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Approcci contemporanei dell'analisi delle prestazioni delle società, basato su

basato su informazioni Finanziarie Rilevanti

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Nello spazio socio-economico in cui opera, un'entità economica deve costantemente dimostrare le sue performance economico-finanziarie. In relazione a questo studio, per svolgere l'analisi delle performance aziendali si presentano quindi solo due componenti del bilancio: Conto Economico e Rendiconto finanziario.

Il termine “prestazioni” presenta attualmente un alto grado di complessità perché rappresenta complessivamente una serie di significati: si può riconoscere dunque nel risultato positivo di una attività, nella competitività, nella redditività, produttività,

67 Fonte EBSCO: Popa Dorina, Kiss Melinda, Sziki Klara [University of Oradea, Faculty of Economics]:

articolo pubblicato nel 2016 sulla basa di studi condotti in Romania nei confronti della società “SC Sintenza SA” sul Conto economico e Rendiconto finanziario del 2010-2011

68 Fonte EBSCO: CONTEMPORARY APPROACHES OF COMPANY PERFORMANCE ANALYSIS

68 adattabilità, crescita efficienza, soddisfazione e successo69. Alcuni autori definiscono il

concetto di performance come “il grado con cui una società è in grado di soddisfare i requisiti interni ed esterni dell'ambiente economico attraverso una combinazione ottimale di efficacia ed efficienza”70 . Anche per il termine prestazioni le diverse culture

capitalistiche la interpretano in modo diverso, la letteratura americana non fa distinzione tra la redditività e l'analisi delle prestazioni in termini di Utili, anzi spesso li reputa intercambiabili71 . La letteratura continentale, di ispirazione francese, esprime un

atteggiamento negativo verso la confusione dei concetti di redditività /Utile e il loro uso come sinonimi72.

Si parte dalla convinzione che i componenti del Bilancio riflettano i diversi aspetti delle vicende aziendali e le transizioni che sono avvenute nel corso dell'esercizio. In questo modo per valutare le prestazioni di un'entità economica non è sufficiente analizzare solo il conto economico, ma si deve prendere in considerazione il rendiconto finanziario e altre informazioni non finanziarie.

Il Conto Economico – lo strumento tradizionale per valutare le prestazioni dell'azienda

Il Conto economico riporta in forma riepilogativa i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio ed il reddito prodotto dall'azienda nel periodo amministrativo considerato. Si può dunque definire come il prospetto che evidenzia la composizione qualitativa e la consistenza quantitativa del risultato economico conseguito dall'impresa al termine dell'esercizio73.

L'articolo 2425 del Codice civile disciplina il contenuto e le modalità di redazione dello schema. Il legislatore ha imposto la forma scalare e un criterio di esposizione delle voci secondo la natura dei componenti di reddito. La forma scalare se correttamente applicata, può condurre a risultati informativi estremamente utili, sia per gli amministratori

69 Jianu, Iulia, Evaluarea, prezentarea şi analiza performanţei întreprinderii, Bucureşti: Editura CECCAR,

2007

70 Buşe, Lucian, Analiza economico-financiarą, Bucureşti: Editura Economicą, 2005. 71 Pinches G., Essential of Financial Management, USA, Harper Collins Publishers, 1990. 72 Vernimmen P., Finance d’Entreprise, Analyse et Gestion, 4 edition, Paris: Dalloz, 1988

73 Sito web: analisi di bilancio.ue: il risultato economico si ottiene dalla differenza tra tutti i ricavi

conseguiti dall'azienda nell'esercizio (revenues) e la somma di tutti i costi (expense) da essa sostenuti. Se tale differenza è positiva l'azienda ha conseguito un utile(profit) nel caso contrario la stessa ha maturato una perdita (loss).

69 dell'impresa che per i soggetti cui poi è destinato il bilancio. Pur essendo di natura civilistica è dunque in grado di fornire anche delle informazioni di tipo gestionale; infatti lo schema distingue quattro livelli della gestione aziendale:

1. La gestione ordinaria: con ricavi e costi legati all'operatività dell'azienda,

2. La gestione finanziaria: con l'indicazione dei costi delle fonti di finanziamento utilizzate e dei proventi derivanti dagli investimenti delle disponibilità liquide. Prima dell'entrata in vigore dal primo Gennaio 2016 del decreto legislativo 139, il terzo livello del Conto economico si occupava della gestione straordinaria. La nuova normativa prevede che queste non compaia più all'interno dello schema, ma che gli eventuali risultati derivanti da operazioni definite straordinarie siano specificate all'interno della nota integrativa. Con l'eliminazione dei valori straordinari il legislatore ha voluto eliminare quella componente che inquinava il risultato d'esercizio, in quanto l'obbiettivo del legislatore è quello di far generare al prospetto un risultato che sia espressivo della sola gestione operativa dell'azienda, senza che questo possa essere manipolato da operazioni che negli anni successivi sicuramente non si effettueranno.

70 Conto Economico

A) Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione Altri ricavi e proventi

B) Costi della produzione

Materie prime, sussidiarie, di consumo merci Servizi

Godimento di beni di terzi Personale

Ammortamenti e svalutazioni

Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Accantonamenti

Oneri diversi di gestione

(A – B) Differenza tra valore e costo della produzione

C) Proventi e oneri finanziari

Proventi da partecipazione Altri proventi finanziari Interessi e oneri finanziari

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

Rivalutazione Svalutazione

Risultato prima delle imposte Imposte

UTILE/PRDITA D'ESERCIZIO

Ai fine dell'analisi necessita effettuare una riclassificazione del Conto economico, questa ha come obiettivo finale quello di illustrare una serie di risultati economici parziali grazie ai quali, con un'analisi successiva, individuare la redditività aziendale. Le riclassificazioni

71 mirano a:

• Separare l'area accessoria da quella tipica

• Riclassificare i valori per destinazione invece che natura.

Sono previste due tipologie di riclassificazione, una secondo la logica del valore aggiunto e valore della produzione e la seconda riclassificazione a ricavi e costi del venduto74. Ai

fini della nostra analisi noi presenteremo le modalità di riclassificazione del conto economico secondo la logica del valore aggiunto, in quanto questa ci permette di ottenere dei valori intermedi significativi ai fine dell'analisi della redditività75.

Lo schema che si ottiene da questa riclassificazione è il seguente: Valore della produzione

- Costi interni (acquisizione materie prime, servizi, beni di terzi)

Valore aggiunto

- Costi interni (personale)

Margine operativo lordo (MOL) o EBITDA

Costi non monetari (ammortamenti, accantonamenti)

Margine operativo netto (MON) o EBIT

+/- Proventi e oneri finanziari

+/- Variazioni della gestione finanziaria Risultato ante imposte

Imposte

Reddito d'esercizio

Il passaggio rilevante è sicuramente legato all'individuazione del reddito legato alla attività caratteristica dell'impresa, al fine di evidenziare la capacità reddituale vera e propria della gestione, infatti lo schema così presentato permette di riclassificare costi e ricavi in base alla loro natura e ci permette di individuare i seguenti aggregati:

• Valore aggiunto: che rappresenta il valore della produzione rettificato dagli

74 Si caratterizza per focalizzare l'attenzione sul momento della vendita piuttosto che su quello della

produzione. Risulta quindi comunque in grado di fornire degli aggregati che risultano essere significativi a livello informativo, ma non hai fini della nostra analisi.

72 acquisti, dalle spese di servizi e dalle variazioni di materie prime.

• Margine operativo lordo (EBITDA): che si ottiene rettificando il valore aggiunto con stipendi, salari e accantonamenti per il personale; questo acronimo rappresenta il primo indicatore dell'utilizzo del valore aggiunto, ed esprime, in termini economici, un valore di reddito operativo al lordo degli ammortamenti. Indiscutibilmente è un risultato di maggiore affidabilità e attendibilità in quanto non risente delle politiche valutative degli ammortamenti.

• Margine operativo netto(EBIT): che costituisce il risultato operativo dell'impresa al netto dei costi non monetari; questo può essere scomposto in:

◦ Normalizzato: dato dal reddito operativo (EBIT) a valle della gestione extra- operativa.

◦ Integrale: dato dal reddito operativo(EBIT) a valle della gestione extra- operativa e straordinaria.

L'analisi del Conto Economico mira a verificare l'attitudine dell'impresa a produrre un reddito sufficiente a coprire i costi e generare profitti, in misura tale da mantenere un equilibrio economico che giustifichi gli investimenti effettuati76.

La scomposizione del reddito globale nei vari risultati parziali riferiti alle diverse aree gestionali, consente di individuare e misurare in termini economici il contributo positivo o negativo che ciascuna di esse dà al risultato globale.

La maggior parte delle aziende hanno come principale obiettivo quello di massimizzare il profitto, così tradizionalmente, le performance aziendali vengono valutate basandosi sul profitto che ha ottenuto nell'esercizio, si spiega altresì la forte enfasi che si dà a questo tipo di documento. Il Conto economico dà una visione retrospettiva delle operazioni che hanno influenzato il risultato d'esercizio e spiega in quale modo tale risultato si è generato; essendo espressione di rettifiche parziali o globali tra diversi tipi di reddito e spese. Questa analisi esprime la redditività dell'impresa su vari livelli.

Possiamo usare due categorie di indicatori per la misurazione della redditività:

76 La maggior parte degli indici impiegabili a tal fine, è volta alla misurazione della “redditività”, che

rappresenta la capacità dell'impresa a generare nel tempo un reddito che remuneri il capitale investito dell'impresa e degli azionisti.

73 1. Il profitto: esprime in valori assoluti la redditività dell'attività commerciale ed è il principale componente della ricchezza di una azienda, riflette le performance in capacità di reinvestire e pagare i dividendi. Nell'analisi del profitto come è presentato nel conto economico dobbiamo considerare nello specifico i suoi componenti, in quanto, aggregazioni di questi conducono alla costruzione di una serie di indicatori aggregati, chiamati anche risultati intermediari.

2. Tasso di rendimento, espresso con indicatori indicativi della redditività di un'azienda e rappresentano l'efficienza della impresa utilizzando le risorse e il capitale a diversi livelli. La redditività riflette il livello di remunerazione del capitale, e potremmo parlare di ritorno solo quando il surplus ottenuto dall'investitore viene confrontato con il capitale investito:

1. Il tasso di rendimento economico riflette il rapporto tra i risultati economici e i mezzi economici impiegati per realizzarla. In realtà questo indice viene chiamato in modi diversi in base alla formula che si usa77:

1. La percentuale economica di ritorno sul capitale ROA (return on assets). 2. La percentuale di ritorno del capitale investito, anche definito come ritorno

dell'investimento ROI. Esso esprime il livello di remunerazione sui guadagni in conto capitale, determinati come rapporto tra il risultato prima dei pagamenti relativi ad interessi e imposte (EBIT) o il risultato operativo e capitale investito.

77 Fonte EBSCO: CONTEMPORARY APPROACHES OF COMPANY PERFORMANCE ANALYSIS

BASED ON RELEVANT FINANCIAL INFORMATION

Reddito operativo = fatturato +altri proventi di gestione

Materiale spese Spese del personale

EBTIDA = (prima degli ammortamenti, interessi e Imposte) Risultato operativo lordo Spese di ammortamento, altri spese operative EBIT = (utile prima di interessi e tasse) Risultato operativo Proventi finanziari – oneri finanziari Risultato corrente Oneri straordinari Risultato lordo Imposte Risultato netto

74 3. La percentuale economica di ritorno sul capitale subordinato o permanente (ROCE) significa che il profitto che la società ottiene dal denaro investito nel business è determinato come rapporto tra il risultato prima dei pagamenti di interessi e imposte(EBIT) e il capitale investito.

2. Il tasso di redditività finanziaria o il tasso di redditività del capitale; noto nella letteratura anglosassone come il “Return On Equity” (ROE) permette di valutare l'efficienza degli investimenti nel capitale di rischio svolti dagli azionisti e dell'adeguatezza del loro rendimento, viene calcolata come rapporto tra il reddito netto per l'anno e il patrimonio netto.

Il rendiconto finanziario come moderno strumento per la misurazione delle performance

Il metodo di analisi basato sul flusso di cassa è un'analisi finanziaria più moderna rispetto a quella classica. La redazione del rendiconto, come abbiamo già detto, è obbligatoria per le società quotate e per le grandi imprese, ed è invece facoltativa per le imprese di piccole e medie dimensioni che applicano le regole di contabilità semplificata. L'insieme dei flussi finanziari completa l'analisi delle performance dell'entità da un approccio più dinamico e più globale che consente la ricostruzione dei flussi finanziari del periodo, secondo la natura delle operazioni quindi si è in grado di individuare l'esistenza di eventuali difficoltà di liquidità dell'entità economica.

Il rendiconto finanziario deve evidenziare l'esistenza, il movimento e la trasformazione del denaro lungo l'anno finanziario, il tutto relazionato alle attività dell'azienda. È consuetudine che si presenti un rendiconto secondo il metodo diretto, in quanto richiede l'uso delle informazioni nello Stato Patrimoniale, per determinare il flusso di incassi e pagamenti.

Le informazioni fornite dal rendiconto finanziario permettono di eseguire calcoli basati su diversi rapporti finanziari, di cui ricordiamo78:

• Tasso di rendimento attraverso i flussi di cassa, determinato come rapporto tra flusso di cassa operativo e il capitale investito. Questo valore è in grado di fornire ai responsabili informazioni sulla redditività dell'investimento in termini di

75 risultati operativi;

• Tasso di flusso di cassa operativo, misura la capacità dell'azienda di far fronte alle passività correnti con l'utilizzo dei flussi di cassa operativi;

• Tasso di generazione di cassa operativa del risultato lordo di gestione, mostra quanto il risultato lordo della gestione è in grado di generare effettiva cassa dall'attività operativa.

76

Conto Economico rispetto al Rendiconto finanziario – approccio comparativo:

Conto economico Rendiconto finanziario Aspetti generali

Lo scopo principale di entrambi i documenti è quello di presentare un'immagine autentica dell'azienda

Tradizionale, rappresentazione statica Presentazione più moderna e dinamica Riflette le spese e i redditi in base alla loro

natura

Ricostruisce i flussi finanziari del periodo secondo le tipologie delle operazioni Permette il calcolo del risultato globale Calcola la variazione della tesoreria Consente di valutare la capacità

dell'impresa di generare profitto

Consente di valutare la capacità di generare disponibilità liquide

Fornisce informazioni sulla redditività di

ritorno Fornisce informazioni sulla capacità di liquidità e di pagamento

Vantaggi

Svantaggi

È obbligatorio per tutte le aziende In Italia solo dal 1 Gennaio di questo anno è divenuto obbligatorio per tutte le aziende tranne alcune particolari categorie escluse Mette in evidenza le entrate e le spese di un

esercizio finanziario, che spiega la formazione del risultato

Spiega solo la variazione della liquidità su diversi livelli dell'attività

Permette la valutazione della redditività dell'impresa, i flussi di cassa non sono significativi a questo proposito

È influenzata dalla politica di liquidazione dei sinistri e del servizio del debito

Svantaggi

Vantaggi

Esprime dei potenziali flussi di cassa, anche se c'è un profitto questo non vuol dire che l'azienda disponga del denaro

Rappresenta i flussi di cassa effettivi. Non si può spendere il profitto, ma si possono spendere i soldi

Può essere manipolato dal management della società, mediante l'adozione di decisioni con effetti negativi a lungo termine

Non può essere facilmente manipolato a favore del management perché non è influenzato dai principi contabili adottati. Non considera il rischio di guasti per

ricevere pagamenti (anche nel caso di disposizioni)

Prende in considerazione solo gli importi effettivamente ricevuti. Evidenzia le differenze tra la spesa, gli usi e i pagamenti e anche fra i redditi e risorse.

Si è dimostrato come le informazioni fornite dal Conto Economico sono molto importanti ma alla fine parziali, in quanto non permette di dare risposte a importanti interrogativi, ad esempio: come è stato incassato il fatturato d'esercizio? Di quanto si è incrementato il

77 magazzino prodotti entrati e non fatturati?

Questo si giustifica per il fatto che la redazione del Conto economico viene generata sulla base del principio di competenza79, il quale, inevitabilmente si contrappone al criterio di

cassa: ne deriva che i valori di conto economico sono quelli registrati contabilmente per il periodo, ma non rappresentano la riscossione dei crediti ed il pagamento dei debiti. In dettaglio possiamo vedere:

• I ricavi e i costi sono misurati quando sorge, rispettivamente, il credito e il debito. Nei costi cosiddetti fissi sono inseriti anche quelli che non hanno dato origine ad esborsi di cassa nell'esercizio80,

• I costi relativi ai beni entrati nel processo produttivo aziendale e rilevati come rimanenze sono rinviati ai successivi esercizi, non avendo ancora contribuito al risultato iscritto contabilmente sul Conto economico.

Da tutto ciò ne consegue che il risultato del conto economico consente di esprimere un giudizio solo parziale sulla qualità della gestione aziendale.