• Non ci sono risultati.

(milioni di euro) 2020 2019 Variazioni %

organica esclusi non ricorrenti

(a) (b) (a-b)

Ricavi 12.030 13.137 (8,4) (8,2)

EBITDA (1) 5.180 5.482 (5,5) (10,7)

EBITDA Margin (1) 43,1% 41,7% 1,4 pp

EBITDA Organico esclusi non ricorrenti (1) 5.491 6.150 (10,7)

EBITDA Margin Organico esclusi non ricorrenti (1) 45,5% 46,8% (1,3) pp

EBITDA adjusted After Lease (1) 4.892 5.326 (8,1)

EBIT (1) 1.576 1.722 (8,5) (21,0)

EBIT Margin (1) 13,1% 13,1% — pp

EBIT Margin Organico esclusi non ricorrenti (1) 15,6% 18,2% (2,6) pp

Utile (perdita) dell'esercizio 7.161 382

Investimenti industriali 2.485 2.537 (2,0)

31.12.2020 31.12.2019 Variazione assoluta

(a) (b) (a-b)

Indebitamento Finanziario Netto Contabile (1) 27.324 31.283 (3.959)

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato (1) 25.783 29.740 (3.957)

Indebitamento Finanziario Netto Rettificato

After Lease (1) 21.875 25.084 (3.209)

Personale a fine esercizio (unità) 38.178 40.237 (2.059)

(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo “Indicatori alternativi di performance”.

Ricavi

I ricavi del 2020 sono pari a 12.030 milioni di euro (13.137 milioni di euro nel 2019), con un decremento di 1.107 milioni di euro, pari a -8,4%. I ricavi dell’esercizio includono 39 milioni di euro relativi a componenti non ricorrenti, di cui 38 milioni di euro connessi alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19; l’esercizio 2019 scontava oneri non ricorrenti per 15 milioni di euro riferibili a rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

I ricavi da Servizi stand alone ammontano a 10.759 milioni di euro (-915 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, pari a – 7,8%) e risentono degli effetti dello scenario regolatorio e competitivo, nonché delle limitazioni connesse all’emergenza sanitaria. In particolare sono in diminuzione i ricavi da Servizi stand alone del mercato Fisso (-581 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -6,8%) e i ricavi da Servizi stand alone del mercato Mobile (-360 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, -9,7%).

I ricavi Handset e Bundle & Handset, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 1.271 milioni di euro nell’esercizio 2020 in diminuzione di 192 milioni di euro rispetto al 2019, anche per effetto della ridotta frequentazione dei punti vendita conseguente alle disposizioni restrittive in materia di emergenza Covid-19.

Nell’ambito dei segmenti commerciali, si rilevano le seguenti dinamiche rispetto all’esercizio 2019:

(milioni di euro) 2020 2019 Variazione

Ricavi 12.030 13.137 (1.107)

Consumer 5.892 6.574 (682)

Business 3.953 4.455 (502)

Wholesale 1.910 1.836 74

Altri 275 272 3

Relazione sulla gestione di

TIM S.p.A. Commento ai principali dati economico-finanziari di

TIM S.p.A. 99

In particolare:

■ Consumer: i ricavi del 2020 del segmento Consumer sono pari a 5.892 milioni di euro e presentano una diminuzione, rispetto al 2019, di 682 milioni di euro (-10,4%), scontando l’impatto del contesto competitivo e una maggiore disciplina nei processi commerciali. La dinamica osservata sui ricavi complessivi è presente anche sui ricavi da servizi stand alone, che sono pari a 5.172 milioni di euro, con una diminuzione di 628 milioni di euro (-10,8% rispetto all’esercizio precedente). In particolare:

• i ricavi da Servizi stand alone del Mobile sono pari a 2.334 milioni di euro e registrano una riduzione di 235 milioni di euro (-9,2%) rispetto al 2019, imputabile principalmente al contesto regolatorio, alla dinamica competitiva e alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria;

• i ricavi da Servizi stand alone del Fisso sono pari a 2.871 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2019 (-382 milioni di euro, -11,7%) prevalentemente per effetto della riduzione dei livelli di ARPU e della minore Customer Base.

I Ricavi Handset e Bundle & Handset del segmento Consumer sono pari a 720 milioni di euro, in diminuzione di 54 milioni di euro rispetto al 2019 (-7,1%) e risentono, in particolare nel comparto mobile, della mutata strategia commerciale sui prodotti a difesa della marginalità, nonché delle restrizioni alla circolazione connesse all’emergenza Covid-19.

■ Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 3.953 milioni di euro, con una riduzione di 502 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019 (-11,3%, di cui -9,3% per la componente dei ricavi da servizi stand alone). In particolare:

• i ricavi totali del Mobile nell’esercizio 2020 sono pari a 911 milioni di euro con un decremento (-151 milioni di euro rispetto all’esercizio 2019, -14,3%) che riflette, in particolare, la contrazione dei ricavi da servizi stand alone (-14,4%) conseguente a una riduzione dei livelli di ARPU;

• i ricavi totali del Fisso nell’esercizio 2020 sono pari a 3.102 milioni di euro e si riducono di 352 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (-10,2%) con una diminuzione dei ricavi da servizi stand alone (-7,5%) influenzata da un andamento dei prezzi in parte compensato dall’incremento dei ricavi da servizi ICT.

■ Wholesale Market: il segmento Wholesale National Market presenta nel 2020 ricavi pari a 1.910 milioni di euro, in aumento rispetto al 2019 di 74 milioni di euro (+4,0%) principalmente per effetto della crescita degli accessi nel comparto Ultra BroadBand.

EBITDA

L’EBITDA del 2020 è pari a 5.180 milioni di euro (5.482 milioni di euro nel 2019), con un’incidenza sui ricavi del 43,1% (41,7% nel 2019), con un incremento di 1,4 punti percentuali.

L’EBITDA organico - al netto della componente non ricorrente - si attesta a 5.491 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 45,5% (46,8% nel 2019) e registra una riduzione di 659 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Sull'andamento ha inciso l'avvio dal 31 marzo 2020 del nuovo contratto di Master Service Agreement (MSA) stipulato tra TIM S.p.A. e INWIT S.p.A., ora società a controllo congiunto TIM-Vodafone, che disciplina i servizi c.d. di ospitalità sui siti INWIT. Il nuovo MSA prevede la contabilizzazione dei corrispettivi nei costi per servizi secondo il criterio della competenza contabile, ad eccezione dei 3.500 siti strategici per i quali permane la contabilizzazione in applicazione dell’IFRS 16 come leasing, con una durata di 8 anni, posto che il controllo dei citati siti strategici è rimasto in capo a TIM S.p.A.. In assenza di tale impatto, l'EBITDA organico al netto della componente non ricorrente registrerebbe una riduzione rispetto al 2019 di circa 470 milioni di euro.

TIM S.p.A. ha registrato nel 2020 oneri netti non ricorrenti per complessivi 311 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro ricollegabili all’emergenza Covid-19 in Italia. Per ulteriori dettagli, si rinvia alla Nota “Eventi e operazioni non ricorrenti” del Bilancio separato di TIM S.p.A. al 31 dicembre 2020.

Nel 2019 TIM S.p.A. ha registrato oneri netti non ricorrenti per complessivi 668 milioni di euro relativi principalmente ad accantonamenti per contenziosi di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate, a passività con clienti e/o fornitori e a oneri connessi a riorganizzazione/ristrutturazione aziendale nonché alle citate rettifiche di ricavi di esercizi precedenti.

L’EBITDA organico al netto della componente non ricorrente è calcolato come segue:

(milioni di euro) 2020 2019 Variazioni

assolute %

EBITDA 5.180 5.482 (302) (5,5)

Oneri/ (Proventi) non ricorrenti 311 668 (357)

EBITDA ORGANICO - esclusa componente non ricorrente 5.491 6.150 (659) (10,7)

Relazione sulla gestione di

TIM S.p.A. Commento ai principali dati economico-finanziari di

TIM S.p.A. 100

A livello di EBITDA si registra inoltre quanto segue:

■ Altri proventi operativi

(milioni di euro) 2020 2019 Variazione

Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici 40 48 (8)

Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi 16 37 (21)

Contributi in conto impianti e in conto esercizio 31 27 4

Risarcimenti, penali e recuperi connessi a vertenze 17 17

Revisioni di stima e altre rettifiche 59 36 23

Altri 26 33 (7)

Totale 189 198 (9)

■ Acquisti di materie e servizi

(milioni di euro) 2020 2019 Variazione

Acquisti di beni 926 1.076 (150)

Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi per servizi

di accesso a reti di telecomunicazioni 692 693 (1)

Costi commerciali e di pubblicità 957 926 31

Consulenze e prestazioni professionali 114 86 28

Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 1.018 1.060 (42)

Costi per godimento di beni di terzi 306 258 48

Altri 598 497 101

Totale acquisti di materie e servizi 4.611 4.596 15

% sui Ricavi 38,3 35,0 3,3 pp

Si incrementano di 15 milioni di euro rispetto al 2019 e scontano l'impatto conseguente al citato avvio del nuovo contratto di Master Service Agreement (MSA) con INWIT S.p.A.. In assenza di tale impatto, gli acquisti di materie e servizi registrerebbero un decremento rispetto al 2019 di circa 170 milioni di euro, soprattutto sugli acquisti per la rivendita, per effetto della diminuzione dei volumi venduti di terminali del mobile, in coerenza con il riposizionamento delle strategie commerciali in corso. Sulla riduzione hanno inciso anche, soprattutto sul Mobile, le restrizioni connesse all’emergenza Covid-19.

■ Costi del personale

(milioni di euro) 2020 2019 Variazione

Costi e oneri del personale ordinari 2.124 2.244 (120)

Oneri di ristrutturazione e accantonamenti a fondi per il

personale e altri 69 248 (179)

Totale costi del personale 2.193 2.492 (299)

I costi del personale diminuiscono di 299 milioni di euro rispetto al 2019; si evidenziano di seguito i principali elementi che hanno influito su tale variazione:

• contrazione di 120 milioni di euro dei costi ordinari del personale principalmente dovuta ai benefici relativi alla riduzione della consistenza media retribuita, pari a complessive –2.191 unità medie. A seguito delle fusioni di TN Fiber e HR Services in TIM S.p.A., avvenute rispettivamente il 30 settembre 2020 ed il 31 dicembre 2020, sono state inoltre acquisite complessivamente 340 unità medie;

• contrazione di 179 milioni di euro degli oneri di ristrutturazione aziendale, correlati a oneri e accantonamenti nell’ambito del piano di ristrutturazione aziendale.

L’organico al 31 dicembre 2020 ammonta a 38.516 unità (40.237 unità al 31 dicembre 2019), con un decremento di 1.721 unità.

Relazione sulla gestione di

TIM S.p.A. Commento ai principali dati economico-finanziari di

TIM S.p.A. 101

■ Altri costi operativi

(milioni di euro) 2020 2019 Variazione

Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 328 402 (74)

Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 1 414 (413)

Contributi e canoni per l’esercizio di attività di

telecomunicazioni 42 43 (1)

Oneri ed accantonamenti per imposte indirette e tasse 53 63 (10)

Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 120 64 56

Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e

stages 10 10

Altri 51 65 (14)

Totale 605 1.061 (456)

Gli Altri costi operativi del 2020 includono una componente non ricorrente pari a 145 milioni di euro, riferibile principalmente agli accantonamenti ed oneri connessi alla gestione del credito in relazione all’emergenza Covid-19 (46 milioni di euro), oneri per sanzioni di carattere regolatorio ed oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti. In particolare, con riferimento alla gestione del credito, si rileva che lo scenario macroeconomico di forte riduzione del PIL originato dalla pandemia originato ha determinato un peggioramento dell’Expected Credit Loss di una parte della clientela.. Di conseguenza l’accantonamento a fondo svalutazione crediti è stato adeguato in funzione del differenziale di perdita attesa. Con riferimento alle svalutazioni ed oneri connessi alla gestione del credito, si segnala che la riduzione è la conseguenza di un programma di ottimizzazione dei processi volto a efficientare la gestione del credito, a 360 gradi, intervenendo sull’intero processo che coinvolge il cliente. In particolare si fa riferimento alla fase di accettazione, gestione e recupero del credito fino ad arrivare al modello di valutazione delle nuove offerte commerciali.

La componente non ricorrente del 2019, pari a 412 milioni di euro, si riferiva principalmente a contenziosi di carattere regolatorio e passività ad essi correlate e a passività con clienti e/o fornitori.