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- L’effetto delle parole su noi stessi [96]

Nel documento LA VOCE NEL LINGUAGGIO E NEL CANTO (pagine 95-98)

CRISTIANI NEL PARLARE

Capitolo 27 - L’effetto delle parole su noi stessi [96]

Critica negligente e irriverente - L’abitudine a una critica leg-gera e irriverente reagisce sul carattere e alimenta la mancanza di rispetto e l’incredulità. Molti, indulgendo in questa abitudine, si sono posti in una situazione pericolosa, arrivando a criticare e a rigettare l’opera dello Spirito Santo. Gesù ha detto: Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato.(Matteo 12:36,37) - DA 323

Salute fisica e mentale - Ogni parola buona e di simpatia detta al sofferente, ogni atto fatto per alleviare gli oppressi, e ogni dono che supplisce le necessità dei bisognosi, dato o fatto avendo come fine la gloria di Dio, si trasformerà in benedizione per il donatore.

Coloro che operano così, obbediscono alla legge del cielo e ricevono l’approvazione di Dio. Il piacere di fare del bene agli altri, imparti-sce brillantezza ai sentimenti che attraversano come lampi i nervi, accelerano la circolazione del sangue e quindi migliora la salute mentale e fisica. - Testimonies, vol. 4, p. 56

Ciò che fa l’allegria e la pace - Sebbene è certo che l’allegria, la tranquilla rassegnazione e la pace, faranno molto in favore della felicità e la salute degli altri, sarà per noi di grande beneficio. La tristezza e parlare di cose negative, promuovono immagini mentali sgradevoli, e producono su noi stessi un effetto negativo. Dio desi-dera che ci dimentichiamo di tutto questo, che non guardiamo verso il basso ma bensì verso l’alto. - Mind, Character, and Personality, vol 2, p. 662

Aiutando gli altri aiutiamo noi stessi - Molti ancora vivono [97]

nell’oscurità e di conseguenza hanno perso l’orientamento. Essi non sanno che strada seguire. Quelli che sono perplessi cerchino altre persone insicure e rivolgano loro parole di speranza e d’incoraggia-mento. Quando inizieranno quest’opera, la luce del cielo rivelerà loro il percorso da seguire. Con parole di consolazione espresse agli

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afflitti saranno consolati essi stessi. Aiutando gli altri, loro stessi saranno aiutati ad uscire dalle loro difficoltà. La gioia prenderà il posto della tristezza e della malinconia. Il cuore colmo dello Spirito di Dio, risplenderà di luce verso coloro che sono nel bisogno. Tale persona non vivrà più nel buio, perché “la sua oscurità” diverrà come il sole di mezzogiorno. - The S.D.A. Bible Commentary, vol. 4, p.

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Dobbiamo avere simpatia per gli altri non per noi stessi -Molti vivono senza pace o gioia perché non hanno mai abbandonato l’egoismo. Essi richiedono sempre la simpatia degli altri. Se si ren-dessero conto di quanto utili possono essere e volessero pronunciare parole d’amore e incoraggiamento, le loro anime aride e tristi ora, diventerebbero come un giardino ben irrigato. - Sons and Daughters of God, 88

Parole appassionate - Satana si serve di ogni parola appassio-nata di chi la pronuncia per ferire la sua anima e per allontanare gli altri dalla luce divina. - The Review and Herald, May 3, 1887

L’ira intossica - Quando qualcuno si arrabbia, è così intossicato come chi beve alcol. Imparate l’eloquenza del silenzio e sappiate che Dio rispetta quello che è stato acquisito dal sangue di Cristo.

Educhiamo noi stessi giorno per giorno per poter salire sempre più in alto vicini a Dio. Rimuoviamo tutti i detriti sulla strada principale del Re affinché Egli possa camminare con noi. Eliminiamo dalle nostre labbra ogni conversazione contaminata.

Deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto.

(Colossesi 3:8) - Mind, Character, and Personality, vol. 2, p. 582 L’impetuosità pregiudica - Dovrete passare per dure prove.

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Confidate nel Signor Gesù Cristo. Ricordate che l’impetuosità dan-neggia voi stessi. Se in ogni circostanza vi affiderete all’esempio di Cristo, il vostro parlare non sarà carico di “proiettili” che feriscono i cuori e che possono distruggere la vita altrui. - Mind, Character, and Personality, vol. 2, p. 578

L’effetto delle parole oziose e malvage - Intimamente connes-so con l’econnes-sortazione di Gesù a proposito del peccato contro lo Spirito Santo, è l’insegnamento sulle parole oziose e malvagie. Le parole manifestano i sentimenti del cuore. Poiché dall’abbondanza del cuo-re la bocca parla.(Matteo 12:34) Le parole però, sono qualcosa di

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più di una manifestazione del carattere: esse agiscono sul carattere.

Gli uomini subiscono l’influsso delle loro parole. Accade spesso che, momentaneamente indotti da Satana, esprimono sentimenti di invidia e gelosia senza nemmeno credervi; ma le parole pronunciate agiscono a loro volta sui loro pensieri. Così sono ingannati dalle loro stesse parole e giungono a credere vero ciò che hanno detto per istigazione di Satana. Avendo espresso un’opinione o manifestato una decisione, gli uomini sono spesso troppo orgogliosi per cam-biarla, e cercano così di mostrare che è giusta, sino a convincersi che lo è realmente. È pericoloso esprimere parole di dubbio sulla luce divina e criticarla. - DA 323

La maldicenza è una doppia maledizione - Chi non ama la vita e non desidera giorni felici? Solo pochi rispettano le condizioni nell’astenersi da un linguaggio maligno e dal pronunciare parole d’inganno. Pochi sono disposti a seguire l’esempio di mansuetudine e umiltà del Salvatore. Molti chiedono al Signore di renderli umi-li, ma non sono disposti a sottomettersi alla disciplina necessaria.

Quando arrivano le prove o i problemi o le tribolazioni, il cuore si ribella, e la lingua esprime parole che sono come frecce avvelenate o una scarica di grandine. Il linguaggio maligno ha una duplice ma-ledizione, cade pesantemente su chi lo pronuncia e su chi l’ascolta.

Colui che sparge i semi della discordia e dei conflitti, raccoglie nella [99]

sua anima dei frutti mortali. Quanto miserabile è il maldicente, colui che semina il male! Egli non conosce la vera felicità. - Testimonies for the Church 5, 176

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