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L’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 21 del decreto-legge 90/2014

CAPITOLO I - La Scuola Nazionale dell’Amministrazione e la formazione del

1. L’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 21 del decreto-legge 90/2014

il personale amministrativo e docente. 3.1. L’organizzazione della SNA. 3.2 Gli organi. - 3.2.1.Il Presidente. 3.2.2. Il comitato di gestione. 3.2.3. Il Segretario generale. 3.3. Il Comitato scientifico consultivo delle SNA. 3.4. Il personale amministrativo della SNA. 3.5. I docenti della SNA. 4. Le procedure di chiusura delle sedi soppresse. 5. Le risorse e la gestione finanziaria della SNA. I costi di gestione delle sedi, il ciclo delle performance e il controllo interno. 5.1. I costi di gestione delle sedi, (comprese le soppresse). 5.2. Il ciclo della performance e il controllo interno.

1. L’attuazione delle disposizioni di cui all’art. 21 del decreto-legge 90/2014.

Il comma 1, dell’art. 21, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 ha, tra l’altro, stabilito che le risorse finanziarie già stanziate e destinate all'attività di formazione svolta dalle Scuole soppresse venissero attribuite, nella misura dell'ottanta per cento, alla SNA; e versate, nella misura del venti per cento, all'entrata del bilancio dello Stato.

L’individuazione delle risorse finanziarie e strumentali necessarie per l'esercizio delle funzioni svolte dalle Scuole soppresse e il trasferimento alla Presidenza del Consiglio-SNA sarebbero stati disposti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze (comma 6).

Tale DPCM è stato adottato in data 24 dicembre 201431; mentre le effettive variazioni sul bilancio dello Stato sono state disposte con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 giugno 2015.

Lo schema riepilogativo delle somme portate in diminuzione alle amministrazioni di riferimento delle Scuole soppresse e trasferite alla SNA nelle annualità di bilancio

31 In particolare si segnala che l’art. 3 del DPCM, oltre ad assegnare alla SNA, a decorrere dall'esercizio finanziario 2015, le risorse destinate all'attività di formazione stanziate sui pertinenti capitoli iscritti negli stati di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministero dell'interno, del Ministero della difesa (come da tabelle ivi allegate), trasferisce anche le risorse finanziarie per le spese di natura obbligatoria relativa al personale di cui al comma 4 del citato articolo 21 nonché alle spese di funzionamento relative all'immobile trasferito ai sensi dell'articolo 2 del presente decreto. Ulteriori risorse rivenienti dalla chiusura della rendicontazione e regolazione della gestione precedente, da versare all’entrata del bilancio dello Stato, avrebbero potuto essere riassegnata alla SNA per la prosecuzione dei rapporti giuridici, contratti e convenzioni in cui la Scuola è subentrata.

2015/2017 - come individuate nella Tabella riportata già contenuta nel d.p.c.m. e dai dati del citato Decreto del Ministro dell’economia è di seguito indicato.32

Amministrazioni 2015 2016 2017

Ministero dell’economia e delle finanze (SSEF) - € 3.549.007 - € 4.746.143 - € 4.643.478 ISTAT (Scuola superiore di statistica) - € 120.874 - € 130.000 - € 130.000 Ministero degli affari esteri (Istituto Mario Toscano) - € 104.937 - € 256.410 - € 256.392

Ministero dell’interno (SSAI) - € 203.926 - € 203.926 - € 203.926

Ministero della Difesa (Centro formazione difesa) - € 260.000 - € 260.000 - € 260.000 Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA) + € 4.238.744 + € 5.596.479 + 5.493.796

Come conseguenza alle disposizioni del suddetti Decreti, i trasferimenti erariali in favore della SNA venivano allocati nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze al capitolo 5217 (Fondo occorrente per il funzionamento della Scuola superiore della pubblica amministrazione), che nelle previsioni assestate del 2015 recavano uno stanziamento di 1,39 milioni di euro in termini di competenza, nonché al capitolo 5218, dove venivano iscritte le previsioni delle spese di natura obbligatoria per la Scuola, pari a circa 8,6 milioni di euro33.

Quanto agli immobili appartenenti alle soppresse scuole, in relazione alle quali si dirà più dettagliatamente nel capitolo III, in virtù del riordino in base alle previsioni del richiamato d.p.c.m., la SNA è subentrata nella detenzione dell’immobile già in uso alla soppressa Scuola superiore dell’economia e delle finanze, nonché dei beni mobili, ivi compresi quelli di natura informatica, presenti in tale immobile.

Per gli altri edifici utilizzati dalle Scuole ed Istituti soppressi è stato disposto il rilascio immediato, ove non necessari per lo svolgimento dei compiti istituzionali delle amministrazioni di riferimento.

Per quanto concerne i risparmi di spesa previsti dall’art. 1, comma 657 della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, da conseguire mediante:

32 Nella relazione tecnica allegata al DPCM venivano quantificate le maggiori risorse da trasferire alla SNA e quelle da ridurre a carico dei Ministeri e dell’Istat a seguito della soppressione delle altre scuole mentre nel decreto del ministro dell’economia si individuavano quelle relative ai costi di funzionamento della Scuola relative all’esercizio 2014.

33 La legge di stabilità 2015 (art. 1, comma 252) aveva previsto una riduzione del trasferimento statale in favore della Scuola di 50 mila euro annui a decorrere dal 2015.

• una riduzione dei servizi strumentali;

• una riduzione del numero complessivo dei docenti;

• un risparmio di spesa non inferiore al 10% dei trasferimenti dal bilancio dello Stato

va evidenziato quanto segue.

La SNA, nella risposta istruttoria, sottolinea che già in data 1° dicembre 2015, (quindi di gran lunga prima della nomina del Commissario straordinario) era stato disposto un accantonamento prudenziale di risorse, quantificato in euro 1.615.00034, giustificato dalla conoscenza del testo del disegno di legge di stabilità, in discussione in Parlamento, che sarebbe poi stato tradotto nelle disposizioni del citato comma 657.

Detto importo risultava comprensivo della somma di euro 1.500.000, che la SNA aveva stabilito di rendere indisponibile per lo svolgimento delle attività istituzionali 35

36, così da costituire una riserva di risorse da utilizzare non appena la disposizione della legge di bilancio 2016 fosse stata approvata, con la conseguenza di avere, a partire da detto esercizio finanziario, una minore disponibilità per spese destinate allo svolgimento delle attività istituzionali per un importo equivalente ai 1,5 milioni di euro accantonati.

Detto minore trasferimento per l’anno 2016 a carico del bilancio dello Stato veniva poi confermato con Nota di variazione al bilancio del Ministero dell’economia e delle finanze.

Come riferito dalla SNA, per l’anno 2016 i predetti accantonamenti hanno determinato un effetto di riduzione su alcune voci di spesa decurtate per un pari importo complessivo di circa 1.500.000 come dalle risultanze della successiva tabella:

34 Iscritto sul bilancio previsionale SNA per il triennio 2016-2018, capitolo di spesa 803, denominato

“trasferimento allo Stato per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica”

35 In quanto “somma da versare in entrata al bilancio dello Stato per l’incombente decurtazione delle spese di funzionamento di cui all’emananda legge di stabilità, alla quale pertanto la Scuola provvede tempestivamente, mantenendo tuttavia inalterata la capacità di erogazione delle attività istituzionali previste per legge”.

36 Gli ulteriori 115.000 euro accantonati sul medesimo capitolo 803 riguardavano i versamenti al bilancio dello Stato dovuti annualmente da amministrazioni dotate di autonomia finanziaria per risparmi di spesa previsti dall’art. 6 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n.

122.

VOCI DI SPESA CAPITOLI DI BILANCIO SNA

RIDUZIONE DI STANZIAMENTO spese per consumi intermedi

601-602-603-606/07-607/06

€ 800.000 circa

spese per informatica 701 € 300.000 circa

spese per lavori di adeguamento e sicurezza sedi 703 € 400.000 circa

Per quanto concerne i risparmi conseguenti alla riduzione del corpo docente della SNA - previsti dall’art. 1, comma 657, della legge n. 208/2015 - occorre tenere presente che alla data del 1° gennaio 2016 risultavano in essere 15 incarichi di docente a tempo pieno, per un esborso complessivo di 1.378.000 euro.

Il numero dei docenti a tempo pieno è stato drasticamente ridotto, come previsto nel piano del Commissario straordinario37.

Ne è conseguito un risparmio su base annua, realizzato nel 2017 rispetto al 2016, di circa 900.000 euro.

Contestualmente è stato ridotto dal 1° giugno 2017 anche il compenso previsto per i docenti a tempo pieno (reclutati mediante avvisi pubblici e valutazioni comparative)38.

Sempre in relazione al conseguimento dei risparmi di spesa indicati dal comma 657 in oggetto e relativamente al personale docente temporaneamente incaricato mediante avvisi pubblici e valutazioni comparative per la durata di un anno39, da 32 unità incaricate al 31 dicembre 2015 per una spesa complessiva di 713.000 euro lordi si è passati a 24 incarichi al 31 dicembre dell’anno successivo, per un ammontare di 824.000 euro40.

37 La delibera del Presidente della SNA n. 3 del 25 luglio 2017 aveva fissato i compensi che e variavano da un minimo di 70.321 euro ad un massimo di 126.435 euro lordi.

38 Cfr. art. 2 del DPCM 25 novembre 2015, n. 202, recante “Trattamento economico dei docenti a tempo pieno e a tempo indeterminato”.

39 Il cui compenso da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 40.000 euro era stato stabilito dalla delibera del Presidente della SNA n. 6 del 12 novembre 2010.

40 La SNA rappresenta che il lieve aumento dell’importo complessivamente impegnato per questa specifica categoria di docenti è direttamente connesso alla necessità di impegnare gli stessi in attività di maggiore impegno didattico, in parziale sostituzione dei docenti a tempo pieno ormai drasticamente ridotti.

Va poi rilevato - seppur tale circostanza non appare incidere sui risparmi di spesa riferibili alla legge di stabilita 2016 - che in applicazione delle disposizioni di cui all’art.

2, comma 1, del DPCM 25 novembre 2015, n. 202, la SNA aveva provveduto a decorrere dal 1° gennaio 2016 a rideterminare i trattamenti stipendiali dei 12 docenti e dei 2 ricercatori a tempo indeterminato provenienti dai ruoli ad esaurimento della soppressa Scuola superiore dell’economia e delle finanze (SSEF).

Il risparmio complessivo della misura è stato di circa 993.000 euro, con una riduzione nelle imputazioni del bilancio 2016 passata da 2.498.000 euro a 1.505.000 euro.

La complessiva riduzione delle spese realizzate attraverso gli interventi sopra indicati è così riassumibile:

Voci di spesa Capitoli di bilancio

SNA

Riduzione/aumento di spesa

spese di gestione 601-602-603-606/07-607/06 701 -703

- € 1.500.000

spese docenti stabili 201 - € 900.000

spese docenti temporanei 201 + € 110.000

spese docenti a tempo indeterminato (ruoli ad esaurimento SSEF)

101 - € 993.000

TOTALE - € 3.283.000

Il percorso di attuazione della riforma del 2014 veniva completato con l’adozione di una serie di atti riguardanti l’organizzazione e le attività della Scuola41.

41 Con delibera del Presidente n. 1 del 16 marzo 2018 sono stati disciplinati l’organizzazione e il funzionamento della SNA. La delibera, in conformità alle disposizioni normative, articola la struttura secondo due filoni principali di attività interconnesse:

• didattico scientifica,

• gestionale amministrativa e di supporto.

Con delibera del Presidente n. 9 del 14 dicembre 2018 veniva adottata la disciplina per il conferimento degli incarichi da parte della SNA per lo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca che oltre a raccogliere in un unico documento disposizioni prima contenute in diversi atti - prevede innovando, come si vedrà di seguito, lo svolgimento di procedure comparative pubbliche per le selezioni e l’istituzione dell’Albo dei docenti.

Con decreto del Presidente SNA n. 230 del 16 ottobre 2018 venivano meglio specificati i compensi da corrispondere (già definiti con delibera n. 6 del 12 novembre 2010 ) ai docenti in relazione alle diverse tipologie di erogazione didattica (in aula, e-learning, webinar…) e fissati i costi da porre a carico delle amministrazioni paganti, ossia di quelle diverse dalle amministrazioni centrali. Con decreto del Presidente SNA n. 23 del 24 gennaio 2020 veniva, poi, costituito il Gruppo di lavoro tecnico per la

2. La mission istituzionale della Scuola Nazionale dell’Amministrazione dopo