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2.2 Il restauro

2.2.2 L’apparato multimediale

Il nuovo allestimento delle sale espositive di Palazzo Mocenigo vide l’inserimento dell’elemento multimediale, fondamentale per rendere l’esperienza di visita completa, personalizzata e coinvolgente. Anche l’apparato digitale, dislocato nelle sale aperte al pubblico, costituì un compromesso tra le esigenze espresse da Mavive e gli standard qualitativi della sede: i progetti preliminari, infatti, presentavano numerosi spunti, ma solo alcuni furono poi implementati.

Le varie applicazioni multimediali proposte dai designer avevano lo scopo di narrare attraverso tecnologie interattive l’universo del profumo, sfruttando esperienze sensoriali, poiché capaci più di altre di coinvolgere gli utenti e di aumentarne l’interesse per la materia. Tra i progetti preliminari, largo spazio era accordato alla modalità di fruizione del volume restaurato de I Notandissimi Secreti dell’Arte Profumatoria: il “libro sensibile”, come si evince dalla figura 2.3, si presentava come un’interfaccia interattiva composta da un leggio, su cui avrebbe trovato posto un volume aperto contenente pagine bianche dal contenuto video proiettato. Speciali sensori collocati all’interno del libro lo avrebbero reso sensibile, appunto, permettendo al visitatore di sfogliare le pagine e selezionare i contenuti da approfondire, costruendo un ponte tra le antiche ricette contenute nel volume del XVI secolo e le moderne tecnologie di estrazione, composizione, analisi. Il libro sensibile era quindi una soluzione interattiva, compatta e potente che permetteva di selezionare, attraverso un’unica postazione, decine di contenuti audiovisivi.

Tra i modelli presi ad esempio dai progettisti per questo dispositivo, vi era la mostra Viaggio tra i capolavori della letteratura italiana, Francesco De

Sanctis e l’Unità d’Italia71 in cui una grande struttura a forma di libro

permetteva di sfogliare le pagine dei manoscritti esposti. La tecnologia, in questo modo, diveniva un tramite quasi impercettibile per la fruizione della cultura, amplificando la suggestione dell’esperienza vissuta.

71 Mostra presso il Palazzo del Quirinale, aperta dal 22 Febbraio al 10 Aprire 2011. Per maggiori

69 Da questa esperienza museale, lo scenografo Pier Luigi Pizzi, d’accordo con i curatori del percorso di Palazzo Mocenigo (Marco Vidal per la parte sul profumo e Chiara Squarcina per quello dedicato al costume) coinvolti nella nuova configurazione degli ambienti, trasse alcuni accorgimenti. Innanzitutto dispose supporti multimediali come computer touchscreen e tablet, sia all’interno del percorso che nella sala multimediale al piano terra. Al loro interno furono inseriti contenuti storici e scientifici, nonché informazioni relative alle famiglie olfattive. Il formato digitale avrebbe reso facilmente raggiungibile dai visitatori una grande varietà di informazioni, anche grazie alla presenza di collegamenti ipertestuali.

Il tutto venne indirizzato ai visitatori interessati ad approfondire la conoscenza delle categorie sfruttate dai tecnici del settore, scoprendo quello che viene definito il “linguaggio del profumiere”, o desiderosi di esplorare autonomamente i contenuti del volume restaurato ed esposto. Per quanto concerne i contenuti caricati all’interno dei dispositivi multimediali, si creò una rete di collaborazioni interne tra l’ufficio tecnico dei Musei Civici, l’Ufficio Attività Educative e Mavive: in questo modo furono inserite schede dedicate a storia, materie prime, tecniche estrattive e scambi commerciali, che si sarebbero trasformate in un complesso sistema informativo a disposizione dell’utente

Con l’obiettivo di offrire un ulteriore strumento che facilitasse l’esperienza di visita, venne inoltre prodotto, in collaborazione con Cosmetica Italia72, un video documentario storico, tradotto nelle tre lingue più

rappresentative della fruizione della sede (italiano, francese e inglese), che parlasse di Venezia, del suo ruolo nel panorama mondiale della profumeria a partire dal Basso Medioevo, della nascita e dello sviluppo della profumeria moderna. In soli dieci minuti di filmato, furono condensati quasi mille anni di storia della tradizione cosmetica, con rimandi a eventi storici che scossero il panorama europeo, aneddoti e ricostruzioni capaci di catturare l’attenzione dello

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Cosmetica Italia è nata per sostenere lo sviluppo delle imprese cosmetiche in Italia, è oggi un'associazione ben strutturata - la più grande in Europa - e offre servizi, rappresentanza e tutela alle 500 imprese associate. Per maggiori informazioni: http://www.unipro.org/home/.

70 spettatore e facilitare la scoperta della grande fortuna veneziana.

L’inserimento del supporto digitale, come affermato da Marco Vidal, costituì un investimento intelligente e lungimirante: le vie percorribili sarebbero state molte, i contenuti si sarebbero potuti aggiornare e implementare facilmente e, soprattutto, questo particolare approccio avrebbe stabilito l’ingresso di Palazzo Mocenigo nel futuro dell’assetto museale. “Lo spazio espositivo statico, così come viene ancora proposto in diverse realtà locali, è superato. I luoghi e le opere non parlano da soli, hanno bisogno di una spiegazione; il visitatore non si limita più a svolgere un ruolo passivo, ma desidera essere al centro di una esperienza. Il tempo dedicato al Museo è destinato a ridursi sempre più, quindi è assolutamente necessario offrire ai fruitori il massimo della conoscenza nel modo più immediato possibile, fornendo anche la possibilità di approfondire il tema dopo la visita, indicando riferimenti facilmente raggiungibili come siti o riviste specialistiche e, soprattutto, incentivandolo a tornare”73.

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Figura 2.3: Il “libro sensibile” avrebbe permesso una fruizione dinamica e interattiva del volume “I Notandissimi Secreti dell’Arte Profumatoria”, attraverso un sistema di video proiezione e di superfici sensibili. Nella configurazione finale si è deciso di digitalizzare le pagine e renderle disponibili nei computer dislocati nelle sale espositive e nella Sala Multimediale al piano terra.