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Analisi della versione in tedesco del regolamento

L’analisi della versione in tedesco del regolamento segue le medesime fasi dell’analisi dei testi in italiano e inizia quindi con la misurazione della leggibilità del testo attraverso il lettore di leggibilità ‘Lesix’. Successivamente vengono valutate le componenti lessicali, morfosintattiche del testo alla luce di quanto contenuto nelle linee guida usate in Germania per la redazione di testi amministrativi. Eventuali criticità del testo tedesco vengono spiegate alla luce di una possibile interferenza del testo in italiano sulla traduzione in tedesco.

14.4.1 Leggibilità e comprensibilità del testo

L’analisi del software ‘Lesix’ ci ridà un testo piuttosto complesso da comprendere, con un indice pari a 39, per cui la difficoltà di lettura del regolamento sarebbe paragonabile a quella di testi o riviste scientifici rivolti a un pubblico che abbia concluso gli studi universitari.

Le difficoltà di lettura non sono dovute tanto alla lunghezza delle frasi o alla presenza di parole composte lunghe e complesse, quanto alla presenza di molte forme verbali al passivo, all’utilizzo dello stile nominale e di verbi modali che appesantiscono e ‘gonfiano’ il testo rispetto alle forme dirette del verbo. Questo risultato riflette in parte quanto emerso durante l’analisi della leggibilità del testo in italiano, che non presenta criticità riguardo il lessico utilizzato, mentre la leggibilità è ostacolata dalla presenza di lunghe catene di modificatori nominali, da frasi troppo lunghe e soprattutto dall’uso di molte forme verbali al passivo e dello stile nominale. Per quanto riguarda la presenza di frasi eccessivamente lunghe, sebbene il testo tedesco rispetti la suddivisione in periodi del testo italiano, il lettore di leggibilità ‘Lesix’ non individua periodi troppo lunghi. Questo perché le linee guida sulla scrittura amministrativa per il tedesco non pongono un limite prestabilito di parole da rispettare per creare frasi semplici e comprensibili, come invece viene stabilito da molte linee guida per l’italiano (20-25 parole). Le linee guida per il tedesco si limitano a ricordare l’importanza di costruire frasi concise, complete

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e soprattutto ben organizzate al loro interno, senza dare troppa importanza al numero delle parole. Come viene fatto notare nella guida Bürgernahe Verwaltungssprache (2002, p. 23), non sempre le frasi brevi sono per forza più comprensibili, anche frasi lunghe possono essere facili da comprendere se ben strutturate al loro interno ed è comunque necessario trovare la giusta lunghezza della frase in base alla quantità di informazioni che si vogliono dare per evitare di formare periodi dalla densità informativa troppo alta.

Lessico e morfosintassi

Nel testo in tedesco non sono state rilevate parole particolarmente complesse e inusuali, il lessico è generalmente semplice, anche se alcune scelte lessicali potrebbero essere riviste non tanto per migliorare la leggibilità del testo, quanto per renderlo più idiomatico. Nel testo tedesco viene usato il vocabolo Käufer per tradurre l’italiano ‘acquirente’. Come nel testo in italiano, anche in tedesco il vocabolo potrebbe essere sostituito da una parola d’uso più comune, cioè

Kunde (cliente). Questa scelta traduttiva si potrebbe spiegare con una certa interferenza

dell’italiano nella traduzione in tedesco. Il traduttore ha scelto un termine legato al lessico tecnico dell’attività commerciale (Käufer) anziché un termine di uso più comune (Kunde) per trovare un equivalente traduttivo il più vicino possibile al vocabolo italiano, senza tenere conto della funzione comunicativa del testo. Lo stesso vale per la traduzione della perifrasi ‘modalità per il rilascio e per il rinnovo’ in Modalitäten zur Ausstellung und zur Verlängerung, che viene tradotta senza ricorrere alla formazione di parole composte che risulterebbero più idiomatiche (Verlängerung- und Austellungsmodalitäten).

Sempre riguardo alle scelte traduttive, sono state evidenziate traduzioni non corrispondenti dal punto di vista semantico al vocabolo italiano. Nell’ Art. 4 la parola ‘frutti di bosco’ viene tradotta con Beerenobst (bacche), quando la traduzione corretta del termine è Waldbeeren. Lo stesso vale per la traduzione del termine ‘rinnovo’ con il termine tedesco Verlängerung (prolungamento) anziché con Erneuerung. È stata inoltre evidenziata la presenza di un termine non normato dalla banca dati Bistro:

Termine presente nel regolamento

Termine Validato da Bistro Corrispondente termine in italiano

Gemeindeausschuss Landesausschuss Giunta provinciale

È interessante osservare che la traduzione in tedesco abbandona alcune delle perifrasi e locuzioni stereotipate che caratterizzano il testo in italiano, che vengono tradotte tramite preposizioni o utilizzando un linguaggio più comune:

in base alle definizioni previste > entsprechend salvo espressa richiesta > es sei denn

titolo di preferenza > Vorrang geben ubicato > im Gebiet

in altra sede > in einen anderen Ort

Vengono invece mantenute dal testo tedesco le parole astratte presenti nella versione in italiano (Modalità > Modalitäten, Istituzione > Einrichtung, diminuzione > Verringerung, Ammissione > Zulassung), per cui anche la traduzione in tedesco risulta caratterizzata dall’uso dello stile nominale. Come nel testo italiano, anche il testo tedesco all’Art. 1 fa uso dello stile nominale per esprimere l’oggetto del regolamento:

ʻDurch vorliegende Verordnung, die gemäß L.G. 10/1999, L.G. 3/2003 und D.LH. Nr. 10/2012

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Bauernmarktes und des Biobauernmarktes in Bozen geregelt.ʼ

Lo stesso vale per gli Art. 2, 7 e 8:

ʻDie Einrichtung neuer Bauernmärkte oder die Aufstockung/Verringerung der Standplätze für bereits vorhandene Märkte müssen vom Gemeindeausschuss genehmigt werden.ʼ (Art. 2) ʻFür die Modalitäten zur Ausstellung und zur Verlängerung der Konzession sowie für die Bezahlung der Gebühr für die Besetzung des öffentlichen Grundes wird auf die geltende Cosap-Ordnung verwiesen.ʼ(Art. 7)

ʻDie Nachfolge in die Konzession für die Besetzung.ʼ (Art. 8)

Lo stile nominale o ‘Nominale Umschreibung’ è una caratteristica propria anche del linguaggio burocratico tedesco (Wagner: 1984, p. 22), tuttavia nel caso specifico è attribuibile a una interferenza del testo in italiano nella traduzione, in quanto l’uso dello stile nominale nelle porzioni di testo in tedesco è presente nelle medesime porzioni di testo in italiano.

Per concludere l’analisi del lessico, è da notare la presenza solo nella versione in tedesco di nomi di mestiere o nomi comuni espressi sia al genere maschile che al genere femminile nel rispetto del principio della parità di genere previsto dalle linee guida per la scrittura amministrativa in Germania:

Direktvermarkter/Direktvermarkterin, DirektvermarkterInnen, Bauern/Bäuerinnen, Landwirte/Landwirtinnen, Verkäufer/Verkäuferinnen, Teilnehmer/ Teilnehmerinnen.

Sintassi

Il testo in tedesco mantiene la suddivisone in periodi del testo italiano, per cui un periodo in italiano è fatto corrispondere a un periodo in tedesco. Questo determina che nel testo in tedesco alcuni periodi siano piuttosto densi dal punto di vista informativo, come all‘ Art. 1:

ʻUnter “Bauernmarktˮ versteht man jenen Markt, auf welchem ausschließlich

Direktvermarkter und Direktvermarkterinnen selbst erzeugte landwirtschaftliche Primärprodukte oder verarbeitete, landwirtschaftliche Produkte aus eigener Herstellung entsprechend den Begriffsbestimmungen gemäß Art. 2 des D.Lh. Nr. 10/2012 verkaufen.ʼ

Si evidenzia inoltre la presenza di molte forme verbali al passivo che ricalcano la struttura della frase italiana e rendono anche il testo in tedesco inutilmente contorto e piuttosto implicito: La durata della concessione è fissata a tre anni > Die Dauer der Konzession wird auf drei Jahren

festgesetzt.

Verdure e frutti di bosco possono essere venduti […] > Gemüse und Beerenobst dürfen nur

verkauft werden […].

Le misure dei banchi di vendita sono determinate dall’amministrazione […] > Die Ausmaße

der Marktstände werden von der Gemeindeverwaltung […] festgelegt.

Dove possibile viene concesso il parcheggio del mezzo di trasporto > Wenn es möglich ist, wird

das Parken des Fahrzeugs zugelassen.

In ogni banco di vendita deve essere esposto il cartello con i dati identificativi del maso > Für

die ausgestellten Erzeugnisse müssen die gesetzlich vorgeschriebenen Erkennungsdaten zweisprachig angegeben werden.

Nel testo sono presenti inoltre strutture sintattiche proprie della lingua burocratica tedesca quali: -La separazione del nome dall’articolo tramite una Partizipialkonstruktion contenete un participio attributivo (Stadt Bochum: 2002, p.11):

ʻDie mit Gemeinderatsbeschluss Nr. 52 vom 22.04.1997 in geltender Fassung genehmigte

Bauernmarktordnung wird abgeschafft.ʼ

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-L’infinito modale (Modale Infinitiv), (Wagner, 1984, p. 40):

ʻDie geltenden Hygienevorschriften sind von den Anbietern einzuhalten.ʼ

Queste due costruzioni dovrebbero essere evitate nei documenti amministrativi in quanto rendono contorta la costruzione della frase.

Il contenuto informativo

Dal punto di vista del contenuto informativo, l’obbligo di scrivere i testi bilingui in modo pressoché speculare, fa sì che le informazioni seguano l’ordine seguito nel testo italiano. Di conseguenza anche nel testo tedesco si ripresenta l’incoerenza tra il titolo di un articolo e il contenuto dell’articolo stesso evidenziati per l’italiano, influenzando inevitabilmente anche la coerenza globale del testo in tedesco. Infine, sono stati evidenziati casi in cui la traduzione in tedesco del testo veicola informazioni diverse rispetto all’originale in italiano. È questo il caso dell’Art 1: ʻAuf dem Biobauernmarkt dürfen nur Produkte aus biologischem Anbau verkauft

werden.ʼ La presenza dell’avverbio di limitazione nur implica che al mercato biologico si

possano vendere solo ed esclusivamente prodotti biologici. Questa limitazione non è però presente nel testo in italiano. Mancando l’avverbio di limitazione cambia anche il tipo di informazione, per cui secondo il testo in italiano, è permesso vendere al mercato biologico sia prodotti biologici che prodotti non biologici. Un altro caso di mancata corrispondenza di senso tra i due testi si trova nell’ Art. 3, dove la congiunzione avversativa ‘o’ viene tradotta in tedesco con la congiunzione esplicativa beziehungsweise, modificando inevitabilmente il senso della frase:

ʻDie zugelassenen Verkäufer/Verkäuferinnen müssen in Vereinigungen von landwirtschaftlichen Erzeugern eingeschrieben sein, […] bzw. in den Verzeichnissen der ökologisch wirtschaftenden Landwirtschaftsbetriebe oder der Betriebe, die Bioprodukte verarbeiten, eingetragen sein.ʼ

Mentre in italiano il testo è il seguente:

ʻI venditori ammessi devono essere iscritti ad associazioni di produttori agricoli[...], o negli

albi delle aziende agricole biologiche o di trasformazione biologica o similari.ʼ

14.4.2 Conclusioni

In base all’analisi della leggibilità condotta da ‘Lesix’, il testo del regolamento in tedesco ha una difficoltà di lettura piuttosto elevata come il testo in italiano. Gli aspetti che complicano la lettura e la comprensione non sono la presenza di frasi molto lunghe o di parole complesse, quanto la presenza di molte forme verbali al passivo e di frasi nominali. Contrariamente a quanto previsto dalle linee guida per la scrittura amministrativa in tedesco, il testo contiene molte nominalizzazioni, molti verbi al passivo che rendono il testo impersonale e poco diretto nel veicolare le informazioni. Questi aspetti sono sicuramente il risultato di un’interferenza del testo italiano nella traduzione. Si sono però riscontrate strutture sintattiche proprie della scrittura burocratica in tedesco che non sono attribuibili all’interferenza dell’italiano. Dal punto di vista informativo ritroviamo anche nella traduzione in tedesco l’incoerenza semantica tra titolo degli articoli e contenuto degli articoli stessi, mentre sono stati evidenziati due casi in cui il testo tedesco veicola informazioni diverse rispetto al testo originale in italiano. Il testo in tedesco dimostra di discostarsi dal testo in italiano nel riportare sia al maschile che al femminile i nomi di mestiere o i nomi comuni e nell’abbandonare alcune delle perifrasi e locuzioni stereotipate che sono contenute nel testo italiano.

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15. Analisi di una delibera

In questo capitolo viene analizzato il testo della delibera n. 658 emessa dalla Giunta provinciale di Bolzano in data 03.07.2018 per posticipare la data di consegna della documentazione sui vaccini. Il testo è stato scritto prima in italiano e poi tradotto in tedesco.

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A una prima lettura del testo emergono grossi ostacoli alla chiarezza del testo: un primo ostacolo riguarda l’oggetto della delibera, che non è formulato in modo sintetico. Oltre a essere troppo lungo, l’oggetto della delibera è incoerente con il contenuto del testo: sembra che la delibera riguardi sia l’applicazione del D.L n. 73/2017, che il rinvio della scadenza entro cui consegnare la documentazione vaccinale. Solo proseguendo nella lettura del testo si comprende che il vero oggetto della delibera è il rinvio della scadenza, mentre il D.L n.73/2017 rappresenta il riferimento normativo su cui si basa la delibera. Procedendo dalla lettura dell’oggetto alla lettura del contenuto, si presentano altre difficoltà, rappresentate principalmente dalla presenza di periodi molto lunghi, dove si concentrano molte informazioni che non sono state organizzate in modo tale da dare rilievo a quelle più importanti. La presenza di lunghi incisi ostacola l’individuazione del verbo reggente o del verbo principale all’interno di frasi subordinate. Gli incisi, rappresentati perlopiù da riferimenti normativi o lunghe catene di modificatori nominali, obbligano ad una ulteriore rilettura del testo per poter individuare informazioni essenziali riguardanti le cosiddette “Cinque W” (chi?, che cosa?, quando?, come?, perché?). A questo si aggiunge la presenza di termini che non posso considerarsi comprensibili alla maggior parte dei lettori del testo, quali a decorrere dell’anno 2018/2019, responsabilità genitoriale,

documentazione comprovante, differimento ecc. Un elemento particolarmente ‘disturbante’ è

l’utilizzo della congiunzione ovvero, che crea ambiguità nell’interpretazione della frase, in quanto non è chiaro se vada considerato nella sua funzione disgiuntiva (nel senso di oppure) oppure nella sua funzione esplicativa (nel senso di vale a dire). Fin da una prima lettura appare chiaro come il testo non segua regole fondamentali per la chiarezza dei testi indicate all’interno del Codice di Stile (Dipartimento per la Funzione Pubblica:1993), quali una lunghezza delle frasi compresa tra le 20-25 parole, uno stile lineare, informazioni confezionate in modo tale che l’utente sia capace di comprendere a chi è destinato il messaggio e il senso principale del testo. In conclusione, una prima lettura esplorativa del testo ci ridà una delibera generalmente non chiara, dove è necessario ricorrere a successive riletture per reperire le informazioni di base.

15.1 Leggibilità del testo

L’analisi della leggibilità svolta da READ.IT conferma in parte quanto già osservato durante la lettura sommaria e globale del testo. READ.IT ci ridà infatti un testo di difficile lettura, con un indice Gulpease pari a 37,9, il che significa che tale testo è quasi incomprensibile per lettori con licenza elementare e media, mentre è molto difficile per lettori con diploma superiore. Andando a vedere la leggibilità del testo indicata dal modello READ.IT Globale, anche questo indice ci ridà un testo molto difficile, con un valore pari al 100% (Fig. 11)

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Diversamente da quanto atteso, il testo presenta un READ.IT Base molto basso, con un valore pari a 0,2, che accomuna il testo della delibera al gruppo dei testi di facile lettura. In realtà, se si vanno a vedere i fattori considerati per calcolare il READ.IT Base, cioè la lunghezza dei periodi e la lunghezza delle parole, il testo presenta livelli ben più alti di quelli che caratterizzano i testi di facile lettura. Il testo presenta infatti una lunghezza media di periodi pari a 82 tokens (molto più alta rispetto ai 15 tokens dei testi di semplice lettura) e una lunghezza media delle parole pari a 5,4 caratteri (mentre per i testi considerati semplici il valore è 5,0). Il valore così basso del READ.IT Base potrebbe essere dovuto al numero relativamente basso dei periodi del testo e alla relativa brevità del testo stesso e non è in ogni caso indice di facile leggibilità, perché come abbiamo visto, la delibera contiene frasi e parole mediamente molto lunghi. Per quanto riguarda il profilo lessicale della delibera, READ.IT ci ridà un testo piuttosto complesso, dovuto soprattutto a una bassa percentuale di lemmi appartenenti alle sezioni ‘Fondamentale’ e ‘Alto Uso’ che compongono il VdB, a cui appartiene solo il 68,5% dei lemmi contenuti nel testo (per i testi semplici il valore è fissato a 74,8%) (Fig. 12).

Fig. 12 Profilo lessicale della delibera

Quanto rilevato dall’analisi di READ.IT conferma le osservazioni fatte durante la lettura preliminare del testo, nella quale si sono evidenziate molte parole ed espressioni di difficile comprensione. Le difficoltà maggiori sono però da rilevare nel profilo sintattico del testo, che ha un valore molto alto, pari al 100%, determinato prevalentemente da una media elevata di proposizioni per periodo (6,8), che risulta molto più alta non solo della media dei testi di facile lettura (2,0), ma anche della media dei testi di difficile lettura (2,6). A questo si aggiunge una media elevata di subordinate (54%), che è molto maggiore rispetto alla media delle proposizioni principali (45%) e una media delle altezze massime altrettanto elevata. Ricordiamo che con altezze massime si intende la massima distanza che intercorre tra la radice (root) dell’albero sintattico e le foglie dell’albero. Tale distanza viene misurata in base al numero di relazioni di dipendenza che collegano la radice alla foglia. Maggiore è il numero delle dipendenze, maggiormente complessa e incassata sarà la frase presa in analisi. Nel testo preso in esame, READ.IT ci ridà una lunghezza media delle relazioni di dipendenza molto alta (13,5), il doppio rispetto a quella prevista per i testi di difficile lettura. Questo è un indice del fatto che il testo contenga periodi con proposizioni molto complesse, lunghe e incassate fra loro. Da notare è infine un valore molto alto rilevato alla voce ‘Media delle lunghezze massime di dipendenza’, pari a 29, quattro volte più elevato rispetto a quello previsto per i testi di semplice lettura. Anche questo dato è indice di un testo formato da periodi lunghi, che contengono proposizioni altrettanto lunghe, dove la testa verbale e il suo dipendente si trovano distanti, separati da lunghe catene di modificatori verbali. Non a caso il testo presenta anche strutture nominali complesse, che hanno una profondità media molto più alta dei testi di facile e difficile lettura. Queste difficoltà di ordine sintattico si ritrovano lungo tutto il testo: se andiamo a vedere la scheda ‘Proiezione della leggibilità sul testo’ (Fig.13), notiamo che tutti i periodi presentano difficoltà sintattiche, confermando le osservazioni fatte durante la fase di valutazione generale della

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chiarezza del testo, dove è stato evidenziato il ricorso a incisi, lunghe catene di modificatori nominali e a periodi troppo lunghi.

Fig. 13 Proiezione della leggibilità del testo

Per spiegare le difficoltà di ordine sintattico che caratterizzano l’intero testo, ne riportiamo a titolo d’esempio il primo paragrafo:

‘Il Decreto Legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con Legge n. 119 del 31 luglio 2017,

prevede nell’articolo 3-bis, che i dirigenti delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e

i responsabili dei servizi educativi per l'infanzia, dei centri di formazione professionale

regionale e delle scuole private non paritarie, invitano i genitori esercenti la responsabilità

genitoriale, i tutori o i soggetti affidatari dei minori a depositare, entro il 10 luglio, la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento delle stesse, o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all'azienda sanitaria locale.’

In questo primo paragrafo le difficoltà riguardano: la presenza di un periodo molto lungo (96 parole), nel quale il verbo reggente (in rosso) regge due proposizioni subordinate completive (sottolineate in nero), la presenza di incisi (in blu) che separano il soggetto dal verbo reggente o il verbo dal suo complemento oggetto e lunghe catene di modificatori nominali (in verde) che separano le teste verbali dai loro dipendenti.

15.2 Comprensibilità del testo

Lessico e morfosintassi

Durante l’analisi della leggibilità del testo attraverso READ.IT è emerso che la delibera contiene pochi lemmi appartenenti al VdB e specificatamente alle sezioni ‘Lessico fondamentale’ e ‘Lessico di base’. Quanto emerso è dovuto principalmente al fatto che la delibera fa ricorso ad alcuni termini tecnici, ma soprattutto a un buon numero di pseudotecnicismi, prassismi o genericismi propri dello stile burocratico. Tra i vari termini non appartenenti al Vocabolario di Base si sono evidenziati i seguenti termini provenienti dal linguaggio normativo:

Decreto legge

Scuole private non paritarie Responsabilità genitoriale

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Anagrafi vaccinali

Documentazione vaccinale Disposizioni di legge

Altri termini utilizzati nel testo rappresentano invece pseudo-tecnicismi e prassismi propri dello stile burocratico che vengono usati per innalzare il registro della comunicazione o per ossequio alla tradizione del linguaggio burocratico (Lubello: 2014, p. 54):

depositare (consegnare) differimento (rinvio)

a decorrere dall’anno 2018/2019 (a partire dall’anno 2018/2019) ricezione (ricevimento)

comprovante (che certifica)

Per quanto riguarda invece la morfosintassi si registra un frequente ricorso a participi presenti con valore verbale, che concorrono a rendere implicite le informazioni contenute nel testo:

i genitori esercenti

la documentazione comprovante circolare recante

sistema informatico contenente

A questi si aggiunge l’inversione dell’ordine normale delle parole (presentazione della formale

richiesta anziché presentazione della richiesta formale) e il ricorso allo stile nominale, come

dimostra l’uso di espressioni quali: documentazione comprovante l’effettuazione della

vaccinazione oppure procedere alla richiesta e ricezione della documentazione.