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Notizie partiColari Sulla vite

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 103-107)

Indicare la superficie totale investita a vite per uva da vino e/o per uva da ta-vola anche se ancora non in produzione (recenti impianti o recenti reinne-sti) e le superfici utilizzate per la produzione di materiale di moltiplicazione vegetativa della vite (viti madri di portinnesto e barbatelle). Non considerare le superfici in cui la vite è rappresentata soltanto da un numero trascurabile di piante e quelle in cui la vite si presenta in stato di abbandono a seguito della prolungata assenza di regolari pratiche colturali.

vitigNi

Per la vite per uva da vino elencare i vitigni presenti38 nell’azienda. A fian-co della denominazione di ciascun vitigno indicare nella fian-colonna “Codice”, il corrispondente numero di codice desumendolo dall’Elenco dei vitigni39 (Appendice D delle presenti istruzioni), nel quale sono riportati, in ordine alfabetico, i nomi ed i sinonimi dei principali vitigni, con accanto il relativo nu-mero di codice e la specificazione se trattasi di vitigni di uva da vino (V) o vitigni a duplice attitudine (VT). In particolare:

• Al punto 21.1) uva per la produzione di vini a denominazione di origine

con-trollata (vini DOC) e concon-trollata garantita (vini DOCG) indicare esclusivamente i

vitigni di uva da vino per la produzione di vini DOC e DOCG che appartengo-no ad una superficie a vite iscritta all’Albo dei vigneti ed i cui vitigni soappartengo-no elencati nell’Elenco dei vitigni (Appendice D).

• Al punto 21.2) uva per la produzione di altri vini indicare i vitigni di uva da vino appartenenti alle altri superfici.

• Se è presente un vitigno non compreso nell’elenco o un vitigno per il quale non è possibile l’identificazione, ma la cui uva viene normalmente utilizzata per la produzione di vino, riportare al punto 21.1 e/o 21.2 la denominazio-ne Altri vitigni di uva da vino e denominazio-nella colonna “codice” il codice 599 se l’uva è di colore nero o il codice 600 se l’uva è di altro colore.

• Non indicare i vitigni rappresentati da un numero trascurabile di piante fram-miste, in forma sparsa, a viti appartenenti ad altro o ad altri vitigni.

La legislazione vigente in materia prevede che in talune e determinate Province alcuni vitigni di uva da tavola siano impiegati anche per la produzione di vino40.

Tali vitigni, solo per le Province interessate, saranno elencati al punto 21.1), qua-lora l’uva prodotta sia destinata alla produzione di vini DOC, secondo le disposizioni sopra accennate oppure al punto 21.2), se l’uva e destinata interamente o preva-lentemente alla produzione di “Altri vini”.

La nuova Organizzazione Comune di Mercato del settore vitivinicolo (OCM vini) ha mo-dificato nel territorio dell’Unione Europea la classificazione dei vini. In base alla nuova classificazione:

- la denominazione di origine protetta (DOP) prevista dalla nuova OCM vini corrisponde alla denominazione DOC/DOCG (punto 21.1 del questionario);

- le denominazioni “Indicazione geografica tipica (IGP) e “vino con indicazione della va-rietà” previste dalla nuova OCM vini corrisponde alla denominazione “per la produzione di altri vini” (punto 21.2).

21. Natura della produzioNe

21.1 uva per la produzione di vini a denominazione di origine controllata

(vini DOC) e controllata e garantita (vini DOCG)41

È l’uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da vino le cui superfici ricadono nelle zone di produzione di vini a Denominazione di Origine Controllata (vini DOC) e di vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (vini DOCG) - come delimitate dai relativi disciplinari42 - nonché iscritte all’Albo dei vigneti43 istituito presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura - in quanto gli impianti possiedono dei requisiti prescritti da detti disciplinari (vitigni presenti, pratiche di impianto, resa massima, ecc.). Tale uva può anche essere destinata in tutto o in parte alla produzione di altri vini o al consumo diretto.

21.2 uva per la produzione di altri vini

(Compresi i vini da tavola con Indicazione Geografica Tipica, IGT)

È l’uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da vino le cui superfici non sono iscritte all’”Albo dei vigneti”. Tale uva può anche essere destinata in tutto o in parte al consumo diretto.

ESEMPI

1. Se il conduttore dichiara che nell’azienda è presente il vitigno trebbIano tosCano la cui uva viene destinata alla produzione di altri vini, al punto 21.2 si trascriverà

trebbIano tosCano ed a fianco nella colonna “Codice” il codice 244.

2. Se il conduttore dichiara la presenza di un vitigno non compreso nell’Elenco dei vitigni o per il quale non è possibile l’identificazione, ma la cui uva viene normal-mente utilizzata per la produzione di altri vini, al punto 21.2 Uva per la produzione di altri vini – verrà riportata la denominazione “Altri vitigni da vino” - e nella colonna

“Codice” il codice 599 se l’uva è di colore nero od il codice 600 se l’uva è di altro colore. 21.3 uva da tavola

È l’uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da tavola, anche se essa viene destinata del tutto o in parte alla vinificazione.

21.4 viti non innestate

Sono le giovani piante di vite messe a dimora e non ancora innestate, ma de-stinate ad esserlo.

Alla voce totale parzIale (punto 21.5) deve essere riportata la somma dei Totali della “Superficie totale a vite” dei punti 21.1, 21.2, 21.3 e 21.4. Tale dato di Totale deve coin-cidere con il dato riportato al punto 9.1 - Vite - della Sezione II - Utilizzazione dei terreni.

21.6 viti madri di portinnesto

Sono le piante di vite appartenente a varietà coltivate per la produzione di ma-teriale per la moltiplicazione della vite (tralci). Trattasi di particolari varietà di viti dalle quali vengono prelevate parti di tralci le quali, interrate, emettono radici dan-do origine ad una nuova pianta di vite (barbatella).

21.7 barbatelle

Sono le giovani piante di vite, innestate e non, prima del loro impianto definitivo.

Le superfici investite a viti madri da portinnesto e a barbatelle devono essere incluse nella sezione II – Utilizzazione dei terreni al punto 9.5 c) sotto la voce “Vivai - Altri”.

Alla voce totale della superfICIe a vIte (punto 21.8) deve essere riportata la som-ma dei TOTALI della colonna “Superficie totale a vite”, corrispondenti ai punti 21.5, 21.6

e 21.7.

SuperfiCie totale a vite

Riportare in corrispondenza di ciascun vitigno nella colonna “Superficie totale a

vite” la relativa superficie totale investita.

Ai fini della determinazione delle superfici a vite si rimanda alle definizioni di carattere generale già illustrate per la Sezione II. Per i casi di consociazione tra vitigni diversi:

• quando su una determinata superficie sono presenti i filari di viti appartenen-ti ad un viappartenen-tigno alternaappartenen-ti a filari di viappartenen-ti appartenenappartenen-ti ad altro viappartenen-tigno, attribuire tale superficie parte al primo vitigno e parte al secondo proporzionalmente al numero dei filari dell’uno e dell’altro vitigno;

• quando su una determinata superficie coesistono nei filari, alternativamen-te, due o più vitigni, ripartire la superficie fra i vitigni presenti in proporzione al rispettivo numero di piante.

SuperfiCie iNveStita a vite SeCoNdo l’aNNo di impiaNto

Nelle colonne relative alla “Superficie investita a vite secondo l’anno di impianto” ri-portare la ripartizione della superficie stessa secondo l’anno di impianto delle viti. Con riferimento a ciascun vitigno per uva da vino elencato (punti 21.1 e

21.2) e per il totale della superficie a vite per uva da tavola (punto 21.3),

se l’impianto delle viti è stato effettuato in un solo anno, il dato di superficie totale indicato nella colonna “Superficie totale a vite” viene riportato nella co-lonna relativa alla classe di annate vinicole in cui ricade quella di impianto, cioè in una delle colonne successive a quella della Superficie totale a vite. Qua-lora, invece, l’impianto delle viti sia stato effettuato in due o più delle previste classi di anni, la superficie totale a vite si ripartirà nelle colonne relative ai diversi anni di impianto.

L’anno di impianto va riferito all’epoca di messa a stabile dimora delle viti. Per le viti innestate o reinnestate dopo essere state messe a dimora, come anno di impianto considerare quello in cui è stato effettuato l’innesto o il reinnesto. Al fine di rendere più agevole la determinazione dell’anno di impianto sono riportate nel prospetto che segue le diverse classi di anni previste con le corri-spondenti età delle viti.

ANNo Di iMpiANto (*) età Delle viti

posteriore ad agosto 2007 meno di 3 anni Da settembre 2004 ad agosto 2007 da 3 a 5 anni Da settembre 2000 ad agosto 2004 da 6 a 9 anni Da settembre 1990 ad agosto 2000 da 10 a 19 anni Da settembre 1980 ad agosto 1990 da 20 a 29 anni Anteriore al 1980 30 anni ed oltre

(*)In armonia a quanto previsto dalla normativa comunitaria, quale anno di impianto deve considerarsi la campagna viticola compresa tra il 1° settembre e il 31 agosto dell’anno suc-cessivo.

Una volta riportati tutti i dati di superficie secondo l’anno di impianto, effettua-re, distintamente per i punti 21.1, 21.2 la somma delle colonne compilate, con-trollando la corrispondenza tra la somma dei dati parziali per anno di impianto (colonne relative a “Superficie investita a vite secondo l’anno di impianto”) ed il to-tale della colonna “superficie toto-tale a vite”, sia per i singoli vitigni elencati nel caso dell’uva da vino sia per il totale della superficie investita ad uva da tavola.

21.9 uva da vino totale raccolta

Qualora nell’azienda siano presenti superfici in produzione a vite per uva da vino devono essere indicate le quantità (in quintali) dell’uva raccolta, nella campagna 2010 distintamente per uva per la produzione di vini DOC e DOCG e per uva per la produzione di altri vini.

CoNtrolli della SezioNe ii del queStioNario – Notizie partiColari Sulla vite

1. I valori di superficie totale a vite deve essere uguale alla somma della superfi-cie investita secondo l’anno di impianto, per singolo vitigno (totali orizzontali) 2. I valori totali di riga 1999 e 2999 devono essere uguali alla somma dei valori di

superficie di ogni singolo vitigno per anno di impianto (totali verticali) 3. Il valore di superficie del totale parziale (punto 21.5) deve essere uguale alla

somma dei punti 21.1, 21.2, 21.3 e 21.4

4. Il valore totale di superficie a vite (punto 21.8) deve essere uguale alla somma dei punti 21.5, 21.6 e 21.7

5. Il valore di superfici relativo alle viti madri da portinnesto (punto 21.6) e alle barbatelle (punto 21.7) deve essere indicato anche alla voce “Vivai - Altri” (punto 9.5 c di pagina 5)

6. La superficie del “TOTALE PARZIALE” indicata al punto 21.5 deve essere uguale alla superficie a Vite indicata al punto 9.1 della sezione II – UTILIZZAZIONE DEI TERRENI

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 103-107)