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L’ATTENZIONE DI TERNI PER LA CENTRATURA DEL NASTRO E PER L’IDONEITA’ DEI MEZZI ANTICENDIO

LE CONDIZIONI GENERALI DELLO STABILIMENTO DI TORINO NEL DICEMBRE 2007

L’ATTENZIONE DI TERNI PER LA CENTRATURA DEL NASTRO E PER L’IDONEITA’ DEI MEZZI ANTICENDIO

L’Accusa ha portato materiale fotografico scattato il 23.1.07 che raffigura dopo la ricostruzione le condizioni della linea GBL3 dello stabilimento di Krefeld (Germania) della TKStainless

376 UD. 24.2.2010

377 Ud. 24.2.2010

378 Ud. 5.5.2009

379 In fald. 18. Gennaio-novembre 2007: litri 13.000, 9.000, 7.000, 13.160, 0, 0, 1.000, 1.000 e 6.030

380 Ud. 1.12.09

381 Ud. 9.6.09, v. fasc. 1 di Vol. 27

126 NIROSTA382; e la Difesa ha prodotto materiale relativo alla linea LAF4 dello stabilimento di Terni della TKAST383: da tutto tale materiale emerge con nettezza che entrambi gli impianti venivano tenuti in ottime condizioni di ordine e pulizia.

Leonardo LISI, tecnico di Terni, ha dichiarato384 che lo stato degli impianti di Terni raffigurato nelle fotografie che sono state mostrate alla Corte era quello ordinario nello stabilimento.

Sempre con riferimento alla LAF4 di Terni l’Accusa ha sequestrato il già citato

• Manuale di uso e manutenzione della LAF4 del 5.3.03 (già qui inserito in calce al paragrafo dedicato al “Documento di valutazione dei rischi” e riportante i pericoli di innesco d’incendio dovuti, durante le fasi di lavorazione, alla presenza di carta e olii idraulici e di laminazione e gli ulteriori pericoli relativi a eventuali cedimenti di flessibili in pressione.

Tale Manuale non potrebbe ritenersi però completo senza citare anche un altro documento tecnico che riguarda in tempi più vicini al 6.12.07 la stessa LAF4. Si tratta della

• Specifica tecnica Impianti Rilevazione e Spegnimento automatici ad integrazione delle misure già realizzate per la LAF4 redatta il 25.9.07 dal tecnico Massimo PENNESI (STP 2791 Rev 0)385. Si tratta di un progetto di miglioramento della linea che la TKAST fa eseguire nell’ambito dei rapporti con la compagnia assicuratrice AXA, allo scopo di ottenere una riduzione delle franchigie innalzate dopo l’incendio di Krefeld (v. capitolo infra).

Da tale documento (che fa esplicito riferimento alle direttive tecniche internazionali NFPA 30,72 e 11) si ricava che (§ 4.2 e 4.2.1) la linea è dotata di due centraline di olio idraulico poste allo stesso livello dell’impianto, per le quali è prevista [dunque non ancora realizzata, siamo al settembre 2007 n.d.e.] la compartimentazione rispetto ad esso386. Sempre da tale documento si ricava (§ 4.2.2 e 4.2.3) che per ogni centralina sarà realizzato un impianto di spegnimento automatico di tipo sprinkler ad acqua e un impianto di rivelazione [il progetto dunque dovrebbe realizzare sulla LAF4 la stessa protezione che a Torino è già esistente per la Linea 5 ma non per la Linea 4, n.d.e.].

Per ciò che attiene la protezione di altri punti della linea, si legge nel § 4.6 dedicato alla Zona di Saldatura che durante il funzionamento della saldatrice si possono innescare focolai di incendio per presenza di residui di carta e olio. Per detta area è prevista la realizzazione di idoneo impianto di rilevazione e spegnimento a C02. Nel § 4.7 dedicato alla zona dell’ Accumulatore del nastro in ingresso si descrive che il complesso delle apparecchiature suddette (fra cui la sezione di entrata con rotoli consecutivi) trova alloggio in un notevole scatolare in c.a. e risulta provvista di impianto di rilevazione che al momento attuale risulta disattivato, per cui occorrerà ripristinare i collegamenti e verificare la corrispondenza alla normativa vigente [dunque la zona d’ingresso della LAF4 è diversa da quella della APL5 di Torino, in quanto è preclusa alla vista degli addetti; a protezione della stessa

382 In Fald. 118

383 Prod. all’ud. 28.5.09

384 ud. 26.5.09

385 Fald. 119

386 con pannelli monolitici tipo sandwich con interposta lana di roccia dello spessore idoneo per la classe di resistenza richiesta, fissati su intelaiatura metallica con porta di accesso REI 120. La struttura sarà di dimensioni tali da garantire le normali operazioni di manutenzione; in particolare i pannelli di copertura dovranno essere amovibili per permettere interventi di sostituzione dei componenti da realizzarsi con il carroponte.

127 è già esistente un sistema automatico di rivelazione e spegnimento ma è inattivo e verrà riattivato, n.d.e.]. Peraltro va notato che anche in questo studio successivo al manuale del 5.3.03, i tecnici di Terni continuano a tenere ben presente che residui di carta e olio possano innescare focolai di incendio in prossimità di riserve idrauliche (qui identificate nella zona saldatrice ma anche nella sezione di entrata), elementi di rischio questi del tutto assenti nel Documento di Valutazione Rischi incendio nella linea APL5 di Torino preparato il 22.5.07 dal RSPP CAFUERI.

Vedremo poi, nel capitolo dedicato ai rapporti intrattenuti con la società AXA in merito alla copertura assicurativa degli impianti di Terni, che questa Specifica tecnica STP 2791 Rev 0 di PENNESI non sarà ritenuta sufficiente387 per ottenere l’abbassamento della franchigia, ma non per una richiesta di maggiore protezione della zona di ingresso (non perché non pericolosa ma proprio perchè per essa è già stata prevista la riattivazione dell’impianto di rivelazione e spegnimento).

Antonio BUFALINI, già responsabile Reparto metallurgia Terni, da novembre 2009 direttore di produzione, ha detto388che non vi era nulla di anomalo nel fatto che la sezione d'ingresso della linea 5 di Torino non fosse assistita da un impianto di rilevazione e spegnimento automatico: infatti la analoga LAF 4 di Terni aveva sì sistemi di rilevazione e spegnimento automatici ma solo nella zona della saldatrice, oppure sistemi di rilevazione e protezione nella zona centralina perché con serbatoio superiore ai 500 lt..

Sul confronto fra la pulizia di Torino e quella di Krefeld sono stati citato diversi testimoni.

• E’ stato sentito Salvatore PAPPALARDO389, facente parte della AES al momento dell’incendio e distaccato in passato per un mese in Germania: ha descritto lo stabilimento tedesco come macroscopicamente più ordinato e pulito di quello di Torino (l’impianto veniva fermato una volta alla settimana e pulito radicalmente anche nei rulli; degli operai tedeschi che erano venuti a Torino gli avevano detto che qui non c’era sicurezza e pulizia; lo stesso direttore di stabilimento Raffaele SALERNO gli aveva espresso il suo stupore per la sicurezza e pulizia adottate in Germania).

• E’ stato sentito Salvatore ABISSO, addetto alle linee di ricottura e decapaggio, capoturno trattamento dal 1993: ha riferito390 che dopo l’incendio che era avvenuto nel 2006 a Krefeld (infra), erano venuti a Torino quattro operai tedeschi, uno dei quali, inserito nella sua squadra, gli aveva detto che lo stabilimento di Torino era un pianeta diverso dal loro, perché aveva impianti sporchi e quadri elettrici nastrati.

• Anche Gianluca DONADIO, addetto reparto rettifiche dal 2002, ha detto 391 che i compagni tedeschi, che lavoravano nello stabilimento di Krefeld ed erano venuti in visita in quello di Torino, avevano descritto il loro stabilimento come diverso perché loro ci tenevano di più alla pulizia.

387 risposta per AXA dell’ing. LUCCHINI del 22.11.07, inviata a PENNESI e per conoscenza a Wilhelm FISCHER del TK Risk.

388 Ud. 12.3.2010

389 Ud. 11.3.09

390 Ud. 14.7.09

391 Ud. 3.3.09

128

Per quel che riguarda le differenze fra gli impianti di Torino e quelli di Terni sono stati sentiti vari testimoni.

Alessandro SEGALA, responsabile dell'area a freddo di Terni, omologo del torinese SALERNO, ha dichiarato392 che in quello stabilimento, prima del 5.12.07, esisteva un servizio interno antincendio costituito da una Squadra di vigili del fuoco patentati, dotata di autocisterna e altri mezzi più piccoli, in servizio 24 ore su 24. La squadra doveva essere presente nel momento di lavorazioni pericolose come le saldature ovvero nelle zone in cui vi era presenza di combustibile. La LAF4 era dotata di sensori posti prima delle cesoie che rilevavano automaticamente la centratura del nastro in lavorazione e, in caso di disallineamento, automaticamente fermavano la lavorazione.

Dimitri MENECALI, capo reparto linee di ricottura e decapaggio a Terni, dopo aver confermato la descrizione di SEGALA della squadra antincendio di Terni, ha dichiarato393 che, subito dopo il disastroso incendio di Ktrefeld, a Terni gli addetti vennero dotati di estintori a lunga gittata, che cioè non costringevano gli operatori ad avvicinarsi alle fiamme in caso di incendio; ha affermato che comunque gli estintori non sono strumenti idonei a spegnere un incendio ma solo a stroncare il suo innesco iniziale..

Massimo PENNESI, responsabile del Servizio ecologico e ambientale (ricomprendente la prevenzione incendi) di Terni e autore della citata Specifica Tecnica della LAF4 dice394 che nello stabilimento di Terni si tenevano mensilmente delle riunioni di Fire fighting, cui prendevano parte ESPENHAHN e MORONI e in cui si analizzavano gli incendi o i principi di incendio che erano avvenuti, se ne ricostruivano le cause e si approntavano le contromisure per minimizzare i rischi futuri (sull’esistenza di tali riunioni sono state acquisite anche le e-mail 16.10.2007 di PENNESI 395 e 22.11.2007 di STEFANINI per ESPENHAHN396 tratte dai pc sequestrati). Abbiamo già notato (nel cap. 4) come è proprio per l’esistenza di questa procedura standard di riunioni mensili di Fire fighting che, dopo l’ incendio a Terni del 28.3.2006 sullo Z/MILL 6 avvenuto per sfregamento della lamiera contro la struttura si appronta subito il sistema di centraggio automatico del nastro in lavorazione.

392 Ud. 28.5.09

393 Ud. 28.5.2009

394 Ud. 9.6.09

395 Fald. 120 p. 345- 359

396 Fald. 121 p. 144. Vedi ad esempio Documento contenuto nel faldone 121 pagina 143-144 avente per oggetto

“Riunione fire fighting”: Luogo: UFFICIO DR. ESPENHAHN Inizio: martedì 16/10/2007 9.30 Fine: martedì 16/10/2007 10.30 Ricorrenza: (nessuna) Stato riunione: Accettato. Partecipanti necessari: Moroni Daniele; Pennesi Massimo; Segala Alessandro; Brascugli Gustavo; Regoli Paolo. Partecipanti facoltativi: Arus Maria Silvia; Bianconi Sabrina; Valentini Maria Laura - e-mail del 22.11.2007 da Stefanini (per conto di Espenhahn) ad una serie di persone (tra le quali Moroni, Pennesi, Regoli, Segala ecc..) avente per oggetto “riunione Fire fighting” con la quale si convoca una riunione nell’ufficio del dr. Espenhahn il 11.12.2007 dalle ore 11.30 alla 12.30.

129 10. LA MANCANZA DI INVESTIMENTI DELLA TKAST PER LA FORMAZIONE ANTIFORTUNISTICA E ANTINCENDI DEL PERSONALE DI TORINO NEL 2007

LA PROGRAMMAZIONE DEI CORSI OLTRE L’ORARIO DI LAVORO, LA