Programma 2.1 – Prestazioni diagnostiche e curative per gli infortunati del lavoro
In coerenza con i richiamati obiettivi strategici e le relative linee guida, l’impegno dell’Istituto per il 2011, sarà finalizzato ad assicurare ai lavoratori, in un quadro di forte sinergia con i soggetti istituzionali aventi competenze in materia, continuità assistenziale, effettività della tutela ed uniformità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, prestazioni comprensive di una serie di interventi finalizzati alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento lavorativo e sociale.
In questa prospettiva sarà necessario, tra l’altro:
implementare i rapporti con la rete delle Autonomie Locali, a partire dalle stesse Regioni, attraverso la messa a punto di un accordo quadro fra l’INAIL e la Conferenza Stato – Regioni, necessario a consentire l’erogazione di servizi sanitari mediante l’esercizio diretto ovvero attraverso il convenzionamento con soggetti pubblici e privati e quindi stipulare specifiche intese a livello territoriale da attuare in coerenza con l’evoluzione della legislazione sanitaria;
garantire la piena e ottimale funzionalità degli ambulatori INAIL;
gestire, razionalizzare ed incrementare un quadro di rapporti con istituti scientifici e di ricerca, nazionali ed internazionali, sia per la completa conoscenza e diagnosi delle Malattie Professionali, che per la diffusione della cultura della Prevenzione, sia in termini di sicurezza sul lavoro, che di concreti risultati sull’andamento infortunistico.
In tal senso, le risorse da destinare al Programma 2.1 saranno finalizzate, tra l’altro, a:
creare una rete di collegamenti informatici con le strutture e professionalità deputate in ambito regionale a gestire la salute in modo da poter realizzare sinergie operative nei vari interventi di Welfare;
garantire il funzionamento delle strutture ambulatoriali di cura e fisiochinesiterapia e migliorare il livello di efficienza delle attrezzature – con specifico riferimento a quelle radiologiche;
garantire ed integrare l’erogazione delle prestazioni sanitarie escluse dai Livelli Essenziali di Assistenza;
promuovere e gestire l’aggiornamento del personale sanitario, parasanitario e socio – educativo, nell’ottica di una sempre maggiore qualità del servizio reso all’utente, nonché di una migliore conoscenza della operatività e finalità dell’Ente;
continuare l’azione delle équipes multidisciplinari, per ottimizzare il processo di presa in carico del lavoratore disabile;
istituire più punti di assistenza a livello territoriale per garantire un miglior rapporto con l’utenza;
proseguire l’impegno nella ricerca epidemiologica finalizzata allo studio dell’eventuale origine professionale dei fattori di nocività e tramite finanziamento di progetti di ricerca effettuati da parte di Enti Esterni, Istituti di ricerca e Centri Universitari, da inquadrare comunque nel contesto delle politiche di ricerca che l’Istituto sta definendo nell’ambito del processo di incorporazione del soppresso ISPESL;
attivare le dovute sinergie per collegare la Banca dati
INAIL con quella INPS previo adeguamento del certificato di malattia redatto dal medico di famiglia completandolo delle notizie riguardanti l’attività svolta ed i connessi rischi lavorativi;
attivare sinergie delle componenti sanitarie INPS – INAIL, oltre a valorizzare quella IPSEMA incorporata per gli effetti dell’emanazione del D.L. n. 78/2010.
Quanto alle previsioni effettuate, per ciò che concerne gli accertamenti medico-legali, si è prevista la spesa per la certificazione redatta da medici esterni nell’ambito di convenzioni in corso di rinnovo. L’importo previsto per l’esercizio 2010 è stato ritenuto congruo anche per l'anno 2011.
Nella stima complessiva delle risorse, l’incremento previsto a fronte delle nuove iniziative da avviare entro l’anno ha trovato parziale compensazione nelle minori spese da riferire al progetto del termalismo terapeutico, del quale non si prevede – allo stato – il riavvio in tempi brevi.
In considerazione del nuovo quadro normativo, avuto particolare riguardo all’articolo 11, comma 5 bis del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni, dovranno essere previste, inoltre, specifiche iniziative per provvedere, agli eventuali rimborsi ad infortunati e tecnopatici delle spese sostenute per alcune tipologie di prestazioni sanitarie non a carico del Servizio sanitario Nazionale, ritenute tuttavia necessarie per il recupero dell’integrità psico-fisica.
Sul territorio, infine, sono già in atto progetti tesi a migliorare le prestazioni erogate agli infortunati dagli ambulatori dell’Istituto, mediante il ricorso a convenzioni con gli ambulatori delle Sedi INPS viciniori o Istituti di ricerca specializzati collegati alle Università.
Su questo ultimo punto, è stata nuovamente prevista anche dal
more delle più ampie iniziative di ricerca che verranno programmate dall’istituto, in considerazione delle attività svolte su tale fattispecie dall’ex-ISPESL.
Circa gli obiettivi di produzione, sono state negoziate 6 linee di prodotto per le sedi territoriali, e 1 per le funzioni di coordinamento e/o accentrate presso le direzioni regionali.
Di seguito si fornisce l’elaborazione di sintesi relativa ai principali costi correlati allo svolgimento delle attività programmate dalle strutture, ripartiti tenendo conto degli FTE stimati per lo svolgimento delle relative attività programmate.
Fonte: Inail – Sistema di Pianificazione Bilancio e Controllo – elaborazione dati previsionaliottobre 2010
Programma 2.2 - Prestazioni riabilitative post infortunio per il recupero della capacità lavorativa
Programma 2.3 – Interventi per la fornitura di protesi
Anche in questo caso, le previsioni per l’esercizio 2011 sono state formulate tenendo conto degli indirizzi contenuti nella relazione programmatica 2011-2013 e degli obiettivi di sviluppo e di gestione declinati in attuazione degli indirizzi medesimi.
Missione 2 – Programma 2.1 – Prestazioni diagnostiche e curative per gli infortunati del lavoro
Costi programmabili (beni e servizi/personale) Obiettivi/attività di
sviluppo e di gestione
15.815.723,64
Piani di produzione Processo
medico-legale
13.315.497,37
Totale costi 29.131.221,01
Dai predetti obiettivi deriva per l’anno 2011 un importante impegno dell’Istituto sul versante protesico-riabilitativo degli infortunati e tecnopatici, al fine del reinserimento nella vita di relazione, in sinergia con altri attori istituzionali ed in coordinamento con il Servizio Sanitario Nazionale.
L’attuazione degli obiettivi declinati comporterà, infatti, lo sviluppo delle attività finalizzate ad una costante valorizzazione della presa in carico del lavoratore infortunato e tecnopatico in campo riabilitativo e protesico attraverso una gamma di interventi che vanno dalla concessione di protesi alla fornitura di ausili ed altri dispositivi tecnologici, all’erogazione di presidi anche in costanza di inabilità temporanea assoluta, alle sperimentazioni gestionali regionali.
Quanto sopra in coerenza con Il quadro delineato dal decreto legislativo n. 106/2009, correttivo del decreto legislativo n.
81/2008, che, con riferimento alle competenze dell’INAIL in tema di prestazioni sanitarie, rappresenta una conferma del ruolo svolto dall’Istituto ai fini della presa in carico degli infortunati sul lavoro e dei tecnopatici da realizzarsi assicurando quanto necessario al recupero dell’integrità psico-fisica.
L’erogazione di dispositivi tecnici durante il periodo di inabilità temporanea assoluta, attività rispetto alla quale sono stati forniti specifici indirizzi applicativi alle Strutture territoriali in data 1°
luglio 2010, rappresenta uno snodo di particolare rilevanza per il miglioramento dei livelli delle prestazioni erogate dall’INAIL nel contesto delineato dal predetto decreto legislativo.
Nella stessa prospettiva si pone la rivisitazione del Regolamento per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica, volta a conseguire miglioramenti qualitativi delle suddette prestazioni allo scopo di favorire il maggior recupero possibile dell’autonomia funzionale da parte della persona con disabilità da lavoro ed il suo reinserimento nella vita di relazione.
In particolare, attraverso detta rivisitazione si prevede la possibilità di conseguire un ampliamento dell’offerta di presidi attraverso la fornitura di nuovi dispositivi tecnologicamente avanzati e di ausili realizzati con materiali innovativi.
Peraltro, nel corso del 2011 proseguirà la sperimentazione dei criteri attuativi della disposizione di cui all’art. 26 del Regolamento medesimo, che prevede l’erogazione di protesi acustiche a tecnologia digitale, in linea con la scelta di introdurre nuove tecnologie al fine di mettere a disposizione degli assistiti dispositivi sempre più avanzati e personalizzati in grado di conferire la maggiore autonomia possibile e la migliore qualità di vita.
Si richiama, infine l’attuazione del Protocollo stipulato con la Regione Sicilia per la parte inerente le iniziative sul versante protesico/riabilitativo volte a definire un modello sperimentale di integrazione tra l’INAIL ed il Servizio Sanitario Regionale, che offrirà l’opportunità di realizzare soluzioni gestionali finalizzate al miglioramento dell’offerta di servizi a tutela degli infortunati e tecnopatici, anche in vista di successivi interventi da attuare d’intesa con altre Regioni a seguito della stipula dell’accordo-quadro in sede di Conferenza Stato-Regioni, di cui alle disposizioni del citato decreto legislativo n.106/2009.
In ordine agli ambulatori di fisiokinesiterapia, per quanto concerne le 11 strutture già operative, nelle quali risultano attualmente incardinate pressoché tutte le risorse specialistiche minime indispensabili per garantirne la funzionalità (2 fisioterapisti per struttura), le carenze risultano normalmente riconducibili alle assenze di lungo periodo dovute a malattie o ad aspettative obbligatorie/volontarie per maternità e puerperio o anche a situazioni di par time in essere. Al mese di luglio u.s.
risultavano 3 situazioni di assenza, alle quali, terminata la sospensione della possibilità di assunzioni a qualsiasi titolo, era possibile sopperire con assunzioni temporanee con contratti a tempo determinato.
In tal senso è stata infatti assunta la determinazione n. 162 del 28/07/2010, con la quale i direttori regionali interessati sono stati autorizzati a procedere, mediante specifica procedura semplificata (in sostanza, una procedura selettiva pubblica per soli titoli) all’accensione di n. 3 contratti a tempo determinato della durata di un anno. Lo stesso strumento potrà essere utilizzato anche per i prossimi anni, in presenza di situazioni eccezionali e temporanee che lo rendano necessario.
Alla luce delle recenti disposizioni legislative contenute nel citato decreto legislativo n. 106/2009, verrà comunque perseguito l’obiettivo di allargare, con la necessaria gradualità, il perimetro della sperimentazione attualmente in essere in 11 realtà territoriali.
La maggior parte di tali ambulatori, come noto, è ubicata in Sicilia, ed ha costituito uno dei fattori alla base del predetto Protocollo stipulato con tale Amministrazione regionale, per cui le linee di intervento individuate si pongono lo scopo, da un lato, di colmare le attuali “scoperture” sul territorio di tale regione (mancanza di ambulatorio nella sede di Ragusa), dall’altro di verificare l’esportabilità del modello presso altre realtà regionali.
In aggiunta alle predette considerazioni, occorre, poi tenere conto degli effetti derivanti dall’acquisizione delle funzioni svolte in precedenza dall’IPSEMA avuto riguardo all’ampliamento della platea dei potenziali destinatari delle prestazioni di cui trattasi.
In relazione a quanto sopra esposto è stato previsto un complessivo incremento delle risorse da stanziare con riferimento al relativo Programma “Interventi per la fornitura di protesi”.
La formulazione della previsione, nell’importo che ne deriva, appare, peraltro, rispondente alla gradualità che connota il percorso che l’Istituto potrà intraprendere al fine di definire con
le singole Regioni, previa stipula del citato accordo-quadro, apposite Convenzioni per la definizione di un’offerta integrata di prestazioni sanitarie in una prospettiva di forte cooperazione e coordinamento con il Servizio Sanitario Nazionale.
Per quanto concerne l’attività di riabilitazione, alla luce delle recenti disposizioni legislative contenute nel citato decreto legislativo n. 106/2009, che consentono all’INAIL di svolgere attività riabilitativa non ospedaliera in una prospettiva di forte cooperazione e coordinamento con il Servizio Sanitario Nazionale, verrà perseguito l’obiettivo di individuare nuove opportunità di sviluppo e di crescita sul territorio.
In questo modo sarà possibile porre in essere ogni azione utile a garantire agli infortunati sul lavoro la continuità assistenziale, la tempestività delle prestazioni ed un omogeneo livello di tutela sanitaria su tutto il territorio nazionale attraverso percorsi condivisi con le singole Regioni che potranno essere concordati in apposite Convenzioni.
A tale riguardo, il Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra sarà impegnato, nell’ambito della nuova Convenzione da stipulare con la competente AUSL per la riconversione della propria attività riabilitativa da ospedaliera ad extra ospedaliera, a mantenere gli elevati livelli qualitativi raggiunti in questi anni attivando, nel contempo, importanti sinergie di servizi con il Servizio sanitario regionale.
Circa, invece, l’attività di ricerca, tenuto conto dell’impegno del Centro Protesi di Vigorso di Budrio sullo specifico versante e dei prossimi futuri sviluppi anche con riferimento all’attività di ricerca finora svolta dall’ISPESL, le previsioni sono proiettate ad intraprendere - in campo protesico, riabilitativo, sanitario e sociale - nuovi percorsi e ad introdurre nuove tecnologie al fine di garantire una sempre più elevata qualità della prestazione finale.
Ciò nella consapevolezza che la ricerca costituisce lo strumento
indispensabile per sviluppare sia i prodotti e i servizi forniti sia competenze innovative grazie alle quali è possibile offrire alla persona con disabilità nuove opportunità per il recupero dell’autonomia personale. L’attività di ricerca, che dovrà essere a forte impatto scientifico sia nel contesto nazionale che internazionale, rivestirà pertanto una importanza strategica nel futuro del Centro Protesi.
Nelle strutture territoriali, in ordine ai programmi in argomento, si è tenuto conto del ripristino della concessione di ausili anche nel periodo di inabilità temporanea assoluta, nonché dell’accresciuta propensione degli invalidi a dedicarsi ad attività sportive e, pertanto, anche la conseguente necessità di forniture relative ad attrezzature sportive per i diversamente abili.
Per la fornitura di protesi, le previsioni hanno tenuto conto dell’esigenza di fornire una pronta risposta al fabbisogno degli assistiti, pur ponendo in essere iniziative di sensibilizzazione degli utenti per un sempre più frequente ricorso all’autoconsumo.
Circa gli obiettivi di produzione, è stata negoziata un’unica linea di prodotto per il programma 2.3, relativa alle sedi territoriali Di seguito si fornisce l’elaborazione di sintesi relativa ai principali costi correlati allo svolgimento delle attività programmate dalle strutture, ripartiti tenendo conto degli FTE stimati per lo svolgimento delle relative attività programmate.
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– Sistema di Pianificazione Bilancio e Controllo – elaborazione dati previsionali ottobre 2010
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l – Sistema di Pianificazione Bilancio e Controllo – elaborazione dati previsionali ottobre 2010