In questi mesi il Parco dell’Aveto è coinvolto in progetti volti a riposizionare il Parco in un network internazionale e soprattutto ha messo in cantiere un progetto che coinvolge i giovani in modo da renderlo un territorio più giovane e più moderno. Per quanto riguarda l’internazionalità del Parco, si sta portando avanti il progetto “I Tesori Nascosti del Mediterraneo” dove il Parco dell’Aveto si affianca alla Sardegna e alla Corsica per la promozione di quei territori dell’entroterra che spesso sono in condizione di marginalità economica e sociale. Il secondo progetto è “A scuola conoscere il nostro territorio” e prevede l’alternanza scuola – lavoro dei ragazzi dell’Istituto Tecnico di Chiavari per dare un rilancio in chiave giovane e moderna al Parco dell’Aveto.
2.3.1 Progetto “I Tesori Nascosti del Mediterraneo”
Il progetto “I Tesori Nascosti del Mediterraneo”173 fa parte del Programma di
Cooperazione Italia - Francia Marittimo 2014/2020. Attualmente, vi sono in Europa svariati Programmi di Cooperazione in corso e gli obiettivi in generale sono la crescita intelligente, sostenibile e sinergica per il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale174. Il Programma di Cooperazione Italia – Francia per il territorio del
173http://interreg-maritime.eu/
Parco ha come obiettivo principale l’inserimento del territorio in un network di cooperazione internazionale e la promozione nel Mondo e soprattutto nell’Europa del Nord di quei territori che soffrono di marginalità ma che offrono al visitatore un inestimabile patrimonio naturalistico e culturale e che sono esempio virtuoso del mantenimento di buona biodiversità ambientale.
Il tipo di marginalità che affligge i territori del Parco è di tipo economico e sociale: i territori dell’entroterra sono in condizione di marginalità a causa della loro messa in ombra da parte di località costiere che convogliano su di esse la programmazione politico – turistica ed i fondi stanziati dalla Comunità Europea o dallo Stato stesso di appartenenza nonché gli investimenti dei privati. Il Parco dell’Aveto è coinvolto nel Programma di Cooperazione attraverso il progetto “I Tesori Nascosti del Mediterraneo” assieme alla Regione Sardegna e alla Corsica che stanno vivendo nei loro entroterra la stessa situazione di svantaggio e antagonismo con la zona costiera che attrae turismo di massa. Trattandosi quindi di territori che devono combattere contro la grande polarità costiera che attrae turismo e anche la maggior parte degli investimenti, si potrebbe quasi parlare del fenomeno della balearizzazione175: termine coniato negli anni Cinquanta che descrive l’intensa attività turistica sulla costa che porta all’urbanizzazione incontrollata e dannosa del litorale escludendo e penalizzando però tutto ciò che si trova nell’entroterra di un’isola, in questo caso Sardegna e Corsica, o di una regione, in questo caso la Liguria. In Liguria si sta vivendo un vero e proprio antagonismo con la zona costiera in quanto vi sono mete turistiche quali ad esempio Portofino, le Cinque Terre o Genova che oscurano, o meglio escludono, l’entroterra ligure a causa di una scorretta informazione da parte degli operatori turistici costieri, dalla mancanza di partnership e di programmazione turistica integrata tra gli operatori provenienti dai vari territori e a causa anche della scarsa pubblicità da parte del Parco o del Consorzio dell’ospitalità diffusa nel Parco.
2.3.2 Progetto “A scuola per conoscere il nostro territorio”
Un secondo progetto nel quale è coinvolto il Parco Naturale Regionale dell’Aveto è il progetto “A scuola per conoscere il nostro territorio” che ha come obiettivo principale il coinvolgimento dei giovani nelle dinamiche promozionali e amministrative del territorio.
I giovani che saranno coinvolti in questo progetto sono gli studenti dell’Istituto Tecnico di Chiavari che ad oggi raggruppa l’indirizzo Amministrazione finanza e marketing e l’indirizzo Costruzioni, ambienti e territorio. Questi due indirizzi scolastici sono ottimali per l’avviamento del progetto in quanto l’alternanza scuola - lavoro, oltre ad esser in futuro obbligatoria per legge in vista dell’esame di Stato176, è l’occasione per i giovani del luogo di poter conoscere le dinamiche amministrative ed organizzative del loro territorio e un’occasione per il Parco affinché i giovani diano una ventata di modernità sia sul piano della promozione turistica sia sulla programmazione del marketing. Proiettando questo progetto, ai suoi primi passi, in un futuro non così lontano, si potrebbe anche pensare che questa alternanza scuola- lavoro in sinergia con il Parco, con il Consorzio e con gli Istituti Scolastici di Chiavari o eventualmente della Liguria, sia un modo per formare i futuri operatori turistici del territorio che avranno le basi adeguate per operare con consapevolezza, cosa che forse oggi manca nel territorio.
Terzo Capitolo: Analisi dei flussi turistici e criticità
Il territorio del Parco dell’Aveto è agli albori di ciò che si può definire uno sviluppo turistico ed è una località della Liguria forse sconosciuta ai più, esterna alle dinamiche del turismo di massa. Essendo il territorio del Parco dell’Aveto esterno ai grandi flussi turistici del turismo di massa, gli enti e le istituzioni del territorio possono e devono essere in grado di adottare, nella programmazione della propria promozione turistica, un modello di sviluppo turistico sostenibile in grado di ospitare la giusta quantità di visitatori nel rispetto della capacità di carico. Il rispetto della capacità di carico è basilare per il territorio affinché si possa mantenere l’equilibro economico e sociale che renda questa meta turistica completa di servizi ed infrastrutture senza andare a ledere ciò che è la genuinità del territorio e la bellezza del paesaggio come è successo nei tempi passati in altre mete turistiche che, travolte dall’euforia dei grandi numeri, sono ora in declino e non riescono più ad offrire al visitatore una vacanza ristoratrice o soddisfacente. Come nella maggior parte d’Italia, anche il territorio dei cinque Comuni che compongono il Parco dell’Aveto ha le proprie criticità che potrebbero però essere risolte dato che si tratta per lo più di questioni logistiche di aziende esterne177 più che di questioni interne ai comuni
stessi. In questo capitolo si andranno ad analizzare l’ospitalità del territorio, le criticità da risolvere e verranno descritte le forme di turismo responsabile già proposte nel Parco dell’Aveto auspicando di divenire una meta turistica sostenibile di rilevanza nazionale.
3.1 Il Turismo in Liguria e l’ospitalità nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto