9. S ALUTE UMANA / I NQUINANTI FISICI
9.2 Radiazioni non ionizzanti
Le radiazioni non ionizzanti sono forme di radiazioni elettromagnetiche (comunemente chiamate campi elettromagnetici) che, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non
possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi (atomi, molecole).
Le onde elettromagnetiche sono il fenomeno fisico attraverso il quale l’energia elettromagnetica può trasferirsi da un luogo ad un altro per propagazione. L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico e contiene le bande di frequenza caratteristiche di diversi fenomeni e tecnologie.
Per quanto riguarda i campi elettromagnetici la legge quadro di riferimento è la n. 36 del 2001, che fissa le regole generali sia per le basse che per le alte frequenze, i cui diversi valori limite sono indicati in due successivi DPCM del 08/07/2003: per gli impianti di teleradio diffusione e telefonia mobile (alte frequenze) sono stati fissati i limiti di esposizione (20 V/m), i valori di attenzione (6 V/m) e gli obiettivi di qualità (6 V/m); per gli elettrodotti (basse frequenze) i valori d’esposizione non devono superare i 100 T per l’induzione magnetica e 5 KV/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci.
L’elevato livello di attenzione che gli impianti emittenti generano nell’opinione pubblica è dovuto in parte anche a preoccupazioni di tipo sanitario: attualmente, infatti, mancano studi universalmente accettati dalla comunità scientifica internazionale, anche se l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) sostiene che i dati scientifici disponibili non forniscano alcuna prova conclusiva che l’esposizione alle alte frequenze (RF), per intensità tipiche degli ambienti di vita, induca o favorisca il cancro, né che abbrevi la durata della vita. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, tuttavia, di applicare, per la prevenzione dai possibili effetti di lungo periodo, “il principio di cautela”, che consiste nell’adottare, ogni qualvolta sia concretamente possibile, misure di tutela della popolazione fino a quando non vi sarà certezza scientifica sugli eventuali effetti sulla salute causati dai campi elettromagnetici.
9.2.1 Elettrodotti
Nel comune di Malo sono presenti tre linee elettriche con cavi aerei per l’alta tensione:
due da 132 kV ed uno da 220 kV come riportato nella tabella e nella figura seguente:
COMUNE TENSIONE CODICE NOME
28.586 PEDEMONTE SCHIO
132 kV
28.641 CORNEDO SCHIO
Malo
220 kV 22.285 ALA VICENZA MONTEVIALE
Figura 9-2 Linee elettriche nel territorio di Malo
PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 69
Figura 9-3. Linee elettriche nel territorio di Malo
A queste si prevede di aggiungere una quarta linea da 132 kV che segue la Vallugana. Il progetto è assoggettato a procedura di VIA per cui si attendono i risultati anche in merito ad un possibile interramento di almeno parte del tracciato (verosimilmente della parte più a sudovest del comune).
9.2.2 Impianti radiotelevisivi e di telefonia mobile
Dal Quadro Conoscitivo della Regione Veneto si deduce che non sono presenti impianti radiotelevisivi di cui tener conto per la valutazione di ulteriori sorgenti di inquinamento elettromagnetico.
Nel territorio comunale di Malo sono, invece, presenti quattro stazioni radiobase (di telefonia mobile) come riportato nella tabella seguente:
CODSITO INDIRIZZO GESTORE
VI1801A Parcheggio com. Via E.Fermi OMNITEL
VI3805A Via Canova H3G (ovvero 3)
VI41 Via Canova TELECOM
VI 037 Via Bersanti WIND
Figura 9-4. Impianti di telefonia mobile nel comune di Malo
Di seguito vengono localizzati gli impianti nel territorio comunale.
Figura 9-5. Localizzazione degli impianti di telefonia mobile nel comune di Malo
Nel merito della rete di ogni gestore viene operata una distinzione tra le diverse tecnologie impiegate: la tecnologia GSM/DCS1800 svolge essenzialmente servizi di telefonia e dati, mentre la tecnologia UMTS, di recente sviluppo, è prevista per la fruizione dei tre servizi principali: voce, video e dati. Pur essendo analoghe le necessità realizzative delle due tecnologie, che frequentemente vengono ospitate sulle stesse strutture tecniche, queste non utilizzano gli stessi sistemi di antenna, ed inoltre la tecnologia UMTS necessita di un numero superiore di impianti per la copertura dello stesso territorio (fino a tre volte) rispetto a quella GSM. Ciò è dovuto sia alla diversa tipologia di servizi, che agli inferiori livelli di potenza utilizzati.
Tali differenze comportano, per i gestori che hanno già una rete GSM, di dover implementare gli impianti esistenti ed in più realizzare nuove installazioni per la copertura delle aree non raggiunte in maniera ottimale. La difficoltà in questi casi é nell'individuazione di aree e siti che non siano in conflitto con gli impianti già in essere.
Situazione diversa per il gestore H3G, che non avendo precedentemente realizzato reti GSM ed adoperando solo tecnologia UMTS si trova a costruire la rete dei servizi ex novo, con il duplice aspetto: da una parte una quadratura della rete ottimizzata sul solo sistema UMTS, d'altro canto la necessità di trovare più siti delle società concorrenti non potendo fare affidamento su installazioni già esistenti.
Nel Piano territoriale per l’installazione di Stazioni Radio Base per la telefonia mobile nel Comune di Malo vengono individuate le aree per lo sviluppo della rete di telefonia mobile: le localizzazioni, dove possibile, indicano non un posizionamento puntuale quanto l'intera area di pertinenza, se risultata complessivamente idonea ad ospitare le SRB di telefonia mobile.
PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 71 In talune zone sono state studiate anche più localizzazioni per un singolo impianto come si riporta nella tabella seguente:
Figura 9-6. Siti individuati per lo sviluppo della rete
Per valutare nei dettagli i piani di sviluppo dei tre gestori si rimanda al Piano territoriale per l’installazione di Stazioni Radio Base per la telefonia mobile nel Comune di Malo aggiornato con deliberazione di C.C. n. 50 del 29/09/2009.