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La valutazione della leggibilità a livello di frase

Come precedentemente detto, la novità di READ.IT non sta solamente nell’aver integrato elementi sintattici e morfo-sintattici nel processo di valutazione della leggibilità dei testi; una grande novità è rappresentata dalla possibilità di poter individuare attraverso READ.IT i luoghi di complessità all’interno di un testo, di poter evidenziare frasi di difficile comprensione e intervenire per migliorare la leggibilità complessiva del testo. Nella scheda ‘Proiezione della leggibilità del testo’ (Fig.6) è possibile individuare i periodi che necessitano di revisione: per ogni periodo READ.IT valuta la complessità lessicale e grammaticale espressa attraverso colori che vanno dal verde (bassa complessità) al rosso (elevata complessità). Per la valutazione della leggibilità a livello di frase vengono usati gli stessi modelli applicati per la valutazione del READ.IT Globale a livello di testo (READ.IT Lessicale, READ.IT Sintattico, READ.IT di Base).

42 Con altezza massima dell’albero sintattico si intende la lunghezza massima che intercorre tra la radice (root) e la foglia dell’albero sintattico, espressa come numero di relazioni di dipendenza (archi) che intercorrono nel cammino foglia-radice. (Wikpedia:https://it.wikipedia.org/wiki/Albero_sintattico)

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Fig. 6 Proiezione delle leggibilità al livello della singola frase

12.2 READ.IT per l’analisi di testi legislativi

Nella valutazione della leggibilità globale di un testo READ.IT riconosce solo due livelli di leggibilità: un livello leggibile e uno complesso e sulla base di questi livelli fa una classificazione probabilistica della leggibilità del testo analizzato. Questi due livelli di leggibilità vengono riconosciuti da READ.IT sulla base di due corpora di apprendimento costituiti da testi provenienti da La Repubblica e Due Parole, un quotidiano di facile lettura e destinato a lettori con difficoltà linguistico-cognitive43.Entrambi i corpora provengono dal genere testuale della prosa giornalistica e di conseguenza condividono aspetti analoghi riguardo la densità lessicale o la composizione del vocabolario. I due corpora si differenziano tuttavia per altre caratteristiche linguistiche legate alla complessità testuale, quali ad esempio il numero di subordinate e la profondità degli alberi sintattici. Proprio per questi aspetti i due corpora sono stati scelti dai linguisti dell’ “Italia NLP Labˮ di Pisa durante la fase di addestramento del sistema READ.IT, per determinare i due livelli di leggibilità riconosciuti da READ.IT (Panizza:2016, p.131)

Nonostante il prototipo del sistema sia stato sviluppato partendo da corpus di testi provenienti dal dominio della scrittura giornalistica, READ.IT si è comunque dimostrato capace di individuare e analizzare la complessità di testi provenienti da altri domini, quali appunto quello del diritto. La capacità di READ.IT di individuare le difficoltà della lingua del diritto, mettendone in luce specifici luoghi di complessità, viene dimostrato da D. Brunato e G. Venturi che hanno usato READ.IT come strumento per l’analisi della leggibilità e la revisione di un testo amministrativo (Panizza: 2016, pp. 123-161). Il testo analizzato dai ricercatori è la Legge provinciale della Provincia autonoma di Bolzano, n.7 del 14 luglio 2015. Attraverso la semplificazione di questa legge i ricercatori hanno dimostrato come READ.IT sia in grado di identificare anche in testi non rappresentativi della lingua comune, i luoghi di complessità lessicale, sintattica e morfo-sintattica su cui intervenire, dimostrando di essere un valido strumento anche per la revisione di testi normativi e amministrativi.

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12.3 La misurazione della leggibilità con ‘Lesix’

Per la leggibilità dei testi in tedesco non sono stati trovati lettori di leggibilità altrettanto recenti come READ.IT e che combinino la misurazione della lunghezza di parole e frasi con le caratteristiche lessicali, morfosintattiche e sintattiche del testo. Si è quindi scelto di usare un indice di leggibilità tradizionale quale l’indice ‘Lesix’44 che applica nella misurazione la formula di leggibilità elaborata negli anni ‘70 da Rudolf Flesch:

F= 206, 835- (0,846 x S) – (1,015 x P) Dove:

F è la leggibilità misurata secondo questi parametri;

S è il numero delle sillabe, calcolato su un campione di 100 parole; P è il numero medio di parole per frase;

I valori dell’indice Flesch variano da una difficoltà minima per cui F= 100, a una difficoltà massima dove F= 0 e come per l’indice Gulpease, i valori vengono messi in relazione al livello di educazione del lettore. Generalmente la leggibilità è considerata alta se F>60, mentre è considerata media se F è compreso tra 50 e 60; è da considerarsi bassa se F<50.

Una particolarità dell’indice ‘Lesix’ è quella di unire il calcolo della leggibilità alla valutazione di alcune caratteristiche testuali quali la presenza di strutture nominali, di frasi passive, di parole semanticamente vuote e frasi impersonali che rendono il testo complesso e contorto.

13. La valutazione della comprensibilità del testo

Per poter iniziare a valutare la comprensibilità di un testo bisogna partire dal presupposto che il processo di comprensione è in sé molto complesso poiché influenzato da molti fattori, tra i quali le caratteristiche intrinseche alla lingua, la capacità del destinatario del testo di inferire e elaborare le informazioni, le sue aspettative e il suo interesse verso il testo stesso. Per questo motivo la comprensibilità viene definita quale caratteristica relazionale del testo (Piemontese: 1996, p. 115), perché essa è il frutto dell’interazione tra il testo e il suo destinatario. La comprensione implica la partecipazione attiva del lettore, che deve agire sul testo e usare contemporaneamente capacità linguistiche e cognitive per ricostruire ‘a ritroso’ il procedimento seguito dal produttore nello scrivere il testo. Nel momento in cui si cerca di comprendere un testo non è mai certo che si riesca a comprendere in toto il procedimento seguito dal produttore: l’esito del processo di comprensione è incerto, mai definibile attraverso valori assoluti (0 oppure 1) e non si può determinare con certezza se un testo verrà compreso e in quale misura. L’esito del processo di comprensione è inoltre influenzato dalla distanza che intercorre tra produttore e destinatario in termini di conoscenze, età, istruzione ecc. Tanto maggiore è la distanza che separa il produttore dal destinatario del testo, tanto più chiaro e comprensibile deve essere il testo che si vuole scrivere. Questo vale soprattutto per testi destinati a una pluralità indistinta di destinatari, quali i testi amministrativi, che si rivolgono a lettori indistinti e soprattutto non esperti.

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13.1 Griglia d’analisi della comprensibilità

Se da una parte è vero che il processo di comprensione è difficilmente prevedibile e mai assoluto, ma sempre strettamente legato a quelli che sono i destinatari, i contenuti e gli obiettivi del testo, è anche vero che si possono apprendere alcune tecniche di controllo della comprensibilità dei testi. Per produrre testi chiari bisogna considerare tre aspetti fondamentali: i destinatari, la chiarezza e l’organizzazione dei contenuti che si vogliono trasmettere e gli obiettivi stessi del testo. Sulla base di questi tre punti imprescindibili per l’elaborazione di testi chiari e comprensibili, si possono elaborare alcune domande che possono aiutare nel valutare la comprensibilità di un testo scritto:

Destinatario del testo

-Ci sono termini tecnici, abbreviazioni, sigle che non possono essere compresi dal destinatario non specialista?

-Ci sono parole straniere?

-Ci sono parole di uso non comune?

-Ci sono parole o espressioni tipiche del lessico burocratico? Chiarezza dei contenuti:

-Le idee necessarie alla comprensione sono esplicitate? Cioè, sono espresse attraverso frasi compiute? (chi? che cosa? perché? dove? quando? e con quali mezzi?)

-Le valenze dei verbi sono saturate?

-I connettivi vengono usati in maniera corretta oppure creano ambiguità nella comprensione della frase?

-La stessa cosa (persona, oggetto, operazione ecc.) è chiamata sempre con lo stesso termine?

-Il testo è organizzato in maniera orizzontale, cioè seguendo una continuità tematica oppure contiene molte informazioni che il destinatario deve inferire?

-La punteggiatura è usata in modo corretto per cui segnala correttamente al lettore le gerarchie che intercorrono a livello di frase?

Organizzazione dei contenuti: -Il testo è coerente e coeso?

-Le informazioni sono organizzate secondo un ordine gerarchico?

-Vengono usati paragrafi? I paragrafi corrispondono a nuclei tematici compiuti? Gli obiettivi del testo:

-Qual’è l’obiettivo del testo? Viene espresso chiaramente? -Il testo riesce a soddisfare il suo intento comunicativo?

In questo caso le domande vengono formulate in previsione di una valutazione della comprensibilità di testi di tipo giuridico/amministrativo che, rivolgendosi a un pubblico vasto e indistinto, devono tendere a un livello piuttosto elevato di esplicitezza e quindi di chiarezza. Riprendendo quanto formulato da Francesco Sabatini (1999) riguardo al vincolo interpretativo di un testo, i testi normativi e amministrativi sono particolarmente vincolanti o ‘rigidi’, cioè richiedono al lettore un’interpretazione del testo non libera, ma coincidente con le intenzioni dell’autore. Per limitare la libertà interpretativa del lettore, un testo deve essere molto esplicito, deve poter esprimere tutte le informazioni in maniera chiara e univoca, senza creare confusione o ambiguità nel testo ed evitare così che chi legge inferisca false informazioni sulla

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base di quanto scritto. Per poter essere espliciti i testi devono essere chiari ed esaurienti dal punto di vista informativo, devono esplicitare sempre il soggetto, saturare le valenze del verbo e ricorrere alla ripetizione piuttosto che alle sostituzioni lessicali.

Sulla base di quanto detto, la comprensibilità di un testo amministrativo non può prescindere dalla valutazione del suo grado di esplicitezza, cioè della completezza delle informazioni contenute e dal suo grado di rigidità, cioè di come vengono veicolate queste informazioni. A questo proposito si propone per l’analisi della comprensibilità dei testi amministrativi una griglia di analisi che incorpora al suo interno tre diversi livelli di valutazione (Fig. 7). Il primo livello riguarda la valutazione del lessico e della morfosintassi utilizzati per capire se il linguaggio del testo sia accessibile ai suoi destinatari. Un secondo livello di valutazione prende in considerazione i contenuti del testo, per valutare se sono sufficientemente espliciti, come vengono veicolati e organizzati. Infine, l’ultima fase di valutazione della comprensibilità del testo prende in considerazione gli obiettivi del testo stesso, per verificare se siano espressi chiaramente e raggiunti.

DESTINATARI Lessico e

morfosintassi

-Parole non appartenenti al VdB

-Termini tecnici -Pseudotecnicismi -Parole astratte -Forestierismi -Locuzioni stereotipate -Abbreviazioni e sigle -Aulicismi -Forme ellittiche -Formazioni perifrastiche

-Congiunzioni e preposizioni complesse

CONTENUTI Esplicitezza delle