Si riporta di seguito una sintesi delle criticità ambientali e le peculiarità specifiche del comune di Malo seguendo le singole componenti ambientali così come impostato nel presente stato dell’ambiente e nell’intera metodologia di stima degli effetti ambientali.
ARIA
Gli inquinanti monitorati (monossido di carbonio, anidride solforosa, biossido di azoto, metano ed idrocarburi non metanici, PM10, benzene, toluene, etilbenzene, oxilene, mxilene, pxilene) non riportano superamenti dei valori limite fissati dalla normativa vigente. Fa eccezione l’ozono con un unico superamento annuo (anno 2007) da parte della massima media mobile giornaliera della
“soglia di protezione della salute”. E’ rilevante anche la presenza di PM10 che risulta più alta che a Schio ma meno di quanto riscontrato per gli stessi periodi a Vicenza.
CLIMA
Dal punto di vista climatico, come si riscontra anche a livello globale, negli ultimi sono stati evidenti i mutamenti del clima. Il territorio comunale di Malo risulta caratterizzato da valori di piovosità media annua compresi tra 900 mm, sulle zone più sud, e 1200 mm circa su quelle più nord occidentali. La distribuzione delle velocità media del vento su 10 minuti dal 2001 al 2007 secondo gli standard internazionali indica una prevalenza di calma di vento e vento debole. Mediamente l’umidità relativa massima si attesta mediamente all’91% mentre la minima è pari al 50%. A livello locale non sono rilevabili particolari criticità.
ACQUA
Il regime dei corsi d’acqua del comune di Malo è molto variabile, con rapide transizioni dallo stato di magra a quello di piena. L’intensa e diffusa escavazione di questi ultimi anni ha intaccato il sistema di drenaggio secondario, modificando i livelli naturali di scolo, deviando e/o ostruendo i fossi di raccordo e collegamento. I dati relativi al alla qualità chimica delle acqua per il torrente Timonchio hanno fatto rilevare uno stato ambientale buono mentre per quanto riguarda la qualità biologica dei corsi d’acqua, l’IBE del torrente Giara Orolo ha rilevato nel tratto del comune di Malo un ambiente non inquinato. Emerge tuttavia una alta concentrazione dell’azoto ammoniacale, del fosforo e del escherichia-coli inquinanti che indicano la presenza di reflui di origine civile dovuti principalmente da attività agrozootecnica e industriale, mentre il fosforo è prodotto quasi esclusivamente dall’attività agrozootecnica.
Lo Stato Chimico delle Acque Sotterranee i valori di conducibilità elettrica, dei solfati, dei cloruri, dei nitrati, dello ione ammonio e del ferro hanno consentito l’individuazione della classe di appartenenza relativa allo stato chimico ossia la classe I; anche tutti gli altri valori monitorati sono al di sotto dei valori soglia per la classe 1 prevista dal D.Lgs. 152/99.
La percentuale della popolazione allacciata alla rete di acquedotto è pari al 100% mentre la percentuale della popolazione allacciata alla rete di fognatura è pari al 80%.
SUOLO E SOTTOSUOLO
Il territorio di Malo è composto da una parte collinare e da una zona di pianura su cui si concentrano le principali attività antropiche. Il drenaggio sotterraneo è indirizzato prevalentemente verso SE, in conformità con la giacitura media degli strati e lo sviluppo dei versanti. La circolazione idrica sotterranea viene però complicata dal carsismo, fenomeno particolarmente sviluppato in tutte le formazioni carbonatiche.
Lo scolo delle acque meteoriche è realizzato settorialmente e non in modo soddisfacente. Va segnalata tuttavia una migliorata situazione idraulica rispetto agli anni ‘90, dovuta all’azione del
Consorzio Argille nelle singole aree di cava ripristinate, e soprattutto ai lavori di bonifica eseguiti sui torrenti Leogretta e Trozzo Marano.
La presenza di intensa attività estrattiva principalmente di argilla rappresenta da sempre una delle cause di degrado ambientale a maggiore impatto in quanto modificano la morfologia dei luoghi in modo spesso irreversibile.
Per quanto riguarda l’aspetto sismotettonico il comune di Malo ricade in area considerata a basso rischio sismico: è classificata in classe 3.
BIODIVERSITÀ
Per questa componente si rilevano alcune peculiarità del territorio, che sono aree non assimilabili come critiche ma di certo da evidenziare come vulnerabili.
Le analisi disponibili consentono di mettere in evidenza nel territorio comunale i diversi tipi di habitat, le unità ecosistemiche del territorio e le categorie forestali presenti in particolare nell’area collinare che poco al di fuori del territorio comunale è catalogata come SIC.
Dal PTCP viene rilevata la presenza di un corridoio ecologico primario della rete ecologica regionale lungo il torrente Timonchio e della stepping stone “Fossi di Vallugana”, assimilata ad un nucleo di connessione, che dalla zona collinare del comune si espande anche fuori dal territorio maladense verso Isola Vicentina.
PAESAGGIO
Il paesaggio di Malo risulta suddivisibile in due tipologie: quella prevalentemente agraria tipica della fascia pedemontana della pianura veneta, con un’area pianeggiante coltivata eminentemente a seminativo, solcata da corsi d’acqua e con presenza di elementi vegetali lineari e storico-pasaggistici (centuriazioni); mentre l’area collinare, vede la presenza di boschi, pascoli, prati-pascoli, seminativo non particolarmente diffuso, vigneti e altre colture legnose di pregio, cospicua presenza di alberate e piantate.
Le centuriazioni romane sono ancora visibili su parte del territorio, sia nella porzione nord-orientale con il “cardo quintario” del Vedesai, con i decumani (“decumano della pontara”), sia sul territorio di Molina, con il “cardo maximo”, probabilmente rappresentato dal Trozzo Marano.
PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO
A Malo ci sono opere architettoniche, di scultura, di pittura ed espressioni delle altre arti, rappresentative di ciascun periodo dal Trecento ai nostri giorni. Vi sono presenze storico-architettoniche rilevanti ed il centro storico è oggetto di uno specifico piano di recupero. La presenza dei broli (aree aperte, pertinenti a palazzi storici, destinati, nel passato, a giardini, orti “arborato e vitato”) si inserisce nei 9 edifici significativi segnalati dall’Istituto Regionale Ville Venete.
Dal PTCP si rilevano tre siti a rischio archeologico: un vasto complesso abitativo rustico di epoca romana in località Visan, un antico insediamento dell’età del bronzo e frequentazione perdurante nell’età del ferro in località San Tomio e un rinvenimento di tombe legate ad insediamento rustico di età romana in località Molina di Malo.
INQUINANTI FISICI
I risultati dell’Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale di radon nel territorio Veneto, individuano preliminarmente il Comune di Malo tra quelli
"ad alto potenziale di radon" avendo 200 Bq/m3 il livello di riferimento di radon nelle abitazioni (DR n. 79/02). Un'analisi Regionale più dettagliata che ha compreso 3 scuole
PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 117 situate in ATO 1 riscontra che i valori rilevati sono al di sotto dei livelli fissati dalla normativa o al limite (necessità di tenere monitorata l'area).
L’inquinamento elettromagnetico è da considerarsi anche in base all’elevato livello di attenzione che gli impianti emittenti generano nell’opinione pubblica, dovuto in parte anche a preoccupazioni di tipo sanitario. Attualmente mancano studi universalmente accettati dalla comunità scientifica internazionale, anche se l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) sostiene che i dati scientifici disponibili non forniscano alcuna prova conclusiva che l’esposizione alle alte frequenze (RF), per intensità tipiche degli ambienti di vita, induca o favorisca il cancro, né che abbrevi la durata della vita.
Nel comune di Malo sono presenti tre linee elettriche con cavi aerei per l’alta tensione:
due da 132 kV ed uno da 220 kV e quattro stazioni radiobase (telefonia mobile).
Dal confronto tra i dati della classificazione acustica comunale appare come la situazione attuale presenti alcune problematiche legate alla presenza di fonti di rumore dovuto e traffico veicolare oltre che la vicinanza di classi non acusticamente omogenee.
Si può notare che gran parte del territorio vicentino ed anche il comune di Malo presenta un aumento della luminanza totale rispetto la naturale compresa tra il 300%
ed il 900%
Come già riportato per la componente acqua si rileva il peso dell’attività zootecnica, sia per dimensioni medie degli allevamenti e per qualità degli animali allevati. Nel considerare infatti i carichi di azoto di origine zootecnica, il comune di Malo rientra tra le zone vulnerabili.
ECONOMIA E SOCIETÀ
Per questa componente, che si stacca dalle classiche indagini ambientali, si rilevano alcune caratteristiche emergenti dalle varie analisi condotte in modo da evidenziare criticità e punti di forza presenti nel territorio.
L’andamento della popolazione è principalmente spiegabile in due motivi:
un numero di nati sempre maggiore rispetto al il numero dei morti che consente un andamento largamente positivo del saldo naturale (eccezion fatta per gli anni 1984 e 1985 in cui i morti eguagliano il numero dei nati ed il saldo è nullo);
un continuo afflusso di immigrazione (iscritti stranieri ed italiani) maggiore rispetto alle cancellazioni che consentono un saldo sociale ampiamente positivo nell’intervallo di tempo considerato con l’eccezione dell’anno 1987.
La densità abitativa, ossia il rapporto tra abitanti residenti e superficie territoriale, denota dall’anno 1981 all’anno 2007 una notevole crescita ed infatti il territorio maladense è in costante crescita in termini di popolazione residente (nel quinquennio 2004-2007 di circa 300 unità annue).
Emerge con chiarezza come nel settore agricoltura un calo delle Unità Locali sia allo stesso modo accompagnato dal fisiologico calo degli addetti, fenomeno che è probabile conseguenza sia di abbandono della pratica agricola ma anche, ed è auspicabile, di una riconversione verso produzioni più specializzate. Diversamente è avvenuto per il settore dell’industria, dove all’aumento delle Unità Locali non è seguito un aumento degli addetti bensì un calo piuttosto marcato. Questo trend può spiegarsi da un lato in una rifunzionalizzazione di alcuni settori della produzione facenti capo alle strutture grandi e piccole che ha visto perdere una quota di lavoratori, dall’altro dalla nascita di piccola imprenditoria unipersonale che va ad alimentare la quantità di nuove attività. Il settore dei servizi è quello che ha maggiormente mostrato capacità di
crescita (in termini di Unità Locali) e di attrazione di forza lavoro. È ipotizzabile che una quota dei lavoratori “usciti” dall’industria possa essere stata riassorbita dai servizi.
Il sistema ciclabile percorre principalmente i percorsi viari del centro storico ed in parte si sviluppa lungo i corsi d’acqua principale e attraversa elementi morfologici che caratterizzano il territorio comunale di Malo. In alcuni tratti presenta un sistema frammentato dovuto alla presenza dell’edificato produttivo e residenziale.
Tramite le criticità e le peculiarità emerse sono state strutturate e definite le azioni di Piano del PAT (“Relazione tecnica di progetto”) che sono state a loro volta valutate nell’allegato 05 “Stima degli effetti” del Rapporto Ambientale.
PAT MALO – VAS STATO AMBIENTE 07P19_W01R01_stato ambiente.doc 119