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Allargamento Viadotto Salita (UP6/UP9)

2 Identificazione dell’opera e del cantiere .1 Anagrafica di cantiere .1 Anagrafica di cantiere

2.3 Descrizione dell’opera

2.3.3 Allargamento Viadotto Salita (UP6/UP9)

La pila UP6 è costituita da un elemento scatolare a sezione prismatica, di dimensione longitudinale e trasversale costante per un primo tratto di 7.00m al di sotto dell’intradosso pulvino, che diventa variabile parabolicamente con l’altezza, in analogia alle pile del viadotto Clarea esistente.

Più in dettaglio, la sezione di sommità (sezione minima) ha dimensioni BlongxBtrasv = 2.70x5.40m che variano fino ad un massimo di 3.73m x 6.43m. I setti presentano spessore costante in altezza e pari a 0.40m, ringrossati alle estremità fino a 1.10m.

Il raccordo tra pila ed impalcato è realizzato mediante un pulvino massivo, di spessore 1.00m, dimensioni in pianta BlongxBtrasv = 4.00x6.40m, che si raccorda linearmente al fusto pila lungo un tratto di 2.00m.

All’estradosso del pulvino si prevedono n.2+2 baggioli a pianta quadrata, lato 1.25m, alti mediamente 0.30m.

Le fondazioni sono di tipo indiretto, con plinti massivi di forma circolare impostati su pali “ravvicinati” (i < 3D) a realizzare, di fatto, un diaframma equivalente di fondazione. Il plinto ha diametro 11.45m e spessore 2.50m.

I pali sono di grande diametro ( 800), trivellati con camicia di rivestimento.

Figura 7 – Inquadramento generale geometria pila UP6

Figura 8 – Plinto UP6

Le pile UP7, UP8, UP9 presentano la stessa variabilità geometrica in elevazione delle pile esistenti, ovvero:

- Il fusto principale, dall’imposta plinto fino a circa 10m dall’intradosso impalcato, è costituito da un elemento scatolare a sezione prismatica, di dimensione longitudinale e trasversale variabile parabolicamente con l’altezza.

- Il tratto di raccordo tra fusto principale ed impalcato è costituito da due lame, impostate in corrispondenza dei setti trasversali della sezione scatolare.

Più in dettaglio, la sezione scatolare ha dimensioni minime BlongxBtrasv = 5.00x5.40m che variano fino ad un massimo di 6.33 x 6.73m per la pila UP8. I setti presentano spessore costante in altezza e pari a 0.60m, ringrossati alle estremità fino a 1.10m.

Le lame superiori, che di fatto rappresentano un prolungamento dei soli setti trasversali della sezione scatolare, hanno dimensioni variabili da 5.40x1.10 a 7.40x1.10m, disassati di

3.90m (in asse). Il raccordo tra la sezione scatolare e quella a doppia lama è realizzato mediante un pulvino massivo di spessore 2.00m.

All’estradosso delle lame si prevedono n.2+2 baggioli a pianta quadrata, lato 1.10m, alti mediamente 0.30m.

Le fondazioni sono di tipo indiretto, con plinti massivi di forma rettangolare, smussata per le pile UP8 e UP9, impostati su pali “ravvicinati” (i < 3D) a realizzare, di fatto, un diaframma equivalente di fondazione. Le geometrie tipiche del plinto sono BlongxBtrasv = 17.60m x 8.60m, con spessore variabile a gradoni da 2.00 a 3.00m.

I pali sono di grande diametro (diametro 800), trivellati con camicia di rivestimento.

Figura 9 – Inquadramento generale geometria pile UP7, UP8, UP9

Figura 10 – Plinto pile UP7

Figura 11 – Plinto pile UP8, UP9

Dal punto di vista geometrico l’impalcato presenta una larghezza complessiva variabile a seconda della posizione planimetrica. La larghezza infatti è pari a:

- 875,3 cm sulla sezione di pila UP6, - 995,6 cm sulla sezione di pila UP7, - 990,0 cm sulla sezione di pila UP8, UP9.

I cordoli esterni variano in larghezza lungo lo sviluppo planimetrico del viadotto. Nel tratto compreso tra la pila UP6 e la pila UP7, il cordolo lato interno curva mantiene una larghezza costante pari a 150 cm, mentre il cordolo lato esterno curva parte da una larghezza di 75 cm fino ad arrivare ad una larghezza di circa 60 cm. Ne consegue che la variabilità di sezione trasversale si traduce in una variabilità della larghezza della sede stradale. A partire dalla pila UP7 verso le pile UP8 e UP9, si verifica un allargamento del marciapiede lato interno curva che raggiunge la larghezza di 593,6 cm in corrispondenza della pila UP8 e aumenta ulteriormente fino alla pila UP9 dove tutta la larghezza dell’impalcato è adibita a marciapiede.

Il marciapiede lato esterno curva scompare subito dopo la pila UP7.

La sezione trasversale poggia su due travi in acciaio aventi interasse costante lungo tutto il viadotto pari a 500 cm. Si individuano pertanto sbalzi la cui larghezza è uniforme a seconda della sezione considerata, su di essi si prevede l’installazione sia di barriere di sicurezza esterne tipo H4 bordo ponte + Sistema sicurezza reti + funi), sia di un parapetto di sicurezza.

Si nota che il viadotto in esame va in affiancamento al viadotto esistente, quindi, a partire dalla pila UP7, per consentire l’immissione dei veicoli sull’autostrada A32 in direzione Torino, è soppresso il marciapiede sinistro.

L’impalcato è realizzato con una sezione mista acciaio-calcestruzzo.

Le travi principali che costituiscono la struttura metallica sono segmentate in 23 tipologie di conci; la sezione trasversale è irrigidita nel piano verticale da diaframmi reticolari, ad interasse costante lungo le campate dell’ordine di 465 cm oppure 483 cm e di 350 cm in corrispondenza delle pile UP7,UP8 e UP9.

I conci delle travate sono collegati tra loro mediante giunti bullonati.

Nel piano orizzontale sono presenti controventi superiori e inferiori.

Nel senso longitudinale il ponte è costituito da tre campate di luce pari a 59,480 m + 97,280 m + 97,050 m + uno sbalzo finale di 15,000 m, misurati in asse di tracciamento, per una lunghezza totale di 268,810 m.

All’estradosso delle travi è solidarizzata la soletta in calcestruzzo per mezzo dei connettori a taglio opportunamente saldati sulle ali superiori delle travi. La soletta, dello spessore complessivo di 33 cm, è costituita da predalle di spessore 5 cm e da un getto integrativo di 28 cm.

Figura 12 – Viadotto Allargamento Salita – tratto solidarizzato – sezione su Pila

È prevista per il ponte una monta di officina che permette di scontare completamente le deformazioni indotte dai carichi permanenti propri e portati ed una quota parte, pari al 50%

(20% nei tratti di ponte interamente occupati da marciapiede), di quelle dovute ai carichi accidentali, e pari al 15% del carico della folla.