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L'ARCHIVIO DI MAŞAT HÖYÜK

Nel documento La frontiera orientale dell'impero ittita (pagine 34-47)

L'antica città di Tapika, sede del ritrovamento di un archivio composto da 116 tavolette44 risalenti al periodo medio ittita45 (è stata ritrovata sul sito anche una tavoletta dal ductus n.h. a tema mitologico, ma appartiene ad un altro livello di scavi46 e durante lo studio non la nomineremo più) rappresenta certamente il primo luogo ben documentato da dove cominciare uno studio sulla frontiera orientale ittita.

Nonostante ancor oggi non sia possibile arrivare ad un'esatta definizione dei termini "frontiera", "provincia" o "regione" per la civiltà ittita, non possiamo che abbracciare la definizione di "marca di frontiera" usata da M. Forlanini47 nel volume in memoria di Fiorella Imparati, dal momento in cui leggiamo nelle testimonianze dirette di alcune lettere provenienti dallo stesso archivio i resoconti di una situazione di abituale contiguità con l'entità kaškea48 e di violazioni del territorio ittita da parte del nemico – come nel caso di HKM 4949 – almeno per il periodo documentato.

Sappiamo con certezza che questo ruolo cambierà nei momenti in cui l'espansione ittita raggiungerà limiti ben più lontani, ma una situazione di complessità si può percepire anche in epoche successive. Dagli Annali completi di Muršili II ad esempio, apprendiamo – pur non essendo citata direttamente la città di Tapika50 – che nel terzo anno il sovrano dovette assoggettare (nuovamente) le regioni che gli erano ostili nei pressi di Anzilija51, città che S. Alp52 proponeva di identificare con la moderna Zile già nel 1979; ai tempi di Muwatalli II le città di Tapika ed Anzilija dovranno essere ricostruite dal sovrano, come ci fa sapere Hattušili III nella sua "Apologia"53.

44 Alp S., "Hethitische Keilschrifttafeln aus Maşat – Höyük", Ankara 1991. 45 Hoffner H. A., "Letters from the Hittite Kingdom", Atlanta 2009, p. 39-41.

46 Güterbock H. G., "A Religious Text from Maşat", in "Anadolu Araştırmaları 10 (Fs Alkım)", Istanbul 1986, p. 205-214.

47 Forlanini M., "Tapikka: una Marca di Frontiera. Note sulla Struttura Territoriale ed Economica", in "Eothen 11 (mem. Imparati)", Firenze 2002, p. 255-276.

48 Solo per citare alcuni esempi le lettere HKM 17; 19; 24; 66; 71. 49 Marizza M., "Lettere ittite di re e dignitari", Brescia 2009, p. 82ss.

50 L'integrazione al toponimo "URUTap-pi-[x]" era già stata messa in discussione nella redazione del "Répertoire Géographique des Textes Cuneiformés" di G. Del Monte e J. Tischler, ma è oggi definitivamente accantonata.

51 Del Monte G., "L'Annalistica Ittita", Brescia 1993, p. 79.

52 Alp S., "Remarques sur la géographie de la région de haut Yeşil-Irmak d'après les tablettes hittites

de Maşat-Höyük", in "Florilegium Anatolicum. Mélanges offerts à Emmanuel Laroche (Fs Laroche)",

Paris 1979, p. 29-36.

Ci sentiamo di poter individuare con cognizione di causa nel territorio abbracciato dai moderni fiumi Ҫekerek e Kelkit la regione dalla quale cominciare il nostro studio specificando nuovamente che continueremo ad utilizzare corsi d'acqua principali per dare indicazioni spaziali unicamente per la loro facile riconoscibilità sulle mappe. Se dovessimo essere più precisi, ma questo succederà più avanti nel corso dello studio, tenderemmo a tracciare delle linee che potrebbero rivelarsi prossime a questi ma che non sempre si andrebbero a sovrapporre.

TAPIKA

Non possiamo aggiungere tanto a ciò che già è stato scritto su questa città, che oggi giace in uno stato di completo abbandono, e che come sappiamo è sede del ritrovamento di un palazzo e di un archivio nel terzo livello di scavi attribuito alla cultura ittita, la cui distruzione è databile alla fine del XV secolo a.C.54, ma sicuramente un'analisi dei toponimi che vengono in qualche modo associati al sito ci aiuterà a collocare un buon numero di questi nella regione che doveva ricadere nell'area amministrativa – sempre che questa sia una definizione corretta – gestita dall'antica Tapika.

La presenza di un archivio, anche se di durata piuttosto breve55, ci fa supporre che questa città dovesse avere una rilevanza particolare, la qual cosa è confermata dalla lettura dei testi che menzionano Ḫimuili56, il BĒL MADGALTI57; quello che invece sarebbe necessario comprendere è il rapporto che doveva intercorrere tra questa città e la vicina Šapinuwa – argomento al quale F. Imparati58 aveva provato a dare una risposta – ma senza ulteriore materiale, magari proveniente proprio dagli archivi del sito di Ortaköy si possono solamente avanzare ipotesi.

Sappiamo che il Medio Regno è stato uno dei periodi in cui la città di Šapinuwa ha ricoperto ruoli fondamentali, essendo anche temporaneamente eletta come capitale, la qual cosa rende più difficile comprendere se il ruolo di 54 Özgüç T., "Excavations at the Hittite Site, Maşat Höyük: Palace, Archives, Mycenaean Pottery", in AJA 84/3", Boston 1980, p. 305.

55 Van Den Hout T., "Some observations on the tablet collection from Maşat-Höyük", in "Atti del VI Congresso Internazionale di Ittitologia. Roma 5-9 settembre 2005. Parte I (SMEA XLIX)", Roma 2007, p. 387-398.

56 Alp S., "Hethitische Briefe aus Maşat – Höyük", Ankara 1991, p. 59-62.

57 Pecchioli Daddi F., "Mestieri, Professioni e Dignità nell'Anatolia Ittita", Roma 1982, p. 455-457. 58 Imparati F., "Palaces and Local Communities in Some Hittite Provincial Seats", in "Recents Developments in Hittite Archaeology and History (Gs Güterbock)", Winona Lake 2002, p. 93-100.

subordinazione che legava Tapika ad essa fosse quello di una sede amministrativa nei confronti della capitale o di una sede amministrativa di livello inferiore, o ancora se le competenze delle due amministrazioni fossero semplicemente differenti.

L'elenco dei testi sotto riportati comprende le tavolette dove è menzionato il toponimo Tapika e deriva dalla consultazione del Répertoire Géographique di G. Del Monte e J. Tischler59, dal supplemento di quest'opera60 e dai singoli indici dei KBo pubblicati successivamente al 1992: si tratta quindi di una lista che certamente tralascia alcune delle menzioni della città perché presenti in testi non ancora pubblicati o indicizzati, o ancora per mancanza di chi scrive, e che invece comprende, come abbiamo già accennato in una nota precedente, un errore certo di integrazione per quanto riguarda il testo KUB XXIII 36 degli annali di Muršili II.

CTH Catalogazione ductus Argomento

61.III.4 KUB XXIII 36 n.h. Annali di Muršili II

81.A KUB I 1 n.h. Apologia di Hattušili III

81.B KBo III 6 n.h. Apologia di Hattušili III

186 HKM 33 m.h. Lettere del re ai vassalli

188 HKM 46 m.h. Lettere al re o alla regina

190 HKM 54 m.h. Corrispondenza dei dignitari

190 HKM 55 m.h. Corrispondenza dei dignitari

190 HKM 66 m.h. Corrispondenza dei dignitari

190 HKM 84 m.h. Corrispondenza dei dignitari

214 KBo L 248 n.h. Frammento di testo storico

231.1 VBoT 68 n.h. Lista di amministratori (AGRIG)

238 KBo XLV 275 n.h. Elenco di località

239? HKM 111 m.h. Lista di campi, catastale

242 HKM 104 m.h. Inventario di metalli, attrezzature, armi

242 HKM 105 m.h. Inventario di metalli, attrezzature, armi

244? HKM 107 m.h.? Inventario di tributi (MANDATTU)

381.A KUB VI 45 n.h.

Preghiera di Muwatalli II al dio della tempesta

59 Del Monte G., Tischler J., "Répertoire Géographique des Textes Cunéiformes", in "TAVO 6.2", Wiesbaden 1978, p. 402.

60 Del Monte G., "Répertoire Géographique des Textes Cunéiformes", "in TAVO 6.2 supplement", Wiesbaden 1992, p. 159-160.

381.B KUB VI 46 n.h.

Preghiera di Muwatalli II al dio della tempesta

530 KBo XII 53 n.h. tardo Frammento di inventario di culto

530 KUB XLVIII 105 n.h. tardo Frammento di inventario di culto

581 HKM 47 m.h. Lettera concernente oracoli

625.1.A KBo IV 13 n.h. tardo Frammento di festa AN.TAH.ŠUMSAR

635 KBo XVI 78 m.h.

Frammento della festa di Zippalanda e del monte Taḫa

Come abbiamo scritto, e come si può facilmente evincere dall'elenco, sarà molto più importante analizzare la documentazione proveniente dall'archivio cittadino, dal momento che il toponimo Tapika non è presente in maniera consistente nei testi provenienti dalla capitale.

Prima di passare alla lettura approfondita dei documenti catalogati con la sigla "HKM" possiamo già notare che non sono arrivati fino a noi testi Antico Ittiti che nominino la città e che la maggior parte di quelli non provenienti da Tapika presentano una scrittura tarda o molto tarda.

Il frammento di testo storico KBo L 248 (CTH 214, ductus n.h.) è molto piccolo, e si limita a menzionare la città assieme ad Anzilija; D. Groddek61, che ne ha fornito traslitterazione, lo data al tempo di Ḫattušili III, autore della "Apologia" cui abbiamo già accennato.

L'elenco di località KBo XLV 275 (CTH 238, ductus n.h.) traslitterato da H. Roszkowska-Mutschler62 presenta la serie: "[x-a]n-ta-an, K[a-x], [An-zi]-li-ia-an, Ta- p-[i-ik-ka-an], [Ku-r]u-up-pi-in, [x], [Iš-ḫu-p]i-it-ta-an"; altre più consistenti sono quelle parzialmente sovrapponibili di KBo IV 13 (CTH 625.1.A, ductus n.h. tardo)63 e VBoT 68 (CTH 231.1, ductus n.h.)64 a cui hanno dedicato un articolo

61 Groddek D., "Hethitische Texte in Transkription KBo 50", in "DBH 28", Dresden 2008, p. 159. 62 Roszkowska-Mutschler H., "Hethitische Texte in Transkription KBo 45", in "DBH 16", Dresden 2005, p. 333.

63 Per comodità riportati nella forma registrata nel Répertoire Géographique, questi sono i toponimi elencati a partire dalla r. 20 alla r. 35: Ḫatti, Taw(i)nija, Zalpa, Ḫaḫana, Ankuwa, Turmita, Tuḫupija, Zišparna, Takupš/ta, Kaštama, Ališa, Šana(ḫ)uita, Ḫakm/piš, Taptika, Kapurnanta, Ištaḫara, Tapika, Katapa, Tapšanuwanta, Zapišḫuna, Mal/nazija, Takašta, Iškapḫzina, Kal/rašm/tita, Uḫiuwa, Ḫurma, Šalaḫšuwa, Šukzija, Karaḫna.

64 Per comodità riportati nella forma registrata nel Répertoire Géographique, questi sono i toponimi che appaiono da III r.4 a III r. 9: Zalpa, Tuḫupija, Zišparna, Kaštama, Ališa, Šakukitija, Ḫakm/piš, Tapika, Ištaḫara, Mal/nazija, Kal/rašm/tita, Uḫiuwa.

rispettivamente M. Forlanini65 e A. Goetze66.

Infine la città è presente insieme ad Išḫupita, Ḫapala67, Kakatuwa, Zapišḫuna, Ištarwa e [A]nzilij[a] nell'inventario di culto KUB XLVIII 105 + KBo XII 53 (CTH 530, ductus n.h. tardo)68, ed appare con Taptika, Takašta, Katapa e Karaḫna nell'unico documento dal ductus m.h. proveniente dalla capitale (KBo XVI 78, CTH 635)69.

Non siamo convinti che basti una comune presenza nei testi per ritenere due o più città geograficamente vicine, ma non possiamo d'altronde evitare di considerare che in alcune di queste tavolette una correlazione tra le varie entità sia, se non illuminante, almeno da analizzare.

È frequente infatti ritrovare nella lettura dei testi ittiti riguardanti elenchi di gruppi di entità regionali o cittadine un ordine ricorrente che, sebbene non appaia necessariamente collegato ad una visione basata su una direttrice est-ovest, nord-sud o viceversa, nasconde quasi certamente un significato a noi ancora oscuro.

Molti dei toponimi che appaiono nei testi elencati poco sopra sono individuati dagli studiosi come facenti parte del distretto di Tapika (Taptika, Takašta, Anzilija), situati nelle immediate vicinanze (regioni di Ištaḫara, Ḫakm/piš), o messi in relazione certa con essa, ma con un ruolo da chiarire (Išḫupita, Karaḫna, Marišta).

In quello che resta dell'archivio di Maşat Höyük invece sembra – con delle ovvie eccezioni – che l'attenzione si concentri sul primo gruppo.

Nell'intero corpus si possono contare novantasette toponimi completi, sei frammentari, due nomi di montagna ed uno di fiume, ai quali andrebbe aggiunto un ulteriore nome di città, presente nella lettera ABoT I 65 (CTH 199, ductus m.h.), proveniente, con ogni probabilità, dallo stesso sito70.

Tra i toponimi presenti nelle lettere ritrovate a Maşat Höyük, quasi due terzi sono hápax legómena, anche se è possibile che in alcuni casi si tratti di varianti 65 Forlanini M., "The Offering List of KBo 4.13 (I 17’-48’) to the local gods of the kingdom, known as

Sacrifice List, and the history of the formation of the early Hittite state and its initial growing beyond central Anatolia", in "Atti del VI Congresso Internazionale di Ittitologia. Roma 5-9 settembre 2005.

Parte I (SMEA XLIX)", Roma 2007, p. 259-280.

66 Goetze A., "Bemerkungen zu dem hethitischen Text AO 9608 des Louvre", in "RHA 1", Paris 1930, p. 18-30.

67 Da distinguere dall'omonima regione occidentale.

68 Archi A., Klengel H., "Ein hethitischer Text über die Reorganisation des Kultes", in "AoF 7", Berlin 1980, p. 143-157.

69 Popko M., "Zippalanda. Ein Kultzentrum im hethitischen Kleinasien", in "THeth 21", Heidelberg 1994, p. 142-145

70 Hagenbuchner A., "Die Korrespondenz der Hethiter. Teil 2. Die Briefe mit Transkription,

grafiche non ancora riconosciute di insediamenti documentati altrove; altri invece ci sono noti da fonti differenti, specialmente quelli che dovevano essere particolarmente rilevanti a livello economico o cultuale.

Tra le città più frequentemente menzionate non possiamo evitare di citare, oltre a Tapika stessa, Anzilija, Isḫupita, Kašaša, Kašipura, Mal/nazija, Taḫazimuna, ognuna attestata in un numero di testi che varia dai cinque ai quattordici all'interno del corpus.

Ci sono però altri documenti da cui partire per effettuare un tentativo di ricostruzione geografica, ai quali quelli citati fino a questo momento possono solo dare supporto: si tratta sicuramente degli annali dei sovrani, ma anche di itinerari oracolari e testi di feste che già ad una prima lettura possano darci delle coordinate precise. Prima ancora di fare ciò, ricordiamo la possibilità di avvalerci di due punti fondamentali che ci aiutano a delimitare fortemente l'area. L'identificazione – non certa71 nel secondo caso (e sulla quale avremo modo di avanzare delle obiezioni) – dei fiumi Zulija72 e Kummešmaḫa73 con i moderni Ҫekerek e Yeşil.

Itinerari o altre tipologie di documenti che trattano insediamenti da collocarsi in questa zona provengono inoltre dai testi paleo-assiri che menzionano una serie di toponimi che sopravviveranno – a volte modificati – almeno sino al periodo ittita. Possiamo qui elencare alcuni toponimi da collocare con un certo margine di sicurezza all'interno, o in prossimità, della zona di cui ci stiamo occupando.

Trattandosi di dati ottenuti soprattutto dalla ricostruzione di itinerari, riteniamo opportuno includere anche luoghi esterni a queste zone, ma che hanno un significato particolare, o indicano la direzione verso la quale cercare alcuni toponimi (Šamuḫa, Šana(ḫ)uita, Šupilulija, Turmita e gli insediamenti ad essi collegati).

Non abbiamo dati che confermino l'identificazione dei toponimi ittiti con quelli più antichi, ma nei casi in cui non ci sia omografia le differenze sembrano essere minime, eccezion fatta per i casi di Ḫanika e Zimiḫšuna, da confrontare con le più tarde attestazioni di Ḫaninkawa e Zapiḫšuna, per i quali però possiamo considerare l'ampia documentazione delle alternanze a/uwa, n/0, a/e/i e m/p nella 71 Yakar J., "The Archaeology of the Kaška", in "Atti del VI Congresso Internazionale di Ittitologia. Roma 5-9 settembre 2005. Parte II (SMEA L)", Roma 2008, p. 817-827: lo studioso identifica il fiume Kumesmaha con il moderno Kelkit.

72 Alp S., "Hethitische Briefe aus Maşat – Höyük", Ankara 1991, p. 32.

73 Güterbock H. G., "The North-Central Area of Hittite Anatolia", in "JNES 20", Chicago 1961, p. 85-97.

toponomastica ittita74.

Più complessa è stata – specialmente in passato – l'identificazione della colonia paleo-assira di Šinaḫuttum con l'ittita Šana(ḫ)uita, ma il contesto geografico di appartenenza sembra invece confermare questa equivalenza piuttosto che quella proposta precedentemente con la Sinaḫtu capitale di un distretto di Tabal75.

Epoca paleo-assira76 Epoca ittita

Āl Buṭnātim -

Hanaknak(a) Ḫananaka

Hanika (nel territorio di Hanaknak) Ḫaninkawa

Hatikaitra -

Karahna Karaḫna

Āl Kubilšan (tra Hanaknak e Tapagga) -

Kuburnat Kapurnanta

Kunanamit (nella zona di Durhumit) -

Kutiya

Marithum (nella zona di Durhumit) -

Šamuha Šamuḫa

Šinahuttum Šana(ḫ)uitta

Šuppiluliya Šupilulija

MĀT Tahruwa -

Tapaggaš Tapika

Taedizina (tra Tapagga e Durhumit) Tinizitaša

Tišmurna -

Tukuptu Takupš/ta

Durhumit Turmita

Wazida (nel territorio di Hanaknak) -

Zimišḫuna Zapiḫšuna

74 Del Monte G., Tischler J., "Répertoire Géographique des Textes Cunéiformes", in "TAVO 6.2", Wiesbaden 1978, p. 563.

75 Garelli P., "Les Assyriens en Cappadoce", Paris 1963, p. 123-124.

Di queste Ḫananaka, Ḫaninkawa, Karaḫna, Ša[m]uḫ[a], Šana(ḫ)uita, Šupil[ul]i[ja] e Tapika appaiono anche nel corpus di Maşat Höyük.

Non staremo qui a citare tutti i testi che menzionano questi toponimi in epoca paleo-assira, rimandando alla lettura dell'imprescindibile opera di G. Barjamovic77, ma riassumiamo qui di seguito alcuni degli itinerari più significativi:

Timelkiya – Kuburnat – Durhumit78.

Timelkiya – Kuburnat, Hanaknak o Durhumit79. Šalahšuwa – Hurama – Kuburnat – Durhumit80.

Hurama – Luhuzzatiya – [GN] – Šamuha – Hatikaitra – Kutiya – Karahna – Kuburnat – Durhumit81.

Kuburnat – Hanaknak – Durhumit – Šinahuttum – Tuhpiya – [NG] – Tišmurna – Durhumit82.

Non avremo bisogno in questa sede di analizzare le possibili localizzazioni della città di Durhumit e della sua corrispondente ittita Turmita, l'argomento verrà eventualmente inserito in una discussione più ampia o relativa ad altri contesti.

Ci basti sapere che lo scenario geografico nel quale va inscritta per il momento è esterno alla regione che stiamo trattando in una direzione che può variare – a seconda delle interpretazioni – dal nord al nord-ovest. Anche le localizzazioni delle città di Hurama e Luhuzzatiya rimangono momentaneamente al di fuori dei nostri interessi dal momento che la parte per noi più rilevante dell'itinerario indicato da Kt 93/k 3 comincia dopo la città di Šamuḫa, identificata da A. Müller-Karpe83 con il sito di Kayalıpınar sul medio Kızılırmak e, come sappiamo dai testi paleo-assiri, dotata di uno dei ponti attraverso i quali i mercanti oltrepassavano il fiume.

Preso atto dell'individuazione di un punto fermo sulla mappa nel sito dove sorgeva Tapika, possiamo cominciare ad analizzare alcuni dei toponimi collegati a 77 Barjamovic G., "A Historical Geography of Anatolia in the Old Assyrian Colony Period",

København 2011. 78 Kt 91/k 416. 79 Kt 94/k 441. 80 Kt 93/k 694. 81 Kt 92/k 3. 82 ATK 5, 6.

83 Müller-Karpe A., "Kayalipinar in Ostkappadokien. Ein neuer hethitischer Tontafelfundplatz", in "MDOG 132", Berlin 2000, p. 355-365.

questa città, iniziando da quelli menzionati nelle lettere provenienti dal sito stesso.

ANZILIJA

La città di Anzilija è presente in cinque lettere provenienti da Maşat, negli Annali di Šuppiluliuma I (CTH 40) e di Muršili II (CTH 61), nella "Apologia" di Ḫattušili III (CTH 81), in alcuni testi frammentari (CTH 530, frammenti di inventario di culto; CTH 214, frammenti di testo storico), in un resoconto storico (CTH 99) ed è proposta l'integrazione – [URUAn-zi-l]i-ja – in una lista di città (CTH 238).

I testi, eccezion fatta per le lettere provenienti dall'archivio di Tapika (tutte caratterizzate da ductus m.h.) e per il frammento di inventario di culto – n.h. tardo – presentano un ductus n.h. La città è sempre indicata con il solo determinativo URU.

Il testo KBo XII 53 + KUB XLVIII 105 (CTH 530, ductus n.h. tardo) è traslitterato e tradotto da A. Archi e H. Klengel84; dalla riga 37' del verso sono menzionati, tra i fornitori di offerte, il paese di Tapika, gli ERÍNMEŠ di Išḫupita, i LÚMEŠ MUN di Ḫapala85 e le città di Kakatuwa, Zapišḫuna, Ištarwa ed Anzilija. Sembrerebbe che l'appartenenza allo stesso ambito geografico di questi toponimi non sia da mettere in discussione; questo è stato anzi il primo testo a suggerire l'appartenenza di Anzilija al distretto amministrativo di Tapika, dato poi confermato dalle informazioni provenienti dall'archivio ritrovato a Maşat.

Le lettere HKM 50, 54, 5586, 3387 e 9988 non aiutano di per sé a dare una localizzazione più precisa alla città di Anzilija, ma presentano informazioni interessanti riguardanti procedimenti agricoli.

Inoltre lo scambio epistolare tra due funzionari afferenti allo stesso distretto fa presupporre che persone in grado di scrivere e leggere testi fossero diffuse non solamente nelle città principali, ma anche in insediamenti minori.

Infine questi testi ci tramandano il nome di due personaggi provenienti da Anzilija; si tratta di Kikkilu e Ijarraziti: il primo non è attestato altrove mentre le due 84 Archi A., Klengel H., "Ein hethitischer Text über die Reorganisation des Kultes", in "AoF 7", Berlin 1980, p. 143-157.

85 Il toponimo è stato distinto dall'omografo da ricercarsi in ambito occidentale; da notare la presenza di una Ḫapara nelle lettere di Maşat.

86 Marizza M., "Lettere ittite di re e dignitari", Brescia 2009, p. 66-68; 120-121.

87 Hoffner H. A., "Letters from the Hittite Kingdom", Atlanta 2009, p. 159-160; 186-188; 198-202. 88 Del Monte G., "I testi amministrativi da Maşat Höyük/Tapika", in "Orientis Antiqui Miscellanea II", Roma 1995, p. 89-138, p. 96-97.

tavolette che menzionano un omonimo del secondo non sono illuminanti.

Nelle "Gesta" di Šuppiluliuma I (CTH 40)89 il resoconto è molto frammentario, ma si può presupporre uno scontro con l'elemento kaškeo e – dopo una sosta nella città – il passaggio in una zona più occidentale, che comprende le città di Parkala, Ḫatina e "Ḫa-[".

Il frammento KUB XLVIII 82 (CTH 40.?, ductus n.h.), attribuito sul portale di Mainz allo stesso testo90, presuppone invece un movimento più complesso, menzionando nell'ordine il toponimo Anzilija, quelli più occidentali di Kalimuna, Tilala, Ištaḫara e, nel paragrafo successivo, quello più orientale di Ḫurma.

Negli Annali di Muršili II (CTH 61)91, durante il terzo anno, le regioni attigue alla città sono (nuovamente) assoggettate e riprendono a fornire uomini. Questo succede dopo scontri con Palḫuiša e Kuzaštarina e prima che il sovrano si impegni in una campagna contro il nemico di Arzawa.

Nella "Apologia" (CTH 81)92 Ḫattušili III ci racconta che il fratello – Muwatalli II – si impegnò nel ricostruire le città di Tapika e Anzilija, facendo intendere però che la riconquista era stata opera sua.

Non è dato sapere se la distruzione di queste città fosse una conseguenza delle recenti battaglie, oppure se fossero in stato di abbandono da un lasso di tempo maggiore, ma ritroviamo la città, in compagnia di Šatupa ed in un contesto di attività militari precedenti ai fatti narrati nella "Apologia", in KBo XXII 11 (CTH 99, ductus n.h.)93, dove Ḫattušili III – riassumendo l'operato del fratello e predecessore – ci informa delle vittoriose gesta nella zona di Kumani prima di menzionare i due toponimi. Il contesto è troppo frammentario per poter trarre conclusioni certe ma il tenore del racconto sembra far presupporre che dopo le vittorie nella città kizuwatnea il sovrano volesse continuare le sue attività in una zona più settentrionale.

Nel documento La frontiera orientale dell'impero ittita (pagine 34-47)

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