Β Il periodo precedente dell’istituzione della scuola (1786-1801)
C. L’istituzione della scuola e il primo periodo di funzionamento fino al 1830.
C.2. Organizzazione e supervisione
Secondo lo statuto del 1786, capitolo IX (Θ’), articolo IV, la scuola era connessa dal punto di vista economico alla chiesa e di conseguenza le spese per il suo mantenimento (retribuzione degli insegnanti e altri costi di gestione) provenivano dalla cassa della chiesa.102 Il grado massimo di controllo (supervisione) della scuola spettava all’«Eccelso Governo» di Trieste.103 Diretti responsabili erano il Governatore e gli Assessori della Comunità Greco Orientale.104
L’attività di controllo della scuola era svolta essenzialmente dalla Comunità. L’amministrazione di Trieste vi mantenne solo un controllo formale, anche se l’ispettore (scolastico) di Trieste conservò la facoltà di visitare e controllare in qualunque momento la scuola e di essere costantemente aggiornato, come effettivamente avveniva, su tutte le variazioni che riguardavano i docenti, le lezioni, i programmi e i manuali didattici, gli esami e, più in generale, le attività della scuola.105 Neppure il Regolamento sull’istruzione con cui Francesco II (1805) conferì nuovamente il controllo dell’istruzione e delle scuole alla chiesa, la quale aveva perso questa possibilità all’epoca di Maria Teresa,106 ebbe alcuna influenza sul funzionamento della scuola greca.
Le modifiche apportate alla denominazione della scuola (luglio 1811) e alle materie impartite durante la terza occupazione francese della città non influenzarono l’organizzazione e la supervisione della scuola, soprattutto nei primi anni di attività che furono anche i più impegnativi per la corretta impostazione del suo funzionamento.107 Il cambiamento nell’autorità preposta al controllo della scuola
102 L’articoloV (ε’)chiarisce che le donazioni per la chiesa e la scuola sarebbero confluite in un’unica
cassa.
103 Articolo XII (ιβ’) dello statuto del 1786.
104 In accordo con l’articolo XIII (ιγ’) era stata assegnata anche «parziale sorveglianza», come definito
nello statuto, al Governatore della Comunità, per quanto riguardava questioni di corretto funzionamento della scuola, le abitudini e il comportamento degli insegnanti. In accordo conl’articoloXIV (ιδ’) era autorizzato a visitare la scuola per controllare l’insegnamento e l’opera degli insegnanti.
105 Si vedrà nei prossimi capitoli del presente studio, che l’Amministrazione Superiore di Trieste, in
primis l’ispettore scolastico, aveva uno stretto rapporto con la scuola greca, la quale doveva seguire le disposizioni vigenti per le altre scuole (scuole elementari) della città.
106 D. de Rosa, Libro di scorno, libro d’onore, cit., p. 76.
107 Durante la terza occupazione francese di Trieste, la scuola greca della Comunità fu riconosciuta
avvenuto nel 1815, non ebbe alcuna ripercussione sulla scuola, sul suo funzionamento e sulla sua organizzazione.108
I rapporti tra l’ispettore e la comunità dal 1817, anno in cui l’incarico fu assunto dal Signor dottor Pietro Nobile de Thurnlak, fino al termine del mandato nel 1837 si mantennero molto buoni tanto che l’ispettore contribuì in maniera sistematica alla corretta organizzazione della scuola, come si avrà modo di vedere inseguito. Lo stesso avvenne con il Signor Pietro dr. Kandler che gli successe nel 1837.109
Da quanto visto finora, si deduce che il controllo della scuola era essenzialmente affidato agli Assessori e al Capitolo.110 Lentamente però, a partire dal 1808, emerse il bisogno di affidare la supervisione della scuola ad alcuni individui in possesso di particolari requisiti e che fossero eletti dai membri del Capitolo specificamente per questo scopo. Il loro mandato sarebbe durato due anni.111 Sicuramente il conferimento dell’incarico non avrebbe potuto riguardare individui che non avevano sufficiente tempo disponibile, interesse e volontà per occuparsi della scuola con la serietà richiesta da tale compito. Erano chiamati éfori (έφοροι, sovrintendenti) o epóptes (επόπτες, ispettori) e potevano essere uno, due o più.112 Tra i loro compiti rientravano la ricerca e la nomina degli insegnanti, la gestione delle questioni economiche della scuola e l’acquisto dei libri per la scuola e la biblioteca. Erano poi tenuti a presenziare agli esami, a visitare di frequente la scuola (inizialmente la scuola
maschile e, in seguito, anche quella femminile e quella materna), a seguire lo svolgimento delle lezioni e l’insegnamento delle materie, a riferire suggerimenti e
osservazioni al direttore della scuola, del quale erano stretti collaboratori, riguardo SCU, III,C,2. Η Εκατονταετηρίς, cit. Cfr. anche F. Marinaz, Cenni storici, cit., p. 18-22; O. Cuppo, Le
scuole nelle provincie Illiriche con speciale riguardo a quelle di Trieste,cit., pp. 275-318.
108 Il 2 giugno 1815, la Comunità Greca ricevette una comunicazione (n. 2663) dall’Amministrazione
Superiore di Trieste secondo la quale la scuola non sarebbe più stata sotto la supervisione del consiglio ecclesiastico cattolico, né dell’ispettore scolastico della città, essendo stata affidata ad un direttore speciale «persona laica e conosciuta», che nella realtà fu l’avvocato Vicenzo Iranul de Weissenthurn. Immediatamente gli assessori della Comunità furono chiamati a consegnare i dati riguardanti la scuola (numero di alunni e insegnanti, meterie insegnate, valutazioni degli studenti, lingua d’insegnamento e se la lingua imparata dali alunni era l’italiano o il tedesco. ΑΕΚΤ, Fascicolo 1815, «Corrispondenza», 2 giugno 1815.
109 ΑΕΚΤ,SCU-SCU,V,I,D,1. Invito all’esame pubblico delle scuole Greco-Orientali di Trieste, 1824-
1843.
110 Tutte le decisioni riguardanti la scuola erano prese dal Capitolo. Venivano prima avanzate delle
proposte da parte degli assessori e, in un secondo tempo, anche dagli ispettori della scuola, dopodiché il Capitolo esprimeva la propria decisione attraverso votazione.
111 ΑΕΚΤ, Protocollo III, p. 358
112 Nel 1824 gli ispettori della scuola erano due, nel 1832 erano tre, nel 1836 erano quattro e nel 1843
nuovamente due. ΑΕΚΤ,SCU-SCU,V,I,D, Invito all’esame pubblico delle scuole Greco-Orientali di Trieste, 1824-1843.
ai docenti e al comportamento e alla morale degli alunni.113 Le questioni relative alla scuola che il direttore (della scuola) non riusciva a risolvere, qualora si presentassero, dovevano essere trasmesse primariamente agli ispettori. Erano dunque gli ispettori ad essere controllati dagli Assessori della Comunità, ma costituivano l’anello di collegamento tra il Capitolo e la scuola, per il corretto e regolare funzionamento di quest’ultima.114 In alcuni casi gli ispettori svolsero il loro mandato con ottimi risultati, in collaborazione con direttori e insegnanti capaci.115
In base al capitolo IX (Θ’), articolo VI dello statuto, la scuola avrebbe seguito o adottato il metodo d’insegnamento vigente presso le altre scuole scuole elementari di Trieste. L’articolo VII fissava l’orario delle lezioni (mattina-pomeriggio). Due volte all’anno, al termine di ogni semestre didattico, si sarebbero svolti in forma pubblica gli esami degli alunni.116 Gli studenti erano tenuti a pagare una quota d’iscrizione mensile, determinata da una decisione del Capitolo. Erano esclusi dal pagamento di
tale quota117 gli allievi di religione cattolica.118 All’articolo 15 si rimarcava la sorveglianza spirituale del sacerdotee della chiesa sulla scuola. Come si vedrà, nella
pratica questa “supervisione”non fu mai intensa e lentamente si andò smorzando. Gli articoli 16, 17 e 18 dello Statuto (capitolo IX), sancivano i provvedimenti riguardanti gli insegnanti, le loro eventuali infrazioni e le relative pene vigenti. Negli articoli seguenti (19-21) erano espressi gli obblighi degli allievi, i regolamenti relativi alla frequenza della scuola, la scala di valutazione del loro rendimento scolastico e la consegna delle pagelle alla fine di ogni anno scolastico.
Lo statuto regolamentava, quindi, le principali disposizioni relativamente al funzionamento della scuola. Molti dei problemi e situazioni complesse vennero
113 ΑΕΚΤ,SCU-SCU,V,I,B,1. Diario delle scuole.
114 I doveri degli ispettori furono definiti nell’assemblea del Capitolo del 16-10-1808. AΕΚΤ,
Protocollo III, p.358.
115 Si veda, ad esempio, il mandato di P. D. Kartsiotis nel biennio 1815-1816. AΕΚΤ,SCU-SCU,III,c,2.
Η Εκατοντετηρίς, cit.
116 ΑΕΚΤ/statuti, 1786. Capitolo IX, articolo 8. La comunità e la scuola alla fine di ogni semestre
didattico pubblicavano un invito ufficiale con le date degli esami della scuola per ogni classe. Gli esami si svolgevano la mattina dalle 09.00 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Vi potevano assistere i genitori e i parenti degli alunni, nonché i greci della comunità di Trieste che lo desiderassero. ΑΕΚΤ, Documenti (della scuola) non archiviati Ι.
117 In base all’articolo due dello statuto, la frequenza della scuolla greca era consentita a titolo gratuito
a sei alunni cattolici della Monarchia Asburgica. Degli alunni greci erano obbligati a pagare la retta solo quelli di famiglia più agiata. Come si vedrà nei prossimi capitoli del presente studio, accadeva di frequente che una parte degli alunni pagasse una retta ridotta o addirittura frequentasse gratuitamente a causa della difficile situazione economica familiare. ΑΕΚΤ, SCU-SCU,I,a,1. Registro di entrambe le scuole della Comunità di Trieste. Racconto, p.36.
affrontatidi volta in volta con decisioni specifiche del Capitolo e attraverso i regolamenti scolastici.119