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(traduzione integrale)

Gerusalemme, 15 novembre 2005

S366/05

Accordi sottoscritti da Israele e dai Palestinesi sul movimento e sull’accesso da e per la Striscia di Gaza

Il 15 novembre i negoziatori di Israele e dell’Autorità Palestinese hanno raggiunto un accordo che agevola il movimento delle persone e delle merci all’interno dei Territori Palestinesi e che apre un valico internazionale sul confine tra Egitto e la Striscia di Gaza nel quale i Palestinesi controlleranno l’entrata e l’uscita delle persone.

I negoziati sono stati agevolati dal Segretario di Stato USA Condoleezza Rice, dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera e la Sicurezza Comune Javier Solata e dall’inviato internazionale per il ritiro israeliano da Gaza James Wolfensohn.

Le disposizioni dettagliate dell’accordo sono contenute in due documenti: l’ “Accordo sul Movimento e l’Accesso” e i “Principi concordati per il valico di Rafah”.

Allegati: Accordo sul movimento e l’accesso e Principi concordati sul valico di Rafah

Accordo sul movimento e sull’accesso

Il seguente accordo è stato raggiunto al fine di promuovere lo sviluppo economico pacifico e migliorare la situazione umanitaria sul terreno. Esso esprime l’impegno del Governo di Israele (GoI) e dell’Autorità Palestinese (ANP). La sua attuazione ed ulteriore elaborazione saranno seguite dall’Inviato Speciale del Quartetto per il Ritiro e/o dal Coordinatore della Sicurezza degli Stati Uniti (USSC), coadiuvati dal relativo personale al seguito.

Rafah

Le parti hanno raggiunto l’accordo sulla dichiarazione di principi riportata in allegato. Rafah sarà riaperto nel momento stesso in cui potrà operare secondo i requisiti di qualità internazionali conformemente alle disposizioni di questo accordo e non appena un osservatore imparziale sarà giunto in loco, avendo a mente la scadenza del 25 novembre.

Valichi

Le parti hanno concordato che:

I passaggi funzioneranno con continuità. Israele permetterà con urgenza l’esportazione di tutti i prodotti agricoli provenienti dalla Striscia di Gaza nel corso del periodo della raccolta del 2005.

Il nuovo scanner sarà installato e pienamente operativo entro il 31 dicembre. Per quella data, il numero quotidiano di camion trasportanti prodotti per l’esportazione che sarà controllato al valico di Karni avrà raggiunto le 150 unità, con l’obiettivo di raggiungere le 400 unità per la fine del 2006. Entrambe le parti adotteranno un sistema di gestione comune.

In aggiunta al numero di camion sopra indicato, Israele permetterà l’esportazione di prodotti agricoli dalla Striscia di Gaza e agevolerà la loro rapida uscita e trasporto verso

l’esterno al fine di preservarne la qualità e la freschezza. Israele assicurerà la possibilità di esportare senza interruzioni.

Al fine di favorire le operazioni, le parti hanno concordato che:

-- ogniqualvolta sarà disponibile una nuova generazione di macchinari ai raggi-X capace di scansionare sia i rimorchi sia i contenitori, essa sarà utilizzata. Una volta arrivata nel Paese, il suo collaudo sarà eseguito con l’aiuto dell’Inviato Speciale del Quartetto;

-- l’USSC garantirà una consultazione continua, nell’ambito della quale saranno discusse con le parti anche le questioni operative irrisolte;

-- l’ANP garantirà la protezione dei passaggi sul lato palestinese del confine e provvederà a migliorare la gestione di tutti i valichi, mediante l’addestramento del personale, al fine di assicurarne l’efficienza e l’efficacia. L’ANP stabilirà senza ulteriori ritardi un sistema unificato di gestione dei confini;

-- il sistema di gestione che è stato sviluppato per Karni dovrebbe essere adottato per i valichi di Erez e Kerem Shalom, apportandogli gli adeguamenti richiesti dalla realtà locale.

Qualora opportuno, Israele s’impegna inoltre a realizzare il più presto possibile degli accordi simili che renderanno pienamente operativi i valichi della Cisgiordania. Una commissione bilaterale, alla quale potranno partecipare l’Inviato Speciale del Quartetto e/o l’USSC a seconda delle esigenze, svilupperà le procedure operativi dei valichi.

Il collegamento tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania

Israele permetterà il passaggio di convogli al fine di agevolare il movimento di merci e persone.

In particolare:

-- istituirà convogli di autobus a partire dal 15 dicembre;

-- istituirà convogli di camion a partire dal 15 gennaio;

-- elaborerà accordi attuativi dettagliati in una commissione bilaterale formata dal GoI e dall’ANP con l’eventuale partecipazione del personale del Quartetto e dell’USSC, qualora ritenuta opportuna.

Si è consapevoli che per Israele la sicurezza è un interesse primario e duraturo e di conseguenza si adotteranno accordi adeguati per garantirla.

I movimenti all’interno della Cisgiordania

Compatibilmente con le esigenze di sicurezza d’Israele, e al fine di agevolare il movimento delle persone e delle merci all’interno della Cisgiordania e di minimizzare i disagi per i Palestinesi, si accelereranno i lavori attualmente in corso finalizzati all’istituzione di un elenco concordato di ostacoli al movimento e allo sviluppo di un piano per una loro riduzione nella misura maggiore possibile, con l’obiettivo ci completarli entro il 31 dicembre.

Il porto di Gaza

I lavori di costruzione del porto potranno avere inizio. Il GoI garantirà ai donatori che non interferirà con le operazioni del porto. Le parti istituiranno una commissione trilaterale guidata dagli Stati Uniti la quale organizzerà la sicurezza e gli altri aspetti rilevanti per la gestione del porto prima dell’apertura di quest’ultimo. Il modello dell’osservatore imparziale che sarà usato a Rafah fornirà le basi anche per tale lavoro.

L’aeroporto

Le parti concordano sull’importanza dell’aeroporto. Si continuerà a discutere sulle questioni relative alle misure di sicurezza, alle attività di costruzione e al suo impiego.

I principi concordati per il valico di Rafah

Da completare con accordi sulla sicurezza, sulle dogane e sulle procedure attuative relative al ruolo di osservatore imparziale prima dell’apertura del valico.

Disposizioni generali

Rafah sarà gestito dall’ANP sul lato palestinese e dall’Egitto sul lato egiziano sulla base dei requisiti qualitativi internazionali, conformemente alla legge palestinese e alle disposizioni di questo accordo.

Rafah sarà aperto non appena sarà in grado di operare ai livelli qualitativi internazionali, conformemente con le disposizioni di questo accordo, e non appena l’osservatore imparziale sarà giunto in loco, avendo a mente la scadenza del 25 novembre.

L’uso del valico di Rafah sarà consentito solo a coloro che detengono un documento d’identità palestinese o appartengono ad alcune categorie speciali concordate, previa notifica al GoI e approvazione da parte di alti dirigenti palestinesi.

L’ANP notificherà al GoI con 48 ore di anticipo l’attraversamento del valico da parte di una persona appartenente alle categorie speciali, quali i diplomatici, gli investitori stranieri, i rappresentanti stranieri di organizzazioni internazionali riconosciute e infine i casi umanitari.

Il GoI avrà 24 ore di tempo per sollevare eventuali obiezioni, indicandone anche le motivazioni;

l’ANP avrà 24 ore di tempo per notificare la sua decisione al GoI, indicandone anche le motivazioni;

l’osservatore imparziale dovrà garantire il rispetto delle procedure e fornirà ad entrambe le parti qualsiasi informazione in suo possesso relativa alle persone che richiedono di

Queste procedure rimarranno in vigore per un periodo di 12 mesi, salvo il caso in cui l’osservatore imparziale emetta un giudizio negativo sulla gestione del valico da parte dell’ANP. Tale giudizio sarà elaborato in stretto coordinamento con entrambe le parti e terrà in debita considerazione le loro opinioni.

Rafah sarà utilizzato anche per esportare merci verso l’Egitto.

Saranno istituiti su base consensuale dei criteri oggettivi per l’ispezione delle automobili. I criteri sono i seguenti:

saranno installati attrezzature per l’ispezione, tra cui:

-- lampade a “luci nere”

-- utensili alimentati e il relativo compressore;

-- tecnologie da concordare, le quali dovrebbero comprendere le immagini soniche, il rilevamento dei raggi gamma (montate su veicoli o portabili), e/o le immagini a onda millimetrica.

-- specchi e borescopi per ispezionare i posti difficili da raggiungere.

L’osservatore imparziale addestrerà il personale alle tecniche d’ispezione dei veicoli e all’uso delle attrezzature secondo i requisiti qualitativi internazionali.

Saranno installate videocamere per monitorare le ispezioni durante il loro svolgimento.

L’osservatore imparziale valuterà la capacità dell’ANP di ispezionare le automobili secondo i criteri sopra riportati e i requisiti qualitativi internazionali. Quando l’ANP svilupperà una capacità d’ispezione delle automobili giudicata soddisfacente dall’osservatore imparziale, sarà consentito il transito delle auto attraverso Rafah. In attesa di quel momento, il transito delle automobili sarà consentito solo in casi eccezionali, sulla base delle disposizioni concordate nel protocollo di sicurezza.

Rafah sarà l’unico valico attivo tra la Striscia di Gaza e l’Egitto (salvo il caso di Kerem Shalom per il periodo concordato).

L’ANP stabilirà procedure operative chiare e ben definite.

In attesa che diventi operativo, l’ANP aprirà il valico di Rafah sulla base di decisioni adottate caso per caso a favore di pellegrini religiosi, pazienti bisognosi di cure mediche e di altre categorie di persone, in coordinamento con l’ufficio del generale Gilad nella parte israeliana.

Israele fornirà all’ANP tutte le informazioni necessarie da aggiornare il registro della popolazione palestinese, comprese tutte quelle relative ai detentori di carta d’identità palestinese che sono attualmente fuori dal Paese.

Un ufficio di collegamento guidato dall’osservatore imparziale riceverà in tempo reale informazioni sottoforma di video e dati delle attività svolte a Rafah e si riunirà periodicamente per valutare l’attuazione del presente accordo, le eventuali dispute ad esso relative e per svolgere gli altri compiti previsti dalla sue disposizioni.

Sicurezza

L’ANP agirà al fine di prevenire la movimentazione di armi ed esplosivi attraverso il valico di Rafah.

L’ANP stabilirà dei limiti massimi per i bagagli di ciascun passeggero nell’ambito delle procedure. I limiti saranno uguali a quelli applicati dal GoI; si concorderanno disposizioni particolari per i viaggiatori che devono attraversare di frequente il valico (politica dei bagagli).

I viaggiatori, compresi i residenti di ritorno, possono utilizzare il valico per trasportare all’interno gli effetti personali (…). Qualsiasi altro bene personale o di altro tipo dovrà essere autorizzato al valico di Kerem Shalom.

L’ANP fornirà all’osservatore imparziale un elenco di nomi dei lavoratori impiegati presso il valico di Rafah, il quale sarà condiviso con gli Israeliani. L’ANP terrà in considerazione le preoccupazioni degli Israeliani.

Le forze di sicurezza di Israele, ANP, Stati Uniti ed Egitto continueranno a coordinarsi sulle questioni di sicurezza e parteciperanno a gruppi di lavoro sulla sicurezza.

L’ANP valuterà caso per caso le informazioni sulle persone sospette fornite dal GoI. L’ANP si consulterà con il GoI e con l’osservatore imparziale prima di proibirne o consentirne l’attraversamento. Nel corso della consultazione, la quale non potrà durare più di sei ore, la persona in questione non potrà attraversare il valico.

Dogane

Il GoI e l’ANP continueranno ad applicare il Protocollo di Parigi del 29 aprile 1994.

Rafah sarà gestito conformemente alle norme e ai requisiti qualitativi internazionali e al Protocollo di Parigi.

Il GoI e l’ANP concordano di portare la cooperazione e lo scambio di informazioni ai massimi livelli possibili.

Il GoI e l’ANP coopereranno sulle questioni relative all’addestramento.

Le dogane del GoI e dell’ANP parteciperanno a riunioni su base regolare, alle quali potrà essere invitato il Governo egiziano qualora ciò sia opportuno.

Kerem Shalom

I funzionari doganali dell’ANP autorizzeranno i carichi in entrata a Kerem Shalom sotto la supervisione degli agenti doganali israeliani.

Le parti discuteranno le procedure operative in una fase successiva.

Le attività svolte a Kerem Shalom consisteranno nell’addestramento e nella costruzione delle capacità del personale doganale dell’ANP.

L’osservatore imparziale esaminerà le capacità dell’ANP dopo 12 mesi e rivolgerà ad entrambe le parti delle raccomandazioni che forniranno la base per una decisione congiunta sulle soluzioni da adottare in futuro. In caso di disaccordo, gli Stati Uniti risolveranno velocemente la disputa in consultazione con il GoI, l’ANP e l’osservatore imparziale.

L’osservatore imparziale

L’osservatore imparziale gode dell’autorità necessaria per garantire che l’ANP rispetti tutte le norme e i regolamenti applicabili alla gestione del valico di Rafah, nonché le disposizioni del presente accordo. In caso di violazione delle norme l’osservatore imparziale ha l’autorità per ordinare il ri-esame e un a uova valutazione su ciascun passeggero, bagaglio, veicolo o bene. Fintantoché la richiesta è in fase di elaborazione, la persona, il bagaglio, il veicolo o il carico in questione non potrà abbandonare gli edifici del valico di Rafah.

L’osservatore imparziale assisterà l’ANP nella costruzione delle sue capacità di gestione delle frontiere e delle dogane fornendo addestramento, equipaggiamenti e assistenza tecnica.

Le disposizioni sul ruolo dell’osservatore imparziale sono specificate nel memorandum d’intesa allegato.

L’Unione Europea assumerà il ruolo di osservatore imparziale.