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Analisi della struttura dei costi e natura dei cost

3.5 La definizione del loss period nel calcolo dei lost profits

3.9 Stima degli avoided costs

3.9.2 Analisi della struttura dei costi e natura dei cost

Per poter stimare gli avoided costs è necessario esaminare la struttura dei costi dell’azienda e definire la relazione esistente tra i ricavi e le singole voci di costo.

A seconda della natura o della dimensione dell’impresa danneggiata, il grado di accuratezza contenuto nei documenti contabili relativamente ai costi di un particolare prodotto o servizio può variare notevolmente da azienda ad azienda.

Inoltre, a seconda della natura della disputa, gradi diversi di specificità possono essere necessari per stimare l’entità degli avoided costs. Il professionista tenuto al calcolo dei lost profits deve analizzare e capire l’insieme dei costi che l’azienda è tenuta ad affrontare per lo svolgimento della sua attività e ad identificare i driver o i fattori che li influenzano. 109

Un’accurata analisi dei costi parte dal conto economico dell’azienda in cui troviamo i ricavi dai quali vengono dedotte le varie voci di costo, fino ad arrivare al reddito netto. Molti indici di redditività sono utilizzati nell’analisi finanziaria come il margine operativo lordo (EBITDA/vendite) che include solo il costo del venduto o il margine di profitto netto che include invece tutti i costi e le imposte. Questi margini differiscono tra loro poiché incorporano componenti di costo diverse e non coincidono con quello utilizzato nell’analisi dei lost profits cioè quello che sottrae dai ricavi persi i costi incrementali ad esso associati. 


Non è semplice determinare quali costi si sarebbero manifestati ed ogni caso è unico perché presenta delle caratteristiche specifiche. Se per esempio, se l’azienda danneggiata non incorre in altri costi se non quelli del venduto allora il margine operativo lordo potrebbe essere la grandezza utilizzata per definire gli avoided costs. Se

Hon. Martin “Marty” Lowy, Judge, Proving and defending lost profits damages, 101st

108

Judicial District Court, Dallas, Texas - Business Litigation Section- Dallas Bar Association, 2011, p.11

AICPA,Practice Aid 06-4, Calculating Lost Profits, New York, NY, 2006, p.29

invece sono presenti altri costi rilevanti oltre a quelli del venduto dobbiamo prendere in considerazione un altro tipo di indice. 110

Il punto iniziale dell’analisi della struttura dei costi è la separazione tra costi fissi e costi variabili. I costi variabili sono quei costi che variano al variare del livello di output e includono i materiali diretti, lavoro diretto, commissioni sulle vendite, lavoro dipendente, costi di distribuzione, ecc. I costi fissi, invece, sono quelli che non variano al variare del livello della produzione (almeno nel medio termine) come per esempio il canone di locazione. 111

Come già detto, a meno che il loss period in questione non sia piuttosto breve, è improbabile che tutti i costi siano puramente fissi o puramente variabili. È importante 112

determinare come le varie voci di costo cambiano al variare del livello di produzione. Di solito, in caso di variazione dei ricavi, i costi ad essi associati sono identificati nei costi variabili, cioè quelli che variano in proporzione al livello di produzione. I costi fissi, invece, rimangono relativamente costanti indipendentemente dal livello di output (a meno che non ci sia un incremento nella produzione oltre una certa soglia) ed è per questo che non vengono di solito considerati nel calcolo degli avoided costs, poiché essi sarebbero stati sostenuti in ogni caso. A questo proposito il conto economico riclassificato a margine di contribuzione può fornirci indicazioni utili circa i costi che variano direttamente al variare dell’output (vedi figura 3.9).

Patrick A. Gaughan, Measuring Business Interruption Losses and Other Commercial

110

Damages, 2009 Edition, op.cit., 2009, p.201-204

Niamh Brennan e John Hennessy, Forensic accounting and calculation of commercial

111

damages, 2001, p.9

AICPA,Practice Aid 06-4, Calculating Lost Profits, New York, NY, 2006, p.29

Conto economico a margine di contribuzione a costi variabili

Figura 3.9: Conto economico riclassificato a margine di contribuzione (fonte: elaborazione dell’autore)

Alcuni costi, invece, possono essere in parte fissi e in parte variabili come per esempio i costi dello staff addetto alla manutenzione. Infatti un manutentore deve essere parte dell’organico anche se i macchinari non necessitano di riparazioni in un certo momento. Se però il numero dei macchinari aumenta nel tempo, nuovi manutentori saranno necessari. Così come le spese sostenute per il canone di locazione che risultano essere fisse fino ad un certo livello di produzione in seguito al quale è necessario prendere in locazione uno stabilimento di maggiori dimensioni che implica maggiori costi.


Inoltre ci sono situazioni in cui alcuni costi variabili non si applicano a tutti i clienti, come le commissioni sulle vendite, che possono differire da soggetto a soggetto, o le spese di spedizione. 113

Per tali motivi la natura dei costi diventa rilevante al fine della stima. Per esempio se si prende in considerazione il costo del venduto (figura 3.10) come base per l’analisi è

Voce Anno X+1 Anno X

A) Ricavi di vendita B) Costi variabili totali:

• spese di utilizzo materie prime • costi variabili di fabbricazione • costi variabili commerciali • Altri costi variabili

C) Margine di contribuzione (A-B) D) Costi fissi totali:

• costi fissi commerciali • costi fissi di fabbricazione • costi fissi amministrativi • Ammortamento

• Altri costi fissi

E) Risultato operativo - EBIT (C-D) F) (+/-) Proventi/oneri finanziari

(+/-) Componenti straordinari di reddito G) Risultato ante-imposte (E-F)

H) Imposte sul reddito d’esercizio I) Risultato netto (G-H)

Patrick A. Gaughan, Measuring Business Interruption Losses and Other Commercial

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necessario sapere che esso varia direttamente al variare delle vendite ma contiene anche costi che non possono non essere interamente evitati, come quelli di produzione già sostenuti prima della manifestazione del danno con lo scopo di anticipare la produzione. Inoltre esso include alcuni costi fissi. Tuttavia alcuni costi variabili non sono inclusi 114

nel costo del venduto come le spese di trasporto e alcuni costi amministrativi che variano al variare dell’output.

Conto economico a margine di contribuzione a costo del venduto

Figura 3.10: Conto economico riclassificato al costo del venduto (fonte: elaborazione dell’autore)

Se invece si fa riferimento ai costi diretti, si parla dei costi specifici per la produzione di un particolare prodotto (e generalmente essi sono costi variabili) mentre i costi indiretti possono essere attribuiti al singolo prodotto usando un criterio di ripartizione.

Voce Anno X+1 Anno X

A) Ricavi di vendita B) Costo del venduto: • Acquisti di merce • Acquisti di servizi • Godimento beni di terzi

• Costo del lavoro (stipendio, accantonamento TFR)

• (+/-) Variazione rimanenze di materie prime e merci

• Altri costi industriali

• Ammortamento e svalutazioni • Costi per lavori interni

C) Margine lordo industriale (A-B) D) Costi:

• Amministrativi e generali • Commerciali e distributivi

E) Risultato operativo (EBIT) (C-D) F) (+/-) Proventi e oneri finanziari


(+/-) Rettifiche di valore di attività finanziarie G) Risultato di competenza (E-F)

H) (+/- ) Proventi e oneri straordinari I) Risultato ante-imposte (G-H) L) Imposte sul reddito

M) Reddito netto (I-L)

AICPA,Practice Aid 06-4, Calculating Lost Profits, New York, NY, 2006, p.30

Altra categoria di costi da considerare sono gli overhead costs, cioè costi per servizi generali che non sono imputabili direttamente al prodotto ma che possono essere ripartiti tra più prodotti come ad esempio le spese per marketing e pubblicità. Questi 115

sono costi fissi che di solito non vengono dedotti dai ricavi incrementali poiché vengono comunque sostenuti dall’azienda. Tuttavia, nel caso in cui si manifesti un’interruzione totale della gestione ed essi non vengano sostenuti, si devono aggiungere agli avoided costs. 


Un metodo semplice per calcolarne l’incidenza è quello di utilizzare un indice del tipo: Overhead Ratio (Ricavi)= Total overhead costs/Ricavi

Tale rapporto può essere applicato facilmente ai ricavi ma dall’altro lato, l’applicazione di tale indice li farebbe diventare costi variabili quando nella realtà sono fissi. 
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Inoltre è necessario considerare costi straordinari che si possono manifestare come risultato del danno. Infatti, se l’azienda è tenuta a sostenere ulteriori costi per mitigare i danni, essi dovrebbero essere aggiunti alle perdite. 117

Come i ricavi mancati, anche i costi non sostenuti devono essere stimati anche perché molti conti economici non distinguono tra costi fissi e costi variabili. Per tale motivo le varie categorie di costo devono essere esaminate per poter definire come esser variano al variare del livello dei ricavi. La tecnica di stima appropriata varia a secondo dello scopo dell’analisi e a seconda delle informazioni a disposizione.

I costi possono essere stimati partendo da fonti interne all’azienda come i dati contabili storici e applicando ad essi tecniche di stima analitiche accompagnate dal giudizio dell’esperto. In alcuni casi le fonti interne possono essere costituite da report stilati dall’azienda con scopi previsionali, mentre in altri casi si possono utilizzare i documenti contabili dell'azienda come base per stimare i costi. Se invece tali

AICPA,Practice Aid 06-4, Calculating Lost Profits, New York, NY, 2006, p.30

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Patrick A. Gaughan, Measuring Business Interruption Losses and Other Commercial

116

Damages, 2009 Edition, op.cit., 2009, p.219

Niamh Brennan e John Hennessy, Forensic accounting and calculation of commercial

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informazioni non sono presenti, l’esperto può basarsi su informazioni esterne all’azienda, prendendo in considerazione fonti statistiche o di settore. 118