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Da un punto di vista infrastrutturale/informatico, il sistema ERP ha un’architettura di tipo client-server. Ciò significa che un computer centrale (dove risiede il database centralizzato) ospita le applicazioni condivise e ad esso sono collegati i computer client situati nelle diverse aree ed uffici aziendali, nei quali risiedono le applicazioni software di uso specifico e locale. Dai computer client vengono inviate “richieste” al server centrale, che risponde mettendo a disposizione il servizio richiesto. L’interazione tra client e server prevede la definizione di alcuni sistemi e protocolli informatici, che variano da caso a caso.

Generalmente, l’architettura di un ERP viene stratificata su tre livelli (“three tiers”), ciascuno dei quali caratterizzato da propri obiettivi e tecnologie. La Figura 2.4 mostra l’architettura client-server di un sistema ERP.

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G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta, “Sistemi informativi d'impresa”, Milano, McGraw-Hill, 2010. 24

Le best practices sono le metodologie di lavoro ottimali derivanti da un insieme di esperienze che l’azienda produttrice del sistema ha maturato nel corso della sua attività con la collaborazione di aziende leader nei vari settori merceologici e di mercato.

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Figura 2.4 L’architettura client-server di un sistema ERP

Fonte: Elaborazione propria

Lo strato di presentazione, o Presentation Layer, rappresenta il primo livello dell’architettura di un ERP e viene solitamente utilizzato per la rappresentazione dei dati richiesti dall’utilizzatore del gestionale (client). Esso è caratterizzato da un’interfaccia grafica (in inglese, Graphical User Interface - GUI), con la quale è possibile visualizzare tutti i dati relativi ai moduli software installati nel sistema ERP server posizionato nell’Application Layer. Tale livello permette, in base alla tipologia di utente che usufruisce dell’accesso al sistema, di avere un controllo su tutti i dati inseriti in un unico database posizionato al livello Database Layer.

Lo strato applicativo, o Application Layer, rappresenta il livello intermedio dell’architettura e contiene la logica di interpretazione ed elaborazione dei dati che provengono dal client. Esso viene definito anche come livello business logic, poiché viene immesso il cuore dell’ERP, il server, all’interno del quale vengono posizionati il

kernel del sistema gestionale ed i vari moduli supplementari che si vogliono installare

per personalizzare il sistema.

Lo strato della base di dati, o Database Layer, è l’ultimo livello dell’architettura e rappresenta la base su cui si poggiano gli altri livelli. All’interno del Database Layer è situato un Relational Database Management System (RDBMS)25, a cui viene affidata la gestione dei dati. È di fondamentale importanza installare un RDBMS che abbia le

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Il Relational Database Management System è un sistema per la gestione di dati basato sul modello relazionale.

35 caratteristiche di sicurezza ed affidabilità allo scopo di rispondere correttamente alle richieste delle applicazioni e di evidenziare l’unicità dell’informazione.

La suddivisione logica, appena descritta, consente al sistema ERP di distribuire le tre macro-funzionalità e portarle rispettivamente in carico al Computer client, all’Application server e al Database server, come mostrato in Figura 2.5.

Figura 2.5 I livelli software di un sistema ERP

Fonte: “Sistemi informativi aziendali”, S. Scarano

Oggi una tendenza sempre più diffusa è l’adozione di nuovi modelli in grado di cambiare la logica architetturale, migliorando il livello di efficienza e di flessibilità dei sistemi. Si tratta di sistemi di tipo web based o web service, che utilizzano protocolli e linguaggi standard tipici delle applicazioni Internet e web. Questa modalità consente, sempre di più, l’interfacciamento con gli utenti particolarmente user-friendly, per cui diventa possibile accedere al sistema ERP tramite un comune browser web.

2.4.1 Il modello “Software as a Service”

Il “Software as a Service” (SaaS), o “Software come un servizio”, è un modello di distribuzione del software applicativo, dove un produttore di software sviluppa, opera (direttamente o tramite terze parti) e gestisce un'applicazione web che mette a disposizione dei propri clienti via Internet. La peculiarità di questo modello risiede nel fatto che non è necessario installare e mantenere il software in locale, ma è possibile accedervi semplicemente tramite Internet, senza doversi occupare della complessa gestione di componenti hardware e software.

36 I vantaggi derivanti dall’adozione del modello SaaS sono i seguenti:

- l’accesso ad applicazioni sofisticate, senza il bisogno di acquistare, installare, aggiornare o gestire hardware, middleware o software. Grazie al modello SaaS anche applicazioni sofisticate, come ERP e CRM, diventano accessibili per le organizzazioni che non dispongono di risorse sufficienti per acquistare, distribuire e gestire l'infrastruttura e il software necessari;

- l’utilizzo di specifiche risorse: il servizio SaaS offre scalabilità verticale automatica in base al livello di utilizzo. Ciò permette vantaggi in termini di minori costi per il pagamento delle sole risorse utilizzate;

- l’uso di software client gratuito: gli utenti possono eseguire la maggior parte delle applicazioni SaaS direttamente dal web browser, senza il bisogno di scaricare ed installare alcun software, sebbene alcune app richiedano plug-in; - la semplice mobilità della forza lavoro: gli utenti possono accedere a dati ed

app SaaS da qualsiasi dispositivo mobile o computer connesso a Internet. Non è necessario avere un personale con esperienza specifica per gestire le problematiche di sicurezza correlate all'uso di dispositivi mobili. Una scelta attenta del provider di servizi garantirà la sicurezza dei dati, indipendentemente dal tipo di dispositivo in cui vengono utilizzati;

- l’accesso ai dati delle app da qualunque luogo: con i dati archiviati nel cloud, gli utenti possono accedere alle informazioni da qualsiasi dispositivo mobile o computer connesso a Internet. Quando i dati di un'app vengono archiviati nel cloud, non vanno persi in caso di problemi al computer o al dispositivo di un utente.

Viceversa, i limiti derivanti dall’adozione del modello Saas sono i seguenti.

- l’elevata standardizzazione delle app Saas, che le rende inadatte a tutti gli ambiti applicativi: si può agire su di esse configurandole, ma andare oltre quanto previsto non è possibile. Se un’azienda ha, quindi, esigenze particolari o processi molto specifici, è probabile che non si trovi una soluzione adeguata: occorre adattare le esigenze, non potendo adattare il software che le supporta26. - i dati dell'azienda cliente possono essere trovati sul server del fornitore di

servizi: questo non è sempre accettabile per motivi di privacy; è indispensabile

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37 imporre delle misure di sicurezza che proibiscano al fornitore di servizi di accedere ai dati dell'azienda, nel caso in cui ci sia separazione delle due parti. Tipici esempi di applicazioni che utilizzano il modello SaaS sono: la posta elettronica, la gestione e l’archiviazione documentale, i sistemi di gestione, il controllo ed il monitoraggio sicurezza ICT, la gestione progetti, i sistemi di Business Intelligence e di supporto alle decisioni, e così via.

Dato che le applicazioni vengono distribuite mediante Internet, si è soliti parlare di applicazioni rese disponibili on the cloud, o “nelle nuvole”. In sostanza, il cloud computing identifica tutti quei servizi informatici di vario genere, che vengono messi a disposizione di terzi su Internet senza che l’utilizzatore sia obbligato a possedere, manutenere o conoscere la complessa infrastruttura informatica sottostante che ne garantisce la fornitura. Si tratta di una tecnologia in forte crescita che potrebbe, nell’immediato futuro, trasformare l’IT in una commodity, al pari dell’elettricità; il numero di fornitori, in quest’area, sarà elevatissimo, e consentirà a chiunque di realizzare economie di scala puntando sull’efficienza dei core business.