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Un approfondimento: le imprese vitivinicole in Francia e Italia a confronto La dimensione economica media delle imprese europee specializzate in viticoltura e vino sfiora le 40 UDE,

3. LA CAPACITÀ COMPETITIVA DEL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE ITALIANO: ALCUNI DATI A CONFRONTO

3.2 La competitività del sistema agro-alimentare italiano sulla base dei dati FADN

3.2.1 Un approfondimento: le imprese vitivinicole in Francia e Italia a confronto La dimensione economica media delle imprese europee specializzate in viticoltura e vino sfiora le 40 UDE,

mentre quella stimata per la Francia è di quasi 100 UDE e quella italiana di sole 21 UDE. La dimensione fisica media a livello comunitario è di quasi 12 ettari; in Francia un’impresa dispone mediamente di oltre 20 ettari, in Italia meno di 8. Si tratta, quindi, di indicazioni che conducono a descrivere quadri molto diversi tra loro. Anche in termini di analisi delle condizioni dei fattori le differenze sono evidenti. La manodopera impiegata risulta mediamente molto più elevata nelle aziende francesi (2,5 ULT), sia rispetto al dato italiano (1,3) sia rispetto a quello medio europeo (1,7); inoltre, le imprese italiane ricorrono in modo più rilevante alla di- sponibilità di lavoro familiare (0,8). Anche il reperimento del fattore terra appare differente: nel caso italiano la SAU risulta principalmente di proprietà, mentre in Francia è più diffuso il ricorso all’affitto; l’indicazione sulla situazione media comunitaria risulta intermedia. Per quanto concerne i capitali, la dotazione maggio- re di capitale medio si riscontra nel caso francese, per valori quasi tre volte quelli italiani. In merito alle in-

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Ue ITA UDE SAU UBA ULT ULF/ULT (%) SAU proprietà (%) Capitale medio (.0000) Debiti (.000) Output (.000) Input (.000) Spese spec./Input (%) Fattori est./Input (%) Sostegno Ue (.000) Entrate varie/Output (%) Sostegno MF/Output (%)

dicazioni sui debiti, si deve porre in evidenza la rilevante forbice tra le informazioni osservate: le imprese francesi mostrano una condizione debitoria significativa, quasi 150 mila euro, mentre in Italia si stimano debiti di poco superiori ai 5.000 euro; il dato a livello Ue si attesta sotto i 50.000 euro.

Anche in relazione alle condizioni dei mercati, si possono evidenziare situazioni significativamente diverse. La capacità di generare output delle aziende francesi è quasi quattro volte quella italiana, mentre la situa- zione europea è circa la metà degli output francesi. Queste differenze si riscontrano anche in relazione al va- lore dei fattori di produzione impiegati. In altri termini, trova conferma la già evidenziata differenza nelle dimensioni economiche tra le imprese italiane e quelle transalpine. L’incidenza delle spese specifiche sul to- tale è più elevata in Italia (28%) sia rispetto al dato francese (10%) sia alla media Ue (16%); infine, si os- serva come la quota di fattori esterni (manodopera, capitali e terra) sugli input sia, evidentemente, più si- gnificativa per gli operatori francesi (35% contro il 22% per l’Italia).

Come per le altre dimensioni prese in esame, anche in merito al cosiddetto ambiente istituzionale o politi- co le situazioni italiana e quella francese sembrano differire in modo sensibile. La prima differenza è nel valore complessivo dell’aiuto: mediamente un produttore transalpino beneficia di oltre 4.500 euro, mentre un italiano è beneficiario di circa 1.500 euro, invece a livello comunitario l’aiuto medio è attorno ai 3.200 euro. La composizione del sostegno evidenzia come in Italia l’azienda vitivinicola benefici in modo signifi- cativo degli aiuti previsti dallo sviluppo rurale (25%), anche se il primo pilastro resta il canale più rilevan- te sia all’interno (45%) sia all’esterno (30%) del PUA; nel caso francese, il ruolo del sostegno derivante dal primo pilastro, ma non inserito nel PUA, appare più marcato (65%), mentre quello del PSR è più contenu- to (9%).

Infine, per gli aspetti di multifunzionalità, si osserva come le aziende francesi sembrino essere caratterizza- te da una certa propensione verso la cosiddetta diversificazione: quasi 5.000 euro, pari al 9% degli output, provengono da attività non direttamente agricole. In Italia, queste funzioni sembrano meno presenti: 1.150 euro, pari poco più del 2% degli output. Il livello del contributo pubblico destinato a compensare le esterna- lità positive prodotte specialmente sull’ambiente non appare molto significativo nei tre casi.

Se si osservano le informazioni raccolte utilizzando specifiche tecniche di confronto tra il ruolo delle aziende vitivinicole nel contesto nazionale e il ruolo rivestito dai produttori di vino europei nel quadro comunitario è possibile giungere a una stima del livello di specializzazione sul piano nazionale. La definizione di un indice di specializzazione (IS)15fornisce infatti alcune indicazioni di sintesi in merito al confronto tra il quadro na-

zionale e quello comunitario, assunto come punto di riferimento. Una condizione di specializzazione di un comparto a livello nazionale in linea con la situazione europea sarà stimata con un IS pari all’unità, un’ele- vata specializzazione nazionale avrà un valore di IS superiore all’unità (Adinolfiet al., in pubblicazione).

15 In sintesi, il calcolo dell’IS è condotto secondo la seguente relazione (Cagliero, 2002):

ISXviper aziende vitivinicole = [Xvi/ Xai] / [XvUe/ XaUe]

Il primo aspetto è la comparazione del rapporto tra la numerosità delle aziende vitivinicole e l’insieme del- le imprese agricole rappresentate dalla FADN nei diversi territori. L’incidenza delle aziende vitivinicole sia francesi sia italiane appare significativamente superiore rispetto al dato comunitario. Diversamente, come an- che già anticipato, in Italia si rileva una modesta specializzazione delle imprese vitivinicole in termini di di- mensioni economiche (IS 0,63), mentre la Francia risulta poco specializzata in termini fisici (IS 0,89). Per alcuni aspetti relativi ai fattori e ai mercati, come la manodopera, l’output aziendale e gli input, la sti- ma degli indici permette di osservare situazioni simili; la Francia risulta leggermente più specializzata ri- spetto all’Italia, che presenta valori IS sensibilmente inferiori all’unità. Diversamente nel caso dei debiti, sia la Francia che l’Italia appaiono più specializzate, sempre in relazione al contesto agricolo nazionale, rispet- to alla media della viticoltura europea.

Per quanto riguarda il cosiddetto ambito politico, si può porre in evidenza come le aziende francesi siano caratterizzate da un livello di specializzazione modesto, a indicare una minore capacità di intercettare aiuti comunitari rispetto al quadro nazionale e a quanto accade sul livello comunitario; in Italia, invece, si segna- la un certo livello di specializzazione (IS 1,11).

Le aziende francesi e italiane infine risultano specializzate in merito alle attività di diversificazione; le imprese transalpine mostrano, invece, una modesta specializzazione (IS 0,43) rispetto al quadro comunitario in me- rito alla compensazione pubblica per le esternalità ambientali, a fronte di un significativo valore per quelle italiane (IS 1,58).

Figura I.7 - Confronto tra indici di specializzazione per i principali fattori di competitività

Francia Italia UE 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50

Az. UDE SAU ULT Capitale Debiti Output Input Sostegno Ue

EV/ Output

AA/ Output

Tabella I.10 - Dimensioni di competitività: un quadro di sintesi del confronto tra imprese vitivinicole in Italia e in Francia

Az. Rappresentate UDE SAU ULT

Francia 54,710 99 20.2 2.5

Italia 98,850 21 7.6 1.3

Ue 186,740 43 11.7 1.7

Specializzazione Francia 2.08 1.12 0.89 1.31

Specializzazione Italia 1.93 0.63 1.55 0.94

ULF/ULT % SAU proprietà Capitale medio Debiti

(FRA) France 0.5 31% 386,052 147,253

(ITA) Italy 0.8 80% 117,058 5,016

Ue 0.6 54% 194,955 48,623

Specializzazione Francia - - 1.21 1.49

Specializzazione Italia - - 0.83 1.67

Output Input % Spese spec./ % Fattori est./

Input Input (FRA) France 153,161 118,326 10% 35% (ITA) Italy 42,441 25,763 28% 22% Ue 72,683 52,777 16% 31% Specializzazione Francia 1.18 1.17 - - Specializzazione Italia 0.80 0.92 - -

Sostegno Ue Quota PUA Quota PSR Altro

(FRA) France 4,536 26% 9% 65%

(ITA) Italy 1,500 45% 25% 30%

Ue 3,223 27% 22% 51%

Specializzazione Francia 0.74 - - -

Specializzazione Italia 1.11 - - -

Entrate varie Sostegno AA % Entrate varie/ % Sostegno AA/

Output Output (FRA) France 5,011 1,583 3.3% 1.0% (ITA) Italy 1,160 1,030 2.7% 2.4% Ue 2,572 1,567 3.5% 2.2% Specializzazione Francia 1.41 0.51 1.19 0.43 Specializzazione Italia 1.21 1.27 1.51 1.58

3.3 La competitività delle aziende agricole attraverso il territorio: i