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Analisi critica dei “primi” dati dell’applicazione delle Zone Franche Urbane in Italia.

CHE LE CARATTERIZZANO

6. Le Zone Franche Urbane nei sistemi fiscali nazionali.

6.2. Analisi critica dei “primi” dati dell’applicazione delle Zone Franche Urbane in Italia.

È di recente pubblicazione il Decreto direttoriale con il quale è stato approvato l’elenco delle imprese beneficiarie del sistema di agevolazioni contemplato dalla Zona Franca Urbana dei Comuni della Provincia di

Carbonia Iglesias.184 L’istituzione e la concreta applicazione delle ZFU in

Italia, e più nello specifico in Sardegna, hanno segnato un primo obiettivo

184

Cfr. Decreto direttoriale del 17 aprile 2014 pubblicato sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico.

degno di nota: circa la metà185 delle imprese attive sul territorio della Provincia di Carbonia Iglesias hanno ottenuto il beneficio agevolativo del sistema ZFU.

Le istanze presentate per accedere alle agevolazioni hanno consentito al Ministero dello Sviluppo Economico di attribuire ai beneficiari un determinato bonus da utilizzare in compensazione per far fronte al

pagamento dei tributi per gli anni avvenire.186

Infatti, la ZFU dei Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias187 si

concretizza in un sistema di agevolazioni aventi ad oggetto le imposte sui

185

L’allegato al Decreto direttoriale del 17 aprile 2014 contiene un numero di imprese beneficiarie pari a 4.359, circa pari alla metà delle 8.620 imprese attive nella sola Provincia di Carbonia Iglesias (9.631 sono quelle complessivamente registrate alla Camera di Commercio; vedasi l’Osservatorio Economico del Nord Sardegna, Camera di Commercio Nord Sardegna, 2013, p. 17).

186

Le domande presentabili solo online dal 7 gennaio 2014 al 7 aprile 2014 hanno consentito di suddividere la dispensa economico a disposizione del Ministero tra i soggetti istanti in ragione dell’importo richiesto.

187

Circolare 30 settembre 2013 Ministero dello Sviluppo Economico. Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali. “Per l'attuazione dell'intervento nel territorio dei comuni della provincia di Carbonia-Iglesias è stato adottato, in data 2 settembre 2013, dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il decreto, ora in corso di registrazione alla Corte dei conti, con il quale, ai sensi del comma 4-bis dell'articolo 37 del decreto-legge n. 179 del 2012, sono individuate, a valere sulle somme destinate all'attuazione del "Piano Su \cis" dalla delibera CIPE n. 93/2012 del 3 agosto 2012, come integrate dal

redditi, l’Irap, l’Imu e i contributi previdenziali da lavoro dipendente. Temporalmente l’agevolazione ha una estensione pari a quattordici periodi d’imposta: il pagamento di tali tributi e contributi è esonerato totalmente, per i primi cinque e, parzialmente e in valore decrescente, per i successivi nove. I soggetti beneficiari devono appartenere alla categoria delle micro e piccole imprese, ovverosia possedere un numero di dipendenti inferiore, rispettivamente, ai 10 o ai 50 ed un fatturato minore ai 2 o 10 milioni di

euro, già costituite al momento della richiesta dell’agevolazione.188

Coerentemente con la ratio delle ZFU, create per il recupero dei quartieri o aree urbane arretrate, è necessario che l’impresa beneficiaria abbia un ufficio o un locale destinato all’attività all’intero dell’area eletta a Zona franca urbana: parrebbe sufficiente la sede amministrativa e non anche quella legale.189

medesimo decreto-legge n. 179 del 2012, le risorse per l'applicazione sperimentale in detto territorio delle misure in favore delle ZFU.”

188

I requisiti dimensionali sono quelli individuati dalla Raccomandazione 2003/361 della Commissione europea e dal Decreto del Ministro delle attività produttive del 18 aprile 2005. L’applicazione alle imprese già nate è espressamente prevista dalla lett. b) dell’art. 3, rubricato “Beneficiari”, del Decreto ministeriale 10 aprile 2013.

189

Il punto 5 dell’art. 3 del Decreto ministeriale del 10 aprile 2013 recita “Per accedere alle agevolazioni di cui al presente decreto, è necessario che i soggetti individuati ai sensi del comma 1 abbiano un ufficio o locale destinato all’attività, anche amministrativa, all’interno della ZFU.” Le FAQ (p. 2) pubblicate sul sito del Ministero affermano che sia sufficiente la presenza della sede amministrativa e non anche di quella legale. Tuttavia, a parere di chi scrive, il decreto con la locuzione “anche” potrebbe essere interpretato in senso “aggiuntivo” al

Allo stato dell’arte attuale confrontando il primo risultato conseguito dall’esperienza sarda con la pluriennale esperienza francese già affermatasi, appare opportuno formulare una prima ipotesi sul possibile scenario che si verrà a delineare nella realtà locale dei Comuni delle Provincie di Carbonia- Iglesias e, indirettamente, sul territorio regionale della Sardegna.

La Zona Franca Urbana come sopra ideata, non particolarmente propensa all’attrazione di capitali esterni, necessita per conseguire risultati di efficienza ed efficacia una importante organizzazione logistica e territoriale. Una criticità, intuibile da quanto già verificatosi nell’esperienza francese che potrebbe avverarsi anche in quella sarda, è costituita dalla scarsa crescita economica realizzatasi all’interno delle ZFU in Francia nel picco della crisi

economica: così anche in Sardegna, Regione già penalizzata

economicamente da una arretratezza rispetto la media nazionale, sfavorita dal fattore insularità, si può correre il rischio che una ZFU, pur inizialmente capace di riscuotere un discreto successo e coinvolgimento delle imprese locali, non sia in grado di intercettare capitali stranieri e non generi una crescita maggiore di quella che si verificherà nei territori non agevolati presenti nel resto dell’isola. Resta fuor di dubbio, la necessità di proseguire il monitoraggio della concreta applicazione delle ZFU nei Comuni delle Provincie di Carbonia-Iglesias come nelle altre regioni italiane, al fine di poter effettuare un’analisi consuntiva e proporre eventuali correttivi

requisito della sede legale (d'altronde, il Dizionario Treccani alla voce “anche” attribuisce valore di “particella aggiuntiva”; in effetti, per generare l’effetto limitativo indicato nelle FAQ alla congiunzione “anche” si sarebbe dovuto affiancare l’avverbio “solamente” (anche solamente amministrativa).

all’insieme delle agevolazioni che caratterizzano le Zone Franche Urbane per consentire un effettivo sviluppo dei quartieri e delle aree depresse.

CAPITOLO 4

LE ZONE FRANCHE URBANE E IL MERCATO EUROPEO:

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