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IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE PER IL POTENZIAMENTO DELL’APPRENDIMENTO.

TOPICS FOCUS GROUP Collaborazione tra insegnanti curricolari e di sostegno;

2.5 Azione di ricerca.

L’azione di ricerca, articolatasi in sette incontri settimanali della durata di due ore ciascuno, ha coinvolto 14 insegnanti di sostegno (alternandosi qualora avessero dovuto seguire degli studenti in classe) e 8 studenti con disabilità, frequentanti gli ultimi tre anni del ciclo scolastico. In particolare, degli otto studenti, quattro si presentavano con ritardo cognitivo moderato e grave, uno con distrofia muscolare di Duchenne, uno con Sindrome oculo cerebro renale di Lowe, uno studente pluridisabile ed una studentessa con sindrome di Down. Tenuto conto della composizione del gruppo coinvolto, le attività sono state strutturate secondo un programma dettagliato:

N.

incontro Attività e durata (h) Persone coinvolte

Strumenti (hardware e software) utilizzati

1° - 2°

Individuazione e selezione delle attività da svolgere nel corso degli incontri in relazione alla specificità degli obiettivi indicati per i singoli alunni partecipanti (4h totali).

Ricercatore e insegnanti di sostegno (14).

N.

incontro Attività e durata (h) Persone coinvolte

Strumenti (hardware e software) utilizzati 3° - 4° Installazione di software e applicazioni (2 h totali) Ricercatore e tecnico informatico /

Primo incontro laboratoriale con presentazione degli studenti presenti e degli strumenti utilizzati negli incontri successivi (2h) Ricercatore, insegnanti di sostegno (14), studenti (8). 2 pc portatili, 4 computer fissi, 2 tablet, click4all, interruttori. 6° Secondo incontro laboratoriale: suddivisione dei partecipanti in piccoli gruppi e formazione all’uso degli strumenti e/o sotfware (2h) • Ricercatore; • Gruppo 1: 3 studenti + 3 insegnanti; • Gruppo 2: 2 studenti + 2 insegnanti; • Gruppo 3: 3 studenti + 4 insegnanti; • 4/5 insegnanti alternati Ricercatore: 1 pc portatile Gruppo 1: 2 computer fissi; software per la creazione di ebook multimediali. Gruppo 2: 2 tablet; software e applicazioni per la comunicazione simbolica. Gruppo 3: 2 computer fissi, click4all, interruttori, tastiera facilitata; funzioni di controllo fornite da “accesso facilitato”, software per la costruzione di attività di causa- effetto, software e programmi incorporati di ingrandimento; software Myclick4all. 7° Terzo incontro

laboratoriale (2h) • Ricercatore;• Gruppi 1,2,3

• 4/5 insegnanti alternati

hw e sw utilizzati durante gli incontri precedenti

8° Quarto incontro laboratoriale (2h) • Ricercatore;• Gruppi 1,2,3

• 4/5 insegnanti alternati

hw e sw utilizzati durante gli incontri precedenti

9° Quinto incontro laboratoriale (2h) • Ricercatore;• Gruppi 1,2,3

• 4/5 insegnanti alternati

hw e sw utilizzati durante gli incontri precedenti

N.

incontro Attività e durata (h) Persone coinvolte

Strumenti (hardware e software) utilizzati 10° Sesto incontro laboratoriale (2h) • Ricercatore;• Gruppi 1,2,3

• 4/5 insegnanti alternati

hw e sw utilizzati durante gli incontri precedenti

11°

Settimo incontro

laboratoriale (2h) • Ricercatore;• Gruppi 1,2,3

• 4/5 insegnanti alternati

hw e sw utilizzati durante gli incontri precedenti

12° Incontro conclusivo (1h) Ricercatore, insegnanti (14),

studenti (8) /

Tab. 2.25: Programma azione di ricerca

Gli incontri hanno seguito una comune struttura organizzativa di base articolatasi più dettagliatamente nelle fasi che verrano presentate di seguito:

• PIANIFICAZIONE con gli insegnanti delle attività da svolgere in piccoli

gruppi, sulla base di alcuni obiettivi precedentemente identificati sui quali si decideva di lavorare tenendo conto delle caratteristiche specifiche degli studenti coinvolti, individuando, inoltre, il tipo di strumenti da utilizzare, nonché le modalità di fruizione (adattamenti, suggerimenti, modalità di feedback) e quelle riguardanti le interfacce (dimensioni, colori ecc.).

• AZIONE della durata di due ore, con una breve pausa intermedia,

durante la quale venivano realizzate le attività programmate nella fase precedente, con il coinvolgimento paritario di insegnanti e studenti nella preparazione e nello svolgimento delle stesse. Il ricercatore, in questa fase specifica, ha assunto un ruolo centrale, formando i docenti presenti, supportandoli durante l’uso e la sperimentazione degli strumenti con gli studenti e stimolando la collaborazione tra i partecipanti per una maggiore trasmissione di conoscenze e competenze. Si è inoltre reso necessario, al fine di rendere pienamente fruibile l’uso degli strumenti da parte degli studenti, produrre delle sintetiche osservazioni relative alle modalità d’uso dello strumento utilizzato e alle diverse interfacce.

• VALUTAZIONE DELL’AZIONE con gli insegnanti partecipanti per

degli stessi insegnanti, sia da parte degli studenti, tenendo conto delle osservazioni prodotte precedentemente. Sulla scorta degli elementi emersi dalla valutazione si sono strutturati gli incontri successivi con eventuali cambiamenti da apportare alla precedente pianificazione.

Tenuto conto delle caratteristiche specifiche dell’azione di ricerca, soprattutto in relazione al coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti, alcuni cambiamenti sono stati attivati anche durante lo svolgimento delle attività, nella considerazione che i docenti apprendevano e/o approfondivano alcuni elementi nello stesso momento in cui erano chiamati a sperimentare.

Le fasi che, nel dettaglio, hanno caratterizzato l’azione di ricerca, si articolavano sostanzialmente su tre piani di interazione, tutti mediati dallo strumento tecnologico: insegnante-alunno, alunno-alunno, insegnante-insegnante.

In tal modo, si è costruita un’esperienza più articolata e basata sulla condivisione dei contenuti e sulla comune costruzione dei metodi, con una maggiore consapevolezza del ruolo che il dialogo e la conversazione hanno nella costruzione della conoscenza. I tempi, le attività e le interazioni, che risentivano delle procedure dettate dal contesto, sono stati così sottoposti a modifiche sostanziali, divenendo più flessibili.

Tutto ciò è legato all’idea che diversi autori sottolineano la necessità che i processi educativi debbano avere luogo “nel campo creato da due poli complementari ed entrambi essenziali: quello cognitivo e quello affettivo” 249. Lo strumento tecnologico (e la sua personalizzazione) offre, così, qualcosa di diverso e inedito: mostra ai docenti come migliorare il proprio metodo di insegnamento e, nel contempo, fare in modo che gli studenti aiutino gli insegnanti per una migliore comprensione, diventando essi stessi più competenti.

È questo il processo che Flecknoe definisce come il “quantum-leap” (o salto

249 S. Besio, Tecnologie assistive per la disabilità, op. cit., p. 74; G.Olimpo, Educazione,

qualitativo) nell’efficacia didattica 250. 2.6 Valutazione dei risultati.

Le riflessioni maturate nel corso della ricerca e gli elementi caratterizzanti la metodologia utilizzata per il suo sviluppo hanno comportato la necessità di valutare il percorso compiuto, analizzandolo nei suoi aspetti salienti: l’azione di ricerca, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo complessivo e sul coinvolgimento dei partecipanti (acquisizione di competenze tecnologiche e metodologiche, collaborazione tra insegnanti e condivisione di competenze), la ricerca stessa con la quale si intende riflettere, più nello specifico, sull’efficacia della metodologia utilizzata e sulle tematiche affrontate.

Con l’attenzione rivolta al risultato, e sostenuti dal metodo di indagine sin qui applicato, si è ritenuto di dovere ricorrere all’intervista semi-strutturata come strumento di ricerca, la quale consente, per la sua coerenza interna con la metodologia di ricerca qualitativa applicata, di valutare meglio quegli aspetti particolari evidenziati sopra. Fissata la direttrice, sono stati individuati gli elementi che avrebbero costituito il corpo delle interviste, successivamente scorporate ed analizzate tenendo conto dei temi trattati. Tenendo presente l’azione di ricerca condotta, si è ritenuto, per la loro caratterizzazione, di dover sottoporre a valutazione i seguenti elementi:

TOPICS INTERVISTE