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I. — Economia e Finanza.

A. Smith: « The Wealth of Natìons » with a introductlon by W. R. SCOTT.

Alla nuova ristampa del capolavoro offerto dalla letteratura economica lo Scott premette una introduzione, in cui ricorda la vita tranquilla e serena di Adamo Smith. E lo rappresenta nella scuola, dove con linguaggio chiaro e semplice, ma dotato di calore collo sviluppo del pensiero, legava l'attenzione degli ascoltatori delle sue lezioni. Dopo un viaggio in Francia eccolo lavorare alla sua opera fondamentale, che trovò parecchi compratori, ma non gli portò la ricchezza. E mori povero, tra amici affezionati, che ne apprezzarono la conversazione acuta, anche se non avevano l'im-pressione di trovarsi con l'economista di genio.

Lo Scott lo studia nell'ambiente in cui visse, per rilevare i legami con i flsio-cratici e coli' Huthcheson, facondo notare che non tutti i contemporanei furono da lui letti, perchè « la sua genialità gli permetteva di oltrepassare predecessori e contem-poranei senza richiederne l'aiuto». A pochi anni dalla edizione curata dal Cannan, la intensa ricerca dell'opera dello Smith, che consiglia continue ristampe, non è priva di significato.

Cephas Daniel Allln: A History of the Tarif Relatione of the Australian

Cotonies. (Minneapolis, 1920, « The University of Minnesota. Studies in the social

sciences», n. 7, pag. vi-177. Prezzo Doli. 0,75).

Quando la legge del 1850 rese autonomo le colonie rispetto alla madrepatria, le località più piccole ed isolate furono dominate dalla preoccupazione di un ristretto provincialismo. Libere dalle imposizioni metropolitane ed autorizzate a creare il proprio destino, non erano preparate al nuovo còmpito. Cosi per molti anni l'iso-lamento favori lo sviluppo delle risorse locali, ma creò divergenza d'interessi e legislazione fiscale in conflitto.

Le merci britanniche venivano da principio ammesse in franchigia, oppure erano sottoposte a dazi preferenziali : ma appena il crescere della ricchezza aumentò il commercio intercoloniale, si vide nei dazi fiscali un facile modo per aumentare le entrate. Ben presto ai fiscali, se ne aggiunsero di protettivi. E l'A. descrive la lunga guerra di tariffe che ne segui per una ventina d'anni, pur attraverso alle convenzioni concluso per la navigazione del fiume Murray, che promuovono un certo accordo. Le difficoltà nel vincere le gelosie reciproche delle colonie ed i sospetti per il governo inglese, quale temuto violatore della loro indipendenza fiscale, sono lente da vincere. E la teoria mercantilista dei vantaggi unilaterali dati dal commercio impedisce di soffocare i vani provincialismi. L'Allin espone passo passo le controversie rinascenti, per lasciare il lettore al momento in cui un nuovo spirito nazionale incomincia a farsi strada, promettendo politica più liberale, benché lontana sempre da sentimenti di colleganza con il resto dell'impero. V. P.

Prof. Guido Senslni : Classificazione generale dei problemi principali della

Finanza. Estratto dal «Giornale degli Economisti o Rivista di Statistica», luglio 1920.

(Roma, Athenaeum, 1920, pag. 15).

Prof. Guido Senslni : Intorno all'opera scientifica di Vilfredo Pareto. Biblioteca di diritto e politica « La Sintesi », N. 6. (Roma, Casa Ed. La Sintesi, pag. 12).

Prof. Gnido Sensinl: Intorno alla previsione dei fenomeni sociali. Biblioteca di diritto e politica « La Sintesi », N. 19. (Roma, Casa Ed. La Sintesi, pag. 12).

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Pref.Gnlde Senslnl: Iprimordi, noi Regno di Sardegna, della imposta italiana

di ricchezza mobile. Biblioteca di diritto e politica « La Sintesi », N. 18. (Roma,

Gasa Ed. La Sintesi, pag. 40).

Prof. Guide Semini : Le equazioni dell'equilibrio economico-finanziario, per

un punto dato, nel caso delle imposte in un regime di libera concorrenza economica.

Estratto dalla « Rirista Italiana di Sociologia ». (Roma, Tip. dell' Unione Editrice, 1921, pag. 20).

Questi diversi studi sono indice della varia attività scientifica dell'A. e preparazione di un più vasto e sistematico lavoro. L'A. non si limita ai problemi teoretici, ma con-sidera anche problemi storici ed applicati. Lo studio della classificazione generale dei problemi della finanza non ha, naturalmente, solo uno scopo sistematico; ma quello di precisare i problemi veramente scientifici della finanza ed i loro principali caratteri. Più ampio è lo studio storico sui precedenti sardi dell'imposta di ricchezza mobile. L'A., accennate alle traccio dell'imposta di ricchezza mobile nei vari Stati italiani prima dell'unificazione del Regno, al sistema finanziario piemontese tra il 1814 ed il 1848, riporta e commenta le condizioni in cui fu presentato il progetto Nigra nel 1850, progetto che non costituiva ancora un'imposta generale sul reddito, ma varie imposte dirette sui redditi mobiliari. Questi progetti non furono neppure discussi. L'A. conclude con vari rilievi sociologici su questi interessanti precedenti. Con l'ultimo di questi studi l'A. inizia una serie di tentativi per introdurre nelle equazioni dell'equilibrio le variazioni che vi determinano i fatti fiscali. In questo l'A. si limita a dare le equazioni per un punto di equilibrio statico per certe economie (libera concorrenza) e per certe imposte, in determinate e precisate condizioni.

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Dott. Ugo Roffolo: La Grecia economica odierna. Pubblicazione dell'« Istituto Coloniale Italiano » (Ufficio di informazioni economiche estere). (Roma, Tip. Pai-lotta, 1920, pag. 102. Prezzo L. 3,50). y

Accurati ed interessanti dati, alcuni aggiornati fino al 1910, per i principali rami dell'attività economica dolla nuova Grecia quule è uscita dalla guerra d'Oriente. Interessanti tra l'altro statistiche abbastanza diffuse dei vari rami di imprese indu-striali e società del commercio italo-greco, del riuscito sistema di stabilizzazione dei cambi, che ha consentito alla Grecia un grande miglioramento dei suoi cambi nell'ultimo decennio prebellico ed una notevolo stabilità fino al 1920.

Dott. Federico Chessa: Costo economico e costo finanziario della guerra. (Roma, Atliunaeum, 1920, pag. 140).

Espone le teorie principali emesse sul contenuto e calcolo del costo economico e del costo finanziario della guerra, discutendole e procedendo quindi ad una som-maria analisi dei principali elementi di detto costo. Un'uppendice raccoglie dati sulle pensioni di guerra, perdite del naviglio mercantile e pordile demografiche.

Eugenio Artoni: Lineamenti della crisi sociale. (Torino, 1921. In-8" gr., pag. 359. Prezzo L. 20).

L'A. contempla la crisi contemporanea dell'individualismo ed il predominio sempre più deciso e trionfante dell'associazione, del sindacarsi sia por le imprese capita-listiche che per quelle operaie. E ritiene che se le necessità della vita associata impongono sperequazioni tra uomo e uomo e gruppo o gruppo, non debbono avere altra base che la diversa importanza del contributo. Quindi vorrebbe un assetto sociale per categorie anziché per classi ; ed una legislazione che non si Itasi sopra rapporti ereditari (per cui ogni individuo ha determinata la sua posizione dal suo gruppo etnico) ma sopra il suo rapporto di lavoro.

Ma la distribuzione del reddito nazionale non avviene in grandissima parto già in rapporto al lavoro da ognuno contribuito? Non è forse un fatto che la ricchezza ottenuta per eredità rapidamente dopo poche generazioni ha abbandonato gli eredi incapaci in generale di farne un impiego saggio e redditizio? V. P.

Sen. Oronzo Qaarta : Commento alla legge sulla imposta di Ricchezza mobile. Voi. II, 3» edizione riveduta. (Milano, Soc. Edit. Libraria, 1920, pag. 544).

Prosegue la nuova edizione ampliata del poderoso trattato sulla nostra imposta di ricchezza mobile del Presidente della Commissione centralo per le imposto dirette.

Di quest'opera, che rimane una poderosa raccolta di esperienze giurisprudenziali anche colla riforma generale delle nostre imposte dirette, parleremo più diffusamente al termine della ristampa.

Prof. Henri Sée: Esquieso d'une Mstoire du régime agraire en Europe

aux XVIII* et XIX' eièclee. (Paris, M. Giarde C. Succ. Lib. édit., 1991, pag. 976.

Prezzo Fr. 15).

11 See ha già pubblicato vari studi storici sull'economia e classi agricole, che ha, per le epoche medioevali e post-medioevali, studiato in Francia ed Inghilterra. Questo studio sistematico allarga ora i confini delle sue indagini e riesce quindi meno approfondito. Ma, trattando di un fenomeno generale a molti paesi d'Europa, la storia comparata è ottimo aiuto a dare un'idea più completa e giusta del movi-mento. Non meno interessante è la comparazione del regime fondiario e agrario francese nel secolo xvm, con caratteri relativamente eccezionali, con quelli di altri paesi contemporanei d'Europa. In Francia non esisteva più il servaggio propriamente detto; esisteva una proprietà contadina sia pur gravata di servitù e canoni: vi predominavano le piccole e medie proprietà, donde ostacoli ad un rapido diffondersi dei progressi tecnici. A questa analisi della proprietà fondiaria e del regime agrario francese nel secolo xvm, l'A. contrappone le condizioni agrarie della Germania, Inghilterra e Irlanda, Paesi Baltici, Austria e Russia, nei quali, sotto una forma o sotto l'altra, diffuso era ancora l'istituto del servaggio contadino. La seconda parte è dedicata al movimento di affrancamento di contadini nella fine del secolo xvm e durante il xix. Esaminatene le cause generali, l'A. ricorda brevemente l'affran-camento della proprietà agricola in Francia duranto la rivoluzione ; le emancipazioni dei contadini e l'affrancamento della proprietà in Germania (1821-1848), Austria, Russia, Danimarca. G. B.

F. Tabasso Volterra : Commercio e Colonie. Studi per l'espansione internazionale italiana. (Milano, Stab. Tip. « La Stampa Commerciale », 1920, pag. 115. Prezzo L. 6).

L'A. prosegue la sua propaganda per la nostra espansione commerciale all'estero, rilevando le condizioni in cui ci siamo venuti a trovare dopo la guerra, le deficienze delle nostre iniziative e della nostra organizzazione commerciale e marinara, i rap-porti con l'azione svolta dagli altri grandi mercati esportatori.

C. F. Bastatile: Teoria del commercio internazionale. (Torino, Bocca, 1921. In-8° picc., pag. vm-304. Prezzo L. 20).

La traduzione di questo classico libro è arricchita di una importante appendice sulla « incidenza ed effetti dei dazi di importazione e di esportazione », che rimaneva quasi ignota anche ai conoscitori della lingua inglese, por la difficoltà di rintracciarla. Utilissima è quindi la traduzione italiana di quest'opera che analizza minutamente teorie economiche sottili e vivacemente discusse; perchè non soltanto espone l'in-iiuenza esercitata dagli scambi internazionali sulla scelta delle produzioni, sul cambio della valuta nazionale in quelle estere e gli effetti dei dazi doganali, ma non trascara nemmeno di discutere l'influenza del commercio estero sulla distribuzione della ricchezza. V. P.

G. Renard et G. Weulerise: Le trovali da ne l'Europe moderne. Paris, libr. F. Alcan. 1920, pag. 52*. Prezzo Fr. 12).

Questo volume esce nell' « Ilistoire universello du travail » diretta dal Renard e vuole dure un'idea sintetica dei principali cambiamenti economici e sociali svoltisi in Europa, dalia seconda metà del sec. xv fino all'ultimo trentennio del sec. xvm. Campo storico colossale per i profondi mutamenti politici, sodali, scientifici e tecnici che vi si sono svolti, trasformando completamente il campo dei mercati, sotto le profondo inlluenze della riforma religiosa, attraverso la trasformazione intellettuale ilei rinascimento, col sorgere infine delle forme moderne della grande industria e del comraorclo transoceanico.

Gli AA. hanno cercato di sistemare l'enorme materiale che loro si presentava in una distribuzione sistematica seguendo la vita della produzione e commercio inquadralo nella storia politico-sociale per i principali mercati d'Europa di quel periodo. Gli AA. infine riassumono le linee caratteristiche di questo complesso movimento storico in questi fatti principali : progressiva eliminazione delle

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vivenze del medio evo ; costituirsi in alcuni Stati delle moderne economie nazionali ; sviluppo dell'economia capitalistica; trasformazione delle classi economiche; deli-nearsi e consolidarsi dell'azione e dell'intervento economico dei governi.

GINO B .

J. Perchot: Vers le libre relèvement économique et flnancier de la Franco. (Paris, Alcan, 1921, pag. 330. Prezzo Fr. 7,50).

L'A. raccoglie alcune relazioni scritte nel 1916-1920 per il Senato, di cui è membro: sia per dettare misure a protezione degli orfani dei combattenti, sia per tutelare i combattenti stessi. Ma soprattutto si preoccupa della produzione agricola che il regime di prezzi massimi serve a contenere; solo l'abbondanza può ridurne il prezzo, e lo Stato dovrebbe limitarsi a fornire la mano d'opera indispensabile lasciando al prezzo di fermarsi ad un livello rimuneratore, salvo a distribuire sussidi ai poveri.

Dopo aver difeso un regime di libero commercio del grano, l'A. ritiene invoco opportuno organizzare il credito a favore del piccolo commercio e della piccola industria mediante banche popolari e cooperative. Perchè ritiene troppo scarse le banche locali e troppo tiepido l'interesse delle grandi banche per il piccolo pro-duttore. A ragione non domanda però un organismo centrale, ma desidera dagli interessati la creazione di quanto è più confacente ai loro bisogni speciali.

Macolm Fraser: Prices. An inquiry into prices in New Zealand. 1891-1819. (Wellington, 1920. 1 voi. di pag. 191. Prezzo 3 s. 6 d.).

Il volume del Fraser è unu chiara esposizione del metodo adottato dall'Ufficio di statistica della Nuova Zelanda per la costruzione dei numeri-indici dei prezzi al minuto ed all'ingrosso, metodo il quale sotto molti aspetti è simile a quello seguito dal Knibbs per l'Australia. Le due serie di numeri-indici sono « pesate », tenendo conto per i prezzi all'ingrosso della misura (« mass-unit »), nella quale le varie merci considerate sono usate e consumate nel paese, in base ai dati medi del 1904-1913 ; e riferendosi, per gli indici al minuto, al consumo medio risultante da un'inchiesta fatta dall'Ufficio di statistica pel 1910-1911.

Il volume contiene pure dati interessanti sulle variazioni avvenute nel potere d'acquisto della moneta, come pure sui risultati di recenti inchieste compiute sul bilancio famigliare negli anni di guerra.

Un'ampia raccolta di prezzi dei principali prodotti completa il volume.

A. GARINO-CANINA.

William Ashlejr : The Tari fi Problem, 4Ul edit. (London, P. S. King&S., Orchard House Westminster, 1920, pag. 270).

Questa quarta edizione segue a 17 anni la prima; ma l'A. ha creduto opportuno non modificare nè i dati statistici nè lo considerazioni che aveva esposte nei pre-cedenti volumi. A parte i dati, è noto che i fenomeni della guerra e gli avvenimenti del dopoguerra hanno recato fatti e nozioni nuove nel problema della Imperiai

preferenze, di cui l'A. qui considera principali problemi teorici. La guerra ha

raf-forzato grandemente le correnti tendenti a creare un sistema doganale, che più strettamente collegasse la Gran Brettagna e i suoi domini. Però se i protezionisti sono riuscjti a far votare la legge per la protezione delle industrie, i loro sforzi sono finora riusciti vani per quanto riguarda il sistema preferenziale tra madre-patria e Colonie. Questa edizione reca pure il capitolo introduttivo alla terza, scritto dopo i rapporti tra Stati Uniti e Canada. L'A., che pure si proclama un liberale, incomincia ad ammettere l'opportunità di un intervento dello Stato più ampio, anche in materia commerciale, di quello che ammettano le scuole classiche liberali. Richiama alcuni più importanti concetti di economisti e gli effetti della politica della libera importazione specialmente per quanto riguarda i prodotti agricoli ; trat-teggia rapidamente l'andamento del commercio estero e specialmente delle espor-tazioni industriali inglesi nell'intiero secolo xix, soffermandosi piti ampiamente sul trentennio 1872-1902. L'A. insiste nel rilevare un rallentamento del movimento di espansione inglese a partire dal 1887-1890 ed il posto crescente che nelle esportazioni inglesi sono venuti ad avere prodotti greggi, sovratutto il carbone, dimostrando come ancora maggiore ne risulti il rallentamento dei principali prodotti manifat-turati di esportazione. Ragionamento del resto molto discutibile, perchè anche

togliendo dalla massa di prodotti esportati in quest'ultimo periodo con più intenso aumento da altri mercati (Germania, Stati Uniti), le materie prime e semi-lavorate, eertamente l'incremento apparireblie meno intenso. Una moderata politica prote-zionista per rafforzare le industrie, un moderato sistema preferenziale Inter-imperiale appare all'A. uno dei mezzi ricostitutivi della temuta decadenza commerciale inglese. Anche un moderato dazio sul grano potrebbe in parte incidere sopra gli stranieri esportatori ed aiutare il rafforzarsi dell'economia inglese. Altri concetti sussidiari l'A. esamina in fondo (riforme sociali, politica mondiale, rallentarsi della prepon-deranza inglese nella marina mercantile e nel commercio marittimo; preoccupazioni sull'esaurirsi delle ricchezze minerarie ; orientamento di alcune Colonie, specialmente minacele di una fusione doganale tra Canada e Stati Uniti). Il volume è interessante come primo documento scientifico di un movimento lu cui importanza in Inghilterra è andata nel più recente periodo grandemente aumentando. GINO B.

W. Koescher: Economia industrielle. (Tomo II. Traduit sur l'8«éd. Paris, 1921, M. Giard, pag. 49*. Prezzo Fr. 22).

Si è già annunciata la traduzione della prima parte di questa opera classica: il secondo volume contiene i capitoli VII-XII, aggiornati dallo Stiedu con note ed informazioni assai comode. In questa parte si discutono le conseguenze della regola-mentazione industriale da parte dello Stato, gli effetti ottenuti con varie istituzioni (scuole professionali, brevetti, ecc.). E due fenomeni speciali: la crisi negli sbocchi, ed H regime minerario.

È tanto nota l'importanza del Roescher per la storia delle dottrine economiche che non è certo necessario insistere nell'opportunità delia traduzione, dove si tro-veranno larghe informazioni storiche e comodi riferimenti bibliografici.

Biagio Glnnarl: Imposta sugli aumenti di patrimonio derivanti dalla guerra;

Comtuento e istruzioni con riferimento alle normali ministeriali. (Napoli, 1920,

N. Jovene e C., pag. 32. Prezzo L. 4).

Alolsint Tito : La imposta complementare sui redditi e la straordinaria sui dividendi per l'anno 1910. (Napoli, N. Jovene e C. 1919, pag. 42. Prezzo L. 4).

Rag. Roberto Morettini: La confìsca dei sopraprofitti di guerra. (.Milano, Stab. Tip. «La Slampa Commerciale», 1920, pag. 10).

Rag. Roberto Morettini: L'imposta sugli aumenti di patrimonio derivanti

dalla guerra e l'imposta straordinaria sul patrimonio. (Milano, Stab. Tip. « La

Stampa Commerciale, 1920, pag. 16).

Rag. Roberto Morettini : L'imposta straordinaria sid patrimonio. Milano, Stab. Graf. C. Capello, 1920, pag. 38).

Camera di Commercio e industria di Milano : In merito al disegno di legge X. 548

concernente l'avocazione allo Stalo dei sopraprofitti di guerra. (Milano, Stab. Tip.

«La Stampa Commerciale», 1920, pag. 12).

Prof. Dionigi Blancardi: La sperequazione tributaria nell'ordinamento fiscale

italiano di guerra e del dopo guerra. (Camera di Commercio e Industria di

Ge-nova, 1920, pag. 24).

Camera di Commercio e Industria di Genova: Avocazione allo Sialo dei

pro-fitti di guerra. (Genova, 1921, png. 12).

Camera di Commercio e Industria di Genova : Osservazioni sulla legge relativa

all'avocazione allo Slato dei profitti di guerra sottoposte alla Commissione par-lamentare per la formazione del regolamento. (Genova, Tip. Oliveri, 1920, pag. 8).

E. Del Guerra: La legge sul patrimonio e sui profìtti di guerra. Nuove modi-ficazioni e nuove nozioni relative all'imposta sul patrimonio. (Firenze, Stab. Tip. Ban-dellini, 1920, pag. 50).

Unione delle Camere di Commercio e Industria italiane • Roma:

Sull'appli-cazione delle nonne contenute nel disegno di legge concernente l'avoSull'appli-cazione allo Slato dei profitti di guerra. (Roma, Tip. della Camera dei Deputati, 1920, pag. 15).

Litigi Plgnatelll: Il problema tributario e l'agricoltura. (Roma, Prera. Stab. Tip. V. Ferri, 1921, pag. 28).

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Giorgia E. Levi : Proposte di soluzione di due tra i più importanti problemi finanziari dell'ora presente. TI prezeo del pane. L'inasprimento delle tasse di successione e di donazione. (Firenze, Scuola Tip. Artigianelli, 1920, pag. 26).

Sen. Carlo Ferrarla : Profitti di guerra e situazione finanziaria. Discorso pronunziato in Senato, tornata 23 settembre 1920. (Roma, Tip. del Senato, 1920, pag. 26).

I nuovi istituti fiscali derivando da una formazione in parte necessariamente improvvisata, poco elaborata, di norme, contengono errori, toccano interessi, creano problemi sui quali si richiama dagli interessati e dagli studiosi l'attenzione del pubblico e dei governanti. Queste diverse pubblicazioni sono un'interessante, per quanto eterogenea, prova di questo fatto. Alcune commentano e cercano di volga-rizzare le norme dei nuovi istituti ; altre sono relazioni, voti di interessati e loro associazioni, con cui si mettono in rilievo inconvenienti ed errori delle norme stesse, si propongono riforme. Particolarmente interessanti sono quelle su tre istituti tipici di questo periodo : imposta su gli extra-profitti di guerra, imposta patrimoniale, imposta complementare sul reddito; sulle due prime specialmente, che non solo costituiscono istituti del tutto nuovi nella nostra legislazione tributaria, ma toccano vasti interessi concreti. Alcune ricollegano questi istituti speciali ed i loro risultati al problema generale della nostra situazione finanziaria.

Associazione provinciale degli agricoltori bolognesi: Intorno alla vertenza

agraria bolognese del 1920. Prefazione di A . GIOVANNINO (Bologna, Tip. P. Neri, 1 9 2 1 ,

pag. 9 5 ) .

A. Yergnanlni: Il circolo vizioso del rialzo dei costi e dei salari. Aumento della produzione. Partecipazione delle masse lavoratrici all'amministrazione sociale. (< Bibl. della Lega Nazionale dello Cooperative »). (Milano, Stob. Tip. Unione Coope-rativa, 1920, pag. 18).

Avr. Ugo Corti: Il diritto processuale nella riforma dello imposte dirette. (Novi Ligure, Tip. A. Sartorolli, 1920, pag. 15).

Alexandre de Olazabal: Vers Vémaucipation économique. Lettre ouverte au Presidont de la Nation Argentine. (Paris, M. Giurd & C., 16 rue Soufflot, 1921, pag. 88).

Prof. Giacomo Luzzatti: La grande guerra e. la moneta di carta. (Palermo, A. Triraarchi ed., 1920, pag. 88. Prezzo L. 2,50).

Considerazioni sui vasti effetti che ha determinato e può determinare il feno-meno mondiale dell'inflazione monetaria nel futuro, sostituendo la carta moneta all'oro ed operando su trasformazioni economiche concrete.

Ch. Antoine: Cours d'Éoonomie Sociale. (Paris, Alcan, 1931).

Stato ed organismo sociale: loro funzioni, ed importanza della giustizia e della carità; influenza che la chiesa esercita su tutta la vita sociale: ecco come l'A. studia l'ambiente e quali forzo esamina soprattutto nel loro gioco. Ne discende, dopo una