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Piano di gestione delle emergenze

5. Gestione delle Emergenze

5.2 Piano di gestione delle emergenze

Gli obiettivi principali che si vogliono raggiungere con la presente pianificazione sono quelli di:

 ridurre i pericoli per le persone;

 prestare soccorso alle eventuali persone;

 circoscrivere e contenere l’evento.

È opportuno precisare che, all’atto dell’emergenza, potranno essere attuate, oltre alle indicazioni di seguito riportate, tutte quelle ulteriori azioni che si rendessero necessarie per superare la situazione anomala in relazione al suo prevedibile sviluppo.

Infatti, anche se pianificabile, è impossibile prevedere l’effettivo sviluppo di una situazione d’emergenza la cui evoluzione dipende, oltre dallo specifico rischio da cui insorge, anche dalla configurazione al contorno.

La pianificazione dell’emergenza può riguardare:

 eventi legati a cause interne ⇒ emergenza interna,

 eventi legati a cause esterne ⇒ emergenza esterna.

Tenendo conto dell’ubicazione del cantiere i rischi esterni potranno derivare dall'esondazione del Rio Clrea oppure da possibili eventuali attacchi dall'esterno da parte di esponenti di gruppi ostili.

In merito a quest’ultimo rischio all’interno dell’attuale cantiere sono già attuative le misure di sicurezza da parte delle forze dell’ordine (FFOO), atte alla riduzione del pericolo di intrusione da parte di gruppi antagonisti quali:

 la presenza di una recinzione di cantiere su tutto il perimetro formata da basamento tipo new jersey sormontato da pannello di metallo e concertina militare;

 un sistema di videosorveglianza;

 un presidio costante da parte delle forze dell’ordine (Esercito Italiano e Carabinieri);

 un impianto di dissuasione costituito da idranti soprasuolo lungo tutto il perimetro di cantiere.

Tuttavia dovranno essere fornite indicazioni generali cui attenersi nel caso insorgesse un evento che, per le sue caratteristiche, può far ricadere in una situazione di emergenza esterna.

La pianificazione riportata le procedure più significative rispetto alle più probabili e ricorrenti situazioni di emergenza; risulta evidente come le stesse possano essere utilizzate anche nel caso di mancanza di alimentazione elettrica, crollo, inondazioni, terremoti, minaccia o presenza di ordigni esplosivi ove, una volta originatosi l’evento e manifestatesi le relative conseguenze, non si potrà che procedere all’evacuazione dell’area interessata.

L’impresa Affidataria avrà l’onere di pretendere e raccogliere tutti i nominativi dei lavoratori delle eventuali imprese subaffidatarie addetti all’emergenza. Questi nominativi dovranno essere consegnati al CSE.

L’impresa Affidataria dovrà redigere un piano di emergenza relativo al cantiere, coordinandosi con il CSE, affinchè le procedure da attuare in caso di emergenza siano comuni per le imprese operanti in cantiere.

Le procedure individuate riguardano sia il comportamento che gli addetti devono mettere in atto per porsi in salvo, a seguito del verificarsi di situazioni di emergenza, sia le azioni che i componenti delle squadre di emergenza devono compiere al fine di contenere l’incidente e minimizzare i danni.

Vengono altresì individuati i compiti del personale incaricato di sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure, nonché le modalità di richiesta di intervento agli Enti di soccorso esterno (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, 118) oltre ad eventuali altri incarichi che si vengano a rendere necessari in base alla necessità.

5.2.1 Prescrizioni tecniche

Oltre all’illuminazione ordinaria dedicata ai percorsi di circolazione ed esodo interna ed esterna al cantiere, sarà necessario prevedere sulle stesse, la posa di una illuminazione d’emergenza che soddisfi i requisiti di illuminamento minimi previsti dalla UNI EN 12464-2

“Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 2: Posti di lavoro in esterno”, dotata di apparecchi autoalimentati con autonomia minima 1 ora tali da garantire un illuminamento minimo di 5 lux.

(rif. Paragrafo 8.6.1)

Per quanto riguarda l’evacuazione dall'area di cantiere oltre ai varchi presenti per l'ingresso e l'uscita dall'area di cantiere dovranno essere previste aperture carrabile, mediante cancelli dedicati normalmente chiusi mediante catena e lucchetto e presidiati dalle FFOO. Per quanto riguarda l'emergenza in prossimità delle pile del viadotto sarà necessario provvedere alla manutenzione ordinaria delle vie di fughe, con apposita segnaletica di evacuazione mantenendole libere da eventuali materiale di lavoro. Le scale di emergenza dovranno essere complete in ogni loro parte e sgombre da qualsiasi impedimento.

5.2.2 Significato e classificazione dell’emergenza

Per emergenza si intende qualsiasi evento anomalo che possa rappresentare un pericolo per gli addetti presenti presso il cantiere.

5.2.2.1 Classificazione delle emergenze

A seconda della gravità e delle possibili conseguenze, le emergenze sono classificate in:

 emergenza categoria A – livello lieve,

 emergenza categoria B – livello medio,

 emergenza categoria C – livello grave.

L’emergenza di categoria A può essere affrontata e controllata dagli addetti interni incaricati senza l’ausilio di forze esterne (Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, 118).

L’emergenza di categoria B può essere affrontata come nel caso precedente ma con l’impiego di tutti gli incaricati interni. In tale situazione è opportuno allertare le forze di pubblico intervento sopra citate, in modo che siano preavvisate in caso di perdita di controllo

L’emergenza di categoria C è quella che sfugge completamente al controllo interno o è reputata troppo pericolosa per essere gestita. In questo caso occorre immediatamente allertare le forze di pubblico soccorso e fornire loro tutto il supporto possibile.

5.2.2.2 Postazioni di riferimento durante l’emergenza

Dovranno essere individuate delle zone di riferimento così costituite:

 postazione di sicurezza del cantiere, inteso come il luogo dal quale vengono dirette e coordinate le procedure per affrontare le emergenze, ossia un centro operativo per la gestione dell’emergenza. Il centro di controllo dell’emergenza verrà individuato presso le baracche del personale di Vigilanza con il supporto degli uffici di coordinamento della sicurezza dell’impresa affidataria;

 un centro di primo soccorso presso il baraccamento dl presidio sanitario opportunamente segnalato individuato nella zona nord dedicata ai baraccamenti di cantiere.

5.2.2.3 Procedure per l’emergenza e l’evacuazione

Chiunque senta odore di bruciato o che si accorga di un incendio o che percepisca un allarme antincendio o che riscontri ogni altro tipo di emergenza, è obbligato a segnalare immediatamente l’evento rilevato alla POSTAZIONE DI SICUREZZA DEL CANTIERE indicando con calma:

 nome e cognome;

 qual è la situazione di emergenza che ha riscontrato;

 il luogo dell’emergenza riscontrato;

 se ci sono persone infortunate;

e prima di interrompere la telefonata deve assicurarsi che il ricevente abbia ben compreso il messaggio.

Se l’emergenza non è limitata ad un’area e se dovesse creare pericolo per gli altri addetti presenti in cantiere, il personale della postazione di sicurezza del cantiere dovrà attivare un convenzionale segnalatore acustico per avvisare gli addetti dell’immediato pericolo e della necessità di evacuare il cantiere e di raggiungere i punti di Raccolta.

5.2.2.4 Evacuazione: Attivazione, percorsi, verifiche, punti di raccolta

L’evacuazione del cantiere dovrà essere attivata con la trasmissione di un segnale acustico.

Gli addetti alla squadra di emergenza provvederanno a verificare il percorso di esodo e più in generale delle aree di cantiere interessate dall’emergenza, che il personale addetto abbia lasciato le proprie postazioni di lavoro e si sia diretto verso i diversi punti di raccolta di sicurezza situati in corrispondenza dei baraccamenti di cantiere che devono sempre essere agibili e sgombre da ostacoli.

Gli addetti provvederanno inoltre a verificare che in corrispondenza delle singole pile del viadotto o tratti di viadotto già montati, non siano rimaste persone impedite e/o ferite, che

andranno accompagnate al centro di presidio sanitario in attesa dell’intervento del Centro di Pronto Soccorso esterno (ambulanza).

Tutti gli addetti dovranno essere condotti in modo ordinato verso l’uscita presidiata del cantiere in modo tale da non intralciare le operazioni di messa in sicurezza dell’area.

Durante le fasi di evacuazione sarà vietato l’utilizzo di eventuali ascensori di cantiere, ponteggi autosollevanti, montacarichi, piattaforme mobili e qualunque altro elevatore meccanico.

5.2.2.5 Emergenza sanitaria

L'impresa dovrà predisporre una procedura di emergenza sanitaria che preveda tra l'altro:

 La presenza costante in cantiere di un responsabile dell'emergenza che in caso di infortunio o di malore di un lavoratore, dia l’allarme al più vicino posto di soccorso pubblico, e coordini con questo le modalità per raggiungere l’infortunato allo scopo di prestargli i primi soccorsi, e, all’occorrenza, provvedere al suo ricovero.

 La reperibilità, in caso di bisogno, di un medico.

 La presenza di uno o più telefoni di emergenza con linea dedicata (in riferimento alle dimensioni del cantiere) e di un cartello che riporta gli indirizzi e i numeri telefonici di centri attrezzati per il pronto soccorso.

 La costante disponibilità di un mezzo di trasporto atto a trasferire il lavoratore, laddove l’infortunio lo consenta, al più vicino posto di soccorso. La disponibilità dovrà essere prevista in prossimità di lavorazioni particolari, come, ad esempio, i fronti di scavo delle pile, i tratti di varo dei singoli conci, ecc.

 L'esposizione in luogo facilmente visibile ed accessibile ed in prossimità dei telefoni, di un cartello per le chiamate d'emergenza indicante:

 Numero unico di emergenza da contattare (112, ecc.)

 Informazioni da fornire (indirizzo del cantiere e relativo telefono, descrizione dell'evento, condizione dell'infortunato, strada per raggiungere il cantiere, ecc.).

 La verifica delle condizioni di accessibilità al cantiere da parte di mezzi di soccorso.

 La verifica periodica della quantità, delle condizioni igieniche e della scadenza dei presidi farmaceutici di primo soccorso.

Notifica dei danni e infortuni

In caso di infortunio, il responsabile dell’impresa coinvolta deve adottare immediatamente i provvedimenti rivolti all’assistenza dell’infortunato e curare tutte le incombenze di legge conseguenti.

 In particolare l’incaricato dell’Impresa, in relazione alla gravità dell’infortunio, chiamerà il 112 oppure accompagnerà l’infortunato al più vicino posto di Pronto

soccorso. Il medesimo provvederà alla compilazione ed all’inoltro di regolare modulo di “richiesta visita medica” indicando la generalità ed il codice fiscale dell’Impresa, precisando il luogo, l’ora e le cause dell’infortunio gli eventuali testimoni dell’accaduto. Qualora l’infortunio determini un’inabilità al lavoro temporanea, l’impresa provvederà a trasmettere entro 48 ore dalla data dell’accaduto;

 Denuncia dei Infortunio alla sede INAIL competente (ed a eventuali altri enti se richiesto) evidenziando il codice fiscale dell’azienda.

Le denunce dovranno essere corredate da un certificato medico che sarà rilasciato dai sanitari del pronto soccorso.

Il Responsabile della sicurezza dell’impresa provvederà alla trascrizione dell’infortunio sul registro degli Infortuni seguendo attentamente la numerazione progressiva (il numero dovrà essere quello della denuncia INAIL).

Al termine dello stato di inabilità al lavoro temporanea, il responsabile della sicurezza annoterà la data del rientro del lavoratore infortunato indicando i giorni di assenza effettuati previa esibizione di certificato medico attestante l’eventuale guarigione.

Di tutto quanto sopra deve essere data informazione immediata al Direttore di cantiere la quale provvederà ad informare il CSE.