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La Comunità Greco Orientale nel XX secolo

Nel documento La scuola greca di Trieste (1801 - 1937) (pagine 52-57)

Catalogo indicativo del libri greci stampati a Trieste:

B.8. La Comunità Greco Orientale nel XX secolo

Se è vero che il secolo per i greci di Trieste iniziò sotto i migliori auspici per quanto riguarda lo sviluppo economico e la visibilità sociale, non si può dire che sia

finito in maniera altrettanto positiva. Una serie di avvenimenti storici modificò lo status geografico di molti paesi europei e creò un nuovo ordine sociale, economico

e commerciale a livello europeo e mondiale.

Nel 1912 il porto di Trieste occupava la decima posizione a livello europeo in quanto a traffici commerciali (importazioni-esportazioni) dopo Londra, Liverpool, Anversa, Rotterdam, Amburgo, Marsiglia, Napoli, Genova, Le Havre.167 L’impeto catastrofico della I guerra mondiale travolse purtroppo tutti gli sforzi realizzati durante i duecento anni precedenti.

Alla chiamata alle armi risposero, combattendo eroicamente, molti giovani greci di Trieste appartenenti alle famiglie Rallis, Galatis, Ikonòmu. Altri si arruolarono come volontari nelle file dell’esercito italiano. Ricordiamo tra questi Spiros Tipaldos Xidiàs, Kostantinos Brighiakos e l’aviatore Grammatikopulos, che trovarono la morte sul campo di battaglia.168

166 A. Papaioannu, La Biblioteca della Comunità Greco-Orientale di Trieste, Trieste 1982, pp.284-292.

L. Marcheselli, La cultura umanistica nei periodi greci di Trieste, Trieste 1969, pp. 28-51. Ελληνική

Βιβλιοθήκη, Η συλλογή βιβλίων του Κων/νου Σπ. Σταϊκου εφεξής Η Βιβλιοθήκη του Κοινωφελούς Ιδρύματος Αλέξανδρος Σ.Ωνάση, Atene 2011, pp.150-477. G.G Ladas, Συνοπτική, pp. 54-129, cit. Cfr

anche, T. I. Papadòpulos., Ελληνική Βιβλιογραφία, 1466-1800, 1544 1863, (Bibliografia Greca), vol.I- III, Atene 1984, 1986, 1992.

167 G.Panjek, “Una commercial officina.” p. 324.

Nel 1915 Amvrosios Rallis di Stefano fu costretto a rendersi personalmente garante nei confronti dell’Imperatore onde ottenere che i greci di Trieste non venissero deportati verso l’interno dell’Austria. Molti greci comunque preferirono cercare rifugio all’estero. Dopo la fine della guerra, molte di queste famiglie ritornarono in città trovandovi purtroppo una situazione poco incoraggiante.169

La popolazione della città diminuì sensibilmente dopo la fine della guerra. Nel 1910 Trieste contava 190.913 abitanti che nel 1917 scesero a 150.000.170 Il 3 novembre 1918 gli italiani entrarono a Trieste, che l’anno successivo con il trattato di Saint-Germain divenne italiana.171

La tabella seguente, relativa al perido 1901 – 1974, mostra i greci membri della Comunità Greco-Orientale, divisi per classe.

Anno Α’ (I) Β’ (II) Γ’(III) Δ’ (IV) Ε’ (V) Totale

(contributi: 240

corone 180 cor. 120 cor. 72 cor. 30 cor.)

1901 12 10 17 21 67 127 1903 14 10 18 22 69 133 1905 13 11 13 25 89 151 1907 13 13 11 28 76 141 1909 11 13 11 25 83 143 1911 11 11 11 25 83 141 1913 11 11 9 21 89 141 1915 10 11 15 18 83 137

(contributi:172 240 lire 180 lire 120 lire 72 lire 30 lire)

1921 10 11 17 17 70 125

1922 13 11 19 18 71 132

1924 9 15 24 19 72 139

169 O. Katsiardì-Hering, Storia della Comunità Greco-Orientale, cit., p. 40.

170 G. Gerolami ci dà informazioni riguardo alle due principali compagnie di navigazione di Trieste.

Scrive che il «Lloyd Triestino» prima dell’inizio della guerra (1914) disponeva di 64 navi che si ridussero a 44 nel 1919, mentre la ditta «Cosulich» disponeva prima del conflitto di 32 navi che divennero poi 17. In G. Gerolami, Trieste e il mare, Ieri – Oggi – Domani, cit., p. 96

171 G. Schatzdorfer, Trieste, Roma 2008, p. 218.

172 Il pagamento dei contributi dovuti dai membri della comunità avviene ora nella moneta nazionale

(contributi: 480 lire 360 lire 240 lire 144 lire 60 lire)

1925 9 18 23 20 71 141

1927 8 17 22 25 65 137

1930 8 13 24 37 95 177

(contributi: 600 lire 450 lire 300 lire 180 lire 100 lire)

1931 7 13 22 32 100 174

1932 7 13 23 28 64 135

(contributi: 10.000

lire 4.000 lire 2.000 lire

1.000 lire)

1949 27 15 24 50 112

1953 19 13 27 50 109

(contributi: 18.000

lire 8.000 lire 4.000 lire

2.000 lire) 1959 18 11 23 54 106 1965 19 15 19 38 91 1970173 18 14 28 21 81 1971174 16 13 27 21 77 1972 17 13 27 21 78 1974 15 13 18 16 62

Fonte: dall’anno 1901 al 1905: ΑΕΚΤ, COM-ADM,V,c,1. Cataloghi cartacei dei Confratelli e dei

Componenti del Capitolo (Ι), 1901, 1903, 1905. Dall’anno 1907 al 1953: ΑΕΚΤ, COM-ADM,V,c,2. Cataloghi cartacei dei Confratelli e dei Componenti del Capitolo, 1907, 1909, 1911, 1913, 1915 1921, 1922, 1924, 1925, 1927, 1930, 1931, 1932, 1933. ΑΕΚΤ, COM-ECO, II, F, 9. Libro Confratelli e stalli (1951-1974).

Nel 1925 aumentarono i contributi dei confratelli, a causa dell’elevato numero di profughi giunti a Trieste dopo la catastrofe dell’Asia Minore.175 Lo stesso accadde

173 Dal 1967 i contributi erano aumentati a 20.000 lire per la Α’ classe, 10.000 lire per la Β’ classe,

5.000 lire per la Γ’ classe e 2.500 lire per la Δ’ classe. ΑΕΚΤ, COM-ECO, II, F, 9. Libro Confratelli e Stalli (1951-1974).

174 Dal 1971 i contributi erano stai portati a 25.000 lire per la Α’ classe, 12.500 lire per la Β’ classe,

nel 1931. Dal 1949 le classi si ridussero di un’unità.176 Osservando la tabella soprastante si nota come il numero dei membri della comunità sia diminuito sensibilmente dall’inizio del terzo decennio fino al 1974. Pur tenendo presente che esisteva un consistente numero di greci non iscritti alla comunità, è evidente che il suo graduale ridimensionamento è indice della diminuzione del numero complessivo di greci a Trieste.

Nel 1922 Benito Mussolini divenne Presidente del Consiglio italiano, e nello stesso anno a causa della catastrofe dell’Asia Minore. Trieste vide l’arrivo di numerosi profughi.177 Il generale clima nazionalista regnante, a causa del partito fascista, non era favorevole non solo per gli sloveni di Trieste, ma in generale per tutti gli stranieri residenti in città. I membri della comunità greca iniziarono lentamente a perdere il sostegno politico e amministrativo di cui avevano goduto in passato per le loro iniziative commerciali, circostanza che ne segnò il declino economico.

La crisi economica mondiale del 1928-29 ebbe conseguenze disastrose per i traffici commerciali e i trasporti marittimi da e per il porto di Trieste.178

Nel 1937 chiuse i battenti la scuola greca di Trieste, dopo 136 anni di attività. In quell’anno la scuola contava solo 17-18 allievi, divisi in cinque classi. Direttore della scuola era Efstathios Paschalis, che insegnava presso la scuola dal 1894.

Nel 1939 l’allora Ministro degli Esteri Conte Galeazzo Ciano chiese al console greco di Trieste Scarpa di lasciare entro 24 ore l’Italia a causa del suo atteggiamento antinazionale. Il console greco aveva aiutato molti ebrei a fuggire dalla città.179

175 In seguito alla catastrofe dell’Asia Minore giunse a Trieste un numero significativo di profughi.

In base ai dati dell’Archivio della Comunità Greco Orientale di Trieste e, più precisamente, ai dati contenuti nei registro degli allievi della scuola maschile e di quella femminile, a partire dall’anno scolastico 1922-23 e per un decennio circa il numero degli allievi originari dell’Asia Minore, del Ponto e di Istanbul segna un costante aumento. Fonte: ΑΕΚΤ, SCU-MAS, I, a, 1. Registro degli allievi della scuola dal 1884 al 1913 e Registro degli allievi della scuola maschile e di quella femminile dall’a.s. 1913-14 all’a.s. 1936-37.

176 Si può osservare che dall’anno 1949 le classi diminuirono da cinque a quattro, in seguito alla

fusione delle due classi inferiori in una.

177 L’arrivo dei profughi è dovuto principalmente agli intensi rapporti commerciali esistenti tra i greci

di Trieste e le regioni dell’Asia Minore.

178 G. Schatzdorfer, Trieste, cit., p. 70.

179 O.Katsiardì-Hering, Storia della Comunità Greco-Orientale, cit., p. 41. G. Schatzdorfer scrive che

Trieste era per gli ebrei la “porta di Sion” poiché durante gli anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento dal porto di Trieste partirono per la Palestina circa 150.000 ebrei dell’Europa centrale. La situazione cambiò con la caduta di Mussolini e l’assunzione da parte dei tedeschi del controllo del territorio. La comunità ebraica di Trieste che in passato contava 6.000 persone, oggi è composta da 500-600 individui. G. Schatzdorfer, Trieste, cit., pp. 64-66.

Il 28 ottobre 1940 ebbe inizio la guerra italo-greca. Molti greci di Trieste furono imprigionati o condotti in campi di concentramento come prigionieri politici. I loro beni di molti greci furono confiscati per il fatto che erano cittadini di uno stato con cui l’Italia era in guerra. La decadenza della comunità greca era ormai evidente. Solo dopo la caduta di Mussolini (1943) e dopo il 1945 alcuni greci ritornarono a Trieste e appena nel 1947 poterono riottenere i beni a loro sottratti durante la guerra poiché non erano più considerati cittadini di uno stato nemico. Purtroppo però le condizioni economiche a livello mondiale erano cambiate e i membri della comunità greco- orientale di Trieste non avrebbero più conosciuto periodi di prosperità economica e di sviluppo paragonabili a quelli vissuti nel passato.

Lentamente l’immagine della città si era modificata, la Trieste del 1950 non ricordava ne più quella di un secolo prima. Le strade, le piazze, i negozi, il porto e interi rioni avevano cambiato aspetto. Queste trasformazioni riflettevano differenze nelle professioni, nel modo di vita, nel commercio e nella mentalità degli uomini.

Oggi la Comunità Greco -Orientale di Trieste continua il suo percorso nel tempo con progetti e ideali differenti per il futuro. La sua storia e il suo contributo alla dimensione interculturale della città e alla vita economica locale nei tre secoli precedenti, l’armano di forza e coraggio per poter procedere nel suo cammino. Molteplici sono i motivi che hanno portato a stabilirsi in città i circa tre-quattrocento greci presenti oggi a Trieste. Molti sono i matrimoni misti e molti coloro che, giunti a Trieste o in altre città italiane per motivi di studio, si sono stabiliti poi a Trieste per motivi professionali. Altri sono giunti dalla Grecia o da altri luoghi per motivi legati al proprio sostentamento o per motivi personali. Pochi sono certamente discendenti dei greci dei secoli scorsi. Non sono più il movente commerciale o il porto ad unirli. L’esistenza di una comunità, intorno alla chiesa, e la presenza nel 2008 dell’ unica sede della Fondazione ellenica di cultura in Italia, testimoniano una significativa continuità storica e culturale che ha ancora oggi una sua valenza nel tessuto connettivo della città.

CAPITOLO II

Nel documento La scuola greca di Trieste (1801 - 1937) (pagine 52-57)