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Allevamenti zootecnici

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 76-81)

9. S ALUTE UMANA / I NQUINANTI FISICI

9.5 Allevamenti zootecnici

In comune di Malo il ruolo ed il peso dell’attività zootecnica é elevato, sia per dimensioni medie degli allevamenti e per qualità degli animali allevati.

Il Quadro Conoscitivo della Regione Veneto include il comune di Malo atra i comuni totalmente inclusi nel Delibera del Consiglio Regionale n. 62 del 17 maggio 2006 –

“Designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola ai sensi dell’art. 92 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 (ex articolo 19 D.Lgs n.152/1999)”.

COMUNE DCR 62/06 DCR 23/03 DLGS 152/99 DGR 2684/07

MALO COMUNE

TOTALMENTE INCLUSO

non segnalato non vulnerabile non incluso

Nel considerare infatti i carichi di azoto di origine zootecnica, il comune di Malo presenta un valore compreso tra gli 85 ed i 150 kg/ha rientrando, appunto tra le zone vulnerabili.

Brillanza Regione Veneto Aumento tra il 33% ed il 100%

Aumento tra il 100% ed il 300%

Aumento tra il 300% ed il 900%

Aumento oltre il 900%

Figura 9-11 Carichi di azoto di origine zootecnica (fonte: Allegato “A” al Decreto della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura n. 103 del 02/04/09)

Considerato l’impatto sull’ambiente che essi possono provocare, si è andato ad individuare nel territorio ogni allevamento segnalandone il tipo e la quantità di capi presenti per tipologia.

PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 77

Figura 9-12 Carta di analisi degli elementi produttivi strutturali (fonte: studio agronomico allegato al PAT)

N° allevamento tipo allevamento n° capi

055VI - 009 bovini da riproduzione 155 totale bovini da riproduzione 155

055VI - 064 vitelloni da carne 1.429

055VI - 083 vitelloni da carne 170

totale vitelloni da carne 1.599

055VI - 115 avicoli da carne 31.000

055VI - 117 avicoli da carne 90.000

055VI - 124 avicoli da carne 26.000

totale avicoli da carne 1.212.000 Figura 9-13 Specifiche allevamenti nel comune di Malo

La regione Veneto ha elaborato un Programma d'Azione per le zone vulnerabili da nitrati, approvato in attuazione dell’articolo 5 della Direttiva 91/676/CEE del Consiglio e dell’articolo 92 del Decreto legislativo n. 152 del 2006 e ss.mm.ii. che disciplina in particolare l'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e dei concimi azotati e ammendanti organici dei terreni agricoli nelle zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola. In particolare, il Programma d'Azione disciplina l'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici.

Il PdA stabilisce che l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue, nonché la fertilizzazione chimica (Legge n. 748 del 19.10.1984) sui terreni ricadenti in zone vulnerabili da nitrati di origine agricola, può esse svolta allo scopo di:

- proteggere e risanare le falde acquifere;

- controllare l’applicazione al terreno dei fertilizzanti azotati sulla base dell’equilibrio tra il fabbisogno prevedibile di azoto delle colture e l’apporto proveniente dal terreno o dalla fertilizzazione, in coerenza anche con il Codice di Buona Pratica Agricola (CBPA) nazionale;

- promuovere strategie di gestione integrata degli effluenti zootecnici per il riequilibrio del rapporto agricoltura-ambiente;

- raggiungere l’equilibrio fra il contenuto di elementi nutritivi presenti nei fertilizzanti stessi e le necessità nutrizionali delle colture in atto, tenuto conto della natura del suolo e del sottosuolo, del tipo e profondità della falda e delle esigenze di salvaguardia dell’ambiente;

- recuperare le sostanze nutritive ed ammendanti contenute negli stessi effluenti.

Per raggiungere questi obiettivi il PdA prevede un’articolata serie di prescrizioni che dovrebbero consentire anche al territorio di Malo di migliorare la situazione di vulnerabilità rispetto a questo inquinante e che si possono sintetizzare come di seguito:

- la classificazione delle varie tipologie di refluo zootecnico;

- i divieti di utilizzazione di letami, liquami e fertilizzanti chimici;

- le caratteristiche degli impianti di stoccaggio dei reflui;

- le modalità di utilizzazione agronomica dei reflui;

- la disciplina delle autorizzazioni e dei controlli.

PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 79

Inoltre, con riferimento alla gestione e al possibile abbattimento, anche parziale, del contenuto di azoto presente nelle deiezioni zootecniche, si possono esporre alcune considerazioni:

ƒ una parte degli opportuni trattamenti di disinquinamento sono da tempo presenti negli allevamenti nell’ambito della gestione degli effluenti zootecnici; alcuni ormai ubiquitari (come lo stoccaggio) perché resi obbligatori dalle norme; altri sono meno diffusi, ma comunque ben conosciuti (separazione L/S, biossidazione, digestione anaerobica);

ƒ i trattamenti di nitrificazione-denitrificazione e di strippaggio – mutuati dal settore della depurazione civile ed industriale, dove sono ormai tecnologia consolidata – necessitano di un necessario adattamento alle diverse tipologie di effluenti presenti nel settore zootecnico;

ƒ i trattamenti di nitro-denitrificazione e di strippaggio, efficaci nel rimuovere/abbattere l’azoto degli effluenti zootecnici allo stato liquido, sono energivori; il primo, in particolare, per il consumo di energia elettrica, il secondo per quella termica; ecco pertanto la convenienza ad abbinarli, dove possibile, alla digestione anaerobica, ottenendo da questa l’energia necessaria per il loro funzionamento;

ƒ sempre con riferimento ai trattamenti di strippaggio e di nitrificazione/denitrificazione esiste la possibilità tecnica di applicazione congiunta di entrambe le forme di trattamento

ƒ all’interno del medesimo impianto, dato che il primo trattamento potrebbe avere la funzione di alleggerire il refluo dall’azoto ammoniacale, facilitando così l’esecuzione del trattamento depurativo, in modo particolare nella fase di nitrificazione.

In particolare il territorio di Malo presenta una predominanza di allevamenti di avicoli da carne per cui il PdA presenta due ipotesi di adattamento che riguardano gli assetti aziendali. In particolare sono presentate:

ƒ La soluzione agronomica con adeguamento dello stoccaggio;

ƒ Una soluzione che prevede la combustione della pollina.

Con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 56 del 27 novembre 2008 è stato adottato il “Regolamento per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue nel Comune di Malo designato Zona Vulnerabile da nitrati di origine agricola” attenendosi alle indicazioni raccomandate dalla Direzione Regionale Agroambiente e Servizi per l'Agricoltura. Con la pubblicazione avvenuta sul B.U.R. n. 52 del 26/06/2009 il suddetto regolamento è divenuto pienamente esecutivo.

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 76-81)