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- Aneddoti e Frivolezze

Nel documento LA VOCE NEL LINGUAGGIO E NEL CANTO (pagine 184-188)

CRISTIANI NEL PARLARE

Capitolo 46 - Aneddoti e Frivolezze

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La frivolezza è inappropriata - Il ministro di Dio non dovreb-be mai dire parole che provochino frivolezza. Siamo stati com-prati a prezzo del grande sacrificio dell’Unigenito Figlio di Dio.

- Manuscrpit 19, 1910

Nessuna parola frivola - Il ministro del Vangelo che non è col-laboratore di Dio, deve imparare ogni giorno alla scuola di Cristo. . . . Dalla sua bocca non uscirà nessuna parola superficiale e frivola;

infatti non è l’ambasciatore di Cristo che porta un messaggio divino alle anime che periscono? Ogni scherzo e ogni derisione, ogni leg-gerezza e frivolezza, è un dolore per il discepolo che porta la croce di Cristo. - Ev 206, 207

Una conversazione celeste - Ogni frivolezza e leggerezza, sono positivamente proibite nella Parola di Dio. Le vostre conversazioni dovrebbero essere di tipo celeste, e le vostre parole condite con grazia. - Testimonies for the Church 2:338

Un esempio degno per la gioventù - I ministri devono dare alla gioventù un esempio degno, corrispondente alla loro santa voca-zione. . . . Devono mettere da parte ogni grettezza, ogni frivolezza, ricordando sempre che sono educatori; che volendo o no, le loro pa-role e le loro azioni devono diventare un profumo di vita per coloro con cui entrano in contatto. - Gospel Workers, 126

Il decoro sul pulpito - Che cosa può fare il ministro senza Ge-[195]

sù? In verità, nulla! Colui che è frivolo e poco serio, non è preparato per svolgere il compito che il Signore gli ha assegnato. Senza di me — dice Gesù — non potete fare niente. Le parole irriverenti, gli aneddoti futili che escono dalla bocca di un ministro, sono con-dannate dalla Parola di Dio, e sono fuori luogo sul sacro pulpito.

- Testimonies to Ministers and Gospel Workers, 142

Nessun gergo - Il predicatore deve essere libero da ogni perples-sità temporale non necessaria, per potersi dedicare completamente alla sua vocazione sacra. Deve pregare costantemente, sottometten-dosi totalmente alla disciplina di Dio, affinché il suo comportamento

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manifesti i frutti dell’autocontrollo. Il suo linguaggio deve essere corretto, senza frasi gergali e a buon mercato, né espressioni svilite.

- Gospel Workers, 145

Nel nome di Cristo - I ministri non saranno mai cauti abba-stanza, soprattutto davanti ai giovani. Essi non devono esprimersi davanti a loro con troppa leggerezza, o scherzare in modo inappro-priato. Anzi, devono ricordare costantemente che operano nel nome di Cristo, e che col loro esempio devono rivelare la vita di Gesù.

- Testimonies for the Church 1:380, 381

Non si devono dire sciocchezze sul pulpito - Il ministro che è pronto a partecipare alle conversazioni frivole, pronto a scherzare e ridere, non si rende conto dei suoi obblighi sacri che riposano su di lui, e se usa questa pratica sul pulpito, il Signore non può essere al suo fianco per benedirlo. . . . I sermoni fioriti, non saranno sufficienti ad alimentare spiritualmente l’anima affamata dei figli di Dio. - Il Review and Herald, June 23, 1891

Sermoni conditi con grazia - Ministri, vi esorto di bandire gli [196]

scherzi e le battute dalle vostre conversazioni; siano vostri sermoni conditi con grazia; che la luce e l’amore di Gesù brilli attraverso il suo esempio e insegnamento, affinché si possano guadagnare anime per il Maestro. - The Review and Herald, April 5, 1892

Una profanazione del Vangelo - I messaggeri celesti che si trovano nell’auditorio, si vergognano di alcuni che si presentano al pulpito. Si sta profanando il prezioso Vangelo che è stato portato al mondo con grandi sacrifici, perché si parla di cose insignificanti, e si usano degli atteggiamenti grotteschi. Alcuni parlano troppo veloce, altri hanno una pronuncia pesante e confusa. - Testimonies to Ministers and Gospel Workers, 339

Espressioni comuni di ideazione umana - I messaggi di Ve-rità devono essere liberi da parole volgari e comuni, di ideazione umana. Così si avranno forti impressioni sui cuori. I nostri mini-stri non dovrebbero coltivare strane idee, o presentare qualcosa di nuovo e strano, o che le espressioni volgari e comuni influiscono negativamente sulle loro predicazioni.

I pastori devono essere portavoce di Dio, e devono sradicare dal loro linguaggio ogni espressione che sia volgare o comune. Stiano attenti, affinché nei loro discorsi non si provochino risate, perché tale atteggiamento disonora Dio. Il nostro messaggio è solenne e sacro,

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e dobbiamo vegliare in preghiera. Le parole pronunciate davanti all’assemblea devono essere di natura tale che Dio possa toccare i cuori e la mente dei presenti. Che i ministri del Vangelo siano santificati dalla Verità. - Ev 211

Sul terreno del nemico - Quando un ministro assume una po-sizione ridicola o di critica verso il suo avversario, quando diventa sarcastico e tagliente, egli si azzarda a fare ciò che il Salvatore non ha mai rischiato di fare, perché si pone sul terreno del nemico.

- Testimonies for the Church 3:220

Foraggio puro senza pula - La predicazione della Parola do-[197]

vrebbe fare appello all’intelletto, dovrebbe trasmettere conoscenza e ancor più di questo.

Le parole del ministro dovrebbero raggiungere il cuore degli ascoltatori. L’obiettivo della predicazione non è il divertimento.

Lo stile di predicare di alcuni ministri non esercita un’influenza positiva sugli ascoltatori. Essi hanno preso l’abitudine di intercalare degli aneddoti nei loro sermoni. L’impressione fatta sugli ascoltatori non è un profumo di vita a vita. Nelle predicazioni non si devono includere storielle divertenti, perché le persone hanno bisogno di cibo puro, accuratamente vagliato dalla pula. L’apostolo Paolo scrive a Timoteo: Annuncia la Parola. Questa raccomandazione concerne anche noi, oggi. Il ministro che mescola racconti nei suoi sermoni, sta usando un fuoco strano. Quando i rappresentanti di Dio si abbassano a usare parole volgari e frivole, Dio è offeso, e la causa della Verità è disonorata.

Cari fratelli, il nostro Salvatore richiama la nostra attenzione su come testimoniamo per lui. È necessario approfondire sempre più lo studio della Parola. Vi incontrate con diversi tipi di intelletto, e quando insegnate le verità della sacra Parola, dovete manifestare serietà, rispetto e riverenza. Eliminate le storielle dai sermoni, e pre-dicate unicamente la Parola. Avrete più covoni da portare al Maestro.

Non dimenticate che in mezzo agli ascoltatori si trovano quelli che sono costantemente tormentati dalle tentazioni. Altri lottano con i dubbi, e sono disperati senza speranza. Invocate il Signore perché vi guidi nella scelta di parole che possano incoraggiare queste persone a uscire dai conflitti. - Il Review and Herald, December 22, 1904

Aneddoti irriverenti - I predicatori non devono servirsi di aned-doti irriverenti nei loro sermoni, perché indeboliscono le Verità

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presentate. Il racconto di incidenti e aneddoti che suscitano ilarità provocano un pensiero leggero nelle menti degli ascoltatori, e sono severamente censurabili. La Verità deve essere rivestita da un lin-guaggio casto e degno, e accompagnata da illustrazioni di carattere similare. - Gospel Workers, 166

Illustrazioni comiche - Il ministro dell’Evangelo non deve es- [198]

sere indifferente al suo atteggiamento. Se deve rappresentare Cristo, il suo comportamento, il suo atteggiamento e i suoi gesti non devono suscitare il disgusto nello spettatore. I pastori devono avere gesti raffinati, devono evitare in tutti i modi gli atteggiamenti e i gesti inconsulti, e rivelare un comportamento umile e degno. Il loro abbi-gliamento deve testimoniare la loro dignità e posizione. I discorsi che pronunciano dovrebbero essere solenni e ben scelti, in tutto rispetto. Mi è stato mostrato quanto è sbagliato usare espressioni volgari e irriverenti, raccontare aneddoti per divertire o presentare illustrazioni comiche per provocare ilarità. Il sarcasmo e il gioco di parole dell’avversario, sono completamente fuori dall’ordine di Dio.

- Testimonies for the Church 1:648, 649

Storielle divertenti - Fratello mio, è necessario che lei esamini più da vicino i temi che vuole presentare alla gente. L’obiettivo della sua opera nel ministero non è divertire. Tantomeno è trasmettere solamente informazioni, né solamente convincere l’intelletto. La predicazione della Parola deve fare appello all’intelletto e impartire conoscenza, ma è ancor più di questo. Il cuore del ministro deve rag-giungere il cuore degli ascoltatori. Alcuni hanno adottato uno stile di predicazione che non esercita un’influenza corretta. Hanno acqui-sito l’abitudine di diffondere i loro sermoni mediante il racconto di aneddoti. L’impressione fatta sugli ascoltatori non ha un profumo di vita a vita. Non occorre introdurre nei vostri sermoni queste storielle.

La gente ha bisogno di alimento puro, vagliato accuratamente da tutto ciò che non è cibo. Annunciate la Parola, raccomanda Paolo a Timoteo. Fatelo anche voi, che siete portavoce di Dio. - Lt 61, 1896 Nessuna buffoneria sul pulpito - Varie volte vi ho avvertito contro le buffonaggini dette sul pulpito davanti alla gente. Non è forse vero che questo accade al fine di attrarre le persone o favorire l’ascolto di molti? Tale comportamento dimostra in voi una profonda devozione spirituale, santificata da Dio mediante lo Spirito? - Lt 9, 1889

Nel documento LA VOCE NEL LINGUAGGIO E NEL CANTO (pagine 184-188)