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Fraintendimenti e paradossi della potenzialità

9. L’argomento della possibilità

Un’altra critica ricorrente si basa sull’analogia tra la potenzialità dell’embrione di diventare un individuo adulto e quella del normale cittadino di diventare il presidente del proprio paese. A rifarsi tale analogia sono soprattutto i fautori della posizione attualista che, infatti, considerano la persona come un ente dotato di funzioni superiori empiricamente verificabili. Tale concezione fa sì che la nozione di persona possa prestarsi a paragoni con altre nozioni (quale una carica elettiva) che indicano che un certo status possa essere attribuito ad un ente poiché quest’ultimo è attualmente dotato delle caratteristiche che lo rendono idoneo a divenire il soggetto di certe prerogative. Questa critica si propone di dimostrare, dunque, che l’argomento di potenzialità è semplicemente una proiezione che, in base a determinate caratteristiche, conferisce impropriamente ad un ente prerogative attuali sulla base di eventi che sono solo possibili.

Come osserva Stanley Benn:

Se A ha diritti solo perché soddisfa la condizione P, non ne consegue che B abbia gli stessi diritti solo perché potrebbe soddisfare la proprietà P in un certo periodo nel futuro. Ne consegue soltanto che avrà tali diritti quando soddisferà P. Esso è potenzialmente un detentore di diritti, perché soddisfa potenzialmente P. Un potenziale presidente degli Stati Uniti non è per questo comandante in capo.338

338 Stanley I. BENN, Abortion, Infanticide and Respect for Persons, in Joel FEINBERG (a cura di),

The Problem of Abortion, Wadsworth Publishing Company, Belmont, Ca. 1984, pp. 135-144, p.

143, traduzione mia. Il testo originale è: «If A has rights only because he satisfies some condition

P, it doesn’t follow that B has the same rights now because he could have property P at some time in the future. It only follows that he will have rights when he has P. He is a potential bearer of rights, as he has a potential bearer of P. A potential president of the United States is not on that account Commander-in-chief».

L’analogia di Benn tra embrione e un cittadino gioca su una nozione equivoca: in essa la parola “potenzialità” ha il significato di “possibilità”, declinata, in particolare, come “proiezione di un possibile stato futuro”.339 Perché un cittadino statunitense diventi il presidente degli Stati Uniti si mettono in gioco un enorme numero di fattori: convenzioni sociali, meccanismi politici, preferenze democraticamente espresse di un gran numero di persone, campagna elettorale, elaborazione di un programma politico. Tuttavia, ciascuno di questi fattori – che nel loro complesso rendono possibile l’elezione a presidente di un cittadino – è estrinseco e non concerne la teleologia intrinseca della natura dell’essere umano in questione. Per questo ogni cittadino ha la

possibilità di essere eletto presidente, mentre non si può in questo caso

parlare di potenzialità attiva: quest’ultima, infatti, è un concetto intrinsecamente connesso alla natura di un ente particolare in quanto soggetto ontologico di un particolare tipo di mutamento.

Feinberg riprende il tema:

Nel 1930, quando aveva sei anni, Jimmy Carter non lo sapeva, ma era il potenziale presidente degli Stati Uniti. Al tempo questo non gli conferì alcun diritto, nemmeno molto debole, di dare ordini all’esercito e alla marina statunitense. A Franklin D. Roosvelt nel 1930 mancavano soltanto due anni alla presidenza, egli era perciò un presidente potenziale in un senso molto più forte del piccolo Jimmy (la potenzialità era molto meno remota). Nondimeno egli non era il presidente attuale e rispetto a Jimmy non aveva alcun diritto in più alle prerogative della carica presidenziale.340

339 Cfr. REICHLIN, The Argument from Potential: a Reappraisal, cit., p. 5.

340 Joel FEINBERG, Potentiality, Development and Rights, in Joel FEINBERG (a cura di), The

Problem Of Abortion, Wadsworth Publishing Company, Belmont CA 1973, pp. 145-150, p. 150,

traduzione mia. Il testo originale è: «In 1930, when he was six years old, Jimmy Carter didn’t know it, but he was a potential president of the United States. That gave him no claim then, not even a very weak claim, to give commands to the U.S. Army and Navy. Franklin D. Roosvelt in

La potenzialità, come la intende Benn e ancora più chiaramente nelle analogie di Feinberg, si riduce ad un concetto estrinseco alla natura dell’ente in questione e verificabile solo a posteriori: prima che Jimmy Carter fosse effettivamente eletto presidente nessuno poteva prevedere con certezza che egli avrebbe ricoperto questa carica. Al contrario, la potenzialità attiva è predicabile a priori della sua attualizzazione di un ente particolare, poiché prerogativa di tale concetto è il poter esistere a prescindere dalla propria attualizzazione. In definitiva, come giustamente osserva Berti, di un embrione si può affermare che, se lasciato al proprio sviluppo naturale e in caso non intervengano circostanze sfavorevoli, diventerà uomo, mentre non si può affatto dire che un qualsiasi cittadino diventerà presidente se lasciato al proprio sviluppo naturale:

Il semplice cittadino, infatti, non è un presidente potenziale, ma solo un presidente possibile, perché per diventarlo deve essere eletto, cioè non lo diventa per virtù propria e se non intervengono ostacoli.341

Le medesime osservazioni valgono per qualsiasi carica o ruolo socialmente determinato, poiché nessuno di essi concerne la teleologia naturale di ente ma soltanto mere circostanze estrinseche.342

Analogamente agli esempi che ho appena riportato, Mary Anne Warren osserva che è il possesso attuale di particolari proprietà, e non la potenzialità di svilupparle, a fondare determinati diritti. Applicare

1930 was only two years away from the presidency, so he was a potential president in a much stronger way (the potentiality was much less remote) than the young Jimmy. Nevertheless he was not actually president, and he had no more of a claim to the prerogatives of the office than did Carter».

341 BERTI, Quando esiste l’uomo in potenza?, cit., pp. 149-150.

342 Diversamente legge Berti per quel che riguarda l’erede di una monarchia ereditaria (cfr.

Ibidem). A mio avviso, un esempio in cui ricoprire un ruolo sociale presuppone la considerazione

della natura intrinseca di un ente potrebbe essere quello della monarchia dell’antico Egitto in cui, attorno al IV secolo a.C., il faraone era considerato un re-dio, quindi intrinsecamente superiore rispetto ai proprio sudditi.

l’argomento di potenzialità per fondare i diritti dell’embrione equivarrebbe a conferire ad un minorenne il diritto di voto sulla base del fatto che egli raggiungerà la maggiore età:

Per esempio, il diritto di voto nelle elezioni politiche è attribuibile a cittadini che abbiano raggiunto i diciotto anni ma non ai pre-adolescenti – anche se la maggior parte di loro ha chiaramente la potenzialità di raggiungere i diciotto anni d’età. Questa distinzione è ragionevole, dato che ci sono differenze tra coloro che hanno più di diciotto anni e coloro che ne hanno più di otto che giustificano che si dia il diritto agli uni e non agli altri. Similmente, ci possono essere differenze tra esseri umani potenziali ed attuali che giustificano le differenze del loro statuto legale e morale.343

L’argomento della Warren considera lo sviluppo psicofisico dei soggetti umani, collegandolo all’essere detentori di certi diritti. Ma nonostante esso paia perciò, di primo acchito, tenere in maggiore considerazione lo sviluppo naturale dei soggetti, è inficiato dallo stesso equivoco che si è già evidenziato in riferimento a Benn e Feinberg. Avere il diritto di voto alle elezioni politiche rientra tra le caratteristiche estrinseche di un soggetto, come abitare in un paese democratico o svolgere un certo tipo di lavoro, e il fatto che tale diritto sia esteso con suffragio universale a tutti i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età per eleggere l’organo legislativo è frutto di una convenzione sociale che, in quanto tale, non è affatto indicativa della teleologia naturale di un ente particolare.

343 Mary Anne WARREN, Abortion, cit., p. 131, traduzione mia. Il testo originale è: «For istance, the right to vote in political elections may be granted to citiziens who have reached the age of 18, but not to pre-adolescents – even though most of them clearly have the potential to reach the age of 18. This distinction is reasonable, since there are differences between most 18-year-olds and most 8-year-olds that justify giving the franchise to one and not other. Similarly, there may be differences between potential human beings and actual ones that justify differences in their legal and morale status».

Se e con che modalità l’argomento di potenzialità debba essere tenuto in considerazione, dal punto di vista normativo, in riferimento all’attribuzione di diritti fondamentali, quale il diritto alla vita, è un argomento delicato e complesso, che non concerne, perlomeno in prima battuta, l’analisi filosofica del suo utilizzo.344