• Non ci sono risultati.

1. Il flusso di utilizzo dei social network site in Italia

Nel corso del 2016, il numero di utenti che si sono connessi a Internet, in Italia, è cresciuto del 4% rispetto al 2015 (39.21 milioni di persone), e dell'11% quello relativo all'uso dei social media (17% considerando le persone che accedono a piattaforme social da mobile device). Gli utenti italiani si connettono sempre di più tramite i loro

smartphone, come testimonia il dato relativo al volume del traffico internet generato dai

diversi dispositivi: scende del 14% la percentuale di persone che navigano da un computer, mentre sale quella di coloro i quali si connettono da altre tipologie di

device (+44% da smartphone, +8% da tablet e +24% da altri dispositivi quali, ad

esempio, console o smart TV). Il 52% della popolazione italiana accede, mensilmente, a piattaforme social, rispetto a una media globale del 37%. Il dato più interessante riguarda l'uso di Facebook: il 74% degli italiani lo utilizza quotidianamente (contro una media globale del 55%), a riprova del fatto che gli italiani, rispetto a persone provenienti da altri paesi, usano meno piattaforme, ma lo fanno con maggiore frequenza (We Are Social51 2017).

Figura 1 – Infografica relativa alla crescita digitale annuale in Italia

Fonte: We Are Social 2017, https://wearesocial.com/it/blog/2017/01/digital-in-2017-in-Italia-e-nel-mondo

51 We Are Social è un’agenzia nata nel giugno 2008 che si occupa di progetti creativi riguardanti

social media, comunicazione, marketing e digital PR. I dati esposti fanno riferimento all’indagine “Digital in 2017: in Italia e nel mondo” visionabile al seguente indirizzo: https://wearesocial.com/it/blog/2017/01/digital-in-2017-in-Italia-e-nel-mondo

63

Facebook è il social network site più trafficato dagli utenti italiani (24,6 milioni) con un tempo medio di utilizzo per persona di circa 14 ore nell’arco di un mese. In seconda posizione c’è YouTube che viene visitato da 24 milioni di italiani, 2 milioni in più rispetto all’anno scorso (+8,5%) e che viene visto in media per 2 ore e 17 minuti. In terza posizione c’è Instagram con 11 milioni di utenti, con una crescita del 40% rispetto alle rilevazioni del 2015 con un tempo medio di utilizzo di 3 ore e 44 minuti. Stabile in terza posizione Instagram con un’utenza di oltre 11 milioni di individui, in crescita del 40% rispetto al 2015. La novità è il sorpasso, rispetto al 2015, di LinkedIn su Twitter in quarta posizione. LinkedIn ha circa 8 milioni di utenti (+66% rispetto l’anno precedente) che utilizzano la piattaforma 10 minuti in media per persona al mese, mentre Twitter si assesta sui 7 milioni di utenti con un utilizzo medio di 1 ora circa al mese (Cosenza 2017).

Figura 2 – Infografica relativa al numero di utenti dei social media in Italia e al tempo di permanenza su di esse

Fonte: Cosenza 2017, https://vincos.it/2017/04/04/social-media-in-italia-analisi-dei-flussi-di-utilizzo-del-2016/

Da questo schema si evince che l’interesse degli utenti italiani nei confronti del sito di social network dedicato ai professionisti sta aumentando anche se il dato relativo alla permanenza è eccessivamente troppo basso rispetto a quelli delle altre piattaforme di social media. Ciò sembra indicare che gli italiani hanno preso coscienza dell’utilità di avere un profilo professionale su LinkedIn allo scopo di dimostrare di essere presenti nel grande database del social network professionale per eccellenza, ma probabilmente non lo sfruttano ancora nel pieno delle loro possibilità, prediligendo altri canali social.

64

2. Analisi del Work Trends Study di Adecco Italia

Adecco Italia, dal 2012 svolge annualmente un’indagine per studiare il fenomeno del Social Recruiting e della Digital Reputation coinvolgendo candidati, lavoratori e

recruiter. L’indagine presa in esame fa riferimento al 2015 ed è stata realizzata su 2742

candidati dai 18 ai 65 anni e 143 recruiter dai 25 ai 63 anni (con una piccola percentuale che va oltre i 63 anni d’età). Nel seguente grafico, sarà illustrata la distribuzione per classi d’età dei candidati oggetto d’analisi (di cui il 49,9% sono maschi e il 50,1% femmine):

Figura 3 – Grafico relativo alle classi d’età dei candidati oggetto dell’analisi

Fonte: Adecco 2015, http://www.adecco.it/come-trovare-lavoro/digital-reputation-e-social-recruiting

Nel grafico successivo, invece, verrà illustrata la distribuzione anagrafica dei

recruiter intervistati di cui il 69,2% sono maschi e il 30,8% sono femmine:

Figura 4 – Grafico relativo alle classi d’età dei recruiter oggetto dell’analisi

Fonte: Adecco 2015, http://www.adecco.it/come-trovare-lavoro/digital-reputation-e-social-recruiting 18 - 35 anni 47% 36 - 50 anni 40% 51 - 65 anni 13%

CANDIDATI

18 - 35 anni 36 - 50 anni 51 - 65 anni

25 - 35 anni 28% 36 - 50 anni 55% 51 - 63 anni 16% over 63 anni 1%

RECRUITER

65

Interrogati sul tema del social recruiting, i candidati sostengono che l’80% delle proprie ricerche di lavoro vengono effettuate online utilizzando prevalentemente le bacheche di annunci di lavoro online, ma anche attraverso le sezioni dedicate presenti sui siti aziendali e, in minor misura, utilizzando le piattaforme di social media. Di seguito, il grafico che mostra in che misura percentuale i job seeker si dedicano alla ricerca di un’occupazione utilizzando i canali che il web mette loro a disposizione:

Figura 5 – Grafico relativo ai canali utilizzati dai candidati per effettuare ricerche di lavoro online

Fonte: Adecco 2015, http://www.adecco.it/come-trovare-lavoro/digital-reputation-e-social-recruiting

Alla domanda se fossero mai stati contattati da un recruiter tramite i social network

site, l’84,6% degli intervistati ha risposto negativamente, mentre il restante 15,4% ha

affermato di essere stato contattato e, di questi, l’8,4% ha effettivamente ottenuto il posto di lavoro. Questo è un dato in crescita rispetto l’anno precedente in cui la percentuale relativa all’ottenimento di una posizione lavorativa a seguito di un contatto a mezzo social si assestava al 7%.

I candidati sfruttano i siti di social network per cercare contatti con recruiter e potenziali datori di lavoro ma anche per mantenere relazioni con colleghi o ex colleghi. I

job seeker utilizzano maggiormente LinkedIn per scopi professionali, rispetto a

Facebook e altre piattaforme: soltanto l’1,1% dichiara di utilizzare Facebook per finalità strettamente professionali ma il 29% lo utilizza per ricercare informazioni relative alle aziende per le quali vorrebbero lavorare.

Bacheche di annunci online 53% Siti aziendali 32% Social Media 15%

CANALI UTILIZZATI DAI CANDIDATI PER LE RICERCHE