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3.5 Le Stanze del Vetro: dieci anni per parlare di Vetro

3.5.1 Le visite e i laboratori

Per ciascuna mostra, quindi, vengono progettate visite guidate e laboratori didattici che prendono le mosse dai pezzi esposti, stimolando i giovani visitatori a studiarli in modo approfondito, scoprendo dettagli tecnici e cromatici. Le proposte rivolte alle scuole rispecchiano sempre l’età degli alunni e il programma dell’anno scolastico in corso, con la possibilità di sviluppare percorsi dedicati qualora fosse richiesto un approccio specifico.

Molta attenzione viene riservata alla progettazione e implementazione di materiale didattico utile alla comprensione della mostra. È il caso delle brochure per bambini e ragazzi consegnate all’ingresso dal personale Artsystem, che si occupa dell’accoglienza, il quale fornisce anche informazioni introduttive ai visitatori che non si avvalgono delle visite guidate gratuite offerte. Questo strumento è pensato per aiutare gli adulti che accompagnano i più piccoli a visitare una mostra sul vetro. Come si può vedere in figura 3.4, attraverso l’uso di una grafica semplice e la scelta dei pezzi esposti più rappresentativi, si stimola una visita attiva, che combina cultura e gioco, nel pieno rispetto del principio dell’edutainment. Ai giovani visitatori si propone un percorso di visita facilitato, da seguire con penne e matite colorate, alla scoperta di capolavori d’altri tempi, allo scopo di rendere piacevole la fase apprendimento. Questo interesse è un chiaro esempio di come il panorama italiano della cultura si stia uniformando alle tendenze estere: è sempre più presente, infatti, un collegamento a contenuti educativi e giocosi allo stesso tempo.

Solitamente la brochure, che si distingue in base al fruitore finale (bambino o ragazzo), concentra l’attenzione su una particolare tecnica, che può essere la principale di un artista o quella presente in maggiore quantità all’interno della mostra, fornisce note biografiche sull’autore delle opere (o sugli autori, nel caso delle mostre collettive) arricchendo la trattazione con aneddoti divertenti che possono andare dal numero dei figli alla professione della moglie alla razza del cane di famiglia. Successivamente, nelle pagine centrali del libricino, si susseguono le immagini di opere esposte, due o tre per sala,

150 fornendo una linea guida di visita semplificata. L’ultima sezione è invece dedicata alle attività ludiche: giochi di memoria e di relazione, da svolgere da soli o insieme ai compagni.

Le visite guidate e i laboratori, completamente gratuiti, sfruttano altri strumenti progettati specificamente per ciascuna esposizione. Grande fortuna ha avuto l’uso di tavole sensoriali adottate fin dalla prima mostra, che permettono di fare esperienza diretta delle varie tipologie di vetro e si suddividono in due serie, una esclusivamente tattile, l’altra anche visiva. Le tavole tatto (figura 3.5) presentano vetri di varia lavorazione, come incisi, corrosi, a bugne, granulari e lisci; le tavole luce, invece, comprendono vetri di vario colore, completamente trasparenti, opachi, a macchie, a puntini o lattimo (figura 3.6). I bambini e i ragazzi usando questi supporti, quindi, possono esperire pesi, spessori e dettagli decorativi diversi. La parola d’ordine è toccare con mano, scoprendo ogni dettaglio e particolarità di ciascuna lavorazione. Artsystem, durante attività di visita e di laboratorio, si avvale anche di copie dei pezzi in mostra, che possono essere visionati e manipolati dai visitatori per comprenderne meglio la fattura e vedere da vicino le particolarità della lavorazione. Ne sono esempi i vasi e i bicchieri messi a disposizione dalla ditta austriaca Lobmeyr in occasione della mostra Il Vetro degli Architetti141. Questi pezzi, come si può vedere in figura 3.7,

hanno consentito a tutti i visitatori un’esperienza tattile delle opere più rappresentative, soffermandosi sulla collaborazione tra l’ambito artigianale e produttivo nella Vienna dell’inizio del XX secolo.

Gli operatori didattici, infine, possono fare affidamento sull’uso di strumenti multimediali personalizzati. Ciascuna guida può, infatti, creare un percorso di visita particolare che, pur rispettando le tracce definite da Anna Fornezza, si distinguono per scelta delle immagini e delle curiosità, rendendo ogni appuntamento diverso dagli altri. I contenuti multimediali caricati su tablet e in monitor dislocati nelle sale, permettono l’approfondimento di tematiche

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Il Vetro degli Architetti, mostra presso Le Stanze del Vetro dal 18 Aprile 2016 al 31 Luglio 2016. Per maggiori informazioni visitare la pagina: http://lestanzedelvetro.org/mostre/il-vetro-degli-architetti- vienna-1900-1937/.

151 quali la produzione di vetro artistico di Murano, le particolarità delle tecniche e forniscono nozioni aggiuntive sul periodo interessato, rendendo possibili confronti con correnti artistiche coeve. A questi supporti si aggiunge un video documentario, proiettato in una sala dedicata, specificamente prodotto dalla Fondazione Pentagram per ciascuna esposizione, che consente di introdurre o contestualizzare le opere esposte, la corrente artistica e le personalità coinvolte.

L’impegno di Artsystem presso Le Stanze del Vetro è quindi costantemente finalizzato a rendere l’esperienza di visita quanto più completa e soddisfacente possibile, sfruttando tutte le potenzialità educative di cui dispone. L’intero sistema informativo sviluppato interagisce con tutti i visitatori e con le loro conoscenze, stimolandone l’apprendimento e riuscendo, di conseguenza, nell’obiettivo di valorizzare il patrimonio esposto.

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Figura 3.4: Brochure Bambini. La presente versione si riferisce alla mostra “Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900- 1937”. Le prime pagine sono dedicate ai protagonisti dell’esposizione (i bambini dovevano copiare i loro nomi dai grandi pannelli posizionati all’ingresso de Le Stanze del Vetro. Le pagine successive propongono un itinerario volto a presentare le opere esposte più importanti e rappresentative. Infine è presebte una coppia di giochi di associazione.

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Figura 3.5: Tavola sensibile. Le tavole-tatto, cui appartiene anche questa serie, presentano vetri di varia lavorazione, come incisi, corrosi, a bugne, granulari e lisci.

Figura 3.6: Tavole sensibili. Le tavole-luce, cui appartiene questa serie, comprendono vetri di vario colore, completamente trasparenti, opachi, a macchie, a puntini o lattimo.

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Figura 3.7: Ricostruzione puntuale di uno dei pezzi esposti in occasione della mostra “Il Vetro degli Architetti. Vienna 1900-1937”.