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La destagionalizzazione per l’aumento dei flussi turistici in

4.1 La promozione del Parco dell’Aveto come una nuova meta sostenibile

4.1.4 La destagionalizzazione per l’aumento dei flussi turistici in

Nell’ ottica di uno sviluppo sostenibile di questa località turistica, bisognerebbe pianificare fin da subito un’offerta turistica che preveda la distribuzione dei flussi turistici durante tutto l’anno. Attualmente, i flussi turistici sono concentrati tra maggio e settembre per quanto riguarda la stagione estiva e tra dicembre e febbraio per quanto riguarda la stagione invernale nella Val d’Aveto. Le proposte che andrebbero ad ampliare le presenze turistiche anche in quelle stagioni considerate “basse stagioni” in termini alberghieri, sono due e sono proposte di turismo praticabili proprio in stagioni come autunno e primavera: il fall foliage tourism e il turismo wellness. La prima proposta di valorizzazione del territorio è il fall foliage tourism ovvero il turismo escursionistico volto all’apprezzamento dei colori dell’autunno. Questo tipo di turismo oggi è di grande tendenza ed è praticato in tutto il mondo: si passa dalle località nazionali come Trentino, Piemonte241 fino a destinazioni internazionali come Cina, Giappone242 o Stati Uniti e Canada, solo per citarne alcuni. Il fall foliage tourism ha origini nel continente americano e attira ogni anno milioni di visitatori soprattutto negli Stati Uniti d’America243 e in Canada: questi territori hanno vissuto una costante crescita dei flussi turistici nelle stagioni autunnali soprattutto nel mese di ottobre e prevedono in futuro un’ulteriore crescita dei flussi turistici degli appassionati del foliage244 (Fig.27).

Ros. E., “Turismo, la Liguria cresce in autunno, Casa vacanza e B&B superano gli hotel”, Il Secolo XIX, 30/11/2016.

241 In Piemonte è presente un trenino che collega Domodossola a Locarno preposto all’ammirazione del

foliage nei boschi del confine tra Italia e Svizzera.

AA.VV., “Tra Piemonte e Svizzera con il "treno del foliage": il viaggio è uno spettacolo”, La Repubblica Torino, 20/09/2016.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/09/20/foto/tra_piemonte_e_svizzera_con_il_treno_del_foliage_il _viaggio_e_uno_spettacolo-148174546/1/#2

242 In questi ultimi anni il fall foliage tourism in Giappone denominato momijigari si sta espandendo quasi

ad eguagliare i flussi turistici per praticare l’Hanami primaverile ovvero l’ammirazione del ciliegio in fiore.

Pace F.,” Momijigari, il rito del foliage giapponese”, Il Sole 24 Ore, 23/10/2013.

http://www.ilsole24ore.com/art/viaggi/2013-10-26/momijigari-rito-foliage-giapponese- 225259.shtml?uuid=ADorY09

243 New England, Maine, Vermont, New Brunswick sono gli stati con maggiori flussi turistici nel periodo

autunnale del fall foliage. Il fall foliage comunque è un tipo di turismo presente in quasi tutti gli Stati Uniti d’America.

Paggetti F., Terra e mare, Milano, EDUcatt, 2010.

Per ulteriori informazioni sul fall foliage si consiglia: http://www.foliagenetwork.com/ e AA.VV., “10 Best Fall Foliage Trips in the U.S.”, Fodor’s Travel.com, 22/08/2016.

http://www.fodors.com/news/photos/10-best-fall-foliage-trips-in-the-us

244 AA. VV., “Fall foliage is worth billions to New England's economy”, Mashable.com, 20/10/2014.

Figura 27. La mappa elaborata dal portale foliagenetwork.com che mostra dove ammirare il foliage negli Stati Uniti – Foto reperita su www.foliagenetwork.com

La flora del Parco dell’Aveto formata per la maggior parte da faggete, in autunno potrebbe divenire la protagonista del fall foliage tourism in Liguria: i colori che sfumano dai toni del rosso al giallo passando per l’arancione regalano al visitatore un paesaggio unico che potrebbe essere ammirato con passeggiate tematiche abbinando il foliage a dei percorsi eno-gastronomici o a dei percorsi storico- culturali o ancora a dei percorsi di carattere naturalistico-didattico sulla Flora e la Fauna del Parco (Fig.28). Attraverso la promozione del fall foliage tourism nei boschi autunnali del Parco dell’Aveto, si andrebbe così a creare una nuova offerta turistica accattivante in linea con le nuove tendenze del turismo, soprattutto il turismo più giovane e social245.

245 Il fenomeno del fall foliage è stato uno dei più fotografati dagli utenti dei social network come

Instagram, Twitter e Facebook. Gli hashtag (parola preceduta dal simbolo del cancelletto) #fall e #fallfoliage sono stati molto popolari secondo il sito www.top-hashtags.com

Figura 28. I colori dell’autunno nel Parco dell’Aveto – foto di Martina Dal Bello e di parcoaveto.it.

La seconda proposta per una destagionalizzazione dei flussi turistici e la ridistribuzione di essi ai fini di una migliore distribuzione e implementazione dei profitti, con un occhio di riguardo alla gestione della carrying capacity nel territorio del Parco dell’Aveto, è il rilancio del turismo wellness ovvero il turismo del benessere. Il termine wellness è un termine nato negli anni settanta che, soprattutto accostato alla parola turismo, ha visto aumentare notevolmente il suo uso negli ultimi vent’anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il wellness come “un completo benessere dello stato fisico, mentale e sociale”. Colui che pratica il turismo del benessere secondo il rapporto “The Global

Wellness Tourism Economy”246 è un turista che ricerca, agisce e visita: ricerca il benessere

spirituale, fisico, estetico, sociale, ambientale, emozionale; agisce frequentando Spa, cliniche specializzate, hotel specializzati in wellness, pratica ritiri spirituali, escursioni, corsi di fitness; visita le strutture e i luoghi che gli permettono di praticare i primi due punti di ricerca e azione (Fig. 11)247. Il turismo del benessere, secondo il rapporto sopracitato, è un segmento di turismo che dà buoni profitti grazie alla spesa media di chi lo pratica248 ed è un settore che sarà destinato a crescere secondo le proiezioni del Stanford

Research Institute International presenti nel rapporto “The Global Wellness Tourism Economy” (Fig.29). Infine, vi è la necessità di menzionare che nel 2014 l’idroterapia è

stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come cura tradizionale e complementare di disturbi fisici249.

Figura 29. Schema che rappresenta la spesa del turismo wellness presente sul The Global Wellness Tourism Economy

246 Global Wellness Institute, The Global Wellness Tourism Economy, New York, 2013. 247 Lo schema del The Global Wellness Tourism Economy è presente in Appendice.

248 Secondo il rapporto The Global Wellness Tourism Economy, il turista praticante turismo wellness

spende mediamente il 130% in più rispetto al turista medio.

249 Dallavalle L., “L'idroterapia nel mondo tra studi scientifici e il riconoscimento dell'OMS”, Sport

Industry Directory, 4/03/2015.

http://www.sportindustry.com/site/Home/Wellness/Mercatobenessere/articolo1008177.html Femtec, Forst, HydroGlobe - Definition of a global framework for hydroterapy, 2014.

http://www.sanita24.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Imprese/HYDROG LOBE.pdf?uuid=AbJ0SUSJ

Dopo aver premesso l’importanza e la crescita del segmento wellness nel settore turistico, e dopo aver dimostrato che il turista del benessere combina varie attività attorno allo scopo primario del viaggio, ovvero le cure di bellezza e benessere, si potrebbe pensare ad un rilancio del turismo wellness nel Parco dell’Aveto.

A Borzonasca, specificatamente nella località di Prato Sopralacroce, è presente una fonte di acqua ferruginosa che sgorga alla temperatura di 12 °C ed è di composizione fisica di acido carbonico, carbonato di calcio, manganese, silicio e magnesio. Si parla di rilancio e non di lancio di questa località come meta del turismo del benessere perché a Prato Sopralacroce il turismo del benessere era presente già nel 1846, anno in cui sorse un piccolo stabilimento per bagni e bibite di acque ferruginoso-calcica. I turisti che arrivavano per beneficiare dell’acqua ferruginosa provenivano non solo da Genova, ma anche dalle altre regioni d’Italia e dall’estero. Nello stesso anno della nascita della stazione idrologica dell’acqua ferruginosa, il Professor Luigi Devoto la definì come un luogo unico per il suo alto valore climatico e idrologico: Devoto affermò che “Per trovare

una località come Sopralacroce, di mezza montagna, dal clima sedativo e ricostituente, con un’acqua acidulo-ferruginosa bisogna passare il confine (...) e L’individuo sofferente per insonnia, per anemia, per esaurimento, rapidamente si rinnova in questa località”250.

Sfortunatamente, verso gli anni sessanta e settanta del secolo scorso la stazione idro- climatica di Prato Sopralacroce perse appeal agli occhi dei turisti che preferirono frequentare altre mete termali italiane che iniziarono ad offrire pacchetti turistici più completi e particolareggiati251. Il rilancio di questa località come stazione per

l’idroterapia permetterebbe la destagionalizzazione dell’offerta turistica dato che il turismo termale si pratica tutti i mesi dell’anno con flussi turistici elevati e abbastanza costanti anche in primavera e autunno rispetto ad altre località tradizionali, secondo quanto riportato da Federterme252 (Fig.30).

250 Arena R., Citi D., Sopralacroce, una comunità antica nell’Alta Valle Sturla, Bobbio, ArtiGrafiche

Bobiensi, 1998.

Gravina L., Chiavari e paesi delle sue vallate, Livorno, 1932.

251 Un esempio di diversificazione dell’offerta turistica termale potrebbe essere Il Festival di Castrocaro

Terme nato nel 1957 o Salsomaggiore Terme che ha ospitato il concorso Miss Italia per ben 39 anni. Gli operatori alberghieri delle Terme Euganee invece diversificano e arricchiscono l’offerta turistica termale con escursioni giornaliere nelle città limitrofe raggiungibili con i mezzi pubblici (Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Ferrara).

Figura 30. Stagionalità della domanda turistica in confronto alla stagionalità della domanda turistica termale – Rapporto Federterme 2011.

Il turismo termale nella località di Prato Sopralacroce potrebbe essere un’occasione per l’aumento dei posti letto e un’occasione di recupero dell’edilizia rurale tipica del territorio, dato che molte case a Prato Sopralacroce e a Zanoni sono chiuse e in stato di abbandono (Fig.31). Nell’ottica dello sviluppo sostenibile di questa meta turistica, questo territorio ben si presta ad un’offerta che possa dare al visitatore una vasta scelta delle attività ludiche da svolgere sul territorio combinando tra loro varie attività: il turismo termale spesso è accompagnato da attività complementari come visite a musei, escursioni, shopping, ristorazione e così via. La rinascita del borgo di Prato Sopralacroce e del borgo di Zanoni come località termale permetterebbe la distribuzione capillare in tutto il territorio dei flussi turistici combinando sviluppo e rispetto della capacità di carico del territorio fin da subito.

Figura 31. Il borgo di Prato Sopralacroce in stato di abbandono – Foto di Alice Signaigo.