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Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere .1 Insediamenti produttivi .1 Insediamenti produttivi

3. Analisi e valutazione dei rischi

3.4 Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere .1 Insediamenti produttivi .1 Insediamenti produttivi

Prima e durante l’esecuzione dei lavori particolare attenzione deve essere posta alla presenza nelle zone circostanti al cantiere di insediamenti produttivi che potrebbero dare luogo a rischi verso il cantiere specie per quanto riguarda il rischio rumore, vibrazioni e polveri.

In tal senso in prossimità dell'area di cantiere sono presenti dei vigneti a cui si accede mediante la strada di via dell’Avanà.

La stessa ad oggi è soggetta al controllo da parte delle Forze dell’ordine ma viene comunque garantito l’accesso ed il passaggio ai proprietari dei fondi limitrofi.

1) Inalazione polveri, fibre;

Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'inalazione involontaria diretta di materiali in grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.

2) Rumore;

Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.

3.4.2 Strade

L'accesso al cantiere viene effettuato tramite la rete stradale ordinaria, mediante un unico percorso. Si raggiunge il primo posto di blocco gestito dalle forze dell'ordine posto lungo la SP233, all'incrocio con Via Centrale Elettrica. Superati i controlli si raggiunge il secondo posto di blocco gestito dall'esercito Italiano, superato il quale si può accedere all'area del cantiere vera e propria.

Il cantiere sorge a ridosso di un altro cantiere esistente (AV Torino – Lione), pertanto le strade da percorrere saranno le medesime per entrambi i cantieri. La particolarità in questo caso consiste nel fatto che i due cantieri oltre ad essere nelle immediate vicinanze della A32 - Viadotto Clarea, vanno ad occupare la strada delle Vigne che permette ai viticoltori del posto di raggiungere i filari e la cantina sociale.

Per ovviare a tale criticità, LTF - la società di progettazione della Torino-Lione attualmente operativa in sito, si è incaricata di aprire un collegamento che da via dell’Avanà permette di raggiungere il piazzale della Maddalena. Vigneti e cantina sono così raggiungibili anche da Giaglione attraverso un sentiero che corre a monte dell’area recintata e difesa dalle forze dell’ordine e dagli alpini.

Nelle suddette zone critiche le imprese esecutrici dovranno adottare particolari cautele ed accorgimenti, come di seguito elencato in dettaglio:

 posizionamento di cartellonistica indicante “mezzi d’opera in movimento”;

 affissione di adeguate segnalazioni luminose su tutti i mezzi d’opera di cantiere;

 limite di velocità pari ai 50 km/h, occupando la corsia di emergenza dedicata, per tutti quei mezzi dovranno entrare/uscire dall’area di cantiere;

 eventuali forniture eccezionali dovranno rispettare quanto previsto per il trasporto di carichi eccezionali.

Eventuali procedure specifiche di ingresso/uscita dall’area di cantiere verranno condivise/concordate dalla Direzione di Esercizio.

Rischi specifici:

1) Investimento;

Lesioni conseguenti ad investimento o ribaltamento di mezzi non facenti parte del cantiere, a causa di danneggiamenti subiti e simili.

2) Scoppio;

Lesioni conseguenti allo scoppio di veicoli con serbatoi e/o recipienti contenenti materiali infiammabili, a causa di danneggiamenti subiti e simili.

3) Sversamento;

Sversamento di serbatoi e/o recipienti contenenti materiali inquinanti, a causa di danneggiamenti subiti e simili.

3.4.3 Alvei Fluviali

In fase preliminare all’esecuzione dei lavori particolare attenzione deve essere posta alla presenza nelle zone circostanti al cantiere di alvei fluviali che potrebbero dare origine anche in

caso di maltempo a fenomeni di esondazione e che potrebbero pertanto allagare l'intera area di cantiere.

In questo particolare caso lungo tutto il perimetro ovest, nelle immediate vicinanze del cantiere, è presente il Rio Clarea, mentre lungo il tratto sud, sufficientemente distante dal cantiere è presente la Dora Riparia.

Nello specifico la Dora Riparia ed il Rio Clarea sono due alvei di tipo naturale, ma mentre il fiume Dora non desta nessuna preoccupazione nei confronti del cantiere o delle future opere, il Rio Clarea, in caso di ondate di piena e/o a causa di piogge intense protratte per un lungo periodo di tempo, rischia di andare ad intaccare alcune opere strutturali principali (pile delle rampe), e/o dare origine ad esondazioni che potrebbero allagare l'intera area di cantiere.

Per questo motivo sono previste delle opere definitive a protezione delle pile stesse sia in fase di cantiere che in fase di esercizio.

In ogni caso il rischio di allagamenti dovuti ad eventi meteorologici o dovuti ad esondazioni si può considerare di basso rilievo tuttavia in caso di condizioni climatiche avverse sarà necessario il monitoraggio continuo degli alvei sopracitati.

Si rimanda al paragrafo dei rischi generali legato all’annegamento (paragrafo 3.3.20).

Rischi specifici:

1) Annegamento per esondazione;

Annegamento durante lavori in prossimità di bacini o corsi d'acqua per esondazioni, o per venute d'acqua durante scavi all'aperto o in sotterraneo.

3.4.4 Agenti atmosferici

Durante l’esecuzione dei lavori particolare attenzione deve essere posta nei confronti dei rischi atmosferici. In caso di maltempo e/o di basse temperature esterne dovranno essere formulati idonei programmi di lavoro compatibili con le condizioni a cui sono sottoposti gli addetti.

Sarà fondamentale che a fine giornata le imprese esecutrici provvedano a:

 sgombrare le singole aree di lavoro da qualsiasi materiale e/o attrezzatura minuta eventualmente presente,

 lasciare in sicurezza le singole aree di lavoro,

 concludere le fasi lavorative in atto.

In caso di illuminazione naturale insufficiente dovranno essere installati impianti artificiali di illuminazione integrativi compatibili con le lavorazioni svolte e comunque tali da garantire nell’area di lavoro una illuminazione non inferiore ai 300 lux (riferimento paragrafo

“Requisiti di illuminazione”). Il posizionamento dei fari dovrà essere oggetto di apposita analisi al fine di evitare il fattore abbagliamento nella viabilità circostante.

Rischi specifici:

1) Eventi temporaleschi e Piogge intense, 2) Vento,

3) Microclima,

3.4.4.1 Eventi temporaleschi e Piogge intense:

Vedi paragrafo 3.4.3. Rischio allagamento.

3.4.4.2 Vento:

L'area di cantiere trovandosi in una valle potrebbe essere soggetta a condizioni di vento molto forte. In caso di forte vento i vari responsabili della sicurezza delle imprese esecutrici dovranno verificare la velocità dello stesso, presso la centralina anemometrica presente all’interno dell’area di cantiere (come più approfonditamente specificato del paragrafo denominato “Requisiti delle attività di movimentazione"). Con venti con velocità massima pari a 30 km/h i movieri dovranno porsi in condizioni di preallerta ed al raggiungimento di venti con velocità pari ai 50 km/h dovranno essere sospesi immediatamente l’uso delle autogrù, delle gru, delle piattaforme mobili e dovranno essere messe in sicurezza le aree di lavoro.

3.4.4.3 Microclima:

L'area geografica presso cui sorge il cantiere è caratterizzata da possibili condizioni climatiche invernali particolarmente rigide e condizioni climatiche estive che nelle ore centrali del giorno potrebbe avere temperature di picco particolarmente elevate. Per tali motivazioni andranno formulati idonei programmi di lavoro compatibili con le condizioni a cui sono sottoposti gli addetti (ad esempio eseguire una rotazione dei lavoratori, variare gli orari di lavoro, ecc).

3.4.5 Alberi

Si segnala la presenza di vegetazione all'interno dell'area di cantiere costituita da piantumazioni spontanee incolte di modesta entità lungo il lato nord dell'area oggetto di intervento e di grande entità lungo il lato sud dell'area stessa. Prima dell'inizio di qualsiasi attività di cantiere sarà pertanto necessario un'attività propedeutica di disboscamento di tutta l'area.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Alberi: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative: Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente questi ultimi, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.

Rischi specifici:

1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto (in questo caso dovuto all'abbattimento di alberi) , durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza.

2) Investimento, ribaltamento;

Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.

3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.

3.4.6 Condutture sotterranee

Al momento l’area interessata dalle future lavorazioni non presenta documentazioni che attestino la presenza di sottoservizi attivi.

Prima dell’inizio delle lavorazioni si dispone di eseguire una serie di indagini preliminari e nell’eventualità che le maestranze dovessero venire in contatto con linee attive si prescrive di seguire le prescrizioni nel seguito riportate.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Condutture sotterranee: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Reti di distribuzione di energia elettrica. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di linee elettriche interrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l'esecuzione dei lavori.

Reti di distribuzione acqua. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di elementi di reti di distribuzione di acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità.

Reti di distribuzione gas. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l'insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti.

Reti fognarie. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie. Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituisce sempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro.

Rischi specifici:

1) Annegamento: durante lavori in bacini o corsi d'acqua, o per venute d'acqua durante scavi all'aperto o in sotterraneo.

2) Elettrocuzione: per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

3) Incendi, esplosioni: Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni a seguito di lavorazioni in presenza o in prossimità di materiali, sostanze o prodotti infiammabili.

4) Seppellimento, sprofondamento: a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di scavi all'aperto o in sotterraneo, di disarmo delle opere in c.a., di stoccaggio dei materiali, e altre.

3.4.7 Fonti inquinanti

L’area di cantiere, in fase di definizione del progetto definitivo riporta una sintesi delle misurazioni già previste per gli altri interventi gravanti sull’area, in particolare quelle relative al Cunicolo esplorativo e al Cantiere Maddalena nell’ambito della realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

La realizzazione del nuovo svincolo comporta l’occupazione di nuove porzioni di suolo naturale e la messa in opera di fondazioni profonde per le pile del viadotto, comportando pertanto interferenze con la componente suolo che dovranno essere oggetto di monitoraggio.

Le analisi effettuate sino ad oggi, per il cantiere già in essere, non hanno mai evidenziato la presenza di agenti inquinanti pertanto si rimanda al capitolo specifico Rischio Amianto o direttamente alla Procedura di Monitoraggio Ambientale.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Fonti inquinanti: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Provvedimenti per la riduzione del rumore. In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

2) Autostrada: prevenzioni a "Inalazione polveri, fibre";

Prescrizioni Esecutive:

Durante i lavori in prossimità dell'autostrada si consiglia l'utilizzo di mascherine facciali e tappi otoprotettori 3) Scavi: prevenzioni a "Inalazione polveri, fibre";

Prescrizioni Esecutive:

Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di scavo si deve provvedere a ridurre il sollevamento di polveri e fibre, irrorando periodicamente con acqua le superfici di scavo ed i percorsi dei mezzi meccanici. Si consiglia tuttavia l'utilizzo di idonee maschere protettive in caso di bonifica dell'area.

4) Demolizioni: prevenzioni a "Inalazione polveri, fibre";

Prescrizioni Esecutive:

Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.

Rischi specifici:

1) Rumore: Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.

2) Polveri: Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.

3) Altri inquinanti aerodispersi: Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di altri inquinanti aerodispersi rilasciati da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.

4) Fibre: Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di fibre rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.

3.4.8 Linee aeree

Non si rileva presenza di linee aree lungo il perimetro ed all'interno dell'area di cantiere, tuttavia nel seguito vengono riportate alcune misure di carattere preventivo e protettivo da attuare in caso di necessità.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Linee aeree: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Distanza di sicurezza. Deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree individuando idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici a distanza inferiore a: a) 3 metri, per tensioni fino a 1 kV; b) 3.5 metri, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; c) 5 metri, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; d) 7 metri, per tensioni superiori a 132 kV.

Protezione delle linee aeree. Nell'impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all'esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell'inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: a) barriere di protezione per

evitare contatti laterali con le linee; b) sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d'opera; c) ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori.

Rischi specifici:

1) Elettrocuzione: Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.

3.4.9 Manufatti interferenti o sui quali intervenire

Il progetto del nuovo viadotto prevede la realizzazione di pile e pali di fondazione in adiacenza al Rio Clarea. Inoltre per l’accesso alle aree di lavorazione è prevista la realizzazione di un ponte provvisorio che permetterà ai mezzi di cantiere l’attraversamento dello stesso in sicurezza: Ponte Bailey.

Di conseguenza le difese spondali dovranno essere modificate in funzione dell’opera da realizzarsi.

3.4.10 Ordigni bellici inesplosi

Per le attività di bonifica bellica fare riferimento a quanto già individuato ed ampiamente trattato nel paragrafo dei rischi generali legati ad incendi, esplosioni e scoppi (paragrafo 3.3.10).

Si riportano tuttavia alcune delle misure preventive e protettive generali da adottare in caso di presenza di ordigni bellici inesplosi.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Ordigni bellici inesplosi: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Bonifica da ordigni bellici. Prima di procedere all'esecuzione di qualsiasi attività di scavo deve essere prevista una bonifica, preventiva e sistematica, dell'area di cantiere da residuati bellici inesplosi al fine di garantire le necessarie condizioni di sicurezza dei lavoratori e dell'opera futura. L'attività di bonifica comprende una serie di fasi operative che riguardano: la ricerca, la localizzazione, l'individuazione, lo scoprimento, l'esame, la disattivazione, la neutralizzazione e/o rimozione di residuati bellici risalenti al primo e al secondo conflitto mondiale. L'attività di bonifica preventiva e sistematica deve essere svolta da un'impresa specializzata, in possesso dei requisiti di cui all'art. 104, comma 4-bis, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., e sulla base di un parere vincolante dell'autorità militare competente per territorio in merito alle specifiche regole tecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati, nonché mediante misure di sorveglianza dei competenti organismi del Ministero della difesa, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute.

Rischi specifici:

1) Incendi, esplosioni;

Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni a seguito di lavorazioni in presenza o in prossimità di materiali, sostanze o prodotti infiammabili.

3.4.11 Abitazioni e altri fabbricati

Lungo l’area di cantiere è prevista una strada denominata Strada delle Vigne ad uso esclusivo dei viticoltori della zona. A salvaguardia degli stessi verrà sempre garantito il raggiungimento delle proprietà anche se non direttamente dalla strada in oggetto.

Inoltre il sito, anche se non direttamente coinvolto, sorge in zona di interesse archeologico (Museo Archeologico –Via Avanà località La Maddalena).

Andranno quindi rispettate alcune misure di carattere preventivo e protettivo come nel

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Fonti inquinanti: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Provvedimenti per la riduzione del rumore. In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

2) Scavi: prevenzioni a "Inalazione polveri, fibre";

Prescrizioni Esecutive:

Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di scavo si deve provvedere a ridurre il sollevamento di polveri e fibre, irrorando periodicamente con acqua le superfici di scavo ed i percorsi dei mezzi meccanici. Si consiglia tuttavia l'utilizzo di idonee maschere protettive in caso di bonifica dell'area.

Irrorazione delle superfici. Durante i lavori di scavo si deve provvedere a ridurre il sollevamento di polveri e fibre, irrorando periodicamente con acqua le superfici di scavo ed i percorsi dei mezzi meccanici. Si consiglia tuttavia l'utilizzo di idonee maschere protettive in caso di bonifica dell'area.