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I clienti di un Archivio

10. Fondo Artistico: 3.747 opere d'arte comparse alle Esposizioni dal 1895 a oggi sono conservate presso l'ASAC: bozzetti, dipinti,

4.2.1 Le attività di valorizzazione dei fondi.

Per contratto gli artisti chiamati a dirigere i vari settori, non solo a fine mandato devono assicurasi di consegnare i documenti relativi all'attività svolta, ma sono invitati ad utilizzare il Fondo Storico come fonte di ricerca per le loro attività, , e a pensare iniziative che permettano l'utilizzo dei materiali ivi contenuti.

Per dare un'idea dei risultati di tale iniziativa si affronterà una panoramica del lavoro svolto negli ultimi anni a partire dal 2006 quando dall'8 al 15 settembre a Palazzi Querini Dubois ha ospitato una mostra curata da Lia Durante da titolo Restauri. Galileo Chini e altre opere della collezione

permanente, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del

pittore, grazie alla collaborazione di Venetian Heritage, finanziatore del restauro delle 14 tele di Galileo Chini, conservate presso il Fondo Artistico dell'ASAC, delle sculture di Morandi e Kapralos, e dei dipinti di Giuseppe Caporossi, Carlo Mattiolo, Agostino Bonalumi, Mario Sironi, Zoran Music e Bruno saetti.

Dal 18 agosto al 20 settembre 2006 alla Rocca Roveresca di Senigallia si è tenuta la mostra Soldati, Rossellini, Visconti. Fotoricordi per il centenario

degli archivi della Biennale di Venezia. Le foto della mostra, in

collaborazione con MUSINF-Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione di Senigallia sono il risultato del riordino della Fototeca dell'ASAC, e raccontano la cinematografia dei tre registi nell'espressività dei protagonisti dei loro film. La curatela è di Federica Mariani.

Dal 29 agosto all'8 settembre 2007, durante la 64.Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, il Palazzo del Cinema del Lido di Venezia viene

allestito con le fotografie della mostra Omaggio a Michelangelo Antonioni

e Ingmar Bergman, tratte dalla Fototeca dell'ASAC e riguardanti la

presenza dei due artisti alle kermesse veneziane. Contemporaneamente nella stessa location si svolge la Prima Mostra del Cinema, 1932. Tra

modernità e tradizione, curata da Alfredo Baldi a partire dalle fotografie

dell'Archivio illustranti la prima Mostra del 1932, a settantacinque anni dall'avvenimento.

Con il Carnevale 2010 il portico di Ca' Giustinian si veste di documenti provenienti dall'ASAC, dalla Fondazione Aldo Rossi, dalla Libreria Marciana, dal Museo Correr e dalle Teche RAI per raccontare l'esperienza del Teatro del Mondo di Aldo Rossi. La Fondazione festeggia così, dal 10 febbraio al 31 luglio 2010, il rientro nel palazzo di Ca' Giustinian con questa mostra dal titolo La Biennale di Venezia 1979-1980. Il Teatro del

Mondo «edificio singolare». Omaggio ad Aldo Rossi. Il curatore è Maurizio

Scaparro, che trent'anni prima, in occasione dell'istallazione originaria, era stato direttore di Biennale Teatro, e aveva dato avvio alla tradizione del Carnevale del Teatro della Biennale.

In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la Biennale festeggia con la mostra Italia: 150, Biennale: 116. Tutti i manifesti di 116 anni di vita in

mostra, inaugurata il 25 febbraio 2011 sviluppata tra il Portego e la Sala

Colonne di Ca' Giustian, dove resterà fino al 20 maggio, che espone 116 anni di manifesti della Biennale conservati nell'Archivio storico. Contrariamente alle altre questa mostra è completamente realizzata attraverso risorse interne della Biennale, che ha affiancato ai manifesti anche una serie di fotografie che potessero raccontare gli avvenimenti principali della storia dell'ente.

Nel 2007 l'ASAC entra all'interno della 52.Esposizione attraverso il Laboratorio ASACdati aperto all'Arsenale, che diventa un area di ricerca, con grandi schermi e postazioni informatiche per consentire l'esplorazione del sistema multimediale, del database Mostra delle Mostre, realizzato da Ogilvy Interactive di Milano, e di libri, periodici e rassegne stampa relative all'Esposizione in corso. Vengono esposte le foto utilizzate per la mostra fotografica dei 110 anni di attività della Biennale di Venezia, che durante il

2005 era stata allestita nelle sale VIP Alitalia, e viene realizzato un laboratorio per il montaggio e l'inserimento nel database delle interviste a curatori e artisti in mostra.

Dal 7 giugno al 22 novembre 2009, in occasione del centenario del Manifesto del Futurismo, Ca' Giustinian ospita la mostra Macchina di

visione: futuristi in Biennale, un viaggio tra le opere dei futuristi apparse

alla Biennale dal 1926 al 1942, e tra le retrospettive e gli omaggi loro dedicati nel 1995. La mostra nasce dalla collaborazione con il Laboratorio Internazionale di Semiotica (LISAV)-Università IUAV di Venezia, vengono esposte lettere, fotografie, manifesti, video e documenti audio selezionati attraverso le ricerche dei partecipanti del laboratorio e degli operatori dell'ASAC, con la curatela di Tiziana Migliore. Alla mostra è seguito lo studio-catalogo incentrato sul rapporto, ancora non investigato, tra il gruppo futurista e la Biennale, svoltosi al Teatro Piccolo Arsenale il 3 luglio, che ha visto il Direttore del Laboratorio Paolo Fabbri come responsabile scientifico.

Dal 29 agosto al 21 novembre 2010, per festeggiare la fine dei restauri di Ca' Giustinian e la riapertura della Sala delle Colonne, il Portico di Ca' Giustinian si fa casa per la mostra Biennale Works in progress. Undici

anni: realizzazioni e progetti in corso, una panoramica sui progetti di

recupero effettuati dalla Biennale , dall'Arsenale, alla trasformazione del Palazzo delle Esposizioni ai Giardini con l'apertura della Nuova Biblioteca della Biennale, al completamento della sede dell'ASAC a Marghera fino alle realizzazioni a livello internazionale come il LUMA/ Parc des Ateliers ad Arles in Francia.

Bice Curiger cura la mostra per la presentazione dei restaurati video d'artista dell'ASAC, VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM, inaugurata il 27 novembre 2011 a Ca' Giustinian, a venti anni dalla rassegna Gli Art/tapes

dell’ASAC che ha avuto lugo a Ca’ Corner della Regina nel novembre 1977.

Nel 2012 l'Archiviio Storico delle Arti Contemporanee organizza il primo

Convegno Internazionale Archivi e Mostre, in collaborazione con la

Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto e della Soprintendenza Archivistica regionale , durante la 13.Mostra Internazionale

di Architettura, il 21 e 21 ottobre al Teatro piccolo Arsenale, è in questa occasione che il Presidente Paolo Baratta dichiara:

Non c’è più mostra, anche se dedicata all’avanguardia, senza un ricorso agli archivi […] Da tempo, il presente e il contemporaneo sono traguardati alla luce delle esperienze precedenti o della storia. Il convegno Archivi e Mostre, promosso dalla Biennale di Venezia – ASAC dunque, più che un convegno tecnico, è l’avvio di uno strumento indispensabile dell’organizzazione culturale; e sarà ripetuto ogni anno in occasione di ogni Mostra di Arte e di Architettura. La Biennale si arricchisce così di una ulteriore e permanente attività di ricerca .

Lo spunto di questa riflessione sarà l'utilizzo degli archivi all'interno della Mostra di Architettura curata da David Chipperfield dal titolo Common

Ground , in cui il tema della memoria e della continuità si fanno perno della

della ricerca. Durante il convegno istituzioni nazionali e internazionali si confrontano sulle possibilità e le modalità che hanno gli archivi storici di diventare strumenti culturali quotidiani, di proporre esperienze attive e non di solo studio, fino ad arrivare all'ultima giornata di lavori chiusa con la prospettiva proposta dalla Biennale di dare avvio ad attività seminariali sulle buone pratiche di gestione degli archivi del Novecento e del contemporaneo.

I bozzetti del Fondo artistico dell'ASAC si rianimano durante la mostra 20

anni di Maschere e Costumi, curata dal Direttore del Settore Musica Ivan

Fedele e inaugurata il 1° febbraio 2013 a Ca' Giustinian durante il 4.

Carnevale Internazionale dei Ragazzi, Il Leon Musico. Le creazioni di

artisti del Calibro di Renato Guttuso, Emanuele Luzzati e Jacques Lecoq, prendono vita tra riproduzioni a grandezza naturale e proiezioni video. Aldo Rossi torna a far parte delle esposizioni curate dall'ASAC tramite la mostra Gli “Archi” di Aldo Rossi per la 3. Mostra Internazionale di

Architettura 1985. Progetti, manifesti e carte d’archivio presentata dal

direttore di settore David Chipperfield, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia. Dieci monitor riproducono i progetti della 3.Mostra Internazionale, accompagnati da una selezione di documenti fotografici. Il 27 maggio 2013 di nuovo l'ASAC si mette in mostra attraverso

un allestimento curato da Massimiliano Gioni, direttore del settore Arti Visive, in collaborazione con l'Archivio Storico, che percorre la vita dell'Ente dal 1895 al 1999.

L'appuntamento con il Convegno Internazionale Archivi e Mostre si ripresenta nella seconda edizione l'anno seguente nel mese di novembre, in due giornate che mantengono come location il Teatro Piccolo Arsenale. La collaborazione è sempre tra Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale e Soprintendenza Archivistica del Veneto.

Con la curatela di Virgilio Sieni, direttore del settore Danza, il 21 febbraio 2014 si inaugura la mostra Riapparizioni - corpi, gesti e sguardi dai

palcoscenici della Biennale. Album 1934–1976, nel Portico di Ca'

Giustinian, i materiali dell'allestimento sono foto e video provenienti dell'Archivio ASAC; lo stesso Sieni si occuperà poi di L’idea del corpo.

Merce Cunningham, Steve Paxton, Julian Beck, Meredith Monk e Simone Forti dall'Archivio della Biennale 1960/1976 inaugurata il 3 giugno 2014.

Anche questa mostra viene allestita nel Portico di Ca' Giustinian, con fotografie, video e manifesti provenienti dall'ASAC.

A novembre 2014 arriva il terzo appuntamento con il Convegno Internazionale Archivi e Mostre, dal titolo L’archivio, il digitale e la

formazione al tempo del digitale, il focus questa volta è il mondo del web e

la cultura sempre più delocalizzata e sempre più a portata di tutti.

L'ultimo evento che può vantare la collaborazione dell'Archivio è la mostra

1999, inaugurata a Ca' Giustinian e visitabile online sulla piattaforma del

Google Cultural Institute, una riproposta dell'Esposizione d'arte del 1999, curata da Harald Szeemann, dal titolo dAPERTuttO.

I direttori della Mostra Cinematografica del Cinema invece organizzano la rassegna cinematografica Venezia Classici, con proiezioni di film su pellicola, presentati nella versione integrale differente da quella in commercio. La rassegna Venezia Classici apporta un doppio vantaggio alla Biennale, oltre ad offrire un servizio di fruizione al pubblico, con relativo ritorno d'immagine, porta al restauro delle pellicole selezionate.