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parenti del conduttore che lavorano in azienda (codice 501): sono i paren-

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 137-141)

SezioNe v – lavoro e attivitÀ CoNNeSSe (annata agraria 2009-2010)

43. famiglia del CoNduttore e pareNti

43.5 parenti del conduttore che lavorano in azienda (codice 501): sono i paren-

paren-ti del conduttore, di 16 anni e più, che hanno svolto atparen-tività lavoraparen-tiva presso l’azienda durante l’annata agraria di riferimento.

Per il conduttore, il coniuge e ciascuno degli altri componenti della famiglia che lavorano o non lavorano in azienda e per ciascuno dei parenti che lavora in azien-da indicare:

il sesso barrando il relativo codice 1= Maschio, 2= Femmina;

l’anno di nascita utilizzando tutte e due le caselle previste (ad esempio, per una persona nata nel 1970 indicare |_7_|_0_|);

la cittadinanza indicando il relativo codice riportato della nota (1) in fondo al riquadro e in particolare:

■ 1= in caso di cittadinanza italiana ■

■ 2= in caso di cittadinanza appartenente ad altro Paese dell’Unione Europea59

■ 3= in caso di cittadinanza appartenente a un Paese Extra-Unione Europea ■

la condizione professionale posseduta nella settimana precedente la data di riferimento del censimento, ossia nella settimana che va dal 17 al 23 ottobre

2010 utilizzando i relativi codici della nota (2) riportati in fondo al riquadro. Al

riguardo è da intendere per:

– Occupato (codice 1), chi svolge un’occupazione in proprio o alle dipendenze da cui trae un profitto o una retribuzione (si deve considerare qualsiasi tipo di reddito: salario, stipendio, onorario, profitto, eventuali pagamenti in natura, vitto e alloggio) o chi collabora con un familiare che svolge un’attività lavora-tiva in conto proprio senza avere un regolare contratto di lavoro o una retribu-zione (coadiuvante familiare).

Qualunque forma di lavoro atipico, con o senza contratto, costituisce un requisi-to sufficiente per essere incluso tra gli occupati, purché le ore di lavoro prestate abbiano un corrispettivo monetario o in natura. Devono considerarsi occupate anche:

a. le persone che nella settimana precedente la data della rilevazione non hanno effettuato ore di lavoro per ferie, aspettativa, maternità/paternità,

ridotta attività dell’azienda, malattia, vacanza, cassa integrazione guada-gni, part time, ecc.

b. le persone che svolgono stages retribuiti al netto dei rimborsi spese e le persone che svolgono un’attività lavorativa in qualità di apprendisti, tiro-cinanti retribuiti.

Non devono considerarsi occupate le persone che svolgono attività di volontaria-to sociale non retribuivolontaria-to.

– Disoccupato alla ricerca di nuova occupazione (codice 2), chi, avendo perduto una precedente occupazione alle dipendenze, è alla ricerca attiva di un’occu-pazione ed è in grado di accettarla se gli viene offerta.

– In cerca di prima occupazione (codice 3): chi,

a. avendo concluso, sospeso, abbandonato un ciclo di studi;

b. non avendo mai esercitato un’attività lavorativa o avendo cessato un’atti-vità in proprio;

c. avendo smesso “volontariamente” di lavorare per un certo periodo di tem-po (almeno 1 anno);

è alla ricerca attiva di un’occupazione ed è in grado di accettarla se gli viene of-ferta.

– Casalinga/o (codice 4), chi si dedica prevalentemente alla cura della propria famiglia o della propria casa.

– Studente (codice 5), chi si dedica prevalentemente allo studio.

– Ritirato dal lavoro (codice 6), chi ha cessato una attività lavorativa per rag-giunti limiti di età, invalidità o altra causa. La figura del ritirato dal lavoro non coincide necessariamente con quella del pensionato in quanto non sempre il ritirato dal lavoro gode di una pensione.

– In altra condizione (codice 7) chi si trova in una condizione diversa da quelle sopra elencate (ad esempio percettori di reddito da capitale, inabili al lavoro, chi sta assolvendo agli obblighi di leva, ecc.).

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lavoro svolto in azienda, per l’esercizio delle attività agricole o delle attività

connesse, nel corso dell’annata agrari 2009-2010 indicando: – il numero di giorni;

– la media ore giornaliera;

– la percentuale del tempo aziendale dedicato ad attività connesse (elencate al quesito 48 pagina 13).

Per numero di giorni si intendono tutte le giornate effettivamente lavorate presso l’azienda nell’annata agraria, indipendentemente dalle ore giornaliere prestate;

la media ore giornaliere è il numero delle ore mediamente lavorate nelle giornate precedentemente dichiarate. Se il numero di ore giornaliere lavorate non è costante nel tempo il calcolo della media dovrà essere stimato;

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esempIo dI modalItÀ dI CalColo della medIa ore gIornalIera

Se il lavoratore ha svolto in azienda complessivamente 280 giornate effettive di lavoro, di cui 210 giorni per 8 ore al giorno e 70 giorni per 4 ore, la media ore giornaliera si calcola nel seguente modo:

210 x 8 =1680 70 x 4 = 280

(1680+280): 280 = 7 media ore giornaliere

la percentuale del tempo dedicato alle attività connesse, calcolata rispetto al totale del lavoro svolto complessivamente per le attività agricole e per atti-vità connesse all’agricoltura

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Le suddette informazioni sul lavoro svolto in azienda non sono richieste per gli “Altri componenti della famiglia che non lavorano in azienda - punto 43.4.

l’esercizio di eventuali altre attività remunerativa extra - aziendali, inten-dendo per tali le attività non collegate all’azienda agricola che hanno come corrispettivo una remunerazione (retribuzione, salario, onorario o reddito a seconda del tipo di attività esercitata). Tra di esse sono comprese le attività prestate dal lavoratore dell’azienda presso altre aziende agricole.

Se il lavoratore si reca presso altre aziende agricole con i propri mezzi meccanici rientra tra i contoterzisti attivi pertanto il suo lavoro va considerato tra le attività connesse. Solo nel caso che egli NON utilizzi mezzi meccanici propri il suo lavoro va considerato tra le attività remunerative extra-aziendali.

Il rilevatore dovrà indicare il tempo dedicato barrando:

– il codice 1 se il tempo dedicato alle altre attività remunerative extra -aziendali è maggiore del tempo dedicato all’azienda, vale a dire alle attività agricole e alle attività connesse all’agricoltura;

– il codice 2 se il tempo dedicato alle altre attività remunerative extra -aziendali è minore del tempo dedicato all’azienda, vale a dire alle attività agricole e alle attività connesse all’agricoltura;

L’informazione sul tempo dedicato alle altre attività remunerativa extra - aziendali non è richiesta per gli “Altri componenti della famiglia che non lavorano in azienda” – punto

43.4

Nel caso sia stato apposto codice 1 o 2 indicare:

– il settore di attività prevalente attraverso i relativi codici della nota (4) riportati in fondo al riquadro;

– la posizione ricoperta, attraverso i relativi codici della nota (5) riportati in fondo al riquadro. Per rispondere adeguatamente attenersi alle seguenti definizioni:

Imprenditore (codice 1): chi gestisce in proprio un’impresa (agricola, industriale,

commerciale, di servizi, ecc.) nella quale impiega personale dipendente. L’impren-ditore ha dunque almeno un dipendente e il suo lavoro prevalente è quello di or-ganizzazione e gestione dell’attività dell’impresa. Se oltre ad organizzare e gestire l’attività, è coinvolto direttamente nel processo produttivo e questo lavoro assu-me carattere di prevalenza, allora è più corretto indicare il codice 3 (“Lavoratore in proprio”).

Libero Professionista (codice 2): chi esercita in conto proprio una professione o arte

liberale (notaio, avvocato, medico dentista, ingegnere edile, ecc.) nella quale pre-domina il lavoro o lo sforzo intellettuale. In questo contesto, il libero professioni-sta può essere iscritto ad un albo professionale o può non esserlo.

Lavoratore in proprio (codice 3): chi gestisce una piccola impresa industriale o

commerciale, una bottega artigiana, un negozio o un esercizio pubblico, parte-cipandovi col proprio lavoro manuale. Ciò che lo contraddistingue da un impren-ditore è il fatto di essere coinvolto direttamente nel processo produttivo e questo aspetto è prevalente rispetto alla gestione dell’attività. Pertanto, se il lavoratore ha dei dipendenti e l’attività di organizzazione e gestione assume carattere di pre-valenza, allora è più corretto indicare il codice 1 (“Imprenditore”).

Dirigente (codice 4): nel settore privato, prestatore d’opera subordinato che, quale

alter ego dell’imprenditore, è preposto alla direzione di una intera organizzazione aziendale o anche di una branca rilevante e autonoma di questa, ed esplica le sue mansioni con generale supremazia e con ampi poteri di autonomia e di determi-nazione. Nel settore pubblico colui al quale spetta l’adozione degli atti e provve-dimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Esso è responsabile in via esclusiva dell’attività amministrativa, della ge-stione e dei relativi risultati. Rientra in questa categoria anche il “quadro”, ovvero il prestatore di lavoro subordinato che, pur non appartenendo alla categoria del dirigente, svolge con carattere continuativo funzioni di rilevante importanza al fine dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa.

Impiegato (codice 5): lavoratore dipendente a cui è assegnata l’esplicazione

conti-nuativa e sistematica di un’attività di concetto o di ordine, diretta a sostituire, inte-grare o comunque coadiuvare quella dell’imprenditore o dirigente nella funzione dell’organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell’impresa o istituzione.

Operaio (codice 6): lavoratore dipendente adibito a mansioni prive del requisito

della specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall’inerenza al processo strettamente produttivo dell’impresa anzi-ché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell’ambito della categoria degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni.

La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le cosiddette categorie speciali o intermedie alle quali appartengono gli operai che:

– esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata

– qualifica;

– sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;

– guidano e controllano il lavoro degli altri operai con apporto di competenza tecnicopratica.

Altro (codice 7): chi si trova in una condizione diversa da quelle sopra elencate.

Nel documento istruzioni per la rilevazione (pagine 137-141)