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Soprintendenza, organizzazione e funzionamento della scuola (1830-1890)

Nel documento La scuola greca di Trieste (1801 - 1937) (pagine 151-189)

Α La scuola pubblica (elementare) a Trieste tra il 1830 e il 1890.

B. LA SCUOLA MASCHILE

B.1. Soprintendenza, organizzazione e funzionamento della scuola (1830-1890)

Della finalità dell’istituzione della scuola si è parlato nel secondo capitolo del presente studio (C.1). Quando Theaghenis Livadàs18 assunse la direzione della «Scuola» all’inizio dell’anno scolastico 1859-1860, durante il discorso inaugurale affermò che l’incarico gli era stato assegnato «[…] ίνα δηλαδή προάγω την του πνεύματος ανάπτυξιν, την της καρδίας διάπλασιν και την Θρησκευτικήν μόρφωσιν των νέων, οίτινες μέλλουσί ποτε να διαιωνίσωσιν όνομα και δόξαν, πλούτον και ουσίαν, οίκον και πατρίδα, και εν γένει τον βίον άπαντα των εντύθα σήμερον

συνειλεγμένων πατέρων των […]» (per promuovere lo sviluppo intellettuale, la formazione del buon carattere e l’educazione religiosa dei giovani che saranno

chiamati a perpetuare in futuro il nome e la gloria, la ricchezza e la sostanza, la casa e

la patria e in generale la vita dei loro padri che oggi sono raccolti qui).19 Nel Regolamento della Scuola Greca maschile di Trieste (Κανονισμός της εν

Τεργέστη Ελληνικής Σχολής των Αρρένων) del 1871,20 nel capitolo Α, 1, Sulla

Scuola (Περί της Σχολής), vengono riportati quali obiettivi dell’istituzione della

scuola, «η εκπαίδευσις εις την προγονικήν γλώσσαν μετά της της διδασκαλίας των ιερών δογμάτων της Ορθοδόξου Ανατολικής Εκκλησίας» (l’insegnamento della lingua degli antenati attraverso lo studio dei sacri dogmi della Chiesa Ortodossa d’Oriente) e «η διατήρησις του Ελληνισμού εν τη πόλει ταύτη» (il mantenimento dell’ellenismo in questa città). Una delle principali finalità della scuola era, dunque, quella di preservare e perpetrare la presenza dell’elemento greco a Trieste.

Nel capitolo 2, paragrafo C.2 del presente studio (“Organizzazione e soprintendenza della scuola, 1801-1830”) si è visto come il massimo grado di

18 Per maggiori informazioni sulla figura di T. Livadàs si rimanda alla successiva sezione Insegnanti. 19 Comunità Greco-Orientale di Trieste, Biblioteca, n. 1940. Λόγος εκφωνηθείς υπό Θεαγένους

Λιβαδά, Διευθυντού του εν Τεργέστη Ελληνικού Εκπαιδευτηρίου, κατά την έναρξιν του σχολικού έτους 1859-1860. (Discorso pronunciato da Theaghenis Livadàs, direttore della Scuola Greca di Trieste, all’inizio dell’anno scolastico 1859-60.

20 AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) V, Κανονισμός της εν Τεργέστη Ελληνικής Σχολής

controllo era esercitato dall’«Eccelso Governo»21 di Trieste. L’ispettore scolastico aveva il diritto di visitare22 e controllare le scuole e di consigliare il Governatore della Comunità, gli ispettori e i commissari23 che avevano la diretta responsabilità della scuola. Per parte della Comunità, era il Capitolo a decidere per votazione delle questioni concernenti la scuola.24 Qualora se ne presentasse la necessità, il Capitolo o il Governatore avanzavano proposte o richieste per l’istituzione di una

«commissione provvisoria» ad hoc, composta da membri del Capitolo, a cui affidare la risoluzione di questioni riguardanti la scuola. Queste commissioni, come ad esempio quella istituita durante l’assemblea del Capitolo in data 26 giugno 1832,25

erano composte da sette membri e avevano come scopo quello di esaminare i problemi della scuola e proporre le relative soluzioni al Capitolo. La commissione

veniva sciolta dopo la risoluzione del problema. Da un punto di vista gerarchico, dunque, la prassi prevedeva che dall’alunno e dall’insegnante si passasse al direttore della scuola, il quale trasmetteva la richiesta agli ispettori o, per lettera, al Capitolo, il quale avrebbe discusso la questione e deciso il da farsi.26

La stessa forma di soprintendenza fu mantenuta per tutto il periodo in esame durante il quale l’interesse dell’Eccelso Governo fu costante sia per continuità che per intensità. La soprintendenza della scuola da parte dell’Eccelso Governo e dell’ispettore scolastico non riguardava esclusivamente questioni amministrative (nominativi degli insegnanti, assegnazione dell’incarico a nuovi insegnanti, licenziamenti e dimissioni), ma anche gestionali e pratiche (assenze degli alunni, orari della scuola, rispetto dei programmi e dei regolamenti scolastici), arrivando fino al controllo sanitario di alunni e alunne (vaccinazioni, malattie) per arrivare a toccare aspetti quali l’aggiornamento dei libri di testo e il rispetto delle feste nazionali della Monarchia asburgica. Con il passare dei decenni l’organizzazione e la struttura della

21 Capitolo IX, Sulla scuola, articolo XII dello Statuto del 1786.

22 Dai diari della scuola è possibile verificare l’elevata frequenza delle visite dell’ispettore scolastico

presso la scuola. AEKT, SCU-SCU, V, I, b, 1. Diari della scuola 1877-1888 fino al 1892.

23I commissari scolastici venivano eletti per uno, due o più anni. In caso di commissari particolarmente

capaci il loro incarico poteva venir prolungato. Per contro, si verificarono anche casi di licenziamenti di commissari. È il caso di Ambrosios Rallis che fu nominato commissario scolastico durante l’assemblea del Capitolo del 11 maggio 1834 assieme a Michail Rodokanakis e il cui licenziamento fu chiesto pochi giorni dopo. (25-5-1834). AEKT, COM-ADM, III, β/α, 2. Estratti degli Atti del Capitolo 1828-1838.

24 Gli atti del Capitolo dell’AEKT, COM-ADM α, ΙΙΙ, β/α, 2, 1828-1838 e degli anni successivi

contengono una gran quantità di informazioni su questioni relative alla scuola.

25 ΑΕΚΤ, COM-ADM, III, β/α, 2. Estratti degli Atti del Capitolo 1828-1838

26 Le istanze degli insegnanti relative ad alunni e colleghi dovevano essere trasmesse prima al direttore

della scuola e, nel caso in cui il direttore non potesse risolvere la questione, venivano poi trasmesse agli ispettori scolastici. AEKT, SCU-SCU, V, I, b, 1. Calendario scolastico dal 1887-1888 e fino al 1892. (Data 3-3-1888).

scuola andarono incontro a un deciso miglioramento che rese l’istituzione scolastica più adatta a rispondere al suo difficile compito.

In base al Regolamento del 1823, la scuola era divisa in tre «Periodi» (Primo, Secondo e Terzo) e ogni «Periodo» in due classi (prima e seconda). Questa suddivisione fu mantenuta fino al 1855. Si può osservare che spesso non c’era la seconda classe del Terzo periodo o che addirittura l’intero Terzo periodo non veniva attivato a causa della mancanza di alunni. In altri casi si vede come una classe (all’interno di un «Periodo») potesse venir divisa in due sezioni, secondo il livello degli alunni.

Dall’anno scolastico 1854-55, venne introdotta la divisione in «Pedagoghìon» (Παιδαγωγείον) composto di otto classi, nonostante solitamente ce ne fossero di meno (quattro o tre) e «Ekpedeftìrion» (Εκπαιδευτήριον) o Ellinikòn (Ελληνικόν), diviso in tre periodi, ognuno dei quali formato da due classi (una classe poteva all’occorrenza venir divisa in due sezioni).27 Nel periodo compreso tra il 1852 e il 1860 circa, furono attivate anche alcune classi «ginnasiali» (inizialmente tre e poi due).28 Dal 1871 la scuola fu suddivisa in «Propedeftìrion» (Προπαιδευτήριον) e in «Ekpedeftìrion» (Εκπαιδευτήριον). Il primo era formato da due «classi», la prima delle quali divisa in tre o quattro sezioni in base al numero degli alunni, la seconda divisa in due sezioni.

27 AEKT, Documenti non archiviati (della scuola), Registro degli esami pubblici dell’anno scolastico

1859-60 della scuola greca maschile di Trieste.

28 Dopo che Konstantinos Kleanthis fu nominato direttore della scuola (1852), gli ispettori della scuola

in seguito alla visita di controllo dell’Ispettore Scolastico dr Cosacuchi e alla lettera che lo stesso inviò alla Comunità nella quale elogiava il livello della scuola, comunicarono con la Presidenza dell’Università di Atene chiedendo se gli studenti diplomatisi presso il ginnasio della Scuola Greca di

Trieste avrebbero potuto essere ammessi all’Università senza sostenere esami, assicurando la Predidenza che il programma del ginnasio era lo stesso di quelo vigente nei ginnasi di Grecia. La Presidenza non avendo la competenza per rispondere indirizzò la Comunità al Ministero degli Affari ecclesiastici e della Pubblica Istruzione. Il Ministero richiese con un documento del 5 novembre 1854 informazioni riguardo al Regolamento della Scuola e alle materie insegnate per poter valutare l’effettiva equivalenza del ginnasio greco di Trieste con i ginnasi in Grecia. Oltre al Regolamento il Ministero chiese di venir informato riguardo alle entrate del Ginnasio e dei mezzi economici per il suo mantenimento, volendo accertarsi che esistesse la stabilità economica necessaria alla continuità dell’attività scolastica. La Comunità e gli ispettori risposero che le disposizioni contenute nello Statuto comunitario non permettevano che fossero rese pubbliche informazioni riguardanti «la gestione interna dei propri interessi». La questione fu definitivamente chiusa a questo punto e non fu più ripresa in futuro. AEKT, SCU-SCU, II, C, 2. Il Centenario. Esiste inoltre tra i documenti non archiviati (della scuola) un elenco dettagliato degli insegnanti nelle tre classi del ginnasio e una lista delle materie, senza indicazioni cronologiche. Nell’assemblea del Capitolo del 11 aprile 1858 a causa dei problemi economici vigenti fu approvata tramite votazione la proposta di mantenere il ginnasio per solo un anno ancora. AEKT, COM-ADM, ΙIΙ, β/α, Estratti dagli Atti del Capitolo (assemblea del 11-4-1858). In AEKT, COM-ADM, III, c/1, Delibere del Capitolo 1832-1915 è riferito che fu proposto di mantenere il Ginnasio, finanziandolo con i contributi dei greci.

L’«Ekpedeftìrion» era suddiviso in quatro «classi», Prima, Seconda, Terza e Quarta.29 Dal 1875 al 1881 la scuola era divisa in «Pedagoghìon» e «Ekpedeftìrion».30 Dall’anno scolastico 1881-82 si ebbe la divisione in sei classi (I, II, III, IV, V, VI),31 mentre dall’anno scolastico 1884-85 le classi divennero cinque.32 Dall’anno scolastico 1889-90, inizialmente la Prima Classe e poi gradualmente le altre divennero miste poiché comuni con l’educandato.33

Da quanto visto finora, è evidente la frequenza dei cambiamenti nella suddivisione e nella denominazione delle classi. Fino all’anno scolastico 1881-82, osservando la suddivisione delle classi e l’organizzazione della scuola (divisione in «Periodi» e separazione tra «Pedagoghìon» e «Ellinikòn» si può parlare di sue «cicli» di studi che precedevano l’accesso al ginnasio.

Esiste corrispondenza tra l’organizzazione della scuola greca di Trieste e i gradi di istruzione previsti in Grecia in base ai decreti del 6/18 febbraio 1834 sull’organizzazione delle scuole elementari e il decreto 31/1836 (12-1-1837) «sulla regolamentazione delle scuole greche e dei ginnasi», il percorso educativo si articolava in Scuola Elementare (4 anni), Ellinikòn (3 anni) e Ginnasio (4 anni).34 La corrispondenza si mantenne anche quando nel 1881 la scuola fu suddivisa in sei classi.35

Secondo lo Statuto del 1786 (Capitolo IX, art. 2), era concessa la frequenza gratuita della scuola anche ad alunni stranieri (fino a un numero di sei), sudditi della Monarchia asburgica, a condizione che possero imparare la lingua greca.36

29 AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) V, Regolamento della Scuola Greca Maschile di

Trieste del 1871.

30 AEKT, SCU-SCU, I, a, 1. Registro di entrambe le scuole della Comunità Greca di Trieste dal 1875 al

1885.

31 AEKT, SCU-SCU, I, a,1, Ibid.

32 AEKT, SCU-MAS, I, a,1, Registro degli alunni dal 1884 al 1913. 33 AEKT, SCU-MAS, I, a,1, Registro degli alunni dal 1884 al 1913.

34 Questo fu il sistema educativo predominante in Grecia per un secolo intero. Si tratta di una

trasposizione di modelli adottati all’estero, con particolare riferimento a quello tedesco. L’Ellinikòn e il Ginnasio sono i corrispondenti greci della Lateinische Schule e del Gymnasium tedeschi. S. Mpuzàkis,

Νεοελληνική Εκπαίδευση (1821-1998) (Istruzione neogreca), Atene 2006, pp. 41-45.

35 «[…] La scuola elementare nella sua forma completa […] comprende sei classi», Θ, 1, 88. A.

Spathakis, Ιστορία της Παιδαγωγικής μετά παραρτήματος, ( Storia della pedagogia con appendice), Atene 1888, p. 115.

36 Questo era solita fare la Comunità fino al 1822, quando le fu proibito dall’Amministrazione di

Trieste di accettare alunni sudditi della Monarchia asburgica di religione cattolica. Nel 1842 un greco si rivolse alla Comunità essendo intenzionato ad iscrivere la figlia di religione cattolica alla scuola femminile. La Comunità, visto il divieto vigente, lo invitò a rivolgersi all’Eccelso Governo di Trieste, il quale concesse la possibilità di iscrizione alla ragazza di religione cattolica a condizione che seguisse separatamente le lezioni di catechismo e storia sacra da un sacerdote cattolico. Dal quel momento questa divenne la prassi seguita dalla Comunità in caso di alunni di religione non ortodossa. AEKT,

Questa norma rimase in vigore fino al 1822, quando l’Eccelso Governo di Trieste vietò alla scuola di accettare studenti di religione cattolica, che furono riammessi alla scuola nel 1861 per decisione del Capitolo.37 Nel Regolamento della scuola del 1871 (cap. I, articoli 8 e 9), fu aggiunta l’indicazione relativa alla condizione economica secondo la quale tali alunni dovevano essere «indigenti». Viene ribadito, inoltre, l’obbligo degli alunni di religione diversa di frequentare le lezioni di religione impartite dai propri religiosi e di presentare poi un attestato di frequenza alla scuola greca.38 Di seguito, nel paragrafo «Alunni» verrà fatto preciso riferimento al numero di alunni di religione diversa frequentanti la scuola nel periodo considerato nel presente studio.

L’anno scolastico era diviso in due semestri. Al termine di ogni semestre gli alunni della scuola sostenevano gli esami pubblici (indicativamente agli inizi di febbraio e agli inizi di luglio). Il programma ufficiale degli esami veniva pubblicato dalla Comunità. Riporto di seguito il programma degli esami per il secondo semestre dell’anno scolastico 1860-61.

COM-ADM, ΙΙΙ, β/α, 5. Estratti dagli Atti del Capitolo 1859-1862, 1870-1873 (assemblea del 17 novembre 1861).

37 AEKT, COM-ADM, ΙΙΙ, C/1. Delibere del Capitolo 1832-1915 (11-4-1861).

38 AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) V, Regolamento della Scuola Greca Maschile di

L’anno scolastico era diviso in tre trimestri, al termine di ognuno dei quali (30

novembre, 28 febbraio, 30 giugno) gli insegnanti erano tenuti a comunicare le valutazioni per ogni alunno. Al termine di ogni trimestre era previsto che gli insegnanti si riunissero per discutere degli eventuali problemi della scuola, dei percorsi didattici seguiti nelle diverse materie e del rendimento degli alunni. Una volta conclusasi la riunione di fine trimestre, veniva consegnata la scheda di valutazione ai genitori o ai tutori degli alunni.39 Durante l’anno scolastico, gli alunni ricevevano ogni sabato il cosiddetto «κάτοπτρο της επιμέλειας και της διαγωγής» (scheda del profitto e della condotta) che riportava le valutazioni per ogni materia (ottimo, buono, discreto, sufficiente) e che doveva venir riconsegnato il lunedì successivo firmato dai genitori o dai tutori.40 I maestri e le maestre compilavano, inoltre, il «registro del profitto» (βιβλίο επιδόσεων) degli alunni, nel quale venivano registrate per ogni materia la data di ogni verifica orale o scritta e la valutazione.41

Tra i doveri degli studenti c’era anche la partecipazione alla messa domenicale e alle celebrazioni per le festività principali, con l’accompagnamento degli insegnanti.42 Spesso gli insegnanti avevano il diritto di convocare a colloquio i genitori o i tutori degli alunni nel caso in cui a scuola si riscontrassero problemi di cattivo o improprio comportamento.43

39 AEKT, SCU-SCU, V, I, b, 1. Calendario scolastico da 1887-1888 al 1892.

40 AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) V, Regolamento della Scuola Greca Maschile di

Trieste del 1871, capitolo VI, art. 36.

41 ΑΕΚΤ, SCU-MAS, V, I, a, 1. Pedagoghìon. Valutazione mensile (di tutte le classi), 1884-1888.

ΑΕΚΤ, SCU-MAS, V, I, b, 2. Pedagoghìon. Valutazione mensile, Classe III, 1887-1891. AEKT, SCU- MAS, V, I, b, 1, Pedagoghìon. Valutazione mensile, Classe II, 1887-1890.

42 AEKT, COM-ADM, III, C/1. Delibere del Capitolo 1832-1915 (19 aprile 1863). L’anno seguente

il Capitolo decise che alla funzione domenicale avrebbe fatto seguito l’interpretazione del Vangelo per

gli alunni della scuola. AEKT, COM-ADM, III, C/1. Delibere del Capitolo (29 giugno 1864). La questione della partecipazione degli alunni e delle alunne alla liturgia domenicale fu nuovamente

affrontata dal Capitolo il 21 marzo 1875. Il Governatore affermò che era obbligo degli insegnanti e degli alunni partecipare alla liturgia domenicale e precisò che in caso di assenze gli alunni erano tenuti a presentare una giustificazione dei genitori o dei tutori. Tra le diverse opinioni che si sentirono all’interno del Capitolo ci furono quelle di I. Krikos il quale ricordò che la domenica era l’unico giorno libero degli allievi e di S. Rallis il quale era del parere che i responsabili della scarsa partecipazione degli alunni alla liturgia domenicale erano i genitori dei ragazzi e invitò gli insegnanti a farne le veci. Il Governatore propose di convocare i genitori e i tutori degli alunni per annunciare loro che i ragazzi che non fossero avessero partecipato alla liturgia domenicale sarebbero stati espulsi dalla scuola. AEKT, COM-ADM, III, β/α, 6. Estratti degli Atti del Capitolo 1875-1880 (assemblea del 21 marzo 1875).

L’anno scolastico aveva inizio entro i primi dieci giorni di settembre per concludersi a fine giugno. Seguivano poi gli esami pubblici. La scuola chiudeva in occasione delle principali festività religiose44 e nazionali.

Il corretto funzionamento e l’organizzazione della scuola, i compiti degli ispettori e degli insegnanti, il comportamento degli alunni e le “punizioni” che venivano loro imposte erano regolati dai «Regolamenti» e dalle «Disposizioni» scolastiche.45

I «Regolamenti» erano più dettagliati rispetto alle «Disposizioni», definendo con chiarezza e precisione le modalità di organizzazione e funzionamento della scuola. Il «Regolamento» del 1871 è formato da sette capitoli. I nove articoli del primo capitolo definiscono le questioni riguardanti la scuola («Περί της Σχολής»), lo scopo

della scuola e la divisione in classi. Il secondo capitolo affronta in tre articoli le questioni che riguardano lo svolgimento delle lezioni («Περί των Μαθημάτων») e

indica nel dettaglio tutte le materie previste dal programma, per tutte le classi. Il terzo capitolo contiene in cinque articoli le disposizioni riguardanti l’anno scolastico, gli esami pubblici, le vacanze, l’orario scolastico e le festività («Περί του Σχολειακού έτους, των δημοσίων εξετάσεων, διακοπών ωρών της διδασκαλίας και εορτών»). I cinque articoli del quarto capitolo regolamentano le questioni riguardanti l’Ispettorato («Περί της Εφορίας»). Il quinto capitolo (quattro articoli) e il sesto (sedici articoli) prendono in esame rispettivamente le questioni riguardanti il corpo insegnante («Περί του διδασκαλικού σώματος») e i doveri degli alunni («Περί των

καθηκόντων των μαθητών)». Il settimo capitolo (due articoli), infine, riguarda

44 Il Governatore nell’assemblea del Capitolo del 16 dicembre 1877 disse che era necessario aggiungere

le seguenti festività a quelle già osservate dalla scuola: la presentazione di Gesù al Tempio (Candelora), la festa di San Giorgio, l’Ingresso della Madre di Dio al Tempio, la vigilia di Natale, la ricorrenza di San Spiridione, la Sinassi della Madre di Dio, il giorno successivo alla Pentecoste. La proposta fu approvata tramite votazione del Capitolo. AEKT, COM-ADM, III, β/α, 6, Estratti degli Atti del Capitolo 1875-1880 (assemblea del 16 dicembre 1877).

45 AEKT, A. Papaioannu, La Biblioteca della Comunità Greco-Orientale di Trieste, «Regolamento

della Scuola Greca di Trieste», 30/18 maggio1846, cit., pp. 130-131. Il Regolamento contiene quindici articoli. I primi cinque (I-V) definiscono i compiti e i doveri degli ispettori scolastici e del direttore

della scuola; gli articoli (VI - VII - X - XV) definiscono i compiti e i doveri degli insegnanti e l’ eventuale risoluzione dei problemi con i colleghi, l’orario scolastico, il comportamento degli alunni

e le punizioni. Il Regolamento era stato sottoscritto dagli ispettori Μ. Α. Rodokanakis, Gheorghios I Manùsis. AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) ΙI, «Disposizioni della Scuola Greca di Trieste», 16/28 marzo 1868. Le «Disposizioni» sono formate da 16 articoli, che definiscono con precisione i doveri degli alunni dentro e fuori la scuola. L’articolo 14 prevede l’obbligo per gli alunni di presenziare alla liturgia domenicale, l’articolo 15 dispone la partecipazione degli alunni intonati al coro della chiesa, mentre l’ultimo articolo (16) stabilisce le punizioni degli studenti.

i membri del Capitolo, i genitori e i tutori degli alunni («Περί των Βουλευτών και των γονέων ή κηδεμόνων των μαθητών»).

Il regolare funzionamento della scuola si rivelò spesso difficoltoso tanto che gli ispettori e il Capitolo si trovarono ad affrontare numerosi problemi, spesso provocati dal continuo avvicendarsi degli insegnanti che comprometteva la corretta applicazione del «Programma» e del «Regolamento» scolastici.

Dopo la partenza del direttore I. Skalioras (luglio 1831)46 la scuola iniziò a presentare discontinuità nella regolarità del funzionamento. Il Gov. I. Rotas propose l’istituzione di una commissione che assumesse la responsabilità della gestione della scuola e che proponesse nuovi insegnanti. La commissione era composta da: I. Rotas, Α. Kalusis, G. Kostis, P. Kartsiotis, Α. Rallis, G. Zannos, Ι. Rallis, Α. Tzatzarangos.47 Della difficile situazione della scuola era al corrente anche il Governo di Trieste che per parte sua ripetutamente consigliava la fedele applicazione del programma scolastico. Il Governo aveva inoltre informato la Comunità che da quel momento in poi agli esami della scuola sarebbe stato presente anche un proprio rappresentante.48 In assenza di un sensibile miglioramento della situazione, fu proposta l’assunzione di K. Kumas, decisione che fu avallata da I. Skalioras in una sua lettera del 9/21 luglio 1832. Sfortunatamente il K. Kumas non potè accettare l’incarico, perché impossibilitato a trasferirsi a Trieste. La successiva assunzione di Konstantinos Sivinis (29-7-1832) come direttore49 (al posto di Serafim Pomàghis), non sortì gli effetti sperati. Nelle assemblee seguenti furono avanzate diverse proposte, quali l’aumento delle ore d’insegnamento dedicate alla lingua greca contestualmente all’assunzione di un insegnante in più per questo scopo e la diminuzione dei periodi di vacanza a favore di un aumento delle ore didattiche.50

46 I. Skalioras fu professore presso la facoltà di Filologia e Teologia dell’Università di Atene. D.

Balanos, ( a cura di),. Eθνικόν και Καποδιστριακόν Πανεπιτήμιο Αθηνών, Εκατονταετηρίς 1837-

1937,(Università Nazionale di Atene, Centenario 1837-1937, Storia della Facoltà di Teologia), vol.I,

Atene (ristampa 2000).

47 AEKT, COM-ADM, III, β/α, 2. Estratti degli Atti del Capitolo 1828-1838 (assemblea 26-6-1832). 48 AEKT, SCU-SCU, III, C, 2. Il Centenario della scuola della Comunità Greco Ortodossa di Trieste. 49 AEKT, COM-ADM, III, β/α, 2. Estratti degli Atti del Capitolo 1828-1838 (assemblea del 29-7-

1832).

50 La proposta fu avanzata dal Μ. Rodokanakis durante l’assemblea del Capitolo del 26-12-1834.

Fonte: AEKT, Documenti non archiviati (della scuola) V. Copertina del Regolamento della Scuola

Nell’assemblea del Capitolo del 22 gennaio 1835 fu decisa la costituzione di una nuova commissione composta dai seguenti sette membri: Α. Isaìu, Ι. Rotas, Μ. Rodokanakis, Ι. ‘Omiros, P. Kartsiotis, Ν. Morozìnis e Th. Dùmas. Compito della commissione era quello di trovare soluzioni all’insoddisfacente funzionamento della scuola. Th. Dùmas propose di chiamare a dirigere la scuola G. Ghennadios, proveniente da Egina.51 G. Ghennadios rispose «che in Grecia i bravi insegnanti di lingua greca scarseggiano e che la Grecia attende dai greci della diaspora europea uomini saggi e cittadini virtuosi» (ότι στην Ελλάδα οι καλοί διδάσκαλοι της ελληνικής γλώσσας είναι δυσεύρετοι και ότι η Ελλάδα περιμένει από τους Έλληνες της Ευρώπης άντρες σοφούς και πολίτες ενάρετους).52 In occasione dell’assemblea del Capitolo del 5 luglio 1835 la Commissione propose che fosse mantenuta la suddivisione in tre «Periodi» ognuno dei quali composto da due «Classi». Requisito essenziale era l’individuazione di un insegnante-direttore non solo competente nella sua materia, ma anche dotato di capacità organizzative e gestionali per la corretta applicazione del Regolamento scolastico. Fu nuovamente proposto di offrire la direzione della scuola a K. Kumas il quale accettò la proposta e arrivò a Trieste all’inizio dell’ anno scolastico 1835-36. Il progetto organizzativo della scuola, una volta approvato dal Capitolo (4-10-1835) fu ufficialmente approvato anche dalla Cancelleria della Corte di Vienna.53

L’anno scolastico 1835-36 iniziò sotto i migliori auspici e i risultati ottenuti dal capace insegnante K. Kumas e dai suoi colleghi54 furono immediatamente evidenti,

Nel documento La scuola greca di Trieste (1801 - 1937) (pagine 151-189)