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La BCC Agrigentino dopo la riforma.

42 Ruozi R & Sassi R., Riflessioni sulla riforma delle banche di credito cooperative.

3.3 La BCC Agrigentino dopo la riforma.

Il 30 aprile dell’anno in corso è stata convocata l’assemblea dei soci della BCC Agrigentino per approvare il bilancio 2016 e deliberare l’adesione ad uno dei due potenziali gruppi bancari. All’incontro, presieduto dal Prof. Ignazio La Porta hanno partecipato il Vice Presidente Sig. Calogero Bellavia, il Presidente del Collegio Sindacale Dott. Fabio Pignataro, il Direttore Generale Dott. Giuseppe Parrinello e tutti gli altri membri del Consiglio di Amministrazione, oltre che 188 soci di cui 153 soci in proprio e 35 per delega.

Il 2016 è stato un anno complesso perché, come visto, segnato da eventi importanti per il credito cooperativo. Nonostante le difficoltà congiunturali

100 esistenti, però, la BCC Agrigentino è riuscita a conseguire dei risultati positivi, così come si evince dai dati di bilancio (fig. 38).

101 Fonte: BCC Agrigentino

Il documento rivela un risultato lordo positivo di € 124.308 e netto di € 56.180, un totale attivo di € 93.849.718, impieghi con la clientela per 37.665.348 euro e una raccolta diretta da clientela per 80,7 milioni di euro.

Per il periodo in questione il dato più importante da segnalare è il buon livello di patrimonializzazione raggiunto; si evidenzia, infatti, un CET1 ratio del 19,31% e un Total Capital ratio del 24,11%.

Nella stessa seduta l’assemblea dei soci ha espresso l’orientamento favorevole all’adesione della BCC Agrigentino al Gruppo Bancario Cooperativo promosso da Iccrea.

Nel prendere tale decisione, storica per la sua portata, la banca ha voluto tenere ben presenti alcuni fattori chiave:

1. la necessità di potenziare la propria capacità di dare una risposta concreta all’evolversi dei bisogni individuali e collettivi. Ciò verrà fatto anche attraverso l’esercizio di nuove mutualità che si

102 accompagneranno a quella tradizionale del credito: si fa riferimento, per esempio, alla previdenza, alla protezione, alla sanità integrativa; 2. la volontà di supportare, anche in futuro, la nascita e la crescita delle

imprese del territorio e la loro apertura ai mercati internazionali; 3. la volontà di contribuire alla diffusione dell’innovazione, per esempio,

attraverso il sostegno alle start up giovanili.

Un punto che la banca continuerà a tenere ben saldo è il proprio legame con il territorio e la sua presenza costante in esso, perché l’obiettivo resta sempre quello di continuare a operare in maniera feconda per la crescita socio-economica del territorio Agrigentino.

La decisione inerente al gruppo cui aderire, anche se apparentemente scontata per i rapporti operativi che hanno legato la BCC Agrigentino ad Iccrea, è il frutto di un’attenta valutazione relativamente ai pro e i contro che ne potrebbero conseguire.

Considerate le peculiarità organizzative, patrimoniali, nonché le potenzialità prospettiche delle due proposte di Gruppo Bancario Cooperativo, sin da subito la BCC Agrigentino si è sentita vicina ad Iccrea e quindi pronta a condividere con essa la nuova avventura che la riforma impone alle BCC.

Tale decisione è stata pienamente condivisa dal consiglio di amministrazione, dall’assemblea dei soci e dall’intera governance aziendale che, in tal modo, ha espresso la propria volontà di proseguire con continuità e coerenza quanto fatto finora all’interno. Si viene a determinare una continuità d’intenti e azioni rispetto al passato poiché Iccrea, da sempre, è l’interlocutore fondamentale per le attività della Banca.

Tra i diversi fattori presi in considerazione, non è sfuggito il fatto che Iccrea è un gruppo ben patrimonializzato, ha già superato gli stress test e dispone fin da subito di tutti i requisiti minimi di capitale, organizzativi, operativi e infrastrutturali, richiesti dalla normativa per le candidate capogruppo, ma soprattutto, non necessita di apporti di capitale da parte delle BCC aderenti.

103 Quest’ultimo punto ha una conseguenza importante, perché, permetterà alla BCC Agrigentino di continuare a destinare il proprio patrimonio al sostegno dello sviluppo locale.

E’ stata valutata anche la capacità in termini di servizi e di opportunità: Iccrea ha un portafoglio prodotti già rodato e offre l’opportunità di operare con competitività all'interno di scenari bancari nazionali e internazionali. Dispone, infatti, di strutture operative e assetti organizzativi idonei a garantire l’accesso delle banche affiliate ai mercati interbancari domestici e internazionali. Su questo versante, infatti, Iccrea aderisce ai principali mercati monetari e consente l’accesso in via indiretta ai mercati monetari nazionali e internazionali, mettendo a disposizione delle banche aderenti un portale di negoziazioni per operazioni di raccolta e impiego sia unsecured che secured.

Alle banche fornisce servizi di natura operativo contabile attraverso i quali le stesse possono effettuare lo scambio e il regolamento di incassi e pagamenti su sistemi di clearing domestici e internazionali.

Tale adesione appare fruttuosa per la Banca agrigentina e da l’idea che il progetto generale contribuirà a rafforzarne la posizione, oltre che la reputazione sul territorio, a beneficio di un equilibrato sviluppo economico e sociale.

Nello specifico i benefici attesi possono essere sintetizzati in 7 punti: 1. incremento della solidità;

2. riduzione degli oneri di approvvigionamento delle risorse finanziarie;

3. riduzione degli assorbimenti patrimoniali e, conseguenzialmente, maggiore disponibilità di capitali;

4. incremento della capacità espansiva;

5. incremento della capacità di investimento in tecnologia ed innovazione;

6. opportunità di conseguire maggiori economie di scale derivanti dalla centralizzazione di alcune procedure di acquisto;

104 7. miglioramento della capacità di selezione e gestione dei rischi

finanziari, di credito e di compliance58.

Si ritiene che negli anni futuri la Banca sarà in grado di mostrare una migliore performance ed, inoltre, potrà migliorare la propria capacità di selezione e gestione dei rischi di credito, un obiettivo in piena sintonia con il piano di riforma e aggregazione delle BCC.

58 BCC Agrigentino, Sintesi della riunione del Consiglio di Amministrazione del 7

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Conclusioni

Le BCC sono banche che si sono sempre contraddistinte grazie ad una formula imprenditoriale e un codice genetico costituito da tre caratteristiche fondamentali: cooperazione, mutualità e localismo.

Le Banche di Credito Cooperativo, nel corso degli anni, hanno svolto un ruolo molto importante per l’economia del nostro Paese e nel tempo sono riuscite ad accrescere le proprie quote di mercato e la propria efficienza operativa.

Purtroppo, anch’esse, hanno subito gli effetti della crisi e dal 2008 hanno registrato un aumento progressivo delle sofferenze nette, ma, nonostante, ciò sono riuscite a garantire finanziamenti alle piccole e medie imprese del territorio svolgendo in tal modo una funzione anticiclica rispetto alla fase recessiva.

Il 2016 è stato un anno importante perché segnato dal decreto di riforma del credito cooperativo e, pertanto, il processo di aggregazione delle BCC ha coinvolto anche la BCC Agrigentino.

Come sottolineato dal presidente e dai membri del consiglio di amministrazione intervistati, si tratta di una piccola realtà bancaria impegnata costantemente nel supporto economico delle famiglie e delle piccole e medie imprese della provincia di Agrigento.

Da dieci anni la banca lavora in maniera trasparente per accrescere la propria redditività, la propria efficienza e la propria solidità, così da essere realmente un supporto per il sistema economico-finanziario locale.

Oggi si presenta come una banca solida e con lo sguardo proiettato verso il futuro, punta a perseguire una sana e prudente gestione e a mantenere la propria vocazione di banca locale attenta e partecipe all’evoluzione sociale ed economica del territorio agrigentino.

Nella seduta del 30 aprile 2017 l’assemblea dei soci ha espresso l’orientamento favorevole alla partecipazione della BCC Agrigentino al Gruppo Bancario Cooperativo promosso da Iccrea.

106 La decisione è scaturita da un’attenta analisi che ha impegnato gli Organi sociali e amministrativi in ripetuti incontri e confronti per valutare le opportunità e i costi che l’adesione a uno dei potenziali gruppi bancari potrebbe determinare.

Sono stati presi in considerazione aspetti rilevanti quali il livello di patrimonializzazione, la governance, il sistema informatico, i prodotti e i servizi offerti e si è giunti alla conclusione che il progetto Iccrea potrà dare continuità e, allo stesso tempo, nuovo slancio all’attività svolta dalla banca, la quale potrà contare su una struttura in grado di competere a livello internazionale che rafforzerà il suo ruolo di propulsore sul territorio.

Nella scelta del gruppo bancario al quale aderire è stato considerato anche il fatto che la BCC agrigentino ha già investito nel capitale di Iccrea Banca, della detiene oggi anche una partecipazione.

Sulla base di queste considerazioni, come sottolineato dal presidente della BCC Agrigentino, è possibile dedurre allora che l’adesione al Gruppo Bancario Iccrea comporterà grandi vantaggi per la Banca e in prospettiva determinerà rilevanti benefici per i clienti, sia in termini di costi che di servizi.

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