte le donne sono state invitate a partecipare alla forza lavoro, ora, vengano richiamate a riprendere il loro ruolo di madri, più che di
528 Dati consultabili al sito http://www3.weforum.org/docs/GGGR14/GGGR_CompleteReport_2014.pdf
529 COMMITTEE ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS, Violence against women in
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lavoratrici, per aumentare il tasso di natalità nazionale, che si trova ad essere tra i principali obiettivi della politica statale attuale530.
La concezione secondo lo stereotipo russo in base al quale l’uomo è colui che guadagna per mantenere la famiglia, il breadwinner che ‘porta a casa il pane’, determina una situazione di costante dipendenza economica della donna in funzione dell’uomo, poiché per il fatto che le donne a parità di responsabilità guadagnano meno degli uomini e faticano a trovare e mantenere un lavoro, non saranno mai in grado di mantenere una casa, e nella maggior parte dei casi un figlio, da sole. In caso di divorzio, infatti, le donne non hanno alcuna entrata per permettersi di allontanarsi o andare a vivere in una casa diversa da quella del marito, rischiando di restare a convivere nella stessa casa, che in casi di violenza domestica e trattamenti discriminatori è altamente sconsigliato531. Un sondaggio dimostra, infatti, come le donne desiderino guadagnare di più dal proprio lavoro e occupare posizioni di maggior rilievo, che permettano loro di essere indipendenti, ma oltre la metà degli uomini non desidera che la proprie mogli lavori, ritenendo che le donne non dovrebbero in nessun caso esercitare professioni retributive, se non il proprio dovere domestico532.
Come conseguenza di questo tipo di mentalità, il mercato del lavoro, quindi, si trova ad essere uno degli ambiti più discriminatori per le donne in Russia; opinione pubblica, infatti, è la considerazione secondo cui spesso non vengono assunte donne, poiché si hanno spese maggiori nel mantenerle, per le spese di malattia, permessi, visite, e quelle in caso di maternità. A supporto di ciò, si nota come giovani donne, ancora senza figli, siano discriminate nel mercato del lavoro, sulla base della supposizione che prima o poi avranno figli, e per evitare ciò sono costrette a firmare un contratto prima dell’assunzione, nel quale dichiarano che non inizieranno gravidanze, e nel caso in cui restino in cinta, anziché ricevere la maternità pagata, promettono di rassegnare le proprie dimissioni533. Quindi, già a partire dal processo di assunzione le donne sono discriminate in quanto donne, poiché sono richieste loro informazioni private quali lo status familiare, se sono
530 V. Supra alla nota 529 531 V. Supra alla nota 529
532 HARDWICK N., Reviewing the changing situation of women in Russian society, E-International
Relations Publishing, 2014, p. 6
533 COMMITTEE ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS, Violence against women in
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sposate, divorziate o single, la presenza di figli in famiglia, e il desiderio futuro di averne, quando niente di tutti è richiesto agli uomini. Oltretutto, le donne di età superiore ai 35 anni trovano lavoro difficilmente, poiché i datori di lavoro preferiscono assumere le giovani, ma, a quel punto, entra in gioco anche la discriminazione contro le donne più giovani, poiché hanno più possibilità di non avere ancora figli e di volerne in futuro, quindi si nota come sia un sistema malandato e contraddittorio534.
Oltre a ciò, anche a partire dall’educazione ed in seguito nelle professioni le donne sono limitate per legge nella scelta della loro possibile carriera, poiché esiste la lista sopracitata di 456 professioni535 che le donne non possono seguire, per questioni di salute e sicurezza in caso di maternità, a causa sia di rischi dannosi per la salute del bambino, che per la salute della donna536. Le suddette 456 professioni proibite per le donne sono state definite nella Risoluzione del Governo del 25 Febbraio 2000 n.162537, che è stata criticata in numerose occasioni per la sua natura discriminatoria e per il fatto di non lasciare una libera scelta alle suddette. Tuttavia, il governo sostiene, ribadendolo anche alla Commissione CEDAW, come l’unico obiettivo della decisione sia quello di proteggere la salute delle donne e aggiungere misure addizionali di sicurezza alla loro salute personale, piuttosto che discriminarle538. Ciò nonostante, il fatto che la salute riproduttiva di una donna debba essere protetta prima di altri diritti, è basata sull’idea che il primario scopo di una donna sia procreare, ritenuto offensivo da parte di molte donne che desiderano realizzare il proprio potenziale professionale non nel ruolo di madri539. Tuttavia, vi è la possibilità che una donna possa intraprendere una delle professioni tra quelle proibite, ma la potrà esercitare solo nel momento in cui il datore di lavoro elimini i fattori che sono possibilmente dannosi per la sua salute. Quindi, si capisce che un datore
534 ANTI-DISCRIMINATION CENTRE MEMORIAL, Different forms of gender discrimination in Russia: From the professions forbidden for women by the state to harmful traditional practices, Alternative
Report of the Anti-Discrimination Centre Memorial, 2015, p. 4
535 UNITED STATES DEPARTMENT OF STATE, Country Reports on Human Rights Practices for 2014:
Russia 2014 Human Rights Report, Bureau of Democracy, Human Rights and Labor, 2014, p. 59
536 AMERICAN BAR ASSOCIATION, Central European and Eurasian Law Initiative, Cedaw Assessment tool report for the Russian Federation, 2006, p. 15
537 V. Supra alla nota 534
538 ANTI-DISCRIMINATION CENTRE MEMORIAL, Different forms of gender discrimination in Russia: From the professions forbidden for women by the state to harmful traditional practices, Alternative
Report of the Anti-Discrimination Centre Memorial, 2015, p. 4
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di lavoro non potrà sempre modificare un ambito lavorativo solo per farvi lavorare una donna, soprattutto in un ambiente che è sempre stato maschile, per questo ricco di pregiudizi, ed in ogni caso disinteressato nell’assumere donne dato che non ne aveva assunte fino ad ora540.
L’esistenza della lista, inoltre, viola alle donne il diritto sia di scegliere la professione che desiderano realizzare, sia la possibilità di approfondire gli studi in aree ‘sicure’, per l’impossibilità di completare la preparazione in un determinato ambito poiché quello è proibito. Ad esempio, gli avvocati dell’ADC Centro Anti-Discriminazione Memorial, hanno affrontato il caso di Svetlana Medvedeva, una donna ufficiale di coperta di una nave, che ha completato un intero corso di specializzazione per piloti, ma, non ha avuto la possibilità di ricevere il proprio diploma e diventare capitano della nave, per l’impossibilità di completare il tirocinio pratico, poiché avrebbe dovuto lavorare anche nella stanza dei motori della nave, che è tra le professioni bandite a causa dei rumori assordanti. Per questo, è ricorsa a metodi giudiziari affermando di essere stata discriminata in campo lavorativo, ma, sia la corte che la corte di cassazione russe hanno citato gli stessi argomenti giustificativi del governo sulla protezione della salute delle donne come unico obiettivo di questa lista di professioni proibite, motivo per cui non hanno accettato la sua richiesta. Successivamente, la donna ha cercato di convincere il proprio datore di lavoro ad approntare dei cambiamenti sulla nave tali da permetterle di lavorare, ma, anche in questo caso non è stata considerata541.
Oltre a questo esistono altri casi molto simili che legalizzano forme di discriminazione lavorativa, senza invece criminalizzarle, e mentre non esiste una lista che vieti un certo numero di lavori per gli uomini per danni alla loro salute riproduttiva, è chiaro che il governo favorisca gli uomini e la loro totale libertà di scelta nonostante il rischio di pericolosità per la loro salute542.
Un’ulteriore testimonianza del fatto che il mercato del lavoro sia altamente discriminante nei confronti delle donne in Russia, risulta nel fatto che sia le istituzioni militari, che
540 V. Supra alla nota 538
541 ANTI-DISCRIMINATION CENTRE MEMORIAL, Different forms of gender discrimination in Russia: From the professions forbidden for women by the state to harmful traditional practices, Alternative
Report of the Anti-Discrimination Centre Memorial, 2015, p. 5
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quelle della difesa militare nazionale, presentano limiti per l’entrata e l’avanzamento di carriera, rifacendosi alla tipica suddivisione delle sfere lavorative a seconda del genere, secondo cui le donne si trovano perlopiù nelle professioni educative, sanitarie, culturali, letterarie, che per l’appunto, sono tra le professioni il cui stipendio è tra i più bassi543.
Le donne, poi, subiscono discriminazioni in campo lavorativo, anche dal punto di vista del salario, in quanto l’ILO riconosce come le donne siano pagate molto meno dei loro colleghi uomini a parità di ruoli e responsabilità, e siano occupate perlopiù nei lavori a basso reddito544. Alcuni dati inoltre, evidenziano come nel settore privato le donne occupano solo il 3% delle posizioni decisionali e dirigenziali, che hanno uno stipendio maggiore, e solo l’8% degli esecutivi nei consigli aziendali545.
A proposito di questi dati, si riporta il pensiero di un politico russo che supporta la visione stereotipata tipica della mentalità russa, secondo cui gli uomini sono leader nati grazie alle loro doti e qualità, che per questo sono destinati a far politica ed al mondo degli affari, mentre le donne sono le naturali assistenti degli uomini, a causa delle loro qualità miti, motivo per cui in periodo di mancanza di lavoro o crisi, possono essere le prime ad essere sacrificate, perché possano tornare nel loro ambiente naturale che è quello domestico546. Tuttavia, emergono anche dati positivi, infatti, secondo le informazioni dell’International
Women’s Media Foundation, le donne sono ben rappresentate nelle professioni di
giornaliste ed editrici, costituendo il 50% dei top manager, e il 33% delle posizioni dirigenziali, notizia molto utile e ottimista per il contributo che queste potranno dare in futuro nella formazione di una nuova mentalità e coscienze all’interno della società russa, attraverso la loro influenza tramite i mezzi di comunicazione547.
Negli ultimi anni all’interno della Federazione Russa, poi, si riscontrano molti tentativi a livello delle politiche statali atte a migliorare il tasso della natalità del territorio, promuovendo ad ogni livello governativo, l’idea che procreare nuovi figli sia un dovere
543 OECD, How’s life in the Russian Federation, 2014, p. 5
544 UNITED STATES DEPARTMENT OF STATE, Country Reports on Human Rights Practices for 2014:
Russia 2014 Human Rights Report, Bureau of Democracy, Human Rights and Labor, 2014, p. 59
545 ZAKIROVA V., Gender inequality in Russia: the perspective of participatory gender budgeting,
Reproductive health matters, 2014, p. 203
546 COMMITTEE ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS, Violence against women in
Russia, 2003, p. 10
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patriottico548. Per questo sono state intraprese diverse misure a supporto delle famiglie con più figli, attraverso allocazioni di terreno fuori città gratuite, e sussidi federali per le famiglie che scelgono di avere un secondo figlio. Eppure, le misure non sono ancora sufficienti a migliorare la situazione di estrema povertà in cui vivono le donne e le famiglie di molti elementi, che costituiscono il 20% della popolazione russa più povera549. Nel 2013 e nel 2014, il tasso di nascite in Russia ha superato per la prima volta quello di mortalità, ma successivamente, nel 2015, a seguito del peggioramento della situazione economica e della mancanza di cure mediche, il tasso di mortalità è aumentato di nuovo550. Questo accade perché anziché combattere l’innalzamento del tasso di mortalità creando condizioni di vita e sanitarie migliori, le attività del governo sono concentrate sull’incremento della popolazione del paese, vietando gli aborti e cercando di restringere l’uso di metodi anticoncezionali 551. Si ricordano, infatti, le parole di Gennady Onishchenko, assistente del Presidente della Federazione Russa, il quale sostiene che una restrizione statale sui metodi anticoncezionali non solo non minaccia la salute della popolazione, ma aiuta a risolvere il problema demografico del paese, facendo scegliere alle persone il proprio partner con maggior attenzione552. Questo, naturalmente, non crea situazioni favorevoli per lo status delle donne, poiché aumenta il rischio di contagio di malattie veneree, e di morte in quanto non potendo fare reale affidamento sull’assistenza sanitaria nazionale, a causa delle restrizioni statali sulla possibilità di abortire, più donne ricorrono a pratiche illegali, circa il doppio da quando vengono proibiti553, in situazioni igienico-sanitarie pessime554.
Come già accennato in precedenza, inoltre, all’interno della Federazione, si è sviluppato anche il fenomeno della ‘feminization of poverty’, che è una diretta conseguenza della generale discriminazione nei confronti del genere femminile, secondo cui, le donne sia a
548 ANTI-DISCRIMINATION CENTRE MEMORIAL, Different forms of gender discrimination in Russia: From the professions forbidden for women by the state to harmful traditional practices, Alternative
Report of the Anti-Discrimination Centre Memorial, 2015, p. 5
549 V. Supra alla nota 548 550 V. Supra alla nota 548
551 ANTI-DISCRIMINATION CENTRE MEMORIAL, Different forms of gender discrimination in Russia: From the professions forbidden for women by the state to harmful traditional practices, Alternative
Report of the Anti-Discrimination Centre Memorial, 2015, p. 5
552 V. Supra alla nota 551, p. 6 553 V. Supra alla nota 551, p. 6 554 V. Supra alla nota 551, p. 6
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causa della fatica a trovare un posto di lavoro, sia per il fatto che ricevono uno stipendio inferiore agli uomini, per cui sono dipendenti economicamente da loro, quando divorziano, e non possono più fare affidamento sulla propria madre, sono le prime a soffrire di povertà. Questo appunto, è legato al fatto che le donne in Russia guadagnano fino al 35-50% in meno rispetto agli uomini, nonostante il fatto che molte più donne studiano e progrediscono la loro carriera universitaria 555 . Di conseguenza, le donne che hanno figli a carico sono più povere di quelle che non ne hanno, costituendo il 21% della popolazione povera tra i 31 e 54 anni556.
Fig. 5: Gender Pay Gap mondiale 2015557
In Russia, inoltre, legato alla concezione discriminatoria femminile, si trova anche il fenomeno del glass ceiling o barriera invisibile, secondo cui le donne non riescono ad avanzare di carriera verso posizioni dirigenziali, a causa del loro genere e
555 COMMITTEE ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS, Violence against women in
Russia, 2003, p. 9
556 CEDAW COMMITTEE UNITED NATIONS, Consideration of report submitted by States parties under article 18 of the Convention, 22 Agosto 2014, p. 13
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a causa della mentalità secondo cui le donne non siano portate ad essere dirigenti, elemento aggravato dal fatto che di media gli stipendi femminili sono il 64% di quelli maschili a parità di funzioni e responsabilità, di media circa il 30% in meno, che costituisce uno dei gender-gap più alti tra i paesi ad alto reddito.
Questa caratteristica dell’alta differenza tra stipendi femminili e maschili è un’eredità sovietica che continua da oltre 20 anni, come l’alta partecipazione sia femminile che maschile al mercato del lavoro, con una differenza di partecipazione inferiore al 4%, una delle più basse a livello mondiale558.
La differenza di stipendio chiamata ‘gender wage gap’ in Russia è ancora così alta a causa dell’idea stereotipata che si ha della donna, rinvigorita negli anni post-sovietici, e fortemente sostenuta dal governo statale negli ultimi anni, ed inoltre, è una conseguenza della mancanza di movimenti femministi che abbiano lo spazio e la possibilità di opporsi a queste politiche, poiché sono ancora concepiti negativamente e impopolari559. Come si evince dalla figura, infatti, la Russia occupa il secondo posto tra i paesi con la più grande differenza di stipendio tra uomini e donne, e secondo il Gender Gap Index 2014 la Federazione occupa il 75° posto su 142 paesi in totale, con uno score di disuguaglianza pari allo 0.69%560. Mentre, nel 2013 occupava il 61° posto con lo stesso score dell’anno successivo, nel 2012 il 59° posto, nel 2011 il 43° posto, come nel 2006, in cui le donne guadagnavano il 30-33% in meno rispetto agli uomini in un lavoro equivalente561, sottolineando quindi come la situazione non stia migliorando con il passare del tempo, ma sia pressoché stabile.
La posizione di inferiorità e discriminazione delle donne nella Federazione, è anche supportata dalla scarsa rappresentanza femminile politica nelle posizioni di alto livello del governo esecutivo, legislativo e giudiziario, poiché le donne tendono ad occupare posizioni amministrative o di assistenza, e non posizioni dirigenziali. In questo caso, le asimmetrie di genere sono maggiori a livello federale piuttosto che locale, infatti, ad
558 ATENCIO A.- POSADAS. J, Gender gap in pay in Russian Federation: twenty years later still a concern, World Bank, 2014, p. 2
559 ZAKIROVA V., Gender inequality in Russia: the perspective of participatory gender budgeting,
Reproductive health matters, 2014, p. 203
560 Dati consultabili al sito http://www3.weforum.org/docs/GGGR14/GGGR_CompleteReport_2014.pdf 561 WORLD ECONOMIC FORUM, Committed to improving the state of the world, The Global Gender Gap Report 2013, Insight Report, 2013
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esempio, ad oggi si trovano nella Duma di Stato solo 60 donne su 450 deputati562, conseguenza del fatto che le donne sono scarsamente rappresentate anche nelle liste di partito, e come emerge dalla figura sottostante, le donne secondo i dati del 2014 detengono solo il 14% dei posti parlamentari, contro l’86% degli uomini. Attualmente, il Presidente del Consiglio Federale, che è la camera alta dell’Assemblea Federale della Federazione Russa, è una donna, ma vi sono solo il 13% di donne, quindi 23 su 70563. Tra i ventidue Ministri Federali, inoltre, solo il Ministero della salute è rappresentato da una donna.
Fig.6: Percentuali di partecipazione femminile e maschile in diversi ambiti a confronto tra la
Federazione Russa e i Paesi dell’OCSE nel 2014564
A livello di rappresentanza femminile al governo ed in politica i numeri sono sempre stati molto bassi, infatti, nel 2003, si trovava solo una donna al governo e due nell’Assemblea Federale, di cui le donne parte della Duma di Stato raggiungevano solo il 7.6% e nelle legislature regionali il 10%565.
Secondo la classifica mondiale delle partecipazione delle donne ai Parlamenti nazionali, infatti, la Federazione Russa nel 2013 occupava il 96° posto566, nel 2014 si trovava al 102° posto, con 61 donne su 450 nella Camera Bassa del Parlamento quindi il 13.6%, e nella Camera Alta 13 su 163, quindi con l’8% di partecipazione. Mentre, nel 2015 la Russia si classifica al 97° posto, dove nella Camera Bassa i dati restano gli stessi, ma
562 V. Supra alla nota 559
563 Dati consultabili al sito http://council.gov.ru/structure/members/ 564 OECD, How’s life in the Russian Federation, 2014, p. 5
565 COMMITTEE ON ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL RIGHTS, Violence against women in
Russia, 2003, p. 9
566 ZAKIROVA V., Gender inequality in Russia: the perspective of participatory gender budgeting,
156
nella Camera Alta si trovano 29 donne su 170 che raggiungono il 17.1%, con un leggero miglioramento della situazione567. Si riscontra inoltre, una caduta nella proporzione di