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3. Plot – il blog sulle serie TV Dalla teoria alla pratica.

3.1 L’ANALISI DEL TARGET

Sia prima, ma soprattutto durante la creazione del sito è stata necessaria un’analisi del target di riferimento77. La ricerca pre-progettazione è stata effettuata con l’uso di Scenari. Lo scenario è una descrizione compatta ed informale di uno (o più) specifico utente che usa una specifica interfaccia in specifiche circostanze. Vengono indicati gli attori, gli obiettivi, le azioni, gli eventi e gli oggetti. Solitamente sono descritti in forma testuale ma possono essere integrati con disegni e storyboard. Sono utili per capire il comportamento degli utenti nella vita reale, per questo la descrizione deve essere quanto più esaustiva possibile. Deve avere informazioni su ciò che vuole fare, il suo background, gli obiettivi e le aspirazioni, e deve basarsi sullo studio ed osservazione di utenti reali. Con 3-4 scenari vengono descritti gli usi standard. È una tecnica economica usata per catturare il contesto reale in cui un’applicazione viene usata e per sollecitare la discussione utile a identificarne i requisiti78. In questo modo vengono date indicazioni concrete per la progettazione e lo sviluppo e viene fornito un contesto per eseguire la valutazione79.

In particolare gli scenari riportati sono stati costruiti su un campione di serializzati tratto e modellato su utenti reali appassionati di serie TV.

Rosario ha 35 anni e vive da solo. Lavora freelance per circa la metà del mese. Considerando il tipo di lavoro ha molto tempo libero, una parte del quale dedicato alle serie TV. Il tempo dedicato alla sua passione varia dalle quattro (quando lavora) alle sette ore. Riesce con facilità a seguire una cinquantina di titoli di vario genere, contemporaneamente, con una media di 6/7 episodi al giorno. Il suo hobby si riversa nel web poiché oltre a essere un membro attivo di gruppi a tema, è un assiduo frequentatore di blog. Poco attento alla grafica, accede ai blog solo per leggerne gli articoli. Tendenzialmente scova i blog preferiti tramite i social, ma utilizza anche il motore di ricerca. È attirato dal titolo e dall’incipit ma se scritto male va oltre e legge solo i punti più importanti, ma non concede una seconda possibilità all’autore.

77 Per quanto riguarda i dati sul popolo degli appassionati consultare il paragrafo 2.5.

78 Il primo punto da affrontare è l’analisi dei requisiti, che sono un’indicazione precisa di che cosa il sistema deve avere, definiscono i vincoli per la successiva progettazione. Si distinguono in:

• Requisiti funzionali che indicano cosa il sistema dovrebbe fare

• Requisiti non funzionali che indicano dei vincoli sul sistema ed il suo sviluppo (dati, ambiente, utente, usabilità, sicurezza)

Erika ha 26 anni ed è una studentessa. Le sue serie preferite sono Fringe e Lost, e in generale predilige fantascienza e drama. Dedica alla visione delle serie TV dalle due alle quattro ore al giorno e porta avanti la visione di una dozzina di serie contemporaneamente. Segue diversi blog a tema purché espongano contenuti originali o consigli su nuovi titoli, ma apprezza anche le recensioni. Capisce subito se un articolo può interessarla o meno in base al titolo, ma se sceglie di leggere lo fa fino in fondo con attenzione. Solitamente viene a conoscenza di siti e articoli tramite i social.

Carla ha 15 anni e frequenta il liceo. Le sue serie preferite sono Breaking Bad e The Walking Dead. A causa degli impegni scolastici dedica circa un paio d’ore ogni due giorni alla visione della sua serie preferita. Ne segue una o due al massimo e legge un articolo solo se strettamente connesso a ciò che sta seguendo. Facebook è il suo unico mezzo per venire a conoscenza di blog interessanti.

Da una veloce lettura dei tre profili è intuibile quanto sia difficile, quando si ha a che fare con un tema così ampio, creare contenuti che attirino la maggior parte degli utenti. Scrivere ad esempio un articolo su Lost significa aver visto (con estrema attenzione) un totale di 114 episodi tra i più controversi, aver creato un contenuto di qualità e forse aver attirato una potenziale lettrice a lungo termine. Ma perdiamo la possibilità di sfruttare una fandom altrettanto utile, quella fetta di utenti che l’articolo oltre a leggerlo lo condividono.

Più il successo delle serie TV cresce, più serie TV vengono prodotte, più i gusti diventano diversi. Anche il tipo di tono utilizzato esclude una fetta di lettori e ne accontenta un’altra. Quello che tendenzialmente si ritrova in Plot è una vena ironica, dettata dal semplice gusto personale, e probabilmente influenzata dalla mia predilezione per il genere commedy.

Gli scenari sono utilizzati per definire i requisiti funzionali (ciò che il prodotto dovrebbe fare) e i requisiti non funzionali che sono invece vincolanti. Vengono utilizzati principalmente nella progettazione di interfacce e applicazioni. Ho deciso di sfruttare questo espediente per capire come impostare il blog.

Ne ho dedotto che il punto focale del blog deve essere il testo, un’interfaccia scarna che faciliti la lettura è quello che l’utente si aspetta di trovare. Gli elementi secondari sono ammessi solo se strettamente connessi all’argomento e solo se poco invasivi. Inoltre dalla discussione avuta con i

soggetti intervistati, due su tre accedono al blog dai dispositivi mobili. Uno degli obiettivi è diventato quello di rendere leggero il sito per velocizzare il caricamento su tali device. A tal proposito ho sfruttato le media-quey per nascondere gli elementi secondari come i widget dei social.

Per capire che tipo di rapporto avessero con il blog nel questionario Il perfetto serializzato80 distribuito tramite social ho posto loro alcune domande in tal senso. In primo luogo avevo bisogno di capire, quanti tra di loro erano lettori abituali di blog legati al mondo della serialità televisiva:

Nonostante la maggioranza si dichiari estranea alla pratica, un buon 40,4% si ritiene invece un lettore abituale. News e recensioni vengono cercate in luoghi diversi, non necessariamente sui blog, a cui si affiancano applicazioni dedicate e siti generalisti:

80 Vedi nota 73.

In secondo luogo ho chiesto alcune informazioni generali circa le loro preferenze e le loro abitudini; alcune hanno messo in evidenza una serie di fattori interessanti, altre hanno semplicemente confermato ciò che avevo appreso e sperimentato nel corso delle ricerche, e del lavoro su campo per Plot.

Ad esempio, non avevo dubbi che il principale vettore di popolarità fosse costituito dai social network come si evince dal grafico sottostante:

Infine ho posto domande che potessero rilevarsi utili alla produzione del blog: 1. Cosa cerchi in un articolo?

Illustrazione 29 Illustrazione 28

Le recensioni non sono tra le più apprezzate. Tendenzialmente quello che cercano gli utenti è banalmente ciò che non sanno già, come le news e gli approfondimenti.

2. Che tipo di articoli preferisci?

Abbastanza equilibrati i gusti circa la struttura dei post. Personalmente ritengo che gli articoli pubblicati su Plot rientrino nella seconda categoria. Non mi limito a esprimere il concetto ma cerco di rendere la lettura piacevole tramite battute, giochi di parole, informazioni aggiuntive che ai fini dell’informazione sono superflui ma mirano a rendere più godibile il testo.

3. Quali sono le abitudini di lettura? Illustrazione 30

Questo è il grafico meno incoraggiante. Nonostante l’89,1% degli intervistati dichiari di leggere il post fino alla fine, solo il 21,4% dichiara di lasciare un feedback dopo aver visionato l’articolo81.

Nonostante il blog – come fonte d’informazione – non sia pienamente affermato in questo particolare contesto, post dopo post e con molto impegno le cose possono cambiare:

Per quanto riguarda la provenienza dei lettori82, non mi stupisce che la maggior parte arrivino dall’Italia. Tuttavia Plot ha sorvolato qualche confine e ha ricevuto visite da diverse parti del 81 Il grafico presenta un’anomalia dello 0.5% dovuta ad un difetto dell’applicazione, le possibili risposte erano

infatti solo tre ed erano vincolanti e obbligatorie.

82 I dati fanno riferimento al periodo trascorso sulla piattaforma Wordpress.com Illustrazione 32

mondo83. Ho ragione di supporre, pur non avendone certezza, che anche in questo caso si tratti di italiani all’estero, perché il target a cui ho fatto riferimento fin ora era esclusivamente italiano.

La presenza di un pubblico così consistente, anche se poco avvezzo all’uso di blog, comporta inevitabilmente la presenza di un numero notevole di blog a tema.

Per avere un’idea più o meno concreta del lavoro che andavo a svolgere ho iniziato a seguire alcuni blog particolarmente attivi. Hall of Series84 (181.940 mi piace su Facebook), Serial Mind85 (16.839 mi piace su Facebook), Serial Crusch86 (5.661 mi piace su Facebook ), Seriangolo87 (11.065 mi piace su Facebook) sono solo alcuni esempi di blog dedicati alle serie TV. A questi, vanno aggiunti tutti quelli che trattano una singola serie.

Ciò che tendenzialmente li accomuna, e che probabilmente ne ha decretato il successo almeno in un primo momento è il numero elevato di articoli pubblicati. Sono previsti infatti non meno di tre articoli al giorno tutti i giorni, una convenzione possibile grazie alla pluri-autorialità.

83 Nel dettaglio: "Italia"1966; "Stati Uniti"29; "Svizzera"19; "Regno Unito"19; "Francia"12; "Germania"7; "Belgio"6; "Cina"6; "Spagna"5; "Canada"4; "Paesi Bassi"4; "Russia"2; "Brasile"2; "Israele"1; "Mayotte"1; "El Salvador"1; "Slovenia"1; "Portogallo"1; "Irlanda"1; "Egitto"1; "Ungheria"1; "Australia"1; "Unione Europea"1; "Danimarca"1; "Argentina"1; "Singapore"1; "Polonia"1; "Grecia"1; "Ecuador"1.

84 http://hallofseries.com/. 85 http://www.serialminds.com/.

86 http://www.serialcrush.com/wordpress/. 87 http://www.seriangolo.it/.

Nel momento in cui ho cercato collaborazioni con altri blog solo gli admin di Serial Mind mi hanno lasciato piena libertà d’azione. Per altri, come Hall of Series, la collaborazione prevedeva la produzione di due articoli a settimana se di tipo recensivo, e quattro nel caso si trattasse di news o aggiornamenti.

Questa produzione massiccia di articoli, alle volte svaluta l’effettivo valore del blog perché tende a puntare sulla quantità adoperando “trucchetti” poco graditi, come titoli click-bait, ossia titoli ingannevoli che provocano curiosità o critica, ma che non corrispondono all’effettivo contenuto del testo.

3.2 PIATTAFORMA

3.2.1 Wordpress

La scelta della piattaforma è stata abbastanza scontata, Wordpress ospita la maggior parte dei blog in Italia e nel mondo, per cui si presenta come la scelta più sicura. WP risulta essere allo stato dell’arte il CMS più famoso, ed utilizzato in Rete per la creazione di blog, siti Web e Web application.

Le sue caratteristiche fondamentali sono la semplicità d’uso e la flessibilità della struttura a vantaggio degli sviluppatori. La complessità viene gestita dal framework, che rende disponibile un tool di API tramite le quali è possibile estendere WordPress.

Plot è stato aperto su Wordpress.com, la versione hosting e li vi è rimasto fino all’8 marzo 2017, giorno in cui ha avuto effetto la migrazione alla versione self-hosting. Il dominio – plot-series.com – è stato acquistato su WP.com effettuando l’upgrade al piano personal88; tuttavia, nonostante l’investimento, il margine d’azione era veramente ristretto.

Per questo ho deciso di trasferire il sito su Wordpress.org: ho scelto SiteGround89 come hosting provider e vi ho sottoscritto il piano; ho sbloccato il dominio e configurato i DNS del dominio in modo che puntino ai server SiteGround il cui servizio assistenza si è poi occupato del trasferimento di tutto il contenuto (post, statistiche, commenti…), ma non del tema.

Mentre scrivo questa tesi sto imparando ad usare questa versione della piattaforma, ma ho già avuto modo di capire le sue enormi potenzialità. La quantità di temi, plugin e widget messi a disposizione (sia gratuitamente che a pagamento) consente di rendere davvero personale e personalizzato il proprio piccolo spazio nel web.

3.2.2 Il layout

Il piacere di leggere un blog, piuttosto che un libro o una rivista, sta molto nel tipo di impostazione che il blog ha per sua natura, a partire dal layout.

Nell’effettuare una scelta per il layout di base mi sono ispirata a un piccolo blog di nicchia, di tipo personale e satirico, Il tè – un blog ozioso e inutile90. Il colore predominante è il bianco, una scelta

88Wordpress fornisce tre upgrade: personal , business e premio con funzionalità differenti. 89https://www.siteground.it/

funzionale allo scopo, considerando che la presenza di un testo più o meno lungo, è più semplice da fruire se nero su bianco come vuole la tradizione.

Nella progettazione ho tenuto conto di alcuni elementi fondamentali, primo tra tutti la semplicità; la stessa semplicità che ha ispirato Larry Page e Sergey Brin quando stabilirono per l’interfaccia di Google un limite massimo di 27 parole. Rivelatasi poi funzionale se teniamo in considerazione che una buona fetta di chi ha oggi accesso a Internet, la usa giornalmente senza troppe difficoltà. Il layout di Plot ha subito varie modifiche alla ricerca di una sua identità. Le più invasive sono avvenute in seguito al passaggio dalla piattaforma di hosting Wordpress.com a quella di self- hosting Wordpress.org.

Il tema scelto tra quelli proposti da Wordpress.com è Penscratch: a clean, responsive writing theme with support for site logos, featured images, fancy pull quotes, and more91.

In base alla lettura del CSS, il tema prevede che il 25% di larghezza (width), sia dedicato a elementi secondari; vi ho qui inserito – oltre che agli articoli recenti e la barra di ricerca – tutti i riferimenti ai 91 https://it.wordpress.org/themes/penscratch/

social network a cui il blog è collegato. Ho cercato di rendere semplice al lettore raggiungere tutti i riferimenti ai social: Facebook, Twitter e mailing list nella sidebar, consentono infatti di creare un contatto (“mi piace” su Facebook o “segui” su Twitter aumenteranno la possibilità che il lettore occasionale abbia nuovamente a che fare con il blog, e che si trasformi da occasionale a fedele). La sezione principale è invece dedicata ai post veri e propri, REDATTI in stile giornalistico, in cui titolo, immagine in evidenza e breve incipit devono attirare l’attenzione dell’utente e incuriosirlo a tal punto da aprire e leggere uno o più articoli.

L’header contiene il nome della pagina e la barra di navigazione con cui è possibile esplorare le diverse pagine.

Con il tempo, ho inserito altri elementi, soprattutto visuali per rendere meno ripetitivo l’impatto ma senza offuscare il tema di base che volevo restasse sempre pulito e chiaro nella lettura. A tal proposito ho sfruttato le leggi della Gestalt92, che descrivono le modalità con le quali l’apparato visivo umano segmenta il campo visivo raccogliendo in gruppi i vari elementi. L’idea portante è quella che non bisogna dividere la percezione nelle componenti elementari perché un insieme è più della somma delle sue parti; per questo sotto ogni post le icone legate ai social network hanno la stessa forma (similarità), sono vicini e consecutivi (prossimità e continuità) e sono simmetrici. Uno degli aspetti su cui ho focalizzato l’attenzione nella progettazione del sito è stato il raggruppamento degli elementi.

Ho deciso di concedere un accesso facilitato a cinque pagine in particolare: l’about in cui viene brevemente spiegato lo scopo e l’autore e una sezione detta “facciamo il punto” in cui viene mostrata la lista delle serie TV concluse corredata dal riferimento all’applicazione di TV Showtime93. Una terza pagina è invece dedicata ai link di articoli redatti per altre pagine la cui collaborazione nasce per sfruttare l’utenza di siti con molta affluenza, a mio vantaggio.

92 “La psicologia della Gestalt (dal tedesco Gestaltpsychologie, psicologia della forma o rappresentazione) è una corrente psicologica incentrata sui temi della percezione e dell'esperienza che nacque e si sviluppò agli inizi del XX secolo in Germania (nel periodo tra gli anni dieci e gli anni trenta), per proseguire la sua articolazione negli USA, dove i suoi principali esponenti si erano trasferiti durante il periodo delle persecuzioni naziste.” Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_della_Gestalt)

Galleria, nata su Facebook e trasferita sul blog solo in un secondo momento, rimanda a una pagina in cui vengono raccolti gli edit di Sara Sant, collaboratrice, il cui contributo consiste nella creazione di collage monocromatici, per sfruttare la potenza delle immagini sui social.

Infine è presente la categoria recensioni alla cui attivazione verranno caricati tutti gli articoli contrassegnati da quel tag.

Per stimolare positivamente la User Experience viene fornito all’utente un suggerimento circa la sua posizione all’interno del sistema, attraverso una colorazione diversa assunta dalla navbar; sono sempre presenti i link utili a spostarsi tra le pagine e i riferimenti ai social. Da lettrice di blog, ho posto attenzione su un piccolo dettaglio: spesso, durante la redazione degli articoli si finisce per citare (a volte anche forzatamente) un articolo precedente, così da aumentarne le visite anche molto tempo dopo averlo postato. Il lettore potrebbe esserne interessato, e un’abitudine molto comoda è quella di aprire la pagina in una nuova finestra per finire la lettura di quello corrente e occuparsene in un secondo momento. Caricare le pagine sulla stessa finestra significa costringere a interrompere la lettura per passare a quella successiva. Così facendo evitiamo un inutile percorso fatto di ricaricamenti e scrolling vari.

Un’innovazione recente è anche lo slideshow in cui si susseguono a intervalli regolari citazioni tratte da serie TV, alcune delle quali suggerimento del popolo dei serializzati di uno dei gruppi più attivi: Serializzati – un gruppo di telefilm addicted94. La cornice che circonda le citazioni richiama la cornice utilizzata per il margine ricorrente in tutte le pagine.

Il tema scelto su Wordpress.org è Dara95: With bold Featured Images and bright, cheerful colors, Dara is ready to get to work for your business.

Il biglietto da visita del blog è diventato questo: 94 Rimanda a capitolo su comunità

95 https://theme.wordpress.com/themes/dara/ Illustrazione 36

Navbar e contenuti appaiono solo in seguito allo scroll, in particolare la barra di navigazione si fissa in alto alla pagina per consentire una buona navigabilità.

Illustrazione 37

Ho potuto spostare lo slideshow delle citazioni nella sidebar (lasciando la parte centrale esclusivamente agli articoli), dove troviamo inoltre un semplice widget di testo che riporta il mio autoritratto in versione fumettistica corredata da una breve descrizione e la barra di ricerca. Se sulla versione precedente del sito il mio intento era quello di invitare i lettori a interagire con i social, ad oggi la mia priorità è quella di mantenere il lettore sul sito e ho quindi relegato le timeline dei social solo nel footer, dove si trova momentaneamente anche la newsletter:

Quanto queste modifiche influiscano sul successo del blog non ho avuto modo di sapere, mi

servirebbe almeno un altro anno e – in una versione estremamente ottimistica – la possibilità di dedicarmici completamente.

3.2.3 I plugin

Il plugin per wordpress, è semplicemente un codice o programma autonomo che interagisce con wordpress per ampliarne le funzioni. Ne esistono una varietà infinita e rendono la personalizzazione davvero semplice.

Al momento ho installato sul mio sito nove plugin, di cui otto attivi:

• AddToAny Share Buttons: pulsanti per le pagine social, tra cui il pulsante di AddToAny per la condivisione universale.

Anti-Spam Akismet: protegge il blog dallo spam.

Child Theme Configurator: per creare temi child da modificare a piacimento senza intaccare il modello principale del tema.

• Google Analytics for WordPress by MonsterInsights: monitorare le modalità con cui i visitatori raggiungono il sito.

• Importatore WordPress: usato per effettuare la migrazione dei contenuti da un file di esportazione di WP.

• Jetpack by WordPress.com: collega il blog a un account Wordpress.com fornendone le funzionalità.

MyStickymenu: permette di impostare la posizione della navbar (o di qualunque altro elemento) come fissa in alto.

WordPress Popular Post: mostra in un widget gli articoli più cliccati dagli utenti; attualmente inutilizzato conto di mostrarlo nella sidebar e sotto i singoli articoli, una volta ripresa l’attività.

WP-Widget Gallery: mostra una galleria di immagini in un widget. Attualmente è presente nella sidebar ma conto di cambiarla presto per via di una scelta molto poco funzionale dei fogli di stile. Le impostazioni relative alle immagini sono inline al codice html, il che significa che qualunque specificazione esterna nel CSS aggiuntivo risulta superflua data la priorità

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