L’IDENTITÀ RELIGIOSA E OPERATIVA DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE
DA RELIGIOSE EDUCATRICI NELLA SOCIETÀ ITALIANA
2. Appartenenza all’Istituto e identità religiosa 1. Accettazioni e dimissioni
Più che un quadro statistico ricostruito con gli strumenti della demo-grafia storica, propongo un sondaggio dei requisiti di accettazione nel-l’Istituto, o di quali cause spingevano alcune professe a lasciarlo. A questi aspetti sono connesse le tappe della formazione, la cui variabilità si può indagare in rapporto alle esigenze di personale, alla mentalità delle supe-riore e al contesto di provenienza delle candidate. In tal senso l’esame dell’età al momento dell’accettazione in postulato costituisce una variabi-le interessante per la caratterizzazione del personavariabi-le, non meno delvariabi-le os-servazioni sul carattere e sulle qualità apprezzate o, al contrario, ritenute inconciliabili con lo spirito dell’Istituto. In seguito si tenterà di mettere in luce qualche aspetto contenutistico della formazione, gli orientamenti del-le superiore, del-le insistenze formative nei testi normativi.
2.1.1. Ammissione nell’Istituto
La natura educativa dell’Istituto ha suscitato dall’inizio alcune precise
Cap. II: Da religiose educatrici nella società italiana 195
opzioni nei requisiti di ammissione. Per accertare la vocazione, d. Bosco fin dal 1871 indicò a d. Pestarino le caratteristiche fondamentali delle giovani chiamate alla vita religiosa: «Quelle […] che sono ubbidienti an-che nelle cose più piccole; an-che non si offendono per le correzioni ricevute e mostrano spirito di mortificazione».64 Tali, nelle categorie dell’epoca, dovevano essere i segni di un’autentica disponibilità alla comune missio-ne, senza bisogno di prove eclatanti o umiliazioni contrarie al buon senso.
Con la nascita dell’Istituto si fissarono le condizioni di accettazione nelle Costituzioni: essere «zitelle» (ossia nubili), di
«natali legittimi, ottimi costumi, buona indole, sincera disposizione alle virtù proprie dell’Istituto, attestato di buona condotta riportato dal Parroco, e fedi del medesimo comprovanti l’onestà della famiglia della Postulante; competente sani-tà e certificato di vaccinazione o di sofferto vaiuolo; esani-tà dai 15 ai 25 anni».65
L’esperienza cominciava a suggerire delle specificazioni, che sgom-bravano ogni dubbio sull’Istituto, non assimilabile a un quieto conserva-torio di virtù personali:
«Santificarsi e rendersi utili all’Istituto glorificando il Signore, ecco i due fini non divisibili della nostra Congregazione. Una figlia che entrasse con intenzioni di pensare solamente all’anima sua non è atta all’adempimento dei doveri che in-combono alle Figlie di Maria Ausiliatrice”.66
Le Costituzioni del 1906 attribuiscono direttamente alla superiora ge-nerale col suo consiglio la facoltà di ammettere qualche eccezione.67 No-nostante l’elevazione del limite ai 30 anni, nella prassi si continuò a pre-ferire le candidate entro i 25. Quando la pubblicazione del Codice di dirit-to canonico impose l’adattamendirit-to delle Costituzioni, venne proposdirit-to alle FMA di conservare l’eccezione per le vedove, le illegittime, le maritate,
64 Cf Cronistoria I, p. 247.
65 Cf le Regole... 1878, tit. VII. Si stabilisce anche che la madre generale deve raccogliere informazioni sulla condizione e condotta della candidata, direttamente o tramite la vicaria: art. 1-2. Nella stesura del 1885, l’argomento è trasposto al tit. XI, con qualche variante nell’art. 1: la domanda va posta al superiore maggiore o alla su-periora generale, che si informerà anche sulle abilità, per verificare il possesso delle qualità richieste. Circa la salute e l’età si esplicita all’art. 2: «Sana costituzione, com-presa l’esenzione da qualunque difetto fisico e malattia originaria [...]; età dai 15 ai 30 anni, e non sia ancora stata religiosa in altra Congregazione».
66 Deliberazioni prese durante le adunanze generali delle superiore - agosto 1878, in Cronistoria II, p. 429.
67 Cf Costituzioni... 1906, art. 11.
196 Parte I: L’identità religiosa e operativa delle FMA
da potersi ammettere solo con la dispensa della S. Sede. Le FMA non ri-conobbero in ciò lo spirito dell’Istituto e temettero una prevedibile fonte di pressioni da parte di persone influenti, per cui nel 1922 riuscirono a far cambiare le espressioni indesiderate.68
2.1.2. Età delle candidate e durata del postulato
Partendo dalle persone concrete prima di affrontare i problemi più ge-nerali, e senza ripetere le cifre delle candidate al postulato e delle novizie nelle tre ispettorie esaminate, si può cogliere innanzitutto la fascia d’età più rappresentata, con sfumature differenti tra il nord, il centro e il sud, correlate alla mentalità dell’ambiente circa i ritmi di formazione e del raggiungimento dell’idoneità socialmente riconosciuta a scegliere la pro-pria condizione.
Tabella n. 25. Età delle candidate al postulato (1911-1918); Ispettoria Pie-montese «Maria SS. Ausiliatrice»69
Età Numero di richieste % sul totale
14 1 0,31
15 2 0,62
16 1170 3,42
17 20 6,23
18 22 6,85
19 28 8,72
20 31 9,65
21 37 11,52
22 24 7,47
23 20 6,23
24 15 4,67
25 21 6,54
68 Tutta questa documentazione è reperibile nell’AGFMA 11.8/141. Nel testo del-le Costituzioni... 1922, il tit. III tratta dell’ammissione agli art. 8-18.
69 Cf ISTITUTO DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE. ISPETTORIA PIEMONTESE
MARIA AUSILIATRICE, Registro-Domande di accettazione al postulato 1911-1918, in AIT. L’età è calcolata in anni compiuti.
70 La maggioranza delle candidate di 16 e 17 anni si avvicina al compimento del-l’anno successivo. Lo segnalo per rendere più evidente le differenza tra il contesto piemontese e, ad esempio, quello siculo, in cui si abbassa l’età media delle candidate.
Cap. II: Da religiose educatrici nella società italiana 197
Imprecisato71 58 18,06
Totale 321 99,93
I 21 anni rappresentano il culmine d’età delle postulanti, preceduto e seguito da una linea discendente. Molto basso il numero delle giovanis-sime, rispetto alle più mature.
Tabella n. 26. Movimento delle candidate alla vestizione tra 1911 e ’22, per anni, durata media del postulato, uscite; Ispettoria Piemontese «Maria SS. Ausiliatrice»
71 Le candidate di cui non si è potuto estrarre il calcolo sono 58 a causa della mancanza di uno solo o dei due dati. In particolare, tra le 58 manca la sola data della domanda in riferimento a 16.
72 La media dei mesi è riferita alle postulanti che hanno fatto vestizione. Si sono perciò tralasciate quelle che sono uscite prima di tale data, in quanto il dato che le comprendesse non farebbe conoscere il tempo medio trascorso prima dell’entrata in noviziato. Poiché si sta studiando il personale che ha composto l’Istituto, l’altro dato altererebbe la realtà.
73 Non sempre vengono esplicitate le motivazioni dell’uscita. Oltre a motivi di sa-lute, con la guerra e le difficoltà gravanti sulle famiglie, qualcuna viene richiamata per portare aiuto, e infine qualcuna lascia l’Istituto perché «non atta per insufficienza del-le doti richieste».
74 Due giovani non hanno cominciato il postulato, pur essendo in elenco. Spesso entravano un certo tempo prima, che poteva variare da alcuni giorni a qualche mese, rispetto all’inizio del tempo ufficiale di prova.
75 In questo dato va notato che c’è una grande differenza tra i mesi di postulato nel 1914, prima dello scoppio della guerra (le 25 postulanti hanno trascorso in media 9,72 mesi), e il 1915-’16, in cui prevale un periodo medio di circa 6 mesi.
76 Sette giovani non hanno iniziato ufficialmente il postulato.
198 Parte I: L’identità religiosa e operativa delle FMA
Il secondo registro78 praticamente si riferisce a buona parte delle stes-se persone: 266 è il numero totale delle giovani comprestes-se tra 1912 e 1918, delle quali non tutte effettivamente entrate in noviziato e, tra le no-vizie, altre uscite. Per il periodo 1919-’22,79 sulle effettive 118 candidate di cui si possiedono entrambe le date di entrata in postulato e di vestizio-ne, 86 hanno trascorso 7 mesi di postulato; 24, 6,5; 6,8 mesi (da gennaio alla seconda vestizione di settembre, nell’ultimo turno di esercizi spiritua-li), e 2 circa 5 mesi.
Credo che il primo aumento della durata del postulato sia effetto delle deliberazioni del Capitolo generale, che sottolineava la necessità di un pe-riodo di formazione più prolungato, mentre col passare degli anni ci si at-tiene alla durata prescritta.
Tabella n. 27. Età delle giovani entrate in postulato (1919-1922); Ispettoria Piemontese «Maria SS. Ausiliatrice»
Età Numero giovani % sul totale
16 3 2,15
17 3 2,15
18 9 6,47
19 7 5,03
20 22 15,82
21 17 12,23
22 17 12,23
23 15 10,79
24 15 10,79
25 12 8,63
26 7 5,03
27 3 2,15
28 2 1,43
29 1 0,71
30 3 2,15
31 1 0,71
40 1 0,71
77 Delle 139 entrate tra il 1919 e il ’22, 17 non hanno fatto vestizione; di altre tre non si sa con certezza poiché manca sia la data di vestizione che quella di uscita. E di un’altra manca quella di ammissione e quella di vestizione. Dopo la vestizione, per Binelli Teresa non è dichiarata la data di uscita.
78 Cf il Registro delle postulanti candidate alla vestizione 1911-1916, in AIT. La data del 1916 non corrisponde alla realtà, che invece include il 1918.
79 Cf il registro: Generalità postulanti dal 1919 al 23, in AIT.
Cap. II: Da religiose educatrici nella società italiana 199
Imprecisato 1 0,71
Totale80 139 99,89
I registri mostrano che la durata del postulato dipende da due date del suo inizio: il 29 (festa di S. Francesco di Sales) e poi il 31 gennaio (data di morte di d. Bosco), per far vestizione il 5 agosto; oppure il 19 marzo per far vestizione il 29 settembre. Eccezionalmente qualcuna poteva esse-re rinviata a settembesse-re o anticipata ad agosto. Per questo, con un certo ar-rotondamento, si sono contati 7 mesi dal 29-31 gennaio al 5 agosto, e 6,5 mesi dal 19 marzo al 29 settembre. Si constata una percentuale più bassa di uscite nel primo triennio, in progressione fino agli anni del conflitto, mentre nel dopoguerra rientra. Esaminando distintamente l’età delle can-didate dell’ultimo triennio, si può rilevare qualche variazione rispetto al periodo precedente.
Dal totale vanno sottratte quelle che non sono state ammesse alla ve-stizione,81 cioè 27. Dunque si hanno i dati completi di ammissione di 117 giovani. Purtroppo l’eterogeneità delle informazioni non consente una vi-sione completa, tuttavia si possono mettere in luce alcuni rilievi.
Tabella n. 28. Età delle candidate al postulato (1911-1918) ed entrate in po-stulato (1919-1922); Ispettoria Piemontese «Maria SS. Ausiliatrice»
Età delle richiedenti 1911-1918 1919-1922
Numero % Numero %
Meno di 16 anni 3 1,14 0 --
16-20 anni 112 42,58 44 31,88
21-25 anni 117 44,48 76 55,07
26-30 anni 29 11,02 16 11,59
Oltre 2 0,76 2 1,44
Dai dati emerge come le candidate non fossero giovanissime, ma in massima parte concentrate nella giovinezza vera e propria, sebbene un certo numero superasse i 25 anni. Accostando i dati del primo e del se-condo periodo si constata che restano pressoché immutate le percentuali dell’età ammessa per eccezione, mentre avviene uno slittamento interno
80 La cifra totale include tutte quelle che sono state ammesse al postulato, eccetto una di cui non è riportata la data di ammissione al postulato né al noviziato, Scelsi Santina.
81 Intendo quelle di cui non è riportata la data. Su due c’è un “?”, perché proba-bilmente avevano iniziato il noviziato, ma non rientrano nel conteggio successivo, per evitare imprecisioni: Massa Anna e Spagarino Letizia, di 25 e 26 anni.
200 Parte I: L’identità religiosa e operativa delle FMA
verso l’alto tra le due fasce più rappresentate della giovinezza. Il confron-to con l’età delle giovani che sceglievano di sposarsi a Torino nel 1921,82 con le alterazioni provocate dalla guerra, lascia emergere un tendenza comune, il che indica che gli effetti della guerra hanno influito sulla men-talità in generale e sull’esigenza delle giovani chiamate alla vita religiosa, che prima di lasciare la famiglia hanno voluto o dovuto contribuire col proprio lavoro alla sua ripresa finanziaria.
Passando all’altro capo della penisola, si assiste a una caratterizzazio-ne differente, purtroppo non confrontabile direttamente con quella pie-montese, a motivo del diverso arco temporale coperto dai dati disponibili.
Tabella n. 29. Età delle postulanti - novizie sicule (1888-1906); Ispettoria Si-cula «S. Giuseppe»
Età Numero % sul totale
14 2 1,55
15 8 6,20
16 12 9,30
17 13 10,07
18 10 7,75
19 17 13,17
20 15 11,62
21 7 5,42
22 14 10,85
23 5 3,87
24 9 6,97
25 8 6,20
26 1 0,77
27 2 1,55
28 1 0,77
30 2 1,55
36 1 0,77
Imprecisato 2 1,55
Totale 129 99,93
E raccogliendo i dati secondo i precedenti criteri cronologici si otten-gono interessanti risultati.
82 Cf Annuario del Municipio di Torino 1921-1922, Torino, Stabilimento Tip.
Schioppo 1923, p. 452.
Cap. II: Da religiose educatrici nella società italiana 201
202 Parte I: L’identità religiosa e operativa delle FMA
Tabella n. 30. Età delle postulanti - novizie (1888-1906); Ispettoria Sicula
«S. Giuseppe»
Età delle richiedenti Numero %
Meno di 16 anni 10 7,87
16-20 anni 67 52,75
21-25 anni 43 33,85
26-30 anni 6 4,72
Oltre 1 0,78
Senza stabilire un confronto diretto col Piemonte, le cui prime infor-mazioni concernono il periodo posteriore (1911-’18), non può non colpire l’evidente differenza: in Sicilia dai 14 ai 20 anni si concentra il 59,68%
delle candidate; dai 21 anni in su il 39,35%. La linea di tendenza è sposta-ta indietro negli anni, secondo la consuetudine invalsa di una precoce si-stemazione delle ragazze. Varie candidate quindicenni e adolescenti in genere sono studentesse, frequentemente educande. Varie di esse sono coppie di sorelle, caso non infrequente anche al nord. Si nota che soprat-tutto fino al 1900 le postulanti sicule sono giovanissime, e ciò, a mio pa-rere, influenza la diversa durata del postulato rispetto all’ispettoria pie-montese, come emerge con tutta evidenza dal confronto della durata me-dia del primo periodo di formazione. Il calcolo è effettuato su 128 candi-date (poiché di una manca la data di vestizione) che hanno fatto vestizio-ne, includendo quelle che sono poi uscite.
Tabella n. 31. Movimento delle candidate alla vestizione tra 1889 e 1906 per anni, durata media del postulato e uscite; Ispettoria Sicula «S. Giuseppe»
Anni Vestizioni Media dei mesi di postu-lato
Novizie uscite dopo la vestizione
1889-1899 8583 10,54 12 = 14,11%
1900-1906 43 11,74 8 = 18,6%
La documentazione non registra le postulanti uscite prima della vesti-zione. In genere le giovani escono durante il noviziato. Dopo, solo
ecce-83 Nel conteggio della percentuale delle uscite, va tenuto presente che le novizie in realtà erano 86 (una l’ho esclusa dal conteggio per mancanza di una data, necessaria per la durata media del postulato): così la percentuale effettiva delle uscite diventa 13,95%.