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Viadotto Discesa e Allargamento Viadotto Discesa (IP1/IP2 – IP2/IP5))

2 Identificazione dell’opera e del cantiere .1 Anagrafica di cantiere .1 Anagrafica di cantiere

2.3 Descrizione dell’opera

2.3.4 Viadotto Discesa e Allargamento Viadotto Discesa (IP1/IP2 – IP2/IP5))

La pila IP1 è costituita da un elemento scatolare a sezione prismatica, di dimensione longitudinale e trasversale costante per un primo tratto di 7.00m al di sotto dell’intradosso pulvino, che diventa variabile parabolicamente con l’altezza, in analogia alle pile del viadotto Clarea esistente.

Più in dettaglio, la sezione di sommità (sezione minima) ha dimensioni BlongxBtrasv = 2.70x5.40m che variano fino ad un massimo di 3.37 x 6.07m. I setti presentano spessore costante in altezza e pari a 0.40m, ringrossati alle estremità fino a 1.10m.

Il raccordo tra pila ed impalcato è realizzato mediante un pulvino massivo, di spessore 1.00m, dimensioni in pianta BlongxBtrasv = 3.70x6.40m, che si raccorda linearmente al fusto pila lungo un tratto di 2.00m.

All’estradosso del pulvino si prevedono n.2 baggioli a pianta quadrata, lato 1.25m, alti mediamente 0.30m.

Le fondazioni sono di tipo indiretto, con plinti massivi di forma circolare impostati su pali “ravvicinati” (i < 3D) a realizzare, di fatto, un diaframma equivalente di fondazione. Il plinto ha diametro 11.45m e spessore 2.50m

I pali sono di grande diametro (800), trivellati con camicia di rivestimento.

Figura 13 – Inquadramento generale geometria pila IP1

Figura 14 – Plinto IP1

Le pile IP2-IP3-IP4-IP5 in esame presentano la stessa variabilità geometrica in elevazione delle pile esistenti, ovvero:

- Il fusto principale, dall’imposta plinto fino a circa 10m dall’intradosso impalcato, è costituito da un elemento scatolare a sezione prismatica, di dimensione longitudinale e trasversale variabile parabolicamente con l’altezza.

- Il tratto di raccordo tra fusto principale ed impalcato è costituito da due lame, impostate in corrispondenza dei setti trasversali della sezione scatolare.

Più in dettaglio, la sezione scatolare ha dimensioni minime BlongxBtrasv = 5.00x5.40m che variano fino ad un massimo di 6.65 x 7.05m. I setti presentano spessore costante in altezza e pari a 0.60m, ringrossati alle estremità fino a 1.10m.

Le lame superiori, che di fatto rappresentano un prolugamento dei soli setti trasversali della sezione scatolare, hanno dimensioni variabili da 5.40x1.10 a 7.40x1.10m, disassati di 3.90m (in asse). Il raccordo tra la sezione scatolare e quella a doppia lama è realizzato mediante un pulvino massivo di spessore 2.00m.

All’estradosso delle lame si prevedono n.2 baggioli a pianta quadrata, lato 1.10m, alti mediamente 0.30m.

Le fondazioni sono di tipo indiretto, con plinti massivi di forma rettangolare, smussata per le pile IP4 e IP5, impostati su pali “ravvicinati” (i < 3D) a realizzare, di fatto, un diaframma equivalente di fondazione. Le geometrie tipiche del plinto sono BlongxBtrasv = 17.60m x 8.60m, con spessore variabile da 2.00 a 3.00m.

I pali sono di grande diametro (800), trivellati con camicia di rivestimento.

Figura 15 – Inquadramento generale geometria pile IP2,3,4,5

Figura 16 – Plinto pile IP2,3

Figura 17 – Plinto pile IP4,5

Dal punto di vista geometrico l’impalcato presenta una larghezza complessiva variabile a seconda della posizione planimetrica. La larghezza infatti è pari a:

- 1.049,3 cm sulla sezione di spalla SP4, - 959,5 cm sulla sezione di pila IP1,

- 1.138,4 cm sulla sezione di pila IP2, IP3, IP4, IP5.

I cordoli esterni nel tratto compreso tra la spalla SP4 e la mezzeria della campata da IP1 a IP2, mantengono una larghezza pari a 75 cm lato esterno curva e 150 cm lato interno curva;

ne consegue che la variabilità di sezione trasversale si traduce in una variabilità della larghezza della sede stradale. A partire dalla mezzeria di tale campata, si verifica un allargamento del marciapiede lato interno curva che raggiunge la larghezza di 467,2 cm in corrispondenza della pila IP2, di 819,1 cm sulle pile IP3 e IP4, invece sulla pila IP5 tutta la larghezza dell’impalcato è adibita a marciapiede.

La sezione trasversale poggia su due travi in acciaio aventi interasse costante lungo tutto il viadotto pari a 500 cm. Si individuano pertanto sbalzi le cui larghezze sono uniformi a seconda della sezione considerata, su di essi si prevede l’installazione sia di barriere di sicurezza esterne tipo H4 bordo ponte + Sistema sicurezza reti + funi), sia di un parapetto di sicurezza.

Si nota che il viadotto in esame va in affiancamento al viadotto esistente, quindi, a partire dalla pila IP2, per consentire l’immissione dei veicoli sull’autostrada A32 in direzione Torino, è soppresso il marciapiede sinistro.

A livello planimetrico infine, in corrispondenza della mezzeria della terza campata si colloca un punto di flesso che, dal punto di vista pratico, implica la variazione delle pendenze trasversali delle sezioni considerate.

L’impalcato è realizzato con una sezione mista acciaio-calcestruzzo.

Le travi principali che costituiscono la struttura metallica sono segmentate in 37 tipologie di conci; la sezione trasversale è irrigidita nel piano verticale da diaframmi reticolari, ad interasse costante lungo le campate dell’ordine di 470 cm e di 330 cm in corrispondenza delle pile IP2, IP3, IP4 e IP5.

I conci delle travate sono collegati tra loro mediante giunti bullonati.

Nel piano orizzontale sono presenti controventi superiori e inferiori.

Nel senso longitudinale il ponte è costituito da cinque campate di luce pari a 60,781 m + 71,817 m + 100,949 m + 100,675 m + 100,629 m + uno sbalzo finale di 15,000 m, misurati in asse di tracciamento, per una lunghezza totale di 449,851 m.

All’estradosso delle travi è solidarizzata la soletta in calcestruzzo per mezzo dei connettori a taglio opportunamente saldati sulle ali superiori delle travi. La soletta, dello spessore complessivo di 33 cm, è costituita da predalle di spessore 5 cm e da un getto integrativo di 28 cm.

Figura 18 – Viadotto Allargamento Discesa – tratto disgiunto – sezione su Pila IP1

Figura 19 – Viadotto Allargamento Discesa – tratto solidarizzato – sezione su Pila IP2-IP5

È prevista per il ponte una monta di officina che permette di scontare completamente le deformazioni indotte dai carichi permanenti propri e portati ed una quota parte, pari al 50%, di quelle dovute ai carichi accidentali.

Si precisa infine che in corrispondenza della spalla SP4 su trave 1 e sulla pila IP1 su trave 2 si dovranno predisporre meccanismi anti trazione che si consistono in 4 barre dywidag ad elevata resistenza.