Β Il periodo precedente dell’istituzione della scuola (1786-1801)
C. L’istituzione della scuola e il primo periodo di funzionamento fino al 1830.
C.5. Allievi della scuola
In accordo con lo Schulordnung entrato in vigore con il decreto dell’Intendenza commerciale di Trieste del 28 marzo 1775 emanato dal Governatore conte Carlo Zinzendorf, tutti i bambini che avessero compiuto il sesto anno d’età, indipendentemente dalla nazionalità, dalla professione religiosa e dal sesso, erano tenuti a frequentare le scuole triviali. Era anche prevista la possibilità che i genitori assumessero un maestro privato (precettore) per i propri figli. In questi casi il decreto prevedeva comunque che questi ragazzi sostenessero degli esami (esami del direttore).238 La Comunità greca nello Statuto del 1786 espresse gli stessi intenti per i figli dei greci di Trieste, anche se l’obbligo scolastico iniziò nel 1801 e riguardò solo i ragazzi maschi. Per essere ammessi alla frequenza della scuola i ragazzi dovevano aver compiuto i sei anni d’età. L’«Educandato femminile» fu fondato solo nel 1829. Fino a quel momento l’educazione delle ragazze era affidata a precettori oppure alle scuole italiane.
Secondo lo Statuto del 1786, alla scuola potevano accedere senza pagare alcuna
quota, «sei sudditi dell’Impero di religione cattolica» che volessero imparare la lingua.239 La maggior parte degli studenti in quel periodo erano di religione
cristiano-ortodossa. La “sorveglianza” spirituale della Chiesa sulla scuola e sugli studenti prevista dall’articolo XV (ιε’) dello statuto stesso con il passare del tempo si attenuò.
Alla domanda se la scuola fosse rivolta a ragazzi appartenenti a famiglie
benestanti la risposta è sì, almeno per quanto concerne il periodo in esame. Tra i genitori degli allievi che per la maggior parte erano commercianti all’ingrosso e
al dettaglio, venditori-negozianti, sensali e osti, vi erano anche alcuni nobili. Non mancavano, però, anche figli di calzolai e di altre categorie professionali di livello economico inferiore. 240 Certamente ci furono anche greci benestanti che non vollero
238 D. de Rosa, Libro di scorno ,libro d’onore, cit., pp. 19-20. 239 Statuto 1786, Cap. IX, articolo II.
240 I dati sono il risultato di una ricerca personale compiuta sul censimento della popolazione greca di
Trieste e sugli allievi della scuola relativamente all’anno 1825. ΑΕΚΤ,COM-ADM,V,c,1. La Nazione Greco-Orientale in Trieste nell’anno 1825.
240 I dati sono il risultato di una ricerca personale compiuta sul censimento della popolazione greca di
Trieste e sugli allievi della scuola relativamente all’anno 1825. ΑΕΚΤ, COM-ADM,V,c,1. La Nazione Greco-Orientale in Trieste nell’anno 1825.
iscrivere alla scuola della Comunità i propri figli, preferendo che questi seguissero le lezioni di un precettore presso la propria abitazione.241
Nel 1803 la scuola «di base» dove insegnava l’insegnante E. Karusos contava 34 alunni.242 La scuola «greca» in cui insegnava E. Filandros contava 12 alunni nella prima classe e 16 nella seconda. Sui documenti è riportato, inoltre, che durante l’anno scolastico precedente erano presenti 55 alunni.243
La seguente tabella permette di comprendere a grandi linee quali fossero l’età e il numero degli studenti durante i primi anni di attività della scuola.
Tabella (1) con le età e il numero degli alunni della Scuola «Di base» e il numero di alunni frequentanti la Scuola «Greca» nell’anno 1804.
Età 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
Alunni 4 10 3 7 3 2 1 1 2 1 1
Totale: 35 alunni
Alunni che hanno terminato gli studi o ritirati: 9
Alunni della Scuola «Greca»: 1° semestre: 6, 2° semestre: 19 Totale: 25
Totale generale degli alunni: 60
Fonte: ΑΕΚΤ, Documenti (della scuola) non archiviati Ι. Nota degli scolari che esistono alla Scuola
Nazionale del Maestro E. Caruso. Trieste 16 ottobre 1804.
Ad una prima analisi dei dati della tabella emerge come la maggior parte degli alunni abbia un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, pur essendoci anche frequentanti didiciotto e diciannove anni. Una spiegazione risiede nel fatto che prima del 1801 non esisteva la scuola della comunità e molti alunni non avevano la possibilità (economica) di seguire lezioni di lingua greca, seppure si trattasse di una lingua che avrebbero dovuto sapere o quantomeno imparare per la propria attività professionale. Nella stessa tabella sono riportati i dati di 9 alunni che hanno terminato la scuola o l’hanno abbandonata (i quali non sono compresi nei trentacinque allievi totali).
241 Petros Moraitìnis di Smirne, armatore e membro di diverse società d’assicurazioni non mandava
i propri figli alla scuola della Comunità. O. Katsiardì-Hering, Xριστόφορος Φιλητάς, cit., p. 12
242 Il maestro E. Karusos (Caruso) riferisce agli assessori che «Nella seconda scuola di Lettere, lingua
volgare e lingua italiana ed educazione della Nazione Greca sono 34 allievi (21/12/1803)». ΑΕΚΤ, Documenti (della scuola) non archiviati Ι.
Gli abbandoni sono probabilmente riconducibili ai frequenti spostamenti delle
famiglie greche nel corso dell’anno scolastico e hanno come conseguenza la discrepanza tra il numero degli iscritti e il numero degli alunni che effettivamente
portavano a termine l’anno scolastico. I greci, infatti, con particolare riferimento ai nuovi arrivati e, come vedremo più avanti, ai profughi che affluivano in Italia dopo la Rivoluzione del 1821, mostravano una grande mobilità prima di scegliere il luogo in cui stabilirsi in via definitiva. Un’altra spiegazione è data dal fatto che i greci benestanti preferivano affidare l’educazione dei figli ad un precettore. Conferma di questo si trova nella lista dei nominativi dei precettori: Panagiotis. Spanopulos, Ieromonachos Efrem Kallerghis e Konstantinos Andriopulos, i quali, in seguito a richiesta dell’Eccelso Governo, presentarono una relazione finale (14 agosto 1805) in cui figurava che 35 alunni, tra ragazzi e ragazze, ricevevano privatamente lezioni presso la propria abitazione.244
Nella tabella seguente sono riportati gli studenti frequentanti la Scuola «Di base» e quella «Greca» relativamente all’anno 1814.
Tabella (2) con le età e il numero degli alunni frequentanti la Scuola «Di base» e quella «Greca» nel 1814.
Età 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Totale
Scuola «Di base» 7 10 16 5 2 1 1 42
Scuola «Greca» 1 1 3 3 7 12 4 1 32
Totale generale degli alunni: 74
Fonti: ASTIR Gov. Atti Generali, b999 (f.6/2, n. 6), relazione del 15 dicembre. Cfr. anche O.
Katsiardì-Hering, Η Ελληνική, cit., p. 285.
La maggior parte degli studenti frequentanti la scuola «di base» aveva un’età compresa tra i sette e i nove anni mentre nella scuola «greca» l’età oscillava tra i dieci e i tredici anni. Non c’erano alunni di quattro e cinque anni né di diciotto o diciannove anni. L’Ordinamento scolastico di Francesco Ι (1805) vietava la frequenza scolastica
244 Gli alunni (cinque dei quali sono ragazze) avevano un’età compresa tra i quattro e i quattordici anni.
Seguivano lezioni di grammatica del greco antico, greco antico e italiano. ΑΕΚΤ, Documenti (della scuola) non archiviati Ι. Lista nominativa degli alunni e delle alunne dei precettori P. Spanopulos, dello ieromonaco E. Kallerghis e di K. Andriopulos.
ai minori di sei anni. Il Governatore assieme agli Ispettori delle scuole cattoliche e non cattoliche chiedevano la fedele applicazione dell’Ordinamento.245
La prossima tabella riguarda l’anno 1824. Con il Regolamento del 1823 la suddivisione delle classi viene modificata e vengono introdotti il Primo Periodo, il Secondo Periodo e il Terzo Periodo.
Tabella (3) con le età e il numero degli alunni del Primo, Secondo e Terzo Periodo nel 1823.
Età 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Totale
Primo Periodo 17 26 22 23 3 15 14 1 3 124
Secondo Periodo 2 5 6 10 5 1 3 32
Terzo Periodo 3 10 15 15 6 8 3 1 61
Totale generale degli alunni: 217
Fonti: AEKT, Fascicolo 1823, Cataloghi degli alunni. O. Katsiardì-Hering, H Ελληνική, cit., p.
285.
È evidente come, oltre al numero di alunni frequentanti aumentato per effetto dell’arrivo dei profughi provocato dalla Rivoluzione del 1821,246 nel Primo Periodo, che concentra il maggior numero di alunni, la fascia d’età prevalente è quella compresa tra i sette e i tredici anni. Nel Secondo Periodo il maggior numero di allievi ha un’età compresa tra gli undici e i quattrodici anni e nel Terzo Periodo tra i dodici e i quindici anni. Con la graduale partenza dei profughi e con l’insediamento definitivo di coloro che avevano deciso di stabilirsi aTrieste o in altre città, la scuola ritrovò un
245 Cfr.D. de Rosa, Libro di scorno, libro d’onore, cit., pp.77-92.
246 Tra il 1821 e il 1824 giunsero a Trieste circa 3.000 profughi, la maggior parte dei quali proveniva
dalla Grecia continentale, dalle isole dell’Egeo e da regioni dell’Asia Minore. Giunsero inoltre profughi appartenenti all’esercito dell’Ipsilantis sconfitto in Moldavia-Valacchia. Di tutti i profugi solo mille si fermarono per un breve periodo di tempo a Trieste. Esitono anche alcuni casi di profughi che si stabilirono a Trieste per sempre. L’aiuto e l’assistenza forniti dalla Comunità costituirono un esempio di abnegazione e solidarietà verso i connazionali. La Comunità, in altri tempi fiorente, nel bilancio relativo all’anno 1826 registrò un ammanco di 50.000 fiorini. L’allora presidente Ioannis Vordonis proprose l’aumento dei contributi versati dai membri della comunità e l’esazione di 1/1000 dei proventi delle imprese commerciali. Nel 1836 non solo il debito era stato coperto, ma si registrava un’apprezzabile eccedenza. Διήγησις των περί την εν Τεργέστη Ελληνικήν Κοινότητα, σπουδαιοτέρων
συμβάντων, από της συστάσεως αυτής μέχρι των καθ’ ημάς χρόνων,cit., pp.29-30. Nel 1823 (16/2)
nell’assemblea del Capitolo del 16 febbraio il presidente Vordonis riferisce dell’arrivo di profughi dall’isola di Chios, i quali avevano ricevuto un aiuto economico pari a 200 sterline dalla Società Filantropica di Londra destinati ai profughi greci giunti a Trieste. COM-ADM,III,β/α,1. Estratti dagli Atti del Capitolo 1811,1812,1814-1826. Informazioni sui profughi alla comunità erano richieste anche dalla Direzione di Polizia di Trieste, come riferito dal presidente Vordonis nell’assemblea del Capitolo del 6 luglio 1823. COM-ADM,III,β/α,1. Estratti dagli Atti del Capitolo 1811,1812,1814-1826.
numero regolare di alunni verso la fine del terzo decennio del XIX secolo, come evidenzia la tabella seguente.
Tabella (4) con il numero degli alunni della Scuola Greca (1824- 1830). Ann
o Primo Periodo Secondo Periodo Terzo Periodo Totale
I semestr e II semestr e I semestr e II semestr e I semestr e II semestr e Classe prima 76 25 10 111 1824 Classe second a 46 21 9 76 Classe prima 88 75 25 26 11 12 237 1825 Classe second a 61 48 14 17 11 7 158 1826 Classe prima 62 45 33 28 14 15 197 Classe second a 44 26 13 27 7 11 128 1827 Classe prima 37 19 9 65 Classe second a 33 18 7 58 1828 Classe prima 49 22 13 84 Classe second a 27 14 4 45 1829 Classe prima 38 53 20 24 7 6 148 Classe second a 19 22 15 13 8 8 85 1830 Classe prima 42 44 27 27 9 8 157
Classe second
a
35 34 16 15 5 5 110
Fonti: ΑΕΚΤ, SCU-SCU, V,I,a,1. Invito all’esame pubblico degli scolari delle scuole Greco-Orientali
in Trieste, 1824,1825,1826,1827,1828,1829,1830. ΑΕΚΤ,SCU-SCU,V,I,a,1.Estratto dell’esame 1824, 1825, 1826. SCU-SCU,V,I,a,2. Estratto dell’esame 1827,1828,1829,1830.
I dati della tabella precedente mostra no come effettivamente il maggior numero di alunni si aconcentrato nelle prime classi della scuola e come questo numero si ri
duca nelle classi superiori. Evidente è anche il calo degli alunni tra il primo e il secondo semestre riconducibile, come si è visto, ai frequenti spostamenti delle famiglie greche. Di fatto, gli orfani e i figli dei profughi costituirono per la scuola un serio problema in relazione al quale fu sottolineata la sua funzione sociale, oltre che formativa, in tema di accoglienza, integrazione, e aiuto sistemati con agli orfani e ai figli dei profughi che lasciavano la Grecia dopo l’inizio della Rivoluzione. A. Mustoxidis in una sua lettera (1/13 novembre 1827) indirizzata a I. Kapodistrias fa riferimento ai figli dei profughi presenti ad Ancona, Trieste e Venezia e bisognosi di cure: «[…] Il loro numero a Trieste è di 84 maschi e 11 femmine, a Venezia di 8 maschi e 9 femmine mentre ad Ancona ci sono 3 maschi e 2 femmine, per un totale di 117 ragazzi [...] 32 provengono da Chios, 28 da Smirne, 10 da Arta, 10 dall’Epiro, 10 da Cipro, 9 da Ioannina, 3 da Creta, 3 dalla Macedonia, 2 da Livadià, 2 da Salonicco, 2 da Costantinopoli, 2 dal Peloponneso, 1 da Trikala, 1 da Psarà, 1 da Preveza, 1 dai Dardanelli, per un totale di 117».247 I. Kapodistrias dimostrò vivo interesse per la sorte degli orfani e dei figli dei profughi, come dimostrato dalla corrispondenza che tenne con Andreas Mustoxidis e con P. Kartsiotis premurandosi che venissero loro forniti aiuti materiali e venisse loro garantito l’accesso all’istruzione. Chiese, inoltre, di essere informato sui progressi della scuola e dispose che fosse assicurato alle ragazze orfane e indigenti l’insegnamento della madre lingua e di una lingua straniera e volle sapere esisteva la possibilità che venissero accolti anche bambini orfani eventualmente inviati dal Governo. Si premurò, infine, di inviare libri di testo alla scuola di Trieste.248
247 Ε. Kuku, Ιωάννης Καποδίστριας,cit., p. 289. 248 Ε. Κuku, Ibid, p. 291-297.