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KAŠTARIŠTUWA

Nel documento La frontiera orientale dell'impero ittita (pagine 106-111)

Questo toponimo è nominato in relazione alla provenienza di un gruppo di uomini, probabilmente lavoratori, temporaneamente dislocati nella località di Kuwaštuḫuriḫšena, altro hápax legómenon nella documentazione ittita.

Il testo di HKM 112, che nomina altre località nelle sue sette righe di lunghezza, non può fornirci nessuna indicazione riguardo alla dislocazione degli insediamenti menzionati, con la sola eccezione dell'unico toponimo in rasura, che possiamo affermare essere sul corso di un fiume.

Dobbiamo segnalare però la presenza di un toponimo mutilo URUKa-aš-˹ta˺- ri[ in KBo XLIV 216 (CTH 577.1, ductus n.h.); l'integrazione solitamente fornita per questo insediamento è URUKaštari[japa]341, ma questa risulta più problematica rispetto a quella del toponimo che stiamo analizzando per la presenza dell'interessante attestazione ÍDURU Kum-mi-[iš-ma-ḫa]

340 Del Monte G., "I testi amministrativi da Maşat Höyük/Tapika", in "Orientis Antiqui Miscellanea II", Roma 1995, p. 103-111.

KAŠTUMIŠA

La lista di uomini o soldati (CTH 236) HKM 99 elenca una serie di personaggi provenienti da insediamenti poco o affatto conosciuti al di fuori dell'archivio di Maşat Höyük.

Il fatto che questi agglomerati siano menzionati solamente in questo contesto fa supporre che si tratti di villaggi dipendenti dalla sede amministrativa della provincia.

La tavoletta è danneggiata solamente in minima parte, e possiamo essere certi che non ci sia mai stato scritto altro che i nomi dei personaggi e la loro provenienza.

L'antroponimo collegato alla città che stiamo prendendo in esame è Zardumma, non attestato altrove, anche se crediamo siano da prendere in esame, all'interno del corpus di Maşat Höyük, anche i nomi Zard/tummani e Zaldummani, già messi in relazione tra loro da S. Alp342: il primo è attestato in HKM 34 – una lettera del sovrano in cui sono richieste informazioni riguardo il vigneto della É DUTU-ŠI – ed in HKM 68, in cui risulta essere il destinatario assieme a Pallanna di quello che sembra essere uno sfogo di Gaššu; il secondo è invitato ad assolvere il ruolo di giudice in una controversia in HKM 60.

Al di fuori del contesto dell'archivio di Tapika abbiamo un'altra testimonianza del nome Zardummani in KUB XXIII 68 (CTH 133, ductus n.h.), copia del trattato di Arnuwanda I con gli uomini di Išmirika, che M. Marizza343 propone di identificare con il personaggio omonimo.

Le analogie con la lista di HKM 103 ci inducono a pensare di poter prendere in esame, assieme a questo toponimo, anche quello di Kištumiša.

KAWATAKA

Non conosciamo altre attestazioni di questo toponimo, presente in HKM 65 come luogo di provenienza di Šimitili.

L'antroponimo non è altrettanto sconosciuto, essendo presente anche in altri testi che presentano lo stesso ductus: in HKM 103, come DUGUD della città di Kištumiša; in tre versioni di trattati con i Kaškei del tempo di Arnuwanda I, nei 342 Alp S., "Hethitische Briefe aus Maşat – Höyük", Ankara 1991, p. 105-106.

343 Marizza M., "Dignitari Ittiti del Tempo di Tutḫaliya I/II, Arnuwanda I, Tutḫaliya III", in "Eothen 15", Firenze 2007, p. 169.

frammenti KBo XVI 29 (CTH 139.2, ductus m.h.), KBo L 63, KBo L 64 e KUB XXVI 62 (CTH 140.1, ductus m.h.), dove figura, in una delle sue cinque menzioni, come uomo della città di "Ḫaš[a-", KBo L 61 e KBo L 68 (CTH 140.3, ductus m.h.); nella lista di uomini KBo XVI 66 (CTH 234.2, ductus m.h.)344 ed in quella di uomini e soldati KBo XLVII 193 (CTH 236.3, ductus m.h.). Altre attestazioni, tra le quali quella di KBo XVIII 2 (CTH 187, ductus n.h.)345, riguardano periodi più tardi.

Ad eccezione delle menzioni provenienti da Maşat Höyük, per le quali sembrerebbe il contrario, i personaggi omonimi presenti negli altri testi sembrano essere tutti kaškei; la cosa comunque non ci stupisce, dal momento che – almeno in questa zona – l'onomastica kaškea sembra potersi sovrapporre a quella di molti funzionari e personaggi di parte ittita citati nelle lettere.

Continuiamo a credere, infatti, che l'appartenenza all'ambito ittita o kaškeo, specialmente nelle zone di confine, non solo non potesse essere in alcun modo stabilita su base etnica, ma fosse difficilmente attribuibile anche sul piano linguistico o culturale.

KAWATARU

Questo è un altro toponimo di cui troviamo l'unica attestazione nell'archivio di Maşat Höyük, in HKM 99.

In questa occasione non possiamo essere certi neanche dell'antroponimo associato ad esso, solitamente trascritto [Mu]lijaziti. Il primo segno è completamente in lacuna, e l'integrazione deriva dal fatto che all'interno dell'onomastica anatolica del Tardo Bronzo questa risulta la sola soluzione che non preveda l'aggiunta di un nuovo antroponimo al catalogo dei nomi ittiti346.

L'unica altra attestazione del nome – KBo V 7 (CTH 222.91, ductus m.h.) – è inoltre databile con certezza al periodo di regno di Arnuwanda I ed Ašmunikkal, anche se non siamo in grado di procedere a nessuna ipotesi di identificazione.

È interessante sapere che l'omonimo presente nella donazione di terre era un "LÚE-PÍ-IŠ TÚG.GÚ.È.A ḪUR-RI", un "Hersteller hurritischer Hemden"347.

344 Von Schuler E., "Die Kaškäer", Berlin 1965, p. 141.

345 Marizza M., "Lettere ittite di re e dignitari", Brescia 2009, p. 177.

346 Jie J., "A Complete Retrograde Glossary of the Hittite Language", in "PIHANS 71", Leiden 1994, p. 67.

347 Rüster C., Wilhelm G., "Landschenkungsurkunden hethitischer Könige", in "StBoTB 4", Wiesbaden 2012, p. 234-235.

KIŠTUMIŠA

Come abbiamo scritto nel paragrafo dedicato a Kaštumiša, le analogie tra HKM 99 ed HKM 103 ci inducono a pensare che i due toponimi possano essere considerati come varianti grafiche di un unico insediamento.

In questa sezione ci limitiamo a ricordare che la città che appare in HKM 103 ospita un LÚDUGUD di nome Šimitili di cui abbiamo già trattato nel paragrafo relativo a Kawataka.

KIZIMARA

Questo nome appare una sola volta nell'archivio di Maşat Höyük, senza il determinativo di città, ma preceduto dal simbolo "É".

Il fatto che in altre occasioni la stessa scelta sia ricaduta anche sul toponimo registrato sul Répertoire Géographique348 come "GAZ/kizimara", oltre alla constatazione che gli ambiti di intervento dell'istituzione risultino spesso sovrapponibili, ci fa pensare di poter prevedere un unico "luogo" per la cui trascrizione venissero utilizzate grafie diverse.

Il testo proveniente da Tapika che ci tramanda questo toponimo è HKM 100, una lista di personale ed istituzioni (registrata come CTH 236) tradotta ed analizzata da G. Del Monte349 il quale, data la particolarità della menzione, ha già svolto il lavoro di analisi di tutte le attestazioni, con e senza determinativo e nelle varianti GAZ/Kiz, arrivando alla conclusione che "Salta agli occhi (ma può trattarsi solo di

impressione illusoria) che, almeno nel materiale noto, il determinativo URU è usato solo quando si fa riferimento al luogo di culto come tale, mentre quando si menziona l'istituzione redistributiva il determinativo di regola è omesso. Il materiale resta però ambiguo, ed insufficiente sia a suggerire una qualsivoglia localizzazione geografica, anche generica, per il luogo di culto, sia per escludere la possibilità che l'istituzione chiamata É(.GAL) GAZ/ki-iz-zi-ma-ra fosse presente in più centri distrettuali, come p. es. lo É huhhaš. Ci sembra però che proprio HKM 100 possa prospettare questa eventualità, e che la «Casa di Kizimara» qui menzionata fosse dislocata proprio in Tapika".

348 Del Monte G., "Répertoire Géographique des Textes Cunéiformes", "in TAVO 6.2 supplement", Wiesbaden 1992, p. 80.

349 Del Monte G., "I testi amministrativi da Maşat Höyük/Tapika", in "Orientis Antiqui Miscellanea II", Roma 1995, p. 98-101.

Secondo lo schema che abbiamo portato avanti per gli altri toponimi, dobbiamo accompagnare all'analisi dello studioso una riflessione sugli antroponimi che vengono affiancati alla cosiddetta casa/palazzo di Kizimara, anche se non possiamo constatare altro che l'assenza di ulteriori attestazioni dei nomi Makarduwa di NBC 3842 (CTH 244.1, ductus n.h.)350 e Mašidu di Bo 6489 (CTH 243, ductus n.h.)351 e l'epoca tarda che sembra caratterizzare i testi che presentano i nomi Tummani (KUB XLIII 77, CTH 828, ductus n.h. tardo)352 e Ḫašduili (KUB XL 1, CTH 203, ductus n.h. tardo353, KBo XVIII 48, CTH 186, ductus n.h. tardo354 e VS NF 12.106, CTH 209, ductus n.h. tardo355); non possiamo invece non notare la vicinanza geografica e cronologica del testo che cita un Dumni nell'ultima parte di KBo XV 28 (CTH 195, ductus m.h.)356.

Non riteniamo utile in questo contesto considerare le attestazioni dei toponimi Kazimara (KUB VI 45 // KUB VI 46, CTH 381.A/B, ductus n.h.; KUB XXVI 82, CTH 275, ductus n.h. tardo), Kizmara (KUB V 7, CTH 574.1, ductus n.h.) o Kizimara (KUB XLVI 29 + KBo XXVI 166, CTH 698, ductus n.h.; KUB LI 38, CTH 448.?, ductus n.h.) che paiono indicare invece il nome di un insediamento.

KIZUWATNA

Non vi è la necessità, all'interno di questo studio, di portare avanti un'analisi delle testimonianze che ci informano su questo toponimo, che indica la ben nota entità territoriale da individuarsi a sud dell'area che stiamo investigando.

350 Siegelová J., "Hethitische Verwaltungspraxis im Lichte der Wirtschafts- und Inventardokumente

vol. I", Praha 1986, p. 202-203.

351 Siegelová J., "Hethitische Verwaltungspraxis im Lichte der Wirtschafts- und Inventardokumente

vol. II", Praha 1986, p. 326-327.

352 Torri G., "Hittite Scribes at Play: The Case of the Cuneiform Sing AN", in "StBoT 52

(Investigationes Anatolicae – Gs Neu)", Wiesbaden 2010, p. 317-327; Torri G., "The phrase ṬUPPU URUḪatti in Colophons from Ḫattuša and the Work of the Scribe Ḫanikkuili", in "AoF 38", Berlin 2011, p. 135-144.

353 Hagenbuchner A., "Die Korrespondenz der Hethiter. Teil 2. Die Briefe mit Transkription,

Übersetzung und Kommentar", in "THeth 16.2", Heidelberg 1989, p. 68-76.

354 Marizza M., "Lettere ittite di re e dignitari", Brescia 2009, p. 162-164.

355 Groddek D, Hagenbuchner A., Hoffmann I., "Hethitische Texte in Transkription VS NF 12", in "DBH 6", Dresden 2002, p. 150-152.

Nel documento La frontiera orientale dell'impero ittita (pagine 106-111)

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