• Non ci sono risultati.

L’artista di sculture postabil

1.10 L’artista postale

1.10.3 L’artista di sculture postabil

Sempre connesso al tema del caso nelle spedizioni, ma ancora più ancorato al surrealismo, è ciò che avviene con assemblaggi soprattutto tridimensionali.

Breton was inspired by the work of Sigmund Freud and, like Freud, saw the unconscious as the wellspring of the immagination. The challenge for the artist was to enter this normally inaccessible realm. Painters like Jean Arp, Max Ernst, André Masson, René Magritte, Yves Tanguy, Salvador Dali, and Joan Mirò were among surrealism’s masters. Within their works one can readily see the bizarre juxtapositions of subject matter that attempt to express the working of the subconscious173.

Piero Cavellini, La storia di GAC. Appunti a margine nella “Vita di un genio”, http:// 171

www.cavellini.org/Autostoricizzazione/Adesivi.html (consultato il 1 novembre 2018).

Il primo incontro di Brain Cell avvenne presso Artestudio Morandi di Ponte Nossa, Bergamo, 172

il 16-17-18 agosto 2001, io stessa ero presente all’età di 7 anni. Documentazione conservata e consultabile presso l’Archivio di Artestudio Morandi, Via San Bernardino, 88, Ponte Nossa Bergamo.

Cfr. Ryosuke Cohen, sito personale dell’artista, sezione Brain Cell, http:// www.ryosukecohen.com (consultato il 1 novembre 2018).

Per i diversi fogli di Brain Cell vedi pagina http://brain-cell-compilation.blogspot.com in cui tutti coloro che possiedono un esemplare di Brain Cell si sono attivati per ricostruirne la mappa. (Consultato il 1 novembre 2018)

Thomas Julian Platt, Constucting Secret Rooms: Assemblages, Creative Writing, Self- 173

Discovery, and the Art of Joseph Cornell, in “Art Education”, Vol. 51, n°1, Gennaio 1998, pp.

56-63.

Vedi anche Charles Simic, Dime Store Alchemy: The art of Joseph Cornell, Hopewell, NJ, Ecco, 1992.

Marcel Duchamp

Boite-en-valise, 1941

Peggy Guggenheim Collection, Venezia

George Maciunas

FluxBox Year 2, 1968

Dal surrealismo nasce l’idea di usare l’immaginazione connessa all’inconscio per dar vita a opere composte di numerosi elementi apparentemente sconnessi.

È stata sperimentata a lungo la spedizione di oggetti insoliti affrancati ed indirizzati, senza essere impacchettati come da regolamento, ma alla base di questo, prima del caso che agisce sulla spedizione, è necessario approfondire la questione dell’assemblaggio.

Questi lavori possono essere in alcuni casi considerati una naturale continuazione di quelle che sono le Boite-en-valise di Duchamp, valige in pelle contenenti copie in miniatura, riproduzioni a

Joseph Cornell

Shoot the cutes, 1941

colori e fotografie delle opere dell’artista174, le FluxBox, scatole contenenti alcuni lavori di artisti fluxus, e i ready-made alterati di Fluxus175, così come le scatole del collagista Joseph Cornell176 che peraltro sappiamo fosse un conoscente di Ray Johnson177. Si tratta in tutti questi casi di contenitori dei propri lavori, album tridimensionali con l’obiettivo di presentare le proprie ricerche o le proprie riflessioni attraverso contenitori più o meno compatti.

Tutto parte da un seme comune e poi all’interno del grande sistema di Mail Art si creano filoni minori in cui si sviluppano in maniera più approfondita i legami con il concettuale, con lo studio del caso, con la poesia visiva o altro.

In questo caso ci soffermiamo sul caso della tridimensionalità spaziale che si pone in particolare rapporto con Cornell e che da vita ad una Mail Art fatta di scatole spedite e contenenti partecipazioni di particolare formato e grandezza che attraversano il mondo: in linea di massima, l’unico limite a ciò che un artista postale è in grado di spedire è dato dall’”estensione della sua fantasia”.178

Un esempio, datato 1941, di Boite-en-valise è conservato presso la Peggy Guggenheim 174

Collection di Venezia: “contiene un originale, una dedica a Peggy Guggenheim, che sostiene economicamente Duchamp in questa sua produzione, una miniatura del famoso orinatoio rovesciato, Fontana del 1917, e una riproduzione di un “ready-made rettificato” del 1919 della

Gioconda di Leonardo da Vinci, con barba e baffi e l’iscrizione “L.H.O.O.Q.”.” http://

www.guggenheim-venice.it/collections/artisti/dettagli/opere_dett.php?id_art=55&id_opera=122 (consultato il 31 dicembre 2018).

Maciunas aveva realizzato le FluxBox come contenitori di oggettistica Fluxus, vedi sito 175

online MoMA per un esempio: https://www.moma.org/interactives/exhibitions/2011/ fluxus_editions/category_works/fluxyearbox2/index.html (consultato il 2 novembre 2018), soprattutto in George Maciunas (assemblaggio), Flux Year Box 2, 1968 è ben visibile la similitudine con la Boite en valise del 1941 di Duchamp.

Un esempio di queste scatole è riscontrabile negli esemplari conservati presso la Peggy 176

Guggenheim Collection di Venezia, http://www.guggenheim-venice.it/collections/artisti/ biografia.php?id_art=38 (consultato il 1 novembre 2018).

Il legame fra questo artista ed il Fluxus, in particolare con l’oggetto postale, è evocato da una poesia di Mark Svenvold, Postcards and Joseph Cornell, in “Ploughshares”, Vol. 21, N°1, Primavera 1995, p. 72.

Oltre alle numerose biografie di Ray Johnson che ne parlano, è possibile vedere una lettera 177

che ne esprime il legame, scritta da Johnson a Joseph Cornell attraverso il sito web dello Smithsonian Archives of Art https://www.si.edu/object/AAADCD_item_8101 (consultato il 1 novembre 2018).

Baroni, Arte postale… cit., pp. 80-81. 178

Joseph Cornell realizza in un periodo iniziale esposizioni in cui mette in mostra una numerosa quantità di oggetti, molti dei quali collocati in scatole, negli anni ’40-’50 realizza le Uccelliere, gli

Osservatori, e le scatole Medici, così come altre scatole dedicate ai

personaggi del teatro e del cinema; poi, a partire dai primi anni ‘60 non realizza più nuove scatole ma decide di ricostruire quelle vecchie, oltre a realizzare molti collage.

Vediamo come in questo artista sia sicuramente influente l’insegnamento di Duchamp con i suoi readymade e in particolare la vicinanza a Kurt Schwitters179, nella Mail Art si accentuano e si ampliano gli orizzonti di influenza, e i collage sono assemblaggi delle esperienze di diversi artisti, manipolate ed uniti da un altro artista, il tutto in scatole, che poi vengono spedite attraverso il sistema postale.

Artisti come RedFox e Ptrzia TicTac180 realizzano scatole contenenti i disegni e le opere inviate dai corrispondenti, è fortissima una creazione artistica totale in termini postali: non si rinuncia a niente in termini di spazio per rendere più compatta l’opera d’arte, si spediscono oggetti dalle ingombranze più varie, e si testano le spedizioni/arrivi, oltre che gli arrivi interi.

Questo caso in termini di spedizione, quindi di spostamento nello spazio, ricorda molto quello che avvenne con Andy Warhol e le sue Brillo Box fermate al confine181: mondo d’arte e mondo non-

Sito online Peggy Guggenheim Collection, http://www.guggenheim-venice.it/collections/ 179

artisti/biografia.php?id_art=38 (consultato il 1 novembre 2018).

Sono conservati esemplari di entrambi gli artisti presso l’Archivio di Artestudio Morandi, 180

Via San Bernardino, 88, Ponte Nossa, Bergamo.

Oltre a esemplari inviati a Da Lio e Baracchi, come si apprende in Ambasciata di Venezia, cit., p. 78: “Ptrzia Tic Tac, un’artista che abbiamo imparato a conoscere aldilà delle sue incertezze create dal suo nome d’arte […], un’attività intensa con cui dimostra continuamente curiosità e nobili capacità operative.”

La necessità di comprendere il significato di arte proprio in relazione ad alcune creazioni di 181

Andy Warhol è alla base degli approfondimenti filosofici-estetici di Arthur Danto, che parte proprio dalla sua mostra alla Stable Gallery di New York del 1964 in cui furono esposte le Brillo Box. Vedi Arthur Danto, The artworld, in The journal of Philosopy, American Philosophical Association Eastern Division Sixty-First Annual Meeting, Vol. 61, n°19, 15 ottobre 1964, pp. 571-584.

artistico si scontrano cercando regole comuni che non permettano confusione, anche se in maniera problematica e diversa.

Ptrzia Tic Tac

Zine in a Box n°12

Archivio Tic Tac Red Fox

Franticham’s Assembling Box n°5

Nel caso di Warhol le scatole-arte furono scambiate per scatole del supermercato che quindi oltrepassando un confine dovevano essere tassate, e l’artista ne ricorda il valore d’arte quindi riesce a mantenerle esentate, nel caso della Mail Art è l’artista stesso che chiede che l’arte mantenga un aspetto non artistico davanti alla burocrazia e che si pone contro un sistema che include anche quell’arte che si ritiene sovversiva rispetto al passato come le Brillo Box, ma che vuole essere riconosciuta come Arte: la vera rivoluzione dell’Arte Postale è non ritenersi affatto arte, semplicemente esserlo.