• Non ci sono risultati.

Ambito di applicazione delle Convenzioni sui diritti dell’uomo

CAPITOLO 2. ANALISI RICOSTRUTTIVA DEGLI STRUMENTI GIURIDICI APPLICABILI

2.3 Il rapporto tra Diritto Interazionale Umanitario e Diritti Umani

2.3.1 Ambito di applicazione delle Convenzioni sui diritti dell’uomo

Per ciò che concerne l’ambito di applicazione soggettivo delle Convenzioni, è possibile affermare che i beneficiari degli obblighi posti dalle Convenzioni a ciascuno stato siano tutti gli individui a prescindere dalla loro nazionalità: siano essi cittadini di uno Stato membro alle Convenzioni, stranieri od apolidi. In questi termini si esprimono tutte le Convenzioni sui diritti dell’uomo fin qui analizzate.

Per quello che riguarda l’ambito di applicazione territoriale, la questione è più complessa e i problemi interpretativi che le Convenzioni pongono vanno analizzati non in senso generale, ma facendo distinto riferimento alle Convenzioni così come interpretate dai relativi organi di monitoraggio. Ciò che si può affermare essere valevole per tutte è che le norme in esse contenute obbligano gli Stati in relazione a:

 Proprio territorio

 Navi ed aeromobili registrati nello Stato  Sedi delle rappresentanze diplomatiche  Basi militari all’estero

Le eccezioni poste a tale ambito di applicazione sono più complesse.

È possibile notare una sostanziale convergenza nell’interpretazione del Patto di San José e della Convenzione delle Nazioni Unite. Lo Human Rights Commitee interpreta il termine giurisdizione, così come contenuto nell’art. 2 ICCPR («Each State Party to the present Covenant undertakes to respect and to ensure to all individuals within its territory and subject to its jurisdiction the rights recognized in the present Covenant»(155)) anche al di fuori del territorio degli Stati, nel momento

(154) UN DOC CCPR/C/21/REV1/ADD13, General Comment n. 31, The nature of the General Legal Obligation

Imposed on States parties to the Covenant, 26 Maggio 2004, § 11, consultabile al sito: http://www.unhchr.ch/, visitato il 18/12/2015:

62

in cui è posta in essere una forma di potere o controllo effettivo degli agenti di uno Stato su persone al di fuori del proprio territorio.

«This [art. 2 ICCPR] means that a State party must respect and ensure the rights laid down in the Covenant to anyone within the power or effective control of that State Party, even if not situated within the territory of the State Party […] This principle also applies to those within the power or effective control of the forces of a State Party acting outside its territory, regardless of the circumstances in which such power or effective control was obtained(156)»

Quindi il criterio utilizzato per stabilire se un individuo è soggetto all’esercizio di potere o controllo di uno Stato sembra essere la capacità che ha tale Stato (attraverso i suoi agenti) di influenzare i diritti di tale individuo(157).

Questo è il criterio utilizzato anche dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (IACommHR). L’art. 1 della Convenzione Interamericana si riferisce in questi termini al suo ambito di applicazione:

«The States Parties to this Convention undertake to respect the rights and freedoms recognized herein and to ensure to all persons subject to their jurisdiction the free and full exercise of those rights and freedoms(158)»

Anche la Commissione interamericana basa l’interpretazione di giurisdizione sul concetto di controllo effettivo, quindi ammette una possibile applicabilità della Convenzione al di fuori dei territori degli Stati membri quando sia possibile dimostrare l’esercizio di forme di controllo da parte degli agenti di uno Stato anche al di fuori dei territori degli Stati membri. Questa posizione è stata espressa chiaramente dalla Commissione nel caso Armando Alehandre Jr et al. c. Cuba. Il caso riguarda un incidente avvenuto in spazi aerei internazionali, durante il quale un veicolo militare dell’aviazione cubana ha abbatto due aeroplani da turismo, appartenenti all’organizzazione Hermanos al Rescate, uccidendo quattro persone. La Commissione ha ritenuto di essere competente alla valutazione del caso in quanto in quel caso gli agenti di uno Stato

(156) UN DOC CCPR/C/21/REV1/ADD13, General Comment n. 31 on article 2 of the Covenant, The nature of the

General Legal Obligation Imposed on States parties to the Covenant, 26 Maggio 2004 , consultabile al sito: http://www.unhchr.ch, visitato il 26/01/2016.

(157) G. PINZAUTI, Adjudicating Violations Committed by Private Contractors in Conflicts Situations before the

European Court of Human Rights, p. 156, in F. FRANCIONI, N. RONZITTI (A CURA DI), War by Contract… v. supra, alla nota 16.

63

avevano esercitato una forma di controllo sugli individui che è risultata nella lesione dei diritti dei ricorrenti:

«The fact that the events took place outside Cuban jurisdiction does not limit the Commission's competence ratione loci, because, as previously stated, when agents of a state, whether military or civilian, exercise power and authority over persons outside national territory, the state's obligation to respect human rights continues--in this case the rights enshrined in the American Declaration. The Commission finds conclusive evidence that agents of the Cuban State, although outside their territory, placed the civilian pilots of the "Brothers to the Rescue" organization under their authority(159)».

L’interpretazione della nozione di giurisdizione della Corte Europea dei Diritto dell’Uomo è più restrittiva rispetto a quanto appena detto. Il criterio per l’applicazione extraterritoriale della Convenzione è quello di controllo effettivo su di un territorio.

La Corte ha inizialmente analizzato al questione in Loizidou c. Turchia, ammettendo l’applicabilità della Convenzione per fatti occorsi al di fuori dei territori degli Stati membri, nella autoproclamatasi repubblica di Cipro del Nord, durante l’occupazione turca, in base al criterio dell’esercizio di controllo effettivo sul territorio da parte dello Stato turco(160). Ha chiarito il

significato della nozione di controllo effettivo in due casi successivi, ponendo enfasi sul fatto che tale controllo deve essere effettivo e generale (effective and overall control). Nel caso al-Sadoon

e Mufti c. Regno Unito (sull’arresto e detenzione di due cittadini iracheni dalle forze armate

britanniche in Iraq) la Corte ha stabilito che la giurisdizione del Regno Unito esisteva sulla base di un totale ed esclusivo controllo de facto, e conseguentemente de iure, esercitato dalle autorità del Regno Unito in territorio Iraq durante l’occupazione(161).

Quindi il criterio del controllo effettivo e generale è da intendersi sul territorio, non sugli individui, come emerso dall’analisi delle interpretazioni degli organismi di controllo americano e delle Nazioni Unite.

La Corte ha poi adottato una posizione ancor più restrittiva di giurisdizione nel noto caso Bankovič c. Belgio ed altri, riguardante il bombardamento ad opera di veicoli aerei NATO di una stazione radiotelevisiva in Serbia. In questo caso la Corte ha negato la giurisdizione degli Stati partecipanti

(159) IACommHR, Armando Alejandre Jr., Carlos Costa, Mario de la Pena y Pablo Morales v. Republic of Cuba,

REPORT Nº 86/99, CASE 11.589, consultabile al sito: https://www1.umn.edu/humanrts/cases/86-99.html, visitato il 26/01/16.

(160) CEDU, Loizidou v. Turkey, 40/1993/435/514, §62, 28 Luglio 1998, consultabile al sito:

http://www.echr.coe.int/Pages/home.aspx?p=caselaw, visitato il 02/01/16.

(161) CEDU, Al-Sadoon and Mufti v. UK, Appl. No. 61498/08, 30 Giugno 2009, §88, consultabile al sito:

64

all’operazione bellica condotta sotto l’egida della NATO (membri della ECHR), enfatizzando il fatto che la Convenzione è un trattato essenzialmente regionale che si applica primariamente entro lo spazio giuridico (éspace juridique) degli stati membri. La Corte ha dunque sottolineato che un’estensione extraterritoriale della giurisdizione è ammissibile solo in casi eccezionali. La Corte è qui arrivata a conclusioni opposte rispetto a quelle tratte dalla Commissione Interamericana nel simile caso Alehandre c. Cuba.

Verificata l’applicabilità del diritto internazionale dei diritti umani anche nelle situazioni di conflitto ed appurata la nozione di giurisdizione che le Convenzioni prevedono, passiamo ora ad analizzare gli obblighi pertinenti alla nostra analisi che gravano sugli Stati.

2.4 Obblighi pendenti sugli Stati derivati dal diritto internazionale dei diritti