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Conoscere il contesto e gli utenti attraverso gli strumenti della ricerca.

IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE PER IL POTENZIAMENTO DELL’APPRENDIMENTO.

2.4 Conoscere il contesto e gli utenti attraverso gli strumenti della ricerca.

Le informazioni relative al contesto e, più specificatamente, al gruppo di 24 insegnanti coinvolti nelle prime fasi della ricerca (per un numero di 10 insegnanti curricolari e 14 di sostegno), sono state rilevate innanzitutto attraverso la somministrazione di un questionario conoscitivo, il cui obiettivo è stato quello di acquisire dati ed informazioni generali che sarebbero stati ripresi ed affrontati, nel dettaglio, nel corso del focus group.

Le informazioni personali richieste nella prima parte del questionario hanno permesso di acquisire dati generali sulla composizione del gruppo:

Fig. 2.10, 2.11, 2.12, 2.13: Informazioni generali sugli insegnanti partecipanti alla prima fase della ricerca

La media degli alunni seguiti per classe si aggira intorno ai 25 e, relativamente alla composizione delle classi e alla presenza di studenti certificati, gli insegnanti tracciano un quadro piuttosto eterogeneo. Sui 24 insegnanti a cui è stato somministrato il questionario, infatti, tutti dichiarano di seguire o di avere almeno uno studente con disabilità in classe, con riferimento a tutte le certificazioni elencate nel questionario.

Fig. 2.14: Elenco delle certificazioni indicate nel questionario

Relativamente al tema riguardante l’uso degli strumenti tecnologici, si è deciso di acquisire informazioni relative innanzitutto al percorso di formazione seguito dagli insegnanti, con un focus sul tema tecnologie, per poi analizzare, più nello specifico, le posizioni degli stessi sul tema.

Nelle 24 risposte si delinea una netta divisione tra gli insegnanti curricolari e quelli di sostegno: i primi, soprattutto i docenti che affrontano materie di area professionalizzante, fanno prevalentemente riferimento a corsi relativi all’uso di specifici software utili esclusivamente per le materie di insegnamento (es. produzione pagine web, software di grafica, uso della LIM ecc.). Emerge, in tal senso, come nessuno dei 10 insegnanti curricolari abbia seguito dei corsi relativi all’uso di dispositivi e/o software che possono favorire l’apprendimento

degli studenti con disabilità.

Gli insegnanti di sostegno indicano, invece, i corsi seguiti, oltre a dichiarare di aver approfondito autonomamente alcune tematiche, come illustrato nella tabella che segue:

N intervista Informazioni corsi di formazione

N1 Corso sulle tecnologie frequentato

durante gli anni della SISS

N7 Corso sull’uso della LIM e della Comunicazione Aumentativa Alternativa N8 Corso sulle tecnologie informatiche (nell’ambito del Percorso Abilitante

Speciale) N13

corsi PNSD erogati dal MIUR su base provinciale (Provincia di Ferrara). I corsi (6 ore complessivamente) avevano lo scopo di fornire al docente siti utili per costruire lezioni multimediali (es. prezi) o strumenti di condivisione multimediale N14

Un corso sull’uso della LIM, un corso specifico dei LINCEI sull’uso della LIM con la matematica, diversi corsi sui DSA e di conseguenza l’uso delle tecnologie in questi casi

N17 Corsi seguiti presso associazioni ed enti privati

N18 Corsi sull uso alcuni software

N19 Didattica della matematica con la LIM, ECDL, Didattica con le nuove tecnologie N22 Laboratorio di tecnologie didattiche del corso abilitante e vari corsi di informatica N24 Corso sulle nuove tecnologie nel corso di formazione per insegnante specializzato

Pur trattandosi di informazioni generali, i percorsi di formazione seguiti dai singoli docenti richiamano, a loro volta, la frequenza d’uso di alcuni degli strumenti a disposizione all’interno dell’Istituto:

Fig. 2.16, 2.17, 2.18, 2.19: Frequenza d’uso di alcuni strumenti tecnologici

L’uso frequente o meno di determinati strumenti dipende, inoltre, da due importanti fattori: l’accessibilità dell’ambiente (come è stato costruito e attrezzato per rispondere efficacemente ai bisogni di tutti gli studenti) e la posizione assunta dai docenti nei confronti delle nuove tecnologie e del loro uso nella pratica didattica.

Quello che emerge dal questionario è innanzitutto un ambiente che andrebbe reso più accessibile e, a tal proposito, risultano interessanti anche le proposte

che alcuni insegnanti fanno per renderlo più accessibile e accogliente:

Ogni classe dispone di un solo computer. In aule con elevata presenza di stranieri che non conoscono la lingua e con tre persone con disabilità, Sarebbe utile disporre di computer da poter utilizzare per traduzioni o simulazioni (AL1).

Dotare ogni classe di strumenti multimediali e posizionarli in zone accessibili a studenti con disabilità motoria (AL11).

Più strumenti accessibili e ausili specifici alle diverse disabilità (AL16). Dotazione di strumentazione in ogni aula e dotazione di programmi specifici sui device utilizzati in classe (AL18).

Andrebbero migliorate le possibilità di accesso ai laboratori professionalizzanti (AL 20).

Sarebbe molto utile introdurre l’uso di dispositivi mobili come ad esempio il tablet (AL8).

Fig. 2.20, 2.21: Accessibilità dell’ambiente e posizione degli insegnanti nei confronti delle tecnologie

Come si evince dal grafico 2.21, il 54,2% degli insegnanti ritiene necessario possedere delle competenze strumentali di base sulle tecnologie didattiche, mentre il 45,8% (una percentuale altrettanto significativa), lo considera “abbastanza” necessario.

Oltre all’uso degli strumenti tecnologici, e alle competenze ad esso associate, nel questionario è stato richiesto ai partecipanti di indicare il tipo di materiale proposto agli studenti ed eventuali adattamenti e/o modifiche proposte agli

studenti in difficoltà e/o agli studenti con disabilità (che raramente utilizzano ausili e/o strumenti personali) per acquisire maggiori informazioni relativamente alle strategie adottate per favorire e facilitare l’apprendimento di tutta la classe. Sono numerosi gli insegnanti che dichiarano di spiegare in forme diverse lo stesso argomento (17 insegnanti su 24) e di preparare materiale aggiuntivo (15 su 24); tra le strategie indicate si individuano anche la ripetizione della lezione (8 su 24), la preparazione di materiale alternativo (9 su 24) e la modifca della proposta didattica (4 su 24).

Il richiamo alle strategie d’insegnamento adottate, pur trattandosi di informazioni sintetiche, è centrale anche rispetto ai vantaggi e agli svantaggi che alcuni insegnanti rilevano nell’uso delle tecnologie:

Stimolare la partecipazione e la creatività degli studenti. Incentivare le relazioni. Aiutare il docente di sostegno, con competenze nell’ uso delle tecnologie, a collaborare con il docente curriculare. All’insegnante curricolare permette di utilizzare diversi stili di insegnamento all’ interno della stessa lezione, questo permette di raggiungere i diversi stili di apprendimento di tutti gli studenti con BES e senza, di conseguenza la partecipazione aumenta. In generale gli studenti di nuova generazione sono catturati dalle tecnologie e questo é anche un buon aggancio per migliorare il rapporto studente- insegnante (AS24).

Si tratta di strumenti di importanza nevralgica nella trasmissione dei saperi e nella gestione delle nozioni con fini didattici. Strumenti imprescindibili nel mondo digitalizzato e globalizzato, strumenti fondamentali per comunicare e comprendere il mondo dei “nativi digitali” (AS11).

PER TUTTI GLI STUDENTI (anche se soprattutto per ragazzi certificati, DSA, BES e stranieri):

1. Migliore accesso ai testi che vanno al di là dei libri di testo, alle immagini, al sonoro, all’attualità.

2. Possibilità di limitare il trasporto di pesanti volumi.

3. Possibilità di rendere più visibili i testi scritti (dimensioni LIM).

4. Possibilità di archiviare le lezioni dei docenti, gli esercizi svolti, di inviarli agli studenti assenti o che necessitano di rivedere il materiale elaborato in classe (AS5).

Nella mia esperienza di insegnante, soprattutto nella mia esperienza di formazione di insegnante specializzato, ho riscontrato l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie perchè facilitano in maniera a volte direi esponenziale l’insegnamento/apprendimento oltre a sviluppare le competenze di tutti (AS23).

Vantaggi: comunicazione più diretta, ricerca e approfondimenti istantanei tramite il web.

Svantaggi: limiti legati alle tecnologie informatiche, alla rete wifi, alla possibilità di avere a disposizione questi strumenti non sempre presenti o funzionanti (AS11).

Vantaggi: personalizzazione dei contenuti da proporre, adattamento dei contenuti agli stili di apprendimento anche in fase di verifica.

Svantaggi: banalizzazione dell’attività (fenomeno del copia-incolla), mancata conoscenza dei programmi da parte degli studenti che spesso impiegano molto tempo per acquisite le specifiche competenze per utilizzarli proficuamente (es. Geogebra, Prezy etc.) (AS18).

L’uso delle tecnologie permette di “arrivare” a tutti i ragazzi, di riuscire a catturare la loro attenzione e di farli lavorare con gli strumenti che loro sanno usare (AS13).

L’uso di tecnologie didattiche può facilitare l’apprendimento di tutta la classe, partendo dalle difficoltà e dalle potenzialità dell’alunno disabile. Questo può anche favorire l’inclusione e l’integrazione dell’alunno disabile attraverso un coinvolgimento attivo nel gruppo (AS10).

Quanto riportato sopra pone in rilievo alcune questioni che risulteranno centrali nel corso della ricerca e per certi versi introduce un elemento che sarà oggetto di ulteriore indagine e approfondimento nel corso del focus group: la collaborazione tra gli insegnanti curricolari e di sostegno. A tal proposito, il 41,7 % degli insegnanti dichiara come ci sia una collaborazione continua e costante tra gli stessi, stessa percentuale che emerge da coloro i quali, invece, dichiarano di collaborare in maniera occasionale:

L’analisi delle informazioni emerse dal questionario ha permesso di delineare un quadro piuttosto completo ed esaustivo del contesto e del gruppo coinvolto nel percorso operativo della ricerca, relativamente alle tematiche sopra indicate, e di acquisire dati a partire dai quali sono stati successivamente individuati i topics su cui strutturare il focus group.

2.4.1 Il focus group.

Una volta acquisite le informazioni generali sul contesto d’azione, la tecnica del focus group è risultata essere quella più rispondente all’obiettivo di raggiungere una conoscenza più approfondita dello stesso, non essendo limitata ad una semplice attività documentaristica, ma in grado di comprendere come viene operativamente affrontato il tema relativo all’uso delle tecnologie, in relazione alla specificità dei bisogni degli studenti.

Alcuni autori, come Abramczyk, definiscono il focus group come “[...] una tecnica a base fenomenologica per la raccolta di dati qualitativi in un contesto di gruppo” 246; con tale definizione si comprende, come rileva anche Nadia Oprandi, che i focus group hanno a che fare con il “perché” dell’oggetto di studio, piuttosto che con il “quanto”. Questa tecnica infatti evidenzia, proprio per la sua base fenomenologica, delle informazioni che risentono meno dell’azione del ricercatore e che, proprio per questo motivo, sono più “naturali”247.

La decisione di inserire il “focus insegnanti” nel piano d’azione generale è stata, dunque, determinata dall’idea di creare un percorso condiviso in modo che i partecipanti potessero divenire l’elemento di continuità con la successiva

246 L.W. Abramczyk, Gruppi focali come strumento di ricerca e valutazione, in T. Vecchiato (a cura di) La valutazione dei servizi sociali e sanitari, Padova; Fondazione Zancan, 1995, p.137

247 N.C.Oprandi, Focus group. Breve compendio teorico–pratico, Padova: Emme&erre,

fase di ricerca.

L’interazione del gruppo di insegnanti coinvolti è stata utile per l’acquisizione delle informazioni relative all’orientamento dei partecipanti sulle tematiche precedentemente affrontate nel questionario, in modo da fare emergere, attraverso un confronto costruttivo, le diverse interpretazioni, le valutazioni critiche, nonché le reazioni emotive. In particolare, con riferimento ai topics analizzati nel corso del focus group, si fa riferimento ai seguenti argomenti:

TOPICS FOCUS GROUP