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CAPITOLO 1: QUADRO GEOGRAFICO E AMBIENTALE

1.4 ASPETTI GEOMORFOLOGICI

La catena dello Zerafshan è caratterizzata dalla profonda valle tettonica del fiume Zerafshan, uno dei grandi fiumi dell’Asia Centrale (lunghezza 725 km, superficie del bacino di alimentazione idrica 47636 km2).

LA Media Valle comincia nel punto in cui lo Zeravshan esce dai monti del Turkestan e comincia a scorrere in una piana alluvionale larga all’incirca 50 km. Qui il fiume si

divide nei molti bracci formando le isole (jazire-mesopotamie) coperte dalla vegetazione di tugay. Le terrazze alluvionali in cui si articola il territorio della valle in questo punto diventano molto larghe e sono soggette ad allagamenti su cui tranne le altre culture viene seminato anche il riso. In questa parte il fiume Zeravshan non ha più l’aumento delle acque, come nella zona alta, ma la sua capienza scema notevolmente in quanto si divide nei canali e negli aryk che vengono utilizzato per le coltivazioni intensive della valle.

Le prime propaggini della Media Valle dello Zeravhsan sono cartatterizzate da una morfologia mista, in parte collinare e in parte pianeggiante, formata da loess alluvionale, soprattutto nella zona intorno a Samarcanda. Allontanandosi dall’oasi l’adyr assume caratteristiche territoriali sempre più aspre fino a confonderso con i rilievi montuosi. Sulla parte settentrionale dell’oasi si articolano le montagne Nuratinskie, mentre la zona meridionale è delimitata dai monti del Kara-tyube che sono la continuazione della catena montuosa di Zeravshan.

Nella struttura delle montagne della Media Valle dello Zeravshan sono formate da rocce granitiche, pietre calcaree, rocce terziarie e di gesso. Le cime delle montagne di Samarcanda raggiungono delle altezze considerevoli. Per esempio, la montagna Kirk- Archa ha l’altezza oltre 3000 m s.l.m. Le montagne della catena del Nuratiunsk sono tra le meno elevate e raggiungono l’altezza massima circa 2000 m s.l.m

La catena del Kara-tybe, a sud di Samarcanda, sono abbastanza brulle e aspre e raggiungono una larghezza di 8-12 km. Anche se non ci sono vette rilevanti, le cime maggiori raggiungono quote oltre ai 3000 m s.l.m.

La maggior parte dei piccoli corsi d’acqua scorrono dai pendii settentrionali di queste montagne, la cui acqua viene presa per l’irrigazione e filtrata in conoidi di sedimenti alluvionali sciolti. Nessun singolo corso d’acqua raggiunge il fiume Zerafshan in superficie, ma sicuramente lo alimentano tramite la falda acquifera.

Le rocce sedimentarie del Paleozoico formano la struttura geologica delle montagne dell’estremità meridionale della depressione di Samarcanda. Nella parte orientale di queste montagne ci sono differenti tipi di calcari, sia massicci che lamellari, frequentemente marmorizzati, intercalati con scisti differenti con selce e mica.

Ci sono anche strati di arenarie e conglomerati.

La fauna trovata nei calcari (Coralli e Brachiopodi) datati come Siluriano superiore, noto anche come Devoniano.

Nella parte orientale del pendio settentrionale del Cakilkayan le rocce magmatiche sono rappresentate da graniti e, in misura minore, da porfidi.

Opposta alla parte orientale delle montagne, nella parte occidentale, c’è un gigantesco batolite di granito che occupa sia la parte meridionale che settentrionale dei pendii. Lungo l’estremità settentrionale di questo batolite c’è uno stretto affioramento di calcari trasformati in marmo dal metamorfismo.

Le valli dei fiumi che attraversano la linea dei calcari consistono gole strette con pendii ripidi, quasi verticali. Nell’area dei graniti a cielo aperto il rilievo è più dolce, le valli sono ampie e con pendii meno ripidi (Mashkovtsev, 1931).

Differenti fenomeni di carsismo sono connessi ai calcari metamorfizzati, come doline e campi carreggiati (carsismo di superficie), frequentemente distrutti dalle intemperie.

Ci sono anche grotte e sorgenti carsiche (carsismo sotterraneo) (Abdujabarov, 1963, Gvozdetskiy, 1959).

Il letto della depressione di Samarcanda è caratterizzata da un rilievo piatto, che dalla parte assiale occupata dal fiume Zerafshan sale fino alle montagne circostanti in forma di terrazzi alluvionali.

Il numero dei terrazzi e la loro struttura è leggermente differente in alcune parti del bacino. Nei dintorni di Pendjikent, lungo la riva sinistra dello Zerafshan, M. A. Shmidt (1936) menzionò cinque terrazzi a lato della moderna piana alluvionale. Il primo terrazzo è alto 1-2 metri, il secondo 7-10, il terzo 20-30, il quarto 70-80, il quinto 100- 125 al di sopra dell’attuale livello alluvionale.

Vicino a Gusar c’è un sesto terrazzo 300 metri sopra il livello del fiume. I terrazzi sono formati da conglomerati e ciottoli.

Nel meridiano del villaggio di Jumabazar i terrazzi non sono espressi in rilievo, ma vicino a Samarcanda appaiono in superficie in numero di tre, a 2.7 e 20 m al di sopra della piana alluvionale attuale.

I terrazzi più bassi sono ampi 20 km. Molto vicino a Samarcanda il rilievo risulta complicato dal massivo rilievo paleozoico di Chpan-ata, che è 180 m al di sopra della piana ed è formato principalmente da gessi e selci.

Ad ovest di Samarcanda la depressione del bacino è osservata in profilo trasversale come terrazzi chiaramente espressi con altezza debolmente variabile. Per esempio, vicino alla città di Kattakurgan, si sono formati tre terrazzi: il primo è ad un metro al di

sopra della piana alluvionale, il secondo è a 3-4 m, il terzo è formato su sabbia limoso- argillosa al di sopra di ciottoli. Nella parte superiore (20 m e più al di sopra del fiume), sulla riva destra del ramo dello Zerafshan (Akdarja) e vicino al pendio sinistro della depressione ad est di Kattakurgan, c’è un quarto terrazzo nella forma di una piana costruita da sedimenti proluviali (Shmidt, 1936, p. 298).

Vicino ai margini della depressione di Samarcanda, ai piedi delle montagne circostanti, la linea dei sedimenti proluviali nella forma di detriti di falda è sviluppata con inclinazione verso l’asse della depressione. Nella parte meridionale della depressione questa falda si trasforma in un’ampia piana proluviale sulla quale è collocata Samarcanda. In alcuni luoghi questa falda è fortemente erosa, per esempio lungo la pedemontana di Karakchatau. La struttura geologica del basamento della depressione di Samarcanda è molto semplice. Il letto della depressione è formato da sedimenti Cenozoici, la cui parte superiore sono argille rosse.

I sedimenti sciolti o cementati quaternari che sono spessi più di 100 metri sono poggiati su queste argille. Lungo gli estremi margini della depressione essi sono rappresentati da proluvi ed alluvi che formano terrazzi e la moderna piana del fiume Zerafshan. I sedimenti proluviali consistono in intercalazioni di argille, limi, limi sabbiosi, sabbie, ghiaia e ciottoli, tutti coperti da loess-limo di aspetto poroso.

L’alluvio è rappresentato prevalentemente da ciottoli appoggiati si argille rosse o conglomerati quaternari. I ciottoli sono quasi dappertutto coperti da formazioni a grana fine. Il fiume Zerafshan che riceve i suoi ultimi tributari (Magiandarja, alimentato da ghiacciai) raggiunge la depressione di Samarcanda vicino a Pendjikent.