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azienda agricola con allevamenti senza ricoveri per il bestiame (e senza altri fab- fab-bricati nel perimetro aziendale),

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 41-45)

delle operazioNi

2. azienda agricola con allevamenti senza ricoveri per il bestiame (e senza altri fab- fab-bricati nel perimetro aziendale),

- con terreni agricoli ubicati in luoghi diversi, nello stesso Comune o in Comuni diver-si: il centro aziendale coincide con la maggior parte dei terreni agricoli,

indipendentemen-te dalla localizzazione del bestiame nel corso dell’anno (cfr Esempio 5 in Appendice A);

- senza terreni agricoli: il centro aziendale è individuato in corrispondenza dei

ter-reni agricoli su cui il bestiame trascorre la maggior parte dell’anno; oppure - nel caso quest’ultimo criterio fosse di difficile applicazione – su quelli ove il bestiame si trova al momento della rilevazione. Questa tipologia di azienda si può verificare nel caso di allevamento di bestiame, transumante o meno, tenuto al pascolo su terreni di proprietà collettive – ossia l’azienda beneficia di uso civico di proprietà collettive indivise per il pascolamento del proprio bestiame.

Le informazioni relative a indirizzo e identificativo catastale sono rilevanti per l’assegnazione delle coordinate geografiche al centro aziendale (attività alla cui realizzazione provvederà l’Istat, in fase di elaborazione dei dati), al fine di geori-ferire l’azienda agricola nel rispetto dei criteri fissati da Eurostat nel Manuale per l’implementazione delle definizioni per l’indagine di struttura e per quella sui me-todi di produzione agricola32. La disponibilità di dati a tale dettaglio territoriale consentirà anche analisi di interesse ambientale di tipo fine.

Qualora il riquadro E non sia compilato (perché il centro aziendale coincide con la residenza o sede legale del conduttore, indicata nel riquadro A del questionario) la georeferenziazione dell’azienda sarà effettuata direttamente dall’Istat, desumendo le informazioni necessarie dal riquadro A del questionario e dagli archivi amministrativi. Ai fini della diffusione e comunicazione dei dati censuari, l’azienda agricola sarà riferita al Comune in cui ricade il centro aziendale..

Note

1 Indagine svolta dalla Regione Campania nel 2008.

2 L’archivio dei Fascicoli aziendali dell’AGEA è stato istituito in attuazione del DPR 503/99 ai fini dell’aggiornamento delle informazioni relative alle aziende registrate nell’Anagrafe delle aziende agricole.

3 Le informazioni territoriali presenti nell’archivio sono le seguenti: particella catastale, macrouso, superficie catastale, condotta e utilizzata, tipo di conduzione.

4 La banca dati dei bovini che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini è realizzata in ottemperanza al Regolamento (CE) n. 1760/2000 (modificato dal Regolamento del Consiglio (CE) n. 1791/2006).

5 La consistenza del numero di capi è un dato mancante per le specie degli equini e degli avicoli. 6 Archivio statistico delle imprese attive.

7 Regolamento (CE) n. 1166/2008. 8 Cfr § 4.1.1.

9 La lista precensuaria è stata rilasciata ai Responsabili degli Uffici Regionali di Censimento con circolare Istat n. 2 del 29 aprile 2010.

10 Il Regolamento europeo prevede che siano rilevate le aziende agricole che complessivamente rappresentano il 98% del totale della superficie agricola utilizzata, escluse le terre comuni, e il 98% del numero totale delle unità di bestiame.

11 Cfr. par. 4.3.

12 Unità di dimensione economica. Rappresenta l’unità di base per il calcolo della dimensione economica aziendale. Una U.D.E. corrisponde a 1200,55 euro di Reddito lordo standard (Rls) aziendale.

13 La definizione di azienda è stabilita dall’art. 3 del Regolamento di esecuzione in conformità a quanto disposto dal Regolamento (CE) n. 1166/2008.

14 Allevamento contemporaneo di polli e conigli. 15 Cfr. § 4.5, caso 16.

16 Cfr, § 4.5, caso 16.

17 L’uso civico è definito dalla Legge n.1766 del 16 giugno 1927 come il “diritto che gruppi di per-sone quali collettività di abitanti di un Comune o di una sua frazione o, anche, di una sola parte di essi e di una collettività di altro tipo (associazione agraria, università, comunanza, partecipanza, dominio collettivo, vicinia, regola, eccetera) esercitano su terreni appartenenti a privati, oppure ad Enti territoriali od associativi di vario genere”. Gli usi civici più frequenti sono quelli di legnatico (raccolta della legna), pascolatico od erratico (pascolo degli animali), fungatico (raccolta di fun-ghi). Le modalità di rilevazione delle proprietà collettive sono illustrate al § 7.1.

18 Sono escluse dal campo di osservazione anche le attività di raccolta dei prodotti del bosco (ad esempio: funghi e tartufi selvatici, frutti di bosco, eccetera).

19 Gli orti familiari sono le superfici di piccolissima entità destinate essenzialmente alla coltivazio-ne di ortaggi, legumi freschi, patate, eccetera., sulle quali possono essere eventualmente presenti anche altre coltivazioni erbacee e/o alcune piante sparse legnose agrarie, la cui produzione è de-stinata esclusivamente a soddisfare il fabbisogno familiare (autoconsumo).

20 Allevamenti di animali da pelliccia, bachicoltura, allevamenti di vermi e lumache, attività di vivai di pesci, rane, vermi marini; allevamento di selvaggina, di quaglie, fagiani e pernici.

21 Nell’archivio dell’Agea, che rappresenta la fonte più rilevante tra quelle intergrate nella lista pre-censuaria, l’azienda è intesa come soggetto pubblico o privato, identificato dal codice fiscale (CUAA),

esercente attività agricola, agroalimentare, forestale e della pesca, che intrattiene a qualsiasi titolo rapporti con la pubblica amministrazione centrale o locale. A ciascuna azienda fanno capo una o più

unità tecnico-economiche. Per unità si intende l’insieme dei mezzi di produzione, degli stabilimenti

e delle unità zootecniche e acquicole condotte a qualsiasi titolo dal medesimo soggetto per una spe-cifica attività economica, ubicato in una porzione di territorio, identificata nell’ambito dell’anagrafe tramite il codice ISTAT del comune ove ricade in misura prevalente, e avente una propria autonomia produttiva.

22 In fase di applicazione del criterio geografico amministrativo da parte dell’Istat sono state ac-corpate UTE che pur ricadendo in Province non confinanti di Regioni diverse presentavano un dato di fonte amministrativa relativo alla superficie dei terreni o alla consistenza degli allevamenti inferiore a determinate soglie (50 are o 5 capi di bestiame).

23 La colonìa parziaria appoderata si ha quando una persona fisica o giuridica (concedente) affida un podere ad un capofamiglia (mezzadro) il quale si impegna ad eseguire, con l’aiuto dei familiari (famiglia colonica), tutti i lavori che il podere richiede, sostenendo parte delle spese necessarie alla conduzione e dividendone i frutti con il concedente in determinate proporzioni.

24 La colonia parziaria migliorataria è una forma di colonia parziaria non appoderata o impropria che si ha quando il concedente non conferisce un podere ma soltanto uno o più appezzamenti di terreno. Inoltre, il rapporto associativo non si estende ai familiari del colono, sebbene questo ultimo, di norma, si avvalga di familiari per i lavori richiesti dal fondo.

25 La soccida tradizionalmente riguarda il contratto di natura associativa tra chi dispone di bestia-me e di terreni a pascolo (soccidante) ed un allevatore (soccidario) che presta lavoro manuale e che può anche conferire parte del bestiame e di altre scorte. I due contraenti si associano per l’allevamento e per l’esercizio delle attività connesse al fine di ripartire i prodotti e gli utili che ne derivano.

26 Le unità riportate nell’esempio sono contenute nelle liste speciali Istituzioni pubbliche (Lista S13) e Istituzioni Non profit.

27 Per le modalità di compilazione cfr. Capitolo 6, descrizione del riquadro E – Ubicazione del cen-tro aziendale.

28 Sezione censuaria: suddivisione territoriale del comune catastale. È identificata da una lettera o un numero e da una denominazione.

29 Comune catastale: ordinariamente, per ciascun comune, il confine territoriale individuato ca-tastalmente è coincidente con il corrispondente confine amministrativo comunale e in generale si può far riferimento alla denominazione del comune amministrativo. Si fa presente che nel caso delle Province di Trento e Bolzano e dei comuni di Magasa e Valvestino (Brescia), e Pedemonte (Vicenza) ad ogni comune amministrativo possono corrispondere più comuni catastali. 30 Foglio di mappa: porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie map-pe cartografiche. È costituito da una o più particelle.

31 Particella (detta anche mappale o numero di mappa): nel catasto ordinario rappresenta, all’in-terno del foglio, una porzione di terreno, o il fabbricato e l’eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata, tranne rare eccezioni, da un numero; nel catasto ordinario rappresenta una par-tizione del comune catastale.

32 Eurostat- Working group Structure of agricultural holdings. CPSA/SB/652rev.7 (January 2010).

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Cap. 5

le attivitÀ di raCColta

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 41-45)