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Banana Art

3. Protagonisti e progett

3.6 Banana Art

Anna Lee Long nasce a Victoria in Canada nel 1940, insegna presso l’università della British Columbia e dopo anni di

Estratto dalla descrizione del progetto fatta da Peter Haining, alias Pete Horobin, giugno 396

2010. È riportato l’estratto in Galántai e Klaniczay, Artpool: the experimental art archive… cit., p. 475.

Queste tipologie di opere di On Kawara sono visibili nei più grandi musei del mondo come il 397

MoMA, il Solomon Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, in ognuna di queste sono esposte un gran numero di cartoline che riportano la stessa modalità di compilazione.

insegnamento si trasferisce a Big Sur, in California, dove, dopo essere caduta in una scatola di banane nel 1970 decide di prenderne il nome,

Anna Banana

Banana Rag, 1979

cambiandolo legalmente nel 1985398.

Si imbatte nella rete di Mail Art nel 1971 e inizia a realizzare progetti vicini al Dada, in questo anno si proclama matta del villaggio di Victoria, nel tentativo di entrare in contatto con persone creative ed originali del posto, e inizia a comunicare con la popolazione della cittadina attraverso Banana Rag, un bollettino creato personalmente e stampato su carta giallo intenso come ogni sua lettera, con questo

chiedeva di ricevere immagini di qualsiasi tipo riguardanti la Banana, suo simbolo, sua personale ossessione, in cambio del quale ogni mittente avrebbe ricevuto un Diploma in Bananologia; stampa numerose copie di questa newsletter e le consegna a mano nelle scuole, alle persone, ed altre le spedisce ad amici di Vancouver; viene invitata nelle scuole a fare attività con gli studenti ed infine insieme ad un amico di Vancouver mette insieme una lista di nomi ed indirizzi di artisti ed immagini che ogni indirizzo avrebbe avuto piacere di

Biografia di Anna Banana dal sito Mail Artists Index, piattaforma aperta in cui ogni artista 398

può fornire la propria biografia con i relativi riferimenti, https://mailartists.wordpress.com/ 2007/11/26/anna-banana/ (consultato il 14 gennaio 2019).

Oggettistica riguardante le banane ricevuta da Anna Banana in seguito al Banana Rag

ricevere: attraverso le vecchie riviste accumulate nel tempo inizia a spedire a questi indirizzi le immagini scelte chiedendo ancora una volta in cambio di ricevere immagini, notizie, musica, che avessero un riferimento alle banane. Negli anni il numero di artisti con cui scambia corrispondenza di questo tipo si amplia a 100 e decide poi di muoversi per incontrare questi corrispondenti, Anna Banana ne rintraccia ed incontra 12 ma si rende conto di alcuni ostacoli: l’America è troppo grande per viaggiare da sola, prima di tutto, e secondo, la maggior parte dei suoi corrispondenti erano uomini le cui mogli ed amanti non erano entusiaste delle sue visite, terzo, a San Francisco aveva incontrato il suo futuro marito e decise che quello era il luogo in cui avrebbe voluto vivere, dunque, da quel momento in poi si impegna con la posta in maniera distante e anche sperimentando la e-mail art.399

Quando la rivista <<File>> si discosta dalla Mail Art denunciandone la tendenza a produrre affrettati lavori in fotocopia, nel 1974 Anna Banana decide di fondare <<Vile>> magazine400, rivista autoprodotta parodia della precedente, che già a sua volta risultava proporsi come parodia di <<Life>>. Il titolo suggerisce il contenuto, si tratta di un magazine che veicola contenuti spregevoli, abbietti, orribili, dal linguaggio grossolano e provocatorio, come si nota fin dalle prime copertine che riportano le immagini di corpi nudi in differenti situazioni certamente non adatte ad una aperta diffusione401. Nel 1975 da vita alle Olimpiadi di Banana, parodia dei giochi olimpici e continua negli anni nella sua ricerca artistica rivolta alla

Cfr. intervista postale fra Anna Banana e Ruud Janssen iniziata nel dicembre 1994 e 399

terminata il 26 settembre del 1995, disponibile attraverso il sito web di IOUMA, International Union Of Mail Artists: http://iuoma.org/blog_new_2015/2015/06/14/mail-interview-with-anna- banana-canada (consultato il 7 dicembre 2018).

L’ultima uscita intitolata About Vile è la storia di Vile includo un sommario delle attività di 400

Banana a San Francisco.

Cfr. Baroni, Arte postale… cit., p. 93. 401

provocatoria messa in discussione delle autorità, coinvolgendo direttamente il suo pubblico in opere interattive.402

Nel 2009 inizia un personale tentativo di definizione dell’arte, riscontrabile nel progetto But is it Art? Where do you draw the line? Che viene presentato in numerose città del mondo come Roma, Berlino, Budapest, Brema e molte altre.403

Fino al progetto Fe-Mail Art che vuole ricordare le mailartiste donne ma non solo, tutte le creative artiste donne del mondo. Tre nomi da ricordare nella primissima storia artistica postale sono Hannah Höch, Angelika Schmidt, Irene Dogmatic e Pauline Smith.404

Today, technology is still generally considered to be a male domain. But while this is true for many I.T. networks, the phenomenon becomes more ambivalent and complex if the subject of analysis is the network of experiences related to body and identity. Here sexuality becomes liberated and becomes an input to go beyond the categories of gender.405

Inoltre, aldilà dell’arte si pone il problema della tecnologia che è stata inizialmente considerata di dominio maschile406, ma la Mail Art, con la messa in atto, con i suoi giochi di identità legati ai nominativi, ai collettivi, e alle identità più in generale, di un gioco di ruolo, ha

Vedi anche http://www.kunstverein.it/progetti/anna-banana consultato il 7 dicembre 2018, il 402

sito web di Kunstverein Milano che parla di Anna Banana in occasione della mostra che fu organizzata negli spazi del Art Book Shop Project presso la Fabbrica del Vapore che si tenne dal 22 marzo al 4 maggio 2018, dopo essere già stata presentata presso il Kustverein di Toronto ed Amsterdam Vedi anche Artribune, https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/ 2018/04/mostra-anna-banana-kunstverein-milano/ (consultato il 7 dicembre 2018).

Tutte le informazioni bibliografiche relative ad Anna Banana sono state tratte dalla pagina 403

Lomholt Mail Art Archive, pagina web curata da Niels Lohmoltm, mailartista, sito prodotto dal Museet for Samtidskunst ovvero Museum of Contemporary Art e sponsorizzato da Grosserer L. F. Foghts Fond: http://www.lomholtmailartarchive.dk/networkers/anna-banana (consultato il 7 dicembre 2018).

Anna Banana, Women in Mail Art, in Correspondence Art. Source book for Network of 404

International Post Art, Contemporary Art Press, San Francisco, 1984, pp. 279-300. L’articolo

viene adattato dall’introduzione a VILE magazine, n°6, 1978. Bazzichelli, Networking… cit., p. 257.

405

Cfr. Maria Stella Conte, in “Repubblica”, 8 marzo 1999, p. 22: “chi credeva che le donne 406

permesso di ridiscutere i confini di genere più in generale, andando a toccare la tecnologia in quanto interno veicolo mailartistico407.

Queste donne sono davvero moltissime tanto da essere nati anche dei siti web che dimostrano come siano presenti veri e propri circuiti di Mail Art tutti al femminile408.

La donna artista, nel presente come nel passato, è stata spesso dimenticata, ma si cerca in qualche modo di restituirle una dignità con un progetto come questo che dimostra l’esistenza di un buon gruppo femminile che aspetta solo di essere chiamato in causa, semplicemente

Nel momento in cui la tecnologia introduce il suo linguaggio in codice, il genere femminile, 407

come quello maschile risulta un sistema fatto in codice, aperto e flessibile.

Femail web site, mail art made by females: http://www.femailart.com (consultato il 8 408

dicembre 2018).

Anna Banana

Fe-mail Art

Guglielmo Achille Cavellini con i suoi adesivi su tutto il corpo

mimetizzato dentro al sistema; molto spesso, inoltre, nella Mail Art, si sono create coppie di artisti maschio-femmina che dopo essersi sposati hanno iniziato a svolgere insieme l’attività artistica, dunque, attraverso queste coppie si comprende quanto entrambe le componenti siano importanti, fondamentali l’una per l’altra.

Il caso di Anna Banana rimane emblematico poiché con la sua ironia ma anche profondità mette l’accento sulla questione femminile e riesce a far riflettere moltissimo anche con la continua presenza del suo famoso nome in tutto il mondo. È sicuramente una delle mail artiste donne che fa più parlare di se’.